Havelock, Isole Andamane

Raggiungere Havelock da Delhi non è per niente facile, bisogna armarsi di tanta pazienza e mettere in conto di impiegarci molto più tempo rispetto a quello impiegato a raggiungere l’India dall’Italia. Non esistono voli diretti da Delhi a Port Blair, perchè anche il carissimo volo “diretto” Delhi-Port blair, fa uno “scalo tecnico” a Kolcata ed in ogni caso costa troppo. Noi abbiamo impiegato circa 26 ore ad arrivare ad Havelock all’andata partendo da Jaipur e ci sono volute circa 32 ore a ritornare da Havelock a Delhi. Agosto poi non è il periodo migliore per godersi l’isola, perchè anche se noi siamo stati fortunatissimi e abbiamo avuto 5 giornate di sole su 6, il mare non è molto limpido e trasparente a causa dei monsoni, gli sbalzi dell’alta e bassa marea in questo periodo sono molto accentuati e la meravigliosa spiaggia n. 7 vanto dell’isola è sempre spazzata dal vento e con i cavalloni. Lo snorkelling rispetto ad altri posti tropicali è molto deludente,e la gente dell’isola parla di un’ ondata di acqua particolarmente calda che ha fatto morire tutti i coralli superficiali. Mentre il diving presenta dei punti molto belli. I coralli non sono stati danneggiati dallo tsunami, ma le spiagge lo sono state. Si dice che l’isola si sia inclinata notevolmente rispetto alla posizione originaria e questo ha fatto si che scomparisse tanta sabbia, sopratutto su un lato dell’isola. Ancora adesso i cadaveri di alberi giganteschi si trovano spiaggiati a ricordare la furia dell’onda. Tra tutte le sistemazioni dell’isola io consiglio l’ Emerald Gecko, il fratellino più economico dell’Wild Orchid. Per mangiare nel periodo in cui siamo stati noi, al di fuori dei ristoranti dei resort aperti non c’era molta scelta..il Romy Restaurant sulla strada della spiaggia n. 5 e la German Bakery sempre sulla stessa strada. Ovunque si respira aria di desolazione a causa della bassa stagione , comunque Havelock rimane sempre un oasi di pace rigenerante per sfuggire dal resto della caotica India!