Gwada magica farfalla

Era il 24 settembre quando effettuai la prenotazione tramite internet sul sito dell’AIR FRANCE per un volo Verona Pointe a Pitre con partenza il 18 gennaio e rientro il 30,i mesi scorrevano non proprio velocemente ma comunque una mattina all’alba un volo Regional by Air France ci portò a Parigi, era finalmente arrivato il 18 il nostro...
Scritto da: maurozanna
gwada magica farfalla
Partenza il: 18/01/2007
Ritorno il: 30/01/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Era il 24 settembre quando effettuai la prenotazione tramite internet sul sito dell’AIR FRANCE per un volo Verona Pointe a Pitre con partenza il 18 gennaio e rientro il 30,i mesi scorrevano non proprio velocemente ma comunque una mattina all’alba un volo Regional by Air France ci portò a Parigi, era finalmente arrivato il 18 il nostro D-DAY,l’inizio delle tanto desiderate ferie a Guadalupa. A Parigi(dopo aver effettuato il cambio di aeroporto dal De Gaulle ad Orly) un modernissimo Boeing 777/300 ha il compito di portare me ed i miei compagni di viaggio piu’ altre 470 persone verso” le papillon” ,cosi’viene chiamata l’isola a causa della sua forma a farfalla appunto, il volo è piacevole intervallato da un un buon pranzo con addirittura polenta e spezzatino, (per me che vengo da Verona una delle patrie elette della polenta ,un must) film, 1 era in italiano musica e videogiochi ed in men che non si dica eravamo su Gwada (durata volo 8,40 andata 1 ora in meno il ritorno). Dall’alto l’isola si presentò subito verdissima con le sfumature del mare a contorno, pensai immediatamente che con quel poco che avevo già visto la vacanza partiva sotto i migliori auspici. All’uscita dell’aeroporto l’aria era calda ed umida ma non in modo eccessivo e le palme nel piazzale ondeggiavano sinuose, il cielo era di un azzurro intenso ma delle nuvole bianche enormi si scorgevano appena oltre la coltre verde dei palmizi, il tutto molto piacevole .Presa la macchina alla REV car siamo andati verso Saint Anne scelta come base di partenza, una località di Grand –Terre,ma poco dopo l’uscita dalla capitale abbiamo subito fatto i conti con una realtà che in un isola del mar dei carabi proprio non ti aspetti :il traffico, era infatti l’orario di rientro di tutte quelle persone che lavorando a Pointe a Pitre ,la sera tornano a casa ,1 ora e 30 per fare 15 km media degna della tangenziale di Milano,comunque imparammo ben presto a non trovarci per strada a quelle ore ,incluso l’orario della mattina dalle 8 alle 9.L’ alloggio da noi scelto ,”La Belle Creole “ a Pont du Helleux per la cronaca,fu una cocente delusione per pulizia spazi e un generale stato di trascuratezza degli ambienti,cosi la mattina seguente consapevole che rimaner li significava vacanza mezza rovinata partii alla ricerca di un altro posto,purtroppo a volte qualche sorpresa con le prenotazioni fai da te su internet capita ,ma non mi sono scoraggiato ed 1 ora dopo trovai un bungalow decisamente piu’ bello ,sito su un morne (le loro colline) avevamo di fronte un lembo di foresta con annessa pepiniere,un vivaio di piante.Una volta sistemati con l’alloggio potevamo partire alla scoperta dell’isola, Grand-terre l’abbiamo visitata tutta da nord a sud ed anche le principali spiagge, la migliore per noi è stata quella municipale di Saint Anne una laguna bellissima contornata da palme altissime ma , come spesso succede le cose belle attirano molte persone specialmente nel fine settimana,Bois Jolan bella e po’ selvaggia plage de Raisins Clairs a Saint Francois ottima con sfumature del mare tra le piu’ belle ,queste sono le maggiore del versante sud di G-Terre,salendo verso nord immancabile la visita al Pont de la Grand Vigie ,il mare aperto dall’alto delle scogliere,un po’ piu’ giu’ a Port Louis la bella spiaggia di Anse du Souffleur dalla parte opposta Anse Maurice vi attende con un mare strepitoso e una discreta barriera corallina, ma pesci pochi, del resto lo sapevo che non era mica il Mar Rosso.Altri luoghi visti a G-Terre:la vecchia fabbrica di zucchero di Beufort la distilleria Damoiseau.Tanti altri luoghi avrebbero meritato di essere visti ma i giorni scorrevano troppo velocemente e ci restava da vedere Basse-terre,ma non prima di aver visitato i Grand-Fonds ovvero l’orto di Gwada.Si trovano appena un po’ sopra la litoranea che va dalla capitale a La Moule , e percorrerli si ha l’occasione di vedere una natura strepitosa e inusuale per noi europei,le tipiche case creole senza recinzione con tutte 2 o3 palme davanti e altri alberi per me sconosciuti. Merita senz’altro una visita anche Pointe a Pitre ,noi non ci siamo stati tanto, giusto il tempo di dare una occhiata al mercato della darsena e a quello delle spezie dove una anziana signora con un banchetto defilato ci spiegò tutti gli usi delle colorate spezie che vendeva.A Basse-Terre abbiamo percorso la Route de la Traverse,qua la regina è la natura ,imperiosa ,soste d’obbligo la cascata d’Ecrevisses,la Maison de la Foret ed il bel Parc de Mammelles con la mitica Canopee.Percorso nella foresta a 20 m.D’altezza su tavole di legno e imbracatura anticaduta,alla fine della route de la traverse,arrivati nei pressi di Bouillante ci siamo diretti verso nord direzione Deshaies ,zona di belle spiagge prima fra tutte Grand Anse la mia preferita poca gente e mare subito profondo sabbia dorata ,kino della Jamaica e palme alle spalle .Il ritorno a casa fu effettuato passando per Point Noir e Saint Rose,direzione P/Pitre.La parte sud di B-Terre non l’abbiamo visitata un po’ per le distanze un po’ per il tempo che stava per scadere ,mi rimarrà sempre il rimpianto di non averla vista in particolare la zona del vulcano,anche se questo può rappresentare un buon motivo per ritornarci.In breve alcune altre notizie:il tempo è sempre stato bello anche se 2 o 3 piogge al giorno si verificavano ma non duravano piu’ di 15 min ;La gente lo trovata molto disponibile e gentile anche con chi come me non parlava francese,prezzi :non proprio economica la vita a Gwada ma neanche impossibile,come supermarket i migliori sono quelli della catena Leader Price, la frutta la si trova ai mercati ma non è a buon mercato nonostante la si coltiva in loco (mah,stranezze caraibiche),in generale i prezzi sono un 30 per cento un po’ piu’ cari che da noi,ma in fondo si tratta al massimo di 10 o 15 giorni,i ristoranti invece sono nella norma 15 euro per un pranzo senza grosse pretese,benzina a 1,50 al litro.In conclusione una gran bella vacanza ,l’isola ci ha soddisfatto appieno per la sua completezza non solo mare ma tanta natura animali strani (iguane alla affollatissima spiaggia della Caravelle ,manguste nelle piantagioni di canna e nel cielo le splendide planate delle fregate) ,Per ulteriori informazioni non esitatea contattarmi …Zanardi.Mauro@libero.It ciao a tutti


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