Hasta pronto Mexico… Riviera Maya

La riviera Maya ci ha incantato per la sua natura rigogliosa, per le persone sempre sorridenti e pronti ad aiutarti, per la cultura e "the last but not the least" il cibo
Scritto da: chichica
hasta pronto mexico... riviera maya
Partenza il: 02/12/2014
Ritorno il: 17/12/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Abbiamo programmato questo viaggio fai da te a partire da aprile 2014 (dopo la mia laurea) studiando ogni minimo particolare. All’inizio dovevamo essere io e il mio ragazzo Alberto, mentre successivamente, parlando sempre di Messico Messico Messico 🙂 si è aggiunta una coppia di amici, Giovanna e Fabrizio. Il biglietto aereo con l’AirFrance da Roma è costato € 790 (Roma-Parigi-Cancun). Per quanto riguarda l’alloggio, abbiamo optato per un semplice appartamento con tutti i comfort risparmiando non poco. I proprietari sono Agustin e Kelly Flores, i quali hanno vari appartamenti a Playa del Carmen. L’appartamento è venuto 280 € a testa esclusa la corrente elettrica utilizzata (che in Messico si paga cara e alla fine) che è venuta 150 € in totale. Facendo la vita dei re, lì abbiamo speso circa 700 € per tutto, souvenir, spostamenti, taxi, mangiare, bere, escursioni, telefonate, foto con leoncino e iguana ecc…quindi con un viaggio fai da te si arriva a spendere circa 1.800 € costo che in agenzia mi avevano proposto per una sola settimana volo + villaggio all inclusive.

Per non dilungarmi troppo e rischiare di diventare noiosa, non racconterò giorno per giorno, anche perché siamo stati 15 giorni, ma darò consigli su cosa visitare e non perdere assolutamente e come visitare, in quanto ci sono escursioni che conviene fare con i tour operator e altre che possono essere fatte autonomamente. Io prima dei miei viaggi leggo sempre i viaggi di Turisti per caso e sul Messico c’erano pareri discordanti sul come muoversi da un posto all’altro. Molti dicevano che bisogna affittare una macchina, io invece ho ascoltato l’altra metà, affidandoci ai mezzi di trasposto che sono molto efficienti, e così facendo non hai la responsabilità di guidare (in Messico sono dei pazzi al volante…)

ESCURSIONI CON TOUR OPERATOR

Ci siamo affidati ad un caro amico conosciuto in un chioschetto della “cuinta avenida” che lavorava per conto dell’agenzia EasyTour, il cui nome è Waldo (diminuitivo di Oswaldo).

– CHICHEN ITZA: abbiamo pagato 40 €, include il trasporto dal vostro hotel al sito archeologico, visita guidata in italiano, pranzo a buffet escluso bibite (da star male perché abbiamo stramangiato…), bagno presso il cenote Ik-kil (uno dei più famosi con una profondità di 60 metri), ed infine visita alla cattedrale della piazza di Valladolid.

– TULUM E COBA’: abbiamo pagato 40 €, come per Chichen Itza l’escursione comprende il trasporto dal proprio hotel, pranzo e visita guidata. Tulum come sito archeologico non ha grandi piramidi ma la sua posizione a picco sul mare rende il panorama surreale… Sarà uno dei posti in cui farete foto da cartolina. Nel pomeriggio ci siamo spostati a Cobà, sito che si trova in una posizione più interna nella foresta dello Yucatan. Il sito è abbastanza grande e la nostra guida Armando ci ha spiegato che potevamo girarlo in tre modi: a piedi, affittando una bici (40 pesos) o una bici con carretto (120 pesos). Io e Giovanna abbiamo scelto la terza opzione 🙂 un po’ ci sentiamo in colpa a vedere queste persone a portare il peso di 2 persone, però è stata una bella esperienza perché abbiamo fatto amicizia con Ismael il ragazzo che pedalava, che parlava anche un po’ di italiano e che ci ha detto che non dovevamo sentirci in colpa e che gli era andata bene perché eravamo delle modelle (sue testuali parole ahahah 🙂 infatti in 2 facciamo nemmeno 100 kg). Bellissima la piramide, alta 42 metri e ovviamente l’abbiamo scalata, un’esperienza unica e indescrivibile. In cima si vede solo foresta, comunque attenzione alla discesa perché è molto scivolosa, infatti io e Giovanna siamo scese da sedute…

– ISLA CONTOY E ISLA MUJERES: 70 €. Nella prima sembrerà di essere all’isola dei famosi. E’ una riserva naturale infatti può essere visitata soltanto il mercoledì e la domenica e non più di 200 turisti. E’ abitata solo da 2 biologi marini alla volta, non ci sono hotel e ristoranti ed è questo che la rende un paradiso. Il mangiare lo portano quelli del tour, abbiamo mangiato a base di carne e pesce condita con achiote, una buonissima spezia messicana (che poi abbiamo comprato e portato in Italia). le bevande qui sono incluse perché non esistono bar nell’isola. Per raggiungere l’isola ci vuole un’ora/un’ora e mezza di catamarano. Prima di arrivare è incluso lo snorkeling alla barriera corallina. Le condizioni del mare non erano delle migliori quindi io e Giovanna abbiamo deciso di restare in barca, anche perché Marco (la nostra guida italiana ma ormai messicana per adozione) aveva detto che se non eravamo esperti non dovevamo scendere perché la corrente era molto forte e la visibilità non era delle migliori. In più io mi sentivo male e avevo nausea tanto avevo altri 10 giorni per fare snorkeling sulla barriera corallina. Dopo siamo stati a Isla Mujeres però il tempo è pochissimo infatti non abbiamo avuto neanche il tempo di girarla per intero, è solamente una sosta che fanno al ritorno.

– XEL-HA: 85 €. E’ un parco acquatico che consiglio vivamente, vale i soldi spesi. Ce ne sono altri due ma questo è il più naturale e più grande. Una laguna enorme in cui fare snorkeling, fiume lento tra le mangrovie con gommoncino, giochi con fune, zip-line meravigliosi. Spettacolo con delfini, se vuoi puoi fare il bagno con loro alla modica cifra di 100 € circa…noi comunque a malincuore ci siamo accontentati di vederli saltare e giocherellare con i loro addestratori. Il mangiare era tutto incluso dalla colazione al pranzo e anche le bibite alcoliche e analcoliche. Come non approfittarne di qualche shottino di tequila!!! Poi c’è anche la parte della giungla con cenote, o semplicemente puoi fare un giro in bici.

SPOSTAMENTI AUTONOMI

Gli altri giorni ho organizzato da me le giornate, muovendoci con i colectivos (parada continuas) per pochi pesos. Questi furgoncini ricoprono tutta la carrettera federale cioè l’autostrada che da cancun scende per tutta la costa maya; sono utilizzati dalla gente del luogo e questo è un punto che mi piaceva molto perchè vivi la quotidianità del posto, i sorrisi. Li abbiamo utilizzati per: puerto morelos, piccolo villaggio di pescatori, non battuto dal turismo di massa; akuamal beach di cui ci siamo innamorati, potrete nuotare insieme alla tartarughe marine a pochi metri dalla riva, consiglio di arrivare per le 8.30/ 9.00 del mattino in modo che ci sia meno gente. Qui ad akumal non posso non citare “la buena vida restaurant”, non solo un ottimo ristorante ma tutta la location è favolosa davvero: amache colorate, tavolini sugli alberi, altalene al bancone ecc. Pensavamo di spendere molto invece abbiamo speso 9€ a persona. Cenote azul si trova prima di tulum e basta dire che devi andare al cenote azul e ti lasciano al ciglio della carrettera. Questo cenote, cioè pozzo d’acqua dolce, è stato uno dei più belli per la sua acqua cristallina, la vegetazione circostante e anche perchè meno turistico di “ik-kil” e quindi poco e niente affollato!

Merida: un viaggio dentro il viaggio

Merida, capitale dello Yucatan, a 295 km di distanza da Playa del Carmen. Abbiamo deciso di visitarla nel giorno della festa della Madonna di Guadalupe il 12 dicembre. Abbiamo preso gli autobus dell’ado ad un costo di 50€ A/R, il viaggio è durato 4 ore e un quarto e abbiamo poi alloggiato nell’hotel “merida alba dolores” 12€ a persona per pernottamento e colazione. Seguire la celebrazione della messa è stato emozionante, i messicani sono molto fedeli, infatti già nei giorni prima si vedevano persone di tutte le età che facevano pellegrinaggio a piedi nudi, o in bici con la statua della madonna sulle spalle. La sera abbiamo avuto l’opportunità di assistere al gioco maya della pelota svolto in piazza. Eravamo entusiasti di questa rappresentazione poichè solamente pochi giorni prima le guide ci avevano spiegato questo antico gioco maya e non pensavamo di poterlo vedere di presenza. I Maya si fermavano spesso a parlare con noi, riconoscendo subito che eravamo italiani, e ci raccontavano fieri la loro cultura invitandoci a vedere il loro artigianato (bellissimo, non sapevamo più come contrattare, avremmo preso tutto…cuscini, tappeti, panama, tutto favoloso) mi raccomando contrattate, fa parte della loro cultura. Alberto ha comprato il panama a 550 pesos e partiva da 1400! E occhio a non farvi fregare dai panama (il cui vero nome è jipijapa) non originali!

Buon Messico, non resterete delusi, avrei potuto scrivere ancora molto altro 😉

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Piramide di Cobà

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A 42 mt di altezza

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fabbrica maya

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Chichen Itza

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Cenote Azul



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