HASTA SIEMPRE Cayo Largo
Dopo varie valutazioni destinazione-qualità-prezzo io e il mio compagno di viaggio preferito (il mio ragazzo) abbiamo deciso per CAYO LARGO – LINDAMAR – VERATOUR dal 4 al 12 Agosto.
Quindi, arrivata la data della partenza, FINALMENTE… partiamo da Malpensa con un’ora di ritardo… non mi soffermo sui “problemini” riscontrati in volo, cuffie non funzionanti, cibo pessimo… e atterraggio movimentato… cmq, sbarchiamo ed erano già le 22.30… lasciamo che i mosquitos, nell’attesa del controllo passaporti ci assalgano (è necessario un BUON repellente), e arriviamo FINALMENTE in hotel.
Al buio (a cayo largo di sicuro l’inquinamento luminoso non sanno cos’è!) e tra rumori non identificati, che scopriamo poi essere i rumori dei granchi che passeggiavano tra la vegetazione, troviamo il nostro Bungalow e subito a nanna.
Al risveglio, tiriamo la tenda e rimaniamo a guardare l’esterno… il “giardino” dell’hotel è quanto più naturale possibile… qualche palma, cespugli e fiori d’ibisco… ovunque! Una piccola collinetta costeggia i bungalow, disposti uno a fianco all’altro, probabilmente anche per proteggerli dalla forza delle onde che d’inverno sicuramente sovrastano la spiaggia. Un po’ intimoriti dai racconti letti, prendiamo tutta l’attrezzatura da mare e arriviamo sul “ponticello” che dal nostro bungalow passa la “collinetta” e arriva in spiaggia. Sabbia bianchissima, finissima come talco… a parer nostro, ancora meglio di quella di playa sirena e playa paraiso … (e il che è tutto dire perché sabbia come quella… neanche a santo domingo e saona… ). Certo però è che il mare qui è un po’ troppo movimentato per fare il bagno e il fondo in questa posizione è roccioso, scogli e corallo pietrificato, su cui si formano le alghette… e la sensazione, quando ci si mette il piede nudo sopra… non è proprio il massimo!! Il problema dell’ingresso in acqua comunque lo si risolve facilmente usando le scarpette… Il problema non lo si ha a playa paraiso o a playa sirena… o forse si ha il problema di dover per forza uscire dall’acqua, prima o poi per tornare in albergo… io sono rimasta letteralmente stregata da quei colori… tonalità di blu, azzurro, celeste trasparente che fin’ora non ho mai visto… ne il Mar Rosso ne Santo Domingo ne la Sardegna a parer mio!!! Peccato che l’acqua caldissima a riva tenesse lontani i pesci, infatti ne abbiamo visti pochissimi quì, solo qualche aguglia… ma camminando un po’ da playa sirena si arriva in un punto dove la spiaggia crea un insenatura formando una piccola laguna, da dove si vede anche in lontananza il porticciolo de La Marina, e lì, si possono vedere le stelle marine, nel fondale o a riva, se qualche “snorkelista” vedendole le fa portate in superficie. Siamo riusciti a fare delle foto splendide e lì abbiamo avuto la fortuna di fare il nostro primo incontro con un barracuda! Era innocuo a mezz’acqua sotto di noi ed è stata una bella scarica di adrenalina vederlo comparire dalla poseidonia sul fondo!! Il nostro secondo incontro è avvenuto qualche giorno più tardi, sulla barriera corallina con l’escursione in catamarano. Centinaia di pesci coloratissimi si sono subito avvicinati al catamarano, come se sapessero che saremmo arrivati proprio lì. Tantissimi pesci coloratissimi gialli, viola, blu di un colore intenso, indescrivibile… poi il corallo blu, neanche i grandi coralli di fuoco del mar rosso sono così affascinanti!!! Certo a livello di quantità, sicuramente il Mar Rosso ha di meglio da offrire però, come si suol dire è la qualità che conta!!!! L’isola delle Iguane è stata impressionante… per me in maniera negativa, tutti quei lucertoloni in giro mi sono piaciuti si, ma a debita distanza, per Cris, invece in maniera positiva… punti di vista… Siamo stati all’Havana, escursione in giornata, che, a parte il volo con un aereo vecchissimo con l’aria condizionata non funzionante, merita proprio d’essere fatta per chi non è mai stato a Cuba. E’ una città strana, sono passate già due settimane e ancora non riesco a trovare un aggettivo che la possa classificare… è affascinante, la derivazione spagnola dei suoi palazzi, le “storie di rivoluzione” che potrebbero raccontare… però poi ci si sofferma a guardarli e si notano le serrande che cadono a pezzi, i solai dimessi, le fogne che a volte arrivano a cielo aperto, le decine di famiglie che “occupano” un unico palazzo che magari PRIMA (de la Revolucion) era di proprietà di una sola famiglia… le condizioni di vita PRIMA e DOPO… Insomma, c’è ancora n bel po’ di lavoro da fare perché tutto sembri “normale” ma è proprio questo LA HABANA una città che di sicuro non è possibile comparare a nessun’altra!!! Ma torniamo al nostro piccolo paradiso, aver scelto Cayo Largo è stato per noi una buona scelta, anzi ottima, per le nostre aspettative… Sole, mare e relax… Infatti è un isola molto piccola dove c’è poco da vedere. La Marina e il Pueblo è l’unica zona abitata non turistica in tutta l’isola, ma lo sapevamo… Abbiamo visto le tartarughe nella “Nursery” abbiamo fatto la foto d’obbligo con Maria, la tartaruga più fotografata al mondo, comprato i sigari nel negozio cubano più a sud di tutta cuba… insomma abbiamo fatto tutto quello che un BUON TURISTA ha l’obbligo di fare!! Solo un rammarico, non aver potuto vedere le spiagge dell’est dell’isola, non sono previste in nessun itinerario di nessuna escursione (e con il caldo e l’umidità d’agosto, camminare sotto al sole è mooolto difficoltoso)… neanche col catamarano… sarebbe stato bello aver potuto fare magari il giro di tutta l’isola, per vedere le tipicità delle costa e la diversità delle spiagge. Peccato! Parlando dell’hotel è stata una buona scelta, la particolarità delle “casettine” col tetto di “palma” (gli altri alberghi sono uguali a quelli in tutto il resto del mondo), ed avendo poche stanze non è mai sovraffollato di gente, la vegetazione intorno, così brulla e naturale lo fanno davvero essere il più “tipico” dell’isola. Le camere confortevoli, i servizi abbastanza buoni, la cucina è stata quasi ottima, non troppo varia , ma una pasta buona e cotta bene come quella al Lindamar difficilmente l’ho trovata nei miei viaggi, l’animazione un po’ scarsina, 2 animatrici italiane 1 cubano, dovuta anche al fatto che gli ospiti all’inizio della settimana erano davvero pochi, e quindi, organizzare qualcosa era molto difficile, MA quando si trattava di ballare tutto si rianimava perché come diceva Leo: “A CUBA NON SI CAMMINA, SI BAILA !!!!” Hasta siempre CAYO LARGO !! Al prossimo viaggio! Stefy