Halloween tra deserti e Pacifico
Dopo un’estate timida, umida e incerta volevamo partire verso una destinazione che ci fornisse condizioni climatiche favorevoli. La scelta è caduta sul triangolo Las Vegas-Tucson-San Diego, un’area prevalentemente desertica che in estate è difficile da visitare a causa del caldo.
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20 ottobre
Sveglia alle 7:15, colazione in hotel e partenza in tram verso il vicino aeroporto di Zurigo. Come l’anno scorso, il check-in automatico non funziona… L’aereo della Edelweiss parte con 15 minuti di ritardo: il volo dura poco meno di 12 ore, un volo tranquillo con poche turbolenze. I bimbi ne approfittano per guardare la TV e mangiare qualsiasi cosa si trovano davanti. Atterriamo in orario alle 14:15 all’aeroporto Mac Carran di Las Vegas. Le formalità doganali sono piuttosto lunghe (malgrado le corsie preferenziali per i bambini) e perdiamo un’ora prima di uscire dall’aeroporto. Saliamo subito su uno shuttle che ci porta verso gli sportelli delle macchine a noleggio. Prendiamo un piccolo SUV (Chrysler Captiva) alla Dollar, riservata via Internet, per 550$ assicurazioni comprese. Grazie al Navigon installato sui nostri telefoni troviamo rapidamente l’hotel che ci ospita le prime due notti, il Platinum Hotel (266$ per 2 notti). Preso possesso della camera, facciamo un bagno nella piscina dell’hotel, tanto per svegliarci e ritemprarci dal lungo viaggio. Ceniamo al Caesar, poi rientriamo in camera con i bimbi esausti.
21 ottobre
Il jet leg si fa sentire: a partire dalle 2:00 siamo già tutti troppo attivi. Riusciamo a tirare fino alle 7:00, quando usciamo per dirigerci verso il Red Rock Canyon, un piccolo parco statale appena fuori Las Vegas. Colazione al Denny’s, dove ci concediamo una colazione americana a base di uova strapazzate, patate, bacon e altre cosette non proprio leggere. Dopo aver guidato lungo il loop del Red Rock Canyon, ci fermiamo in un supermercato per acquistare la frutta e la verdura necessarie per un pranzo disintossicante, accompagnato da alcuni biscottini piuttosto inquietanti a forma di occhio e di pipistrello. Pranziamo in camera, dove poi facciamo un riposino di un paio d’ore. Con non poca fatica riusciamo a risvegliare i bimbi e a dirigerci a piedi verso la strip, dove assistiamo ad alcuni spettacoli. La città è già affollatissima, e ci impressiona notare quanto sia cambiato lo skyline dalla nostra ultima fermata a Sin City. E non è finita a giudicare dai cantieri aperti nelle aree adiacenti la Strip (uno su tutti: Resort World Las Vegas). Ceniamo al buffet de TI (73 $).
22 ottobre
Oggi il jet leg è più clemente e alle otto facciamo il check-out dal Platinum. Ci concediamo una colazione sotto il cupolone della piramide del Luxor, nella food-court. Poi ci fermiamo per una visita alla Hoover Dam, diga terminata nel 1935 che separa il Nevada dall’Arizona. Per pranzo ci fermiamo in un Pizza Hut, e verso le 16 facciamo il check-in al Maswik Lodge del Gran Canyon Village (101$). Ammiriamo il tramonto da Hopi Point, poi ceniamo nella food court dell’hotel, dove la scelta non manca. Consiglio la salad taco.
23 ottobre
Questa volta il jet leg ci fa un favore, permettendoci di gustare l’alba sul Grand Canyon. Dopo lo spettacolo ci facciamo una colazione americana nella food-court dell Maswik. Lasciamo il lodge e percorriamo la strada che costeggia il Grand Canyon, fermandoci nei vari Point of view. Per pranzo facciamo un bel picnic al Desert view. Dopo pranzo proseguiamo verso Flagstaff, poi imbocchiamo la US89 lungo l’Oak Creek Canyon che ci conduce a Sedona. Fuori fa caldo, ci sono una trentina di gradi. Prendiamo una camera al Days Inn (244$ per due notti), poi ci facciamo un bagno nella piscina dell’hotel. Terminiamo la giornata nell’uptown di Sedona, una cittadina curata e molto new age. Ceniamo al ristorante messicano Oaxaca Restaurant, buono, spendendo poco più di 50 dollari.
24 ottobre
Alle 7:15 siamo già nella lobby del motel, dove approfittiamo della modesta complimentary breakfast. Primo obiettivo della giornata è seguire la US 89 South fino a Cottonwood, dove facciamo un giretto al Walmart per comprare alcuni costumi di Halloween. Rientrando ci fermiamo al Red Rock State Park e facciamo il giro dei trails: un paio d’ore a piedi, picnic compreso. Rientriamo dalla Red Rock Loop road, e facciamo riposare i bimbi in camera, al riparo dal caldo. Dopo il bagno in piscina usciamo per la cena, optando per un ristorante indiano, l’India Palace, molto buono.
25 ottobre
Oggi lasciamo Sedona e ci dirigiamo verso i deserti dell’Arizona, zone che in estate sono troppo calde per consentire una visita piacevole delle attrazioni locali… Prima di partire ci fermiamo sopra la cittadina, lungo la strada per l’aeroporto, dove si trova un point of view notevole. Proseguiamo poi lungo la Scenic Route 179 e ci fermiamo per una passeggiata lungo il loop di Bell Rock. Anche in questo caso, le rocce rosse hanno formato dei rilievi che sono assolutamente straordinari. Riprendiamo la strada e imbocchiamo le Interstate 17 e 10, che ci permettono di raggiungere Tucson a metà pomeriggio. Alloggiamo al Best Western Royal Sun (254$ per due notti): le camere sono carine, peccato che l’hotel stia rifacendo l’area delle piscine, con questo caldo sarebbero state particolarmente benvenute. Per concludere la giornata, ci rechiamo al Pinnacle Peak (pinnaclepeaktucson.com), dove ceniamo e assistiamo a un divertente spettacolo di cow-boy (12 $ a testa). Ovviamente il menu era a base di ribeye e fagioli (51$).
26 ottobre
Oggi giornata tranquilla nei dintorni di Tucson. Iniziamo con una buona colazione in hotel, poi facciamo un giro in auto della città e passiamo al Walmart, dove acquistiamo il necessario per un picnic. A Tucson fa molto caldo e allora saliamo verso Summerhaven, seguendo la Catalina Hwy, conosciuta anche col nome Sky Island Scenic Byway. Lasciamo così i paesaggi desertici e i saguari e dopo mezz’oretta ci troviamo a fare il picnic sotto una pineta. Nel pomeriggio giungiamo agli impianti sciistici del Mt. Lemmon, dove il freddo e il vento ci consigliano di tornare rapidamente verso le calde pianure sottostanti. Ci fermiamo al Saguaro National Park (Rincon Mountain District), dove seguiamo il loop decorato con i colori del tramonto. Stanchi della giornata, ci fermiamo in un Mac Donald per una cena rapida (20$). Da notare che almeno qua, fortunatamente, l’happy meal non contiene i giochi che di solito accompagnano il cibo in Europa…
27 ottobre
Dopo la colazione in hotel, riprendiamo la strada verso Palm Desert. Seguiamo la Interstate 10, pranzando in un Subway in mezzo al deserto. Arriviamo a destinazione nel primo pomeriggio, attraversando il fiume Colorado e passando in California. Facciamo un bel bagno nella piscina dell’hotel, il Best Western Plus Palm Desert (111$):, poi usciamo e ceniamo al Red Lobster, una catena di ristoranti specializzata in crostacei e affini. Io prendo aragosta e gamberoni, buoni, e anche una torta alle mele con gelato alla vaniglia (70$).
28 ottobre
Oggi, dopo una ricca colazione in albergo riprendiamo l’auto in direzione di San Diego. Il navigatore consiglia un percorso con le Interstate, ma una rapida occhiata alla cartina ci permette di identificare una scenic route leggermente più lunga. Il confronto con le carte si rivela spesso una tappa imprescindibile! Facciamo un picnic sui colli californiani e giungiamo a destinazione nel pomeriggio, dove ci concediamo l’ennesimo bagno in piscina, questa volta con vista sul Pacifico. Il Pacific Terrace Hotel (1’666$ per 5 notti) vanta una posizione eccezionale e oltretutto è un hotel carino e tranquillo. Ceniamo in un ristorante lungo la spiaggia, il World Famous. Io prendo il Cioppino, praticamente una zuppa di pesce un po’ insipida (65$).
29 ottobre
Oggi giornata di relax, anche per la nostra auto. Dopo una colazione allo Starbucks, passiamo un po’ di tempo in spiaggia. Poi facciamo un pranzetto leggero a base di panini del Subway, che assembliamo ormai con sicurezza (vedi www.subway.com > how to order). Buoni anche i biscotti. Dopo pranzo, facciamo un riposino generalizzato e dedichiamo un po’ di tempo alla piscina. Prima di cena facciamo un giretto nei negozi e ci godiamo il tramonto dal pier. Ceniamo al Joe’s Crab Shack (60$), un altro ristorante specializzato in granchi, aragoste e gamberoni: buono e fin troppo abbondante. Quello che rimane lo facciamo mettere in una doggy bag che diamo a un barbone rientrando a piedi all’hotel.
30 ottobre
Oggi affidiamo alla sveglia l’inizio della giornata, fissata per le 7:15. Facciamo colazione in albergo, anche se non vale la pena. Sarà la prima e ultima volta. Prendiamo la macchina e ci dirigiamo allo zoo di San Diego. Alle 9:00 siamo già dentro. Giriamo le varie aree, fermandoci per pranzo nell’area dei Panda. Il cibo era peggio del solito, il chicken teriyaki era dolciastro, i churros sapevano di cartone. In questo caso sarebbe stato opportuno un picnic…. Usciamo poco prima delle 16:00, dopo aver speso circa 150 dollari tra biglietti e pranzo. Ritorniamo in albergo per un bagno in piscina. Ceniamo al ristorante messicano Fat Fish, buono e ovviamente abbondante nelle porzioni (46$).
31 ottobre
Oggi sveglia affidata ai bimbi, che ci tirano fuori dal letto poco dopo le 7:30. Facciamo colazione allo Starbucks, poi prendiamo l’auto e andiamo a fare un giretto nel downtown, in particolare andiamo a visitare la USS Midway 41 (40 $) e il villaggio Seaport poco distante. La portaerei ha affascinato i bimbi, forse più dello Zoo. Abbiamo pranzato nella piccola caffetteria che si trova a bordo. Nel pomeriggio siamo rientrati all’hotel, dove abbiamo fatto il bagno in piscina, fortunatamente riscaldata. Oggi la temperatura è calata a seguito di una tempesta polare che ha portato neve sulle vicine cime della California. I bimbi escono per cena vestiti da Capitan America e da principessa: oggi è Halloween… Ceniamo al Joe’s Crab Shack (57$) e anche stasera lasciamo i resti a un senzatetto. Poi facciamo un giretto sul lungomare, dove diversi locali propongono simpatici festini, poco adatti alle famiglie…
1 novembre
Oggi altra giornata tranquilla in riva all’oceano. Fuori l’aria è decisamente più fresca e tira pure un forte vento. Facciamo colazione al Denny’s, poi ci godiamo una lunga passeggiata lungo l’oceano, approfittando anche per comprare qualche oggetto inutile. Rientrando verso l’hotel ci fermiamo al supermercato, dove compriamo il necessario per un pranzo leggero: macedonia, verdura, insalata. Nel pomeriggio riposino collettivo, poi bagno in piscina. Ceniamo al Curry World, un piccolo ristorante su Garnet Av. specializzato in vari tipi di curry, molto buono (40$).
2 novembre
Oggi sveglia prima del solito, complice il fastidioso cambio dell’ora legale. Optiamo per una colazione da Starbucks, poi liberiamo la camera e facciamo un ultimo giretto a piedi lungo la passeggiata che costeggia l’oceano. Approfittiamo della bella giornata di sole per un picnic in spiaggia. Dopo pranzo, riprendiamo la strada passando da La Jolla, dove ci fermiamo per ammirare una cinquantina di leoni marini che giocano sulla spiaggia. Riprendiamo la strada, direzione Los Angeles. Verso le 17:00 prendiamo possesso della nostra nuova stanza allo Sheraton Park Hotel di Anaheim (607$ per 3 notti). Ceniamo nel ristorante dell’hotel, non male (60 dollari).
3 novembre
Oggi giornata dedicata a Disneyland. Dopo la colazione acquistata nel baretto dell’hotel e consumata a bordo piscina, ci incamminiamo verso l’entrata del parco. Abbiamo acquistato via Internet i biglietti validi per due giorni (700$) che ci permettono di visitare i due parchi di Anaheim: Disneyland e Disney California Adventure. Disneyland, inaugurato nel 1955, è il parco “storico” essendo il primo della serie. Malgrado sia bassa stagione vi sono parecchie file, soprattutto per le attrazioni minori. Riusciamo comunque a passare una bella giornata. Pranziamo allo Stage Door Cafe, dove mangiamo Fish & Chips (40 $). Diverse attrazioni sono chiuse, alcune solo temporaneamente, altre per tutto il giorno, come ad esempio Jungle Cruise o It’s a Small World. Da notare che il parco è stato aperto alle 9:00, ma diverse attrazioni sono state aperte solo verso le 10 (inutile dunque pagare per l’accesso anticipato). Una politica discutibile, soprattutto rispetto al costo dei biglietti. Usciamo poco prima della chiusura e ceniamo nel ristorante dell’hotel con i bambini che si addormentano praticamente sul piatto.
4 novembre
Seconda giornata dedicata al mondo Disney: oggi visiteremo il California Adventure. Colazione continentale nel Downtown di Disney, al La Brea Bakery. Il parco ci sembra subito meno affollato rispetto a Disneyland. Ci sono meno file e in generale vi sono diverse attrazioni simpatiche. In assoluto, la migliore dei due giorni è sicuramente la Radiator Springs Racers, una corsa a bordo di una macchina che sfreccia nelle ambientazioni del cartone animato Cars. Ma vi sono diverse altre attrazioni divertenti, come la Grizzly River Run o lo spettacolo Disney’s Aladdin: A Musical Spectacular.
5 novembre
Dopo una ricca colazione da IHOP, riprendiamo la strada, direzione San Bernardino, dove ritroviamo il tracciato di una strada che ha segnato l’immaginario collettivo: la Route 66.
Per pranzo ci fermiamo in un Pizza Hut dove assaggiamo anche la torta al cioccolato della Hershey’s (21 $). Arriviamo a Las Vegas a fine pomeriggio, questa volta senza aver riservato. Guarda caso in città c’è un’importante convention e gli hotel sono al completo. Ripieghiamo su una camera all’Excalibur Las Vegas, una delle poche rimaste: al bancone del check-in mi propongono una stanza per 300$. Dopo una breve contrattazione, con mia sorpresa, fissiamo il prezzo a 245$. Ceniamo al More Buffet del Luxor, non male (70$).
6 novembre
Oggi, dopo la colazione allo Starbucks del Luxor, dedichiamo gran parte della giornata allo shopping, in particolare ci concentriamo sul Premium Outlet South. Lasciamo le camere spartane dell’Excalibur e pernottiamo fuori città, all’Hilton Lake Las Vegas (266$). Ceniamo nell’artificioso villaggio toscano sottostante, al Sonrisa Grill (in Via Brianza…), un ristorante messicano, buono (50$).
7 novembre
Dopo la colazione in hotel, riprendiamo la macchina e andiamo a visitare la Valley of Fire, un parco che ricorda molto le formazioni rocciose dell’Arches NP. Approfittiamo della bella giornata per far felici i nostri bimbi proponendo loro l’ennesimo picnic, questa volta in mezzo alle rocce rosse del parco.
Rientriamo a Las Vegas e prendiamo una camera all’Holiday Inn Club Vacations (450$ per due notti), un hotel che vanta belle piscine e camere molto spaziose. Stasera ceniamo allo Spice Market Buffet del Planet Hollywood. L’entrata costa 86 dollari, e li vale tutti.
8 novembre
Colazione al Coffee Bean del Miracle Mile Shops. Oggi giornata tranquilla, dedicata allo shopping e alle piscine. Pranziamo nella food court del Fashion Mall, dove è possibile mangiare un burrito, una crêpe, le falafel, un hamburger o riso fritto con pollo al curry. La scelta non manca. Alle 19 andiamo al Treasure Island per assistere allo spettacolo Mystère, l’unico del Cirque du Soleil che accetta bambini sotto i 5 anni (350$). Dopo lo spettacolo mangiamo una pizza, facciamo un giretto e torniamo in hotel.
9 novembre
Oggi colazione nel ristorante dell’hotel. Poi lasciamo la camera e andiamo a fare un picnic nella Lake Mead Recreation Area. Nel pomeriggio rientriamo a Las Vegas. Per l’ultima notte ci concediamo una suite al The Palazzo (385$). Dopo un bell’aperitivo nella lounge, per l’ultima cena mangiamo un hamburger, uno dei primi di questa vacanza. Optiamo per un ristorante che non lascia dubbi sulla tipologia di cibo servito: I Love Burgers, che si trova all’interno del The Palazzo (54$).
10 novembre
Ci svegliamo con calma e ci gustiamo una bella colazione continentale nella lounge del 23° piano. Poi prepariamo le valige per il rientro a casa: alla partenza avevamo due valige, al ritorno quattro… Carichiamo l’auto e facciamo un ultimo giretto lungo la strip fino al downtown. Poi passiamo alle formalità finali: consegna della macchina, check-in, dogana, boarding. Il volo del rientro è abbastanza tranquillo, con un po’ di turbolenze sopra l’atlantico: ai bambini comunque piace, pensano sia una giostra. Il cibo, rispetto all’andata, è mediocre. Atterraggio in orario a Zurigo, dove ci attendono il freddo, la nebbia e pure la pioggia.
Complessivamente abbiamo percorso 2125 miglia, corrispondenti a circa 3’500 km. Il percorso che abbiamo seguito è indicato nei periodi meno caldi dell’anno: difficile visitare i deserti del sud con 115 gradi fahrenheit.
I bambini si sono divertiti, anche grazie alla disponibilità che si riscontra praticamente ovunque. Il soggiorno ha fornito loro numerosi stimoli, rivelandosi un’occasione di crescita non solo per noi adulti. In generale abbiamo mangiato bene, approfittando della varietà tipica degli Stati Uniti: ogni sera è possibile cenare in ristoranti etnici di qualsiasi origine. A Las Vegas vale sicuramente la pena provare anche i buffet all-you-can-eat: ci sono quelli che costano pochissimo (15$!) e quelli cari, ma in generale il rapporto prezzo-prestazioni è sicuramente positivo.
Per gli spostamenti ci siamo affidati a Navigon, una soluzione che si è dimostrata affidabile e particolarmente comoda per trovare i ristoranti nelle vicinanze. Per le riservazioni ho utilizzato Booking.com. Utile anche l’app iConvert. Have fun!
Riferimenti web
America’s Byways. http://www.fhwa.dot.gov/byways/
America’s Byways http://scenicbyways.info
California Vacation IT. http://www.visitcalifornia.it/
California Vacation USA. http://www.visitcalifornia.com/
DiscoverAmerica. http://www.discoveramerica.com/
Las Vegas Attractions For Kids. http://www.vegas.com/attractions/attractions-for-kids/
Las Vegas for Kids, Children, and Families. http://www.lasvegaskids.net/