Hiroshima, Kyoto, Tokyo, Okinawa

Un viaggio in un paese mitico per chi è cresciuto con i cartoni animati giapponesi! Devo subito premettere che una volta trovato il biglietto aereo ad un prezzo decente il Giappone è diventato un paese accessibilissimo sia per mangiare che per dormire. Prenotando con internet ho dormito ad Hiroshima in un albergo a 4 stelle davanti al Parco...
Scritto da: Fabrizio Barbati
hiroshima, kyoto, tokyo, okinawa
Partenza il: 05/04/2005
Ritorno il: 17/04/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Un viaggio in un paese mitico per chi è cresciuto con i cartoni animati giapponesi! Devo subito premettere che una volta trovato il biglietto aereo ad un prezzo decente il Giappone è diventato un paese accessibilissimo sia per mangiare che per dormire.

Prenotando con internet ho dormito ad Hiroshima in un albergo a 4 stelle davanti al Parco della Pace a 90 euro la doppia con colazione mentre se si è poco esigenti e ci si accontenta dei cosiddetti Ryokan (locande in stile giapponese) con servizi in comune ma sempre pulitissimi si può spendere molto meno.

Se vi piace il cibo giapponese per mangiare in trattorie “alla mano” non spenderete più di 15 euro a persona.

Premesso questo va detto anche per chi va per conto proprio la difficoltà principale è la lingua. Se non parlate giapponese (come me) l’inglese vi sarà d’aiuto fino ad un certo punto ma per fortuna i giapponesi sono molto disponibili ad aiutarvi. In ogni modo è di fondamentale importanza la lonely planet e un vocabolario con le frasi più utili! I mezzi di trasporto sono piuttosto costosi ma d’altra parte la loro efficienza è leggendaria; se pensate di spostarvi SPESSO col treno vi conviene fare il Japan Rail Pass dall’Italia (una settimana 200 euro circa).

Il nostro itinerario è stato il seguente: 5 aprile Partenza da Roma con China Airlines; scalo a Bangkok e a Taipei; arrivo a Hiroshima alle 2030 del giorno dopo!! 6 aprile Sballati dal fuso e dal viaggio sbrighiamo le formalità doganali e becchiamo subito l’autobus giusto per arrivare al centro della città (incredibile!) ma una volta scesi prima crisi di nervi perchè nessuno parla inglese e il nome dell’albergo non dice niente a nessuno tranne al receptionist del primo albergo che becchiamo.

Troviamo l’albergo e cominciamo subito a familiarizzare con gli inchini e la cortesia dei Giapponesi.

Passeggiata serale per il centro alla ricerca di un posto per mangiare consigliato dalla guida. Lo troviamo, mangiamo benissimo e poi a dormire.

7 aprile Visita al museo della pace dove si rivive il dramma della prima bomba atomica e degli effetti devastanti su cose e persone. E’ un esperienza estremamente coinvolgente.

Passeggiata nel parco che circonda il museo alla ricerca del cosiddetto ipocentro dell’impatto.

Verso l’ora di pranzo partiamo per Kyoto con lo Shinkansen e raggiungiamo l’albergo in serata. Ovviamente non senza difficoltà perchè usciti dalla metro abbiamo scoperto che sulle strade non ci sono nè nomi nè indirizzi!! 8 aprile Visita di kyoto in base agli itinerari consigliati dalla guida.

I “sakura” sono in fiore questo periodo quindi il paesaggio è particolarmente “giapponese”.

I templi a Kyoto sono tanti e la città conserva ancora in molti quartieri un’atmosfera tradizionale che in altre città come Hiroshima e Tokyo è andata completamente persa a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale e dei terremoti.

9 aprile In mattinata visita del tempio d’oro e degli splendidi giardini che lo circondano.

Nel pomeriggio partenza per Tokyo con lo Shinkansen dove arriviamo in serata.

Solita odissea per trovare il ryokan dove scopriamo che alloggiano parecchi altri italiani! (in effetti è il più economico ed il primo che si trova su google digitando “Tokyo Ryokan” si chiama Andon) Il proprietario è gentilissimo e mi aiuta anche a trovare un posto dove dormire nell’isoletta sperduta al largo di Okinawa dove passeremo gli ultimi giorni.

Passeggiata serale nel quartiere dei divertimenti di Roppongi.

10 aprile Visita dei quartieri più commerciali di Tokyo dove notiamo che i prezzi sono più o meno come i nostri.

Mentre studiamo la guida per capire come arrivare ad un mercatino delle pulci un ragazzo Giapponese che parla inglese e si offre di aiutarci e ci farà compagnia per quasi tutta la giornata.

Visitiamo Akihabara dove vendono articoli elettronici e Ginza dove si trovano centri commerciali enormi, il Sony Building e l’Apple Store. Ci sono i megaschermi, le fiumane di gente che entra e esce dalle stazioni della metro dai negozi…Visitiamo il quartiere degli uffici governativi con i grattacieli altissimi da cui si può ammirare il panorama di Tokyo a 360 gradi! La sera il nuovo amico George (la madre è americana) ci porta a spasso per Omotesando dove ci sono i negozi più eleganti con (ovviamente) tutte le grandi firme italiane.

11 aprile Il tempo è orribile: piove e fa freddo inoltre quasi tutti i musei sono chiusi perchè è lunedì quindi non ci resta che perderci nei centri commerciali che sono davvero un numero spropositato! 12 aprile Visita di Ueno Park e del Tokyo Museum (dove si può capire il percorso dell’arte Giapponese dagli albori ai giorni nostri). Nel pomeriggio decidiamo di visitare la Tokyo Bay e ci pentiamo di averlo fatto troppo tardi perchè volevamo visitare il museo delle innovazioni tecnologiche dove si possono provare le ultime invenzioni della scienza ma aveva chiuso alle cinque.

In ogni modo la visita della Tokyo bay è imperdibile perchè per arrivarci si passa con una metro modernissima sopraelevata in mezzo ai grattacieli e addirittura sotto il ponte della baia, davvero spettacolare! 13 aprile Partenza dall’aeroporto di Tokyo Haneda per Okinawa (famosa per la famosa battaglia durante la seconda guerra mondiale) con volo Jal. Non sappiamo bene cosa ci aspetta perchè in questa parte così a sud del Giappone ed in particolare sull’isola dove ci stiamo dirigendo l’inglese non lo parla nessuno (l’isola è Aka Jima).

Arriviamo al porto di Naha col morale sotto i piedi perchè: il tempo è brutto, pensavamo di trovare un clima tropicale ma fa freddo, la gente sembra più scorbutica e come al solito c’è voluto uno sforzo non indifferente per capire dove fare i biglietti e da quale molo partiva il nostro aliscafo.

Il tutto si ridimensiona quando arriviamo sull’ isola dove ci accoglie una simpatica famiglia di pescatori con cui comunichiamo praticamente a gesti e che ci porta nella loro pensione.

Si cena alle 1830 poi a letto sperando nel bel tempo per il giorno dopo.

14 aprile Il bel tempo per fortuna arriva e anche il caldo quindi si va al mare! Le spiagge sono bianche di coralli sminuzzati il mare ha tutte le sfumature dell’azzurro ed è pieno di pesci tropicali.

Ad Aka jima la gente è più aperta e meno formale che nelle grandi città e quando la sera si cena tutti insieme alla pensione dove alloggiamo l’atmosfera è molto piacevole e divertente.

15 e 16 aprile si continua col soggiorno balneare e le passeggiate in bicicletta. Nel pomeriggio nel 16 si riprende l’aliscafo per Naha e in serata l’aereo della China Airlines da Okinawa per Taipei e da Taipei a Bangkok.



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