Hola valencia

Dopo aver stabilito i giorni di ferie, inizio a cercare un luogo dove trascorrere qualche giorno di vacanza, magari in una bella città, spendendo una modica cifra, vista la crisi! E’ da giorni che navigo sul sito ryan air e finalmente trovo quello che cercavo: volo per Valencia da Cagliari a soli 20 euro andata e ritorno per persona. Non perdo...
Scritto da: freecandy
hola valencia
Partenza il: 14/05/2009
Ritorno il: 16/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Dopo aver stabilito i giorni di ferie, inizio a cercare un luogo dove trascorrere qualche giorno di vacanza, magari in una bella città, spendendo una modica cifra, vista la crisi! E’ da giorni che navigo sul sito ryan air e finalmente trovo quello che cercavo: volo per Valencia da Cagliari a soli 20 euro andata e ritorno per persona. Non perdo tempo, e dopo essermi consultata qualche minuto con il mio fidanzato, compro il biglietto. La partenza è prevista per il 14 maggio ore 6.30 del mattino, durata del volo 1 ora e mezza, mentre il rientro per il 16 maggio partenza ore 8.35.

La durata è di soli due giorni pertanto opto per il check in on line e con solo bagaglio a mano. Pagando con la carta di credito sostengo una spesa amministrativa di 20 euro, aumentando così il costo del biglietto a 60 euro in due. Sono veramente emozionata all’ idea di andare a Valencia; qualche tempo fa, lessi su una rivista di viaggio, un articolo sulla città e mi piacque parecchio, le opere di Santiago Calatrava sono veramente uniche, inoltre adoro la Spagna, trovo sia un posto solare dove la vita scorre tranquilla così come da noi in Sardegna e le città sono ricche di arte, di monumenti storici e di recente costruzione.

Dopo aver acquistato il biglietto inizio poi a dare un occhiata agli ostelli, c’ è ne sono veramente di molto carini arredati con stili particolari. Cerco una sistemazione con bagno privato ed economica in centro, ma a queste condizioni non trovo disponibilità.

Qualche giorno dopo, sul sito Booking.Com, trovo un’ offerta molto economica, una camera matrimoniale al solo costo di 22.80 euro a notte per persona senza colazione (La prima colazione a buffet costa €13,91 a persona), si tratta dell’ Expo Hotel, a nord del centro storico di Valencia.

Al momento della prenotazione vengono richiesti i dati della carta di credito, ma il pagamento avviene una volta giunti all’ hotel.

Sveglia alle 4 del mattino, partenza e arrivo a destinazione in orario. Una volta arrivati all’ aeroporto, scendiamo al piano di sotto e ci rechiamo verso il centro informazioni dove prendiamo del materiale informativo e la cartina della metro. Prendiamo la linea 5(rossa) della metro e alla fermata Guimerà prendiamo la linea 1(gialla), scendiamo subito dopo alla fermata di nome Turia e l’ albergo è proprio di fronte a noi con la sua imponenza. Durata del tragitto, 30 minuti circa. Il biglietto della metro (www.Metrovalencia.Es) ha un prezzo variabile in base alle zone, se si circola nella zona A e B (quelle principali) il costo è di 1.40 euro per viaggio. Esiste anche la Valencia Tourist Card (www.Valenciatouristcard.Com) da 24, 48 e 72 ore che consente un utilizzo illimitato della metro, ma verificando la mappa ed il percorso che avremmo fatto, ho deciso di non acquistarla perché l’uso sarebbe stato veramente minimo. C’è da ricordare infatti che la metro non passa nel centro storico quindi è tutto da percorrere a piedi! Sono le nove del mattino circa, e la camera non è ancora disponibile, facciamo il check e consegniamo le valigie per poi ritirarle più tardi.

Mi rendo subito conto che si tratta di una grande città e molto organizzata. Sapendo che ci troviamo a 10/15 minuti dal centro, iniziamo la nostra passeggiata e raggiungiamo le Torri de Quart, due torri immense alle quali si può accedere gratuitamente. Camminiamo per le viuzze del centro dove conosciamo la vita quotidiana della città, per niente diversa dalla nostra, con le sue banche i suoi negozi di cellulari, di serramenti, farmacia, panifici e proprio qua, facciamo la 1° tappa, in c. Guillen Sorolla, dove acquistiamo due piccoli panini, io con insalata russa al tonno e cipolla e Marco al prosciutto crudo, il cosiddetto jamon spendendo 1.99 euro.

Mentre ci gustiamo questo squisito sneak, raggiungiamo il mercato centrale, la visuale è coperta da dei lavori in corso per la costruzione di una nuova linea della metro, ma un percorso ci porta all’ interno, dove un esplosione di profumi della natura mi avvolge. La struttura è in ferro, dalla cupola in vetro penetra una luce che illumina gran parte del mercato mentre le pareti interne ed esterne all’ edificio sono decorate con gli azulejos, ovvero delle piastrelle in ceramica dipinte dove il colore predominante è l’ azzurro.

Accanto al mercato centrale si trova La Lonja, bellissimo palazzo con le sue monumentali colonne, sede un tempo, di importanti transazioni commerciali. Al suo interno un giardino molto curato da dove è possibile raggiungere un servizio pubblico funzionante e pulito, che organizzazione! Da qui raggiungiamo il campanile di Santa Catalina e poi foto di rigore all’ ingresso della orchateria Santa Catalina con le pareti in azulejos. Rimando intanto l’ assaggio dell’ orzata.

Dal campanile ci avviamo poi per plaza de la Reina ed entriamo nella Cattedrale con la sua bellissima facciata in stile barocco. Per una visita dettagliata l’ ingresso è a pagamento, 4 euro, si ha la possibilità di vedere il famoso Santo Graal, ma io sinceramente non credo a questo, quindi entro nella porta al lato sinistro dove l’ ingresso è gratuito. L’ interno è ricco di decorazioni e opere d’ arte, veramente molto bello.

La plaza della virgen è circondata dalla Cattedrale, dal palau de la Generalitat e dalla basilica della Nostra Signora degli abbandonati mentre al centro è situata la fontana del Turia, che rappresenta il fiume Turia, e l’ acqua, elemento fondamentale delle orto valenzano. Davanti alla porta della Cattedrale vedo ammassata tanta gente, ora ricordo, ogni giovedì si svolge la rappresentazione di un processo che si chiama il Tribunale delle acque, si tratta di un rito esistente da oltre 1.000 anni nel quale i giudici dei 7 canali che irrigano i campi risolvono i contenziosi sorti tra gli agricoltori, per via dell’ uso scorretto dell’ acqua.

Plaza de l’ Ayuntamento ci aspetta, ha una forma triangolare ed è molto grande ci sono dei bellissimi palazzi come quello delle poste e il palazzo Rialto.

Da qui ci dirigiamo verso la zona dello shopping, nel paseo de Ruzafa e poi nella avenida Colon.

Ci fermiamo da Pans & Co, dove compriamo un panino, un insalata grande una bottiglietta d’ acqua e una coca cola al prezzo di 17 euro.

Adoro fare shopping in Spagna, si acquistano tanti pezzi di abbigliamento e accessori a dei costi super accessibili.

Uscendo dal paseo Ruzafa ci troviamo davanti plaza de Toros e l’ Arena, una delle più grandi della Spagna, dove all’ interno è possibile visitare il museo Taurino.

E’ dalle 4.00 del mattino che siamo in piedi quindi decidiamo di andare in albergo e prendere possesso della camera. Una volta entrati in camera ci attende un curioso messaggio di benvenuto alla tv (stile televideo). L’ albergo è molto carino e pulito, lo consiglio vivamente.

Riposo un po’ ma un mal di testa mi impedisce di dormire quindi prendo un analgesico e via al centro commerciale di fianco all’ hotel per prendere qualcosa da mangiare e da bere. Compro delle bottigliette d’ acqua, una confezione di brik di cioccolato da bere Nesquik e dei biscotti. Ne approfitto e mi faccio un giretto per il centro.

Rientrata in albergo sveglio il mio fidanzato dal suo riposino e ci prepariamo per uscire. Inizia a piovere così andiamo al centro commerciale in cerca di un ombrello, ma hanno dei prezzi molto alti così decidiamo di prendere un taxi, direzione plaza del Carmen, nota per la sua movida. Arriviamo intorno alle 22.00 ma non c’è traccia di alcuna vita notturna, cosa che si trova sicuramente durante l’ estate.

Decidiamo di andare in centro e verso le 22.30 i ristoranti stanno per chiudere, mangiamo alla Taberna della Reina, nel banco si trova la sfilata di tapas che si possono prendere con le proprie mani e mettere nel piatto, ma purtroppo non c’è spazio quindi stiamo ai tavolini di fuori. Il mio fidanzato è un po’ scettico, lui è il tipo a cui piace mangiare qualcosa di concreto ma una volta assaggiate le prime tapas mi sorride ammiccando. C’è ne sono veramente di tanti tipi, si tratta di crostini con salsiccia, frittelle di pesce o con uova, insalata russa o frittelle con all’ interno del purè di patate con salsa piccante.

Si possono prendere quante tapas si desiderano, il prezzo totale delle tapas si effettua contando gli stecchini, che sono di due tipi, quello corto e rettangolare costa 1.20 euro mentre quello lungo e tondo costa 1.55 euro. Oltre 10 tapas più due birre e due coca cola e un caffè al prezzo di 30 euro. Non sono poi tanto economiche ma molto buone. In realtà le tapas sarebbero degli assaggini da mangiare in giro per i bar, accompagnate da un buon vino rosso o da una birra. Decidiamo di smaltire la cena con una passeggiata di 20 minuti che ci porta direttamente all’ hotel.

La mattina dopo facciamo colazione in camera poi via alla metro per andare alla città delle arti e delle scienze. Scendiamo alla fermata Alameda, un po’ lontana, avremmo potuto prendere il bus 95 che ci ferma davanti all’ Hemisferic ma da questo punto, abbiamo la possibilità di ammirare i diversi ponti e soprattutto i giardini di Turia, costruiti lungo il tetto del fiume Turia, deviato in seguito ad una inondazione della città.

Il primo ponte è quello de la Exposiciòn, opera di Santiago Calatrava, l’ architetto che ha progettato la città delle arti e delle scienze. E’ caratterizzato da un arco inclinato sorretto da una serie di travi, il tutto di colore bianco, sorprendente.

Successivamente il ponte dei fiori, veramente grazioso, ogni senso di marcia è incorniciato da una struttura a forma di semicerchio ricoperta da fiori rossi perfettamente sistemati, meraviglioso.

Iniziamo così, la passeggiata nei giardini di Turia, grande polmone verde della città, dove si trovano dei percorsi ben segnalati per le biciclette, giochi per bambini, ed il personaggio Gulliver del libro, disteso sul pavimento legato con delle funi da usare per arrampicarsi e poi scivolare giù. Ci avviciniamo alla Città delle Arti e delle Scienze ed inizia a “concretizzarsi” la forma del palazzo delle arti Reina Sofia con la sua forma aerodinamica che potrebbe somigliare ad un casco da ciclista, o alla testa di un alieno. L’ Hemisferic invece, somiglia ad un occhio enorme, qua si proiettano, su delle comode poltroncine, dei film in uno schermo gigante avendo così la sensazione di essere all’ interno del film stesso, sorprendente! Più avanti si trova il museo delle arti e delle scienze Principe Felipe con la forma di uno scheletro di dinosauro.

In questo spazio, contrariamente ad altri musei che trattano l’ argomento, è possibile toccare con mano le scoperte della scienza.

Tutte queste strutture sono circondate da delle piscine che riflettono la luce del sole e che le rendono ancora più luminose.

Davanti alla Città, si trova l’ Umbracle, sempre opera di Santiago Calatrava, una lunga passeggiata in tek, racchiusa da archi di color bianco che ospita numerose specie di piante valenciane. Una parte di questa struttura è adibita a locale notturno e discoteca molto chic (www.Umbracleterraza.Com).

Il tempo a disposizione purtroppo non è tanto decidiamo pertanto di andare all’ Oceanografico.

All’interno, vengono rappresentati diversi ambienti, mediterraneo, tropici, artico, oceano. Son tante le specie di pesci presenti, ma ciò che mi è piaciuto di più sono stati i cavallucci marini, veramente graziosi e le stelle marine giganti appiccicate al vetro. E’ stato suggestivo inoltre, attraversare il tunnel trasparente, e vedere gli squali che nuotano sopra le nostre teste, e le razze che ci osservano dall’ alto danzando e forse, prendendosi gioco di noi. Tuttavia, ci sono stati degli animali che mi hanno fatto pena, come i pinguini, i beluga ed i leoni marini costretti a vivere in un ambiente veramente ridotto. Lo stomaco inizia a brontolare quindi decidiamo di mangiare un cheeseburger all’ interno dell’ oceanografico, due cheeseburger due confezioni di patate fritte una bottiglia d’ acqua e una coca cola alla cifra di 18 euro.

Siamo per caso di fronte al delfinario, e dopo aver mangiato ed esserci rilassati un po’ prendiamo posto per assistere allo spettacolo. I delfini sono degli animali molto intelligenti, ma anche qui, verderli all’ interno di un recinto mi ha fatto un po’ di tristezza.

Terminato lo spettacolo entriamo in un negozio di souvenir, compro 2 magneti, 2 penne e 1 matita con il logo dell’ oceanografico, un po’ cari.

All’ uscita troviamo un chioschetto che vende orzata, ne compro un bicchiere, ma purtroppo scopro che quel liquido denso che sa lontanamente di mandorla non è di mio gradimento.

Dopo la visita, decidiamo di avvicinarci al centro commerciale di fronte per un caffè ed io, ne approfitto per un po’ di shopping mentre il mio fidanzato si rilassa in una delle poltroncine massaggiatrici che si trovano all’ esterno.

La stanchezza inizia a farsi sentire così decidiamo di prendere il bus 95 (www.Emtvalencia.Es) , che ci porta direttamente all’ hotel, compriamo il biglietto a bordo, euro 1.25, ed in 15/20 minuti arriviamo all’ hotel. E’ l’ ultima sera, mi son scordata di acquistare qualche magnete, quindi doccia e via al centro commerciale alla ricerca di questo souvenir. Rientro all’ hotel e consulto le mie guide per decidere dove andare stasera a cena. Si va al Paseo Maritimo a mangiare la famigerata paella valenciana. Usciamo verso le 21.00 e prendiamo la metro, linea gialla ci fermiamo alla parada Guimerà poi linea verde, alla fermata Colon prendiamo la coincidenza, quindi nuovamente linea verde e fermata Neptu.

La zona marittina è veramente lontana dal centro storico e ci impieghiamo circa un ora per arrivarci.

Prima di arrivare al paseo de neptuno ci vuole un po’, passiamo davanti ad un locale con tanta gente all’ esterno, in attesa dell’ apertura e continuiamo ad andare avanti fino a che arriviamo nella famosa via, per scoprire che i ristoranti di venerdì sera ore 22.30 stanno chiudendo, ma la movida che fine ha fatto? I prezzi dei ristoranti inoltre sono un po’ alti quindi torniamo indietro, anche perché l’ ultima metro sarebbe passata alla 22.45, quindi pizza di fronte all’ hotel e poi a letto visto che alle 8.30 l’ aereo Ryan Air ci avrebbe riportato nella nostra bella isola. Son tante le cose che avremmo voluto vedere ma che, a causa del poco tempo non è stato possibile, che dire…Un saluto a questa bellissima città con la speranza di ritornarvi, hasta pronto Valencia!



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