Ho fatto un 8 in New Zealand

Ad inizio dicembre 2005 il giorno seguente la conclusione di un contratto a progetto sono partito da solo per la Nuova Zelanda. Trieste - Roma - Kuala Lumpur - Auckland. Ho volato con la Malaysian Airline e devo dire che mi sono trovato bene, perchè tra quelle che portano in NZ è quella con meno cambi e all'andata ti da anche un coupon per...
Scritto da: Markaora
Partenza il: 02/12/2005
Ritorno il: 02/01/2006
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
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Ad inizio dicembre 2005 il giorno seguente la conclusione di un contratto a progetto sono partito da solo per la Nuova Zelanda. Trieste – Roma – Kuala Lumpur – Auckland. Ho volato con la Malaysian Airline e devo dire che mi sono trovato bene, perchè tra quelle che portano in NZ è quella con meno cambi e all’andata ti da anche un coupon per l’albergo a Kuala Lumpur. Il mio obiettivo era quello di fare più tappe possibili ma non avevo uno schema mentale. Comunque è stato incredibile perchè alla fine sono tornato ad Auckland dopo aver compiuto una sorta di numero 8, il cui centro coincide con Wellington.

Itinerario (prendete in mano una cartina) : Auckland – Waitangi – Rotorua – Turangi – Napier – Wellington – Kaikoura – Oamaru – Christchurch – Mount Cook – Queenstown – Stewart Island – Queenstown – Franz Josef Glacier – Nelson e Tasman Bay – Wellington – New Plymouth – Auckland.

E’ stata un’esperienza unica e ti da un senso di libertà viaggiare in New Zealand dove puoi spostarti anche senza spendere troppo. Siccome il mio budget era piuttosto ridotto non ho voluto fare sport estremi o girare in elicottero, tantomeno effettuare dei voli interni al paese. Comunque oltre a motivi economici credo che la Nuova Zelanda si gusti di più viaggiando con semplicità. I miei mezzi di trasporto sono stati 2: l’autobus e l’autostop. So che tanti sconsigliano di fare l’autostop ma non ho avuto problemi e una volta nell’isola del Sud sono riuscito a fare un trasferimento di 350 km senza spendere un soldo. Ho scelto dei posti significativi, per camminare nella natura e per conoscere la storia di questo strano paese con bellezze naturali uniche al mondo.

Trekking: Monte Cook con pernottamento nel villaggio ed esursioni nelle vicinanze, Vulcano Tongariro, Kerikeri (Far North), Stewart Island (varie escursioni della durata di 6-7 ore ciascuna), Franz Josef Glacier.

“Storia”: è una parola grossa dire storia se pensiamo all’impronta anglosassone, specialmente facendo una visitina a Waitangi nell’isola del Nord dove è stato firmato il trattato tra inglesi e maori. Ho visto zone sacre maori a Rotorua tra le sorgenti geotermali. L’isola del Sud è molto più vittoriana come stile e presenta poche tracce degli abitanti nativi. Il posto che mi ha colpito di più: la Stewart Island, terra in cui i turisti non si recano solitamente, forse per la scomodità di due ore di traghetto tra le onde. Stando ad Oban ho potuto girare per l’isola in bici e a piedi, mangiare il pesce pescato e conoscere la piccola comunità creatasi nell’ostello, persone amanti della natura con cui ho parlato molto. Dato che la zona è poco visitata ho notato molte discrepanze con la guida turistica che indicava aperti ostelli ormai chiusi da tempo. L’Ulva Island con la sua vegetazione subtropicale è davvero unica e vi sono specie di uccelli che non si trovano da nessuna altra parte. Pinguini, foche e leoni marini sono come da noi gli scoiattoli o i gatti…Banale come paragone ma è effettivamente così.

Connazionali: gli unici italiani incontrati erano alcuni miei amici di Trieste che sapevo si trovassero da quelle parti. Per il resto non capisco perchè così pochi italiani si rechino in New Zealand.

Morale: andate in New Zeland, merita, ma per farsi un viaggio completo servono come minimo 2 mesi…E viaggi di questo genere fatti da soli sono davvero unici…Tanto arrivati lì conoscete gente di continuo!



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