Guida pratica per la Cuba centrale
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Prima di partire munitevi di visto turistico e assicurazione sanitaria: il visto può essere richiesto al consolato cubano in Italia che si trova a Roma e a Milano, ma se come a noi vi resta scomodo andarci di persona potete richiederlo on-line ad apposite agenzie che offrono anche pacchetti con assicurazione medica compresa.
Da casa non abbiamo organizzato molto dato che abbiamo parecchio spirito di adattamento e in più volevamo entrare nella mentalità cubana di vivere il momento, quindi abbiamo solamente prenotato il volo a/r e per stare tranquilli all’arrivo un hotel all’Havana per le prime tre notti.
Questo è stato il nostro itinerario di viaggio:
2 giorni all’Havana, un giorno a Cienfuegos, 2 giorni a Trinidad, 2 giorni a Cayo Coco, visita di Santa Clara, 2 giorni a Varadero; praticamente abbiamo toccato solamente la parte centrale dell’isola, ma non si riesce a fare molto di più se considerate i lunghi spostamenti e le giornate di mare. Significa che organizzeremo presto un altro viaggio per le altre zone dell’isola.
VOLO Noi abbiamo preso un volo diretto Roma-Havana con la compagnia Blue Panorama che non è una delle più economiche ma neanche una delle più serie: i posti a sedere sono abbastanza stretti e scomodi per poterci fare 12 ore di viaggio, ci sono pochi schermi tv con solamente due film vecchi da poter vedere, il personale all’andata è stato un po’ scorbutico, al ritorno no, e in più parlando con altri viaggiatori, abbiamo saputo che questa compagnia effettua l’overbooking, cioè prendono prenotazioni maggiori rispetto ai posti disponibili sperando che qualcuno disdica, ma se questo non succede, al momento del check-in fanno un’estrazione casuale per decidere chi deve restare a terra, quindi anche se avete prenotato e pagato in anticipo il vostro volo, rischiate che non vi fanno partire!
L’AVANA
Noi abbiamo alloggiato all’hotel Gran Caribe Vedado, situato nella zona più nuova dell’Havana, molto movimentata la notte e non molto lontana dal centro, ci si arriva anche a piedi. Questa è una cosa che vi sconsiglio: gli hotel in generale a Cuba sono di livello molto basso, soprattutto rispetto ai nostri standard, ma nello stesso tempo non sono per niente economici, in più il personale non è molto disponibile a dare informazioni pratiche su trasporti, telefoni, connessioni internet, ecc, mentre ci siamo trovati molto bene nelle case particulares, che hanno prezzi molto più bassi, sono tenute benissimo perché ci abitano proprio i titolari che sono gentilissimi e in più puoi conoscerli nelle loro abitudini quotidiane e un po’ anche immedesimarti.
Il primo giorno abbiamo visitato la città vecchia, fatevela a piedi che non è molto grande come sembra e solo in questo modo potete scoprire delle vie fuori dagli itinerari classici. L’unico aspetto negativo sono quei cubani che come ti vedono, ti braccano, ti fanno fare un giro per portarti a comprare sigari in una casa privata oppure a bere al bar di un loro amico: se vi piace, fatevi abbordare, ma fosse per loro dovresti fare solo quello, non ti lasciano visitare in pace la città, quindi magari scegliete chi vi ispira di più e gli altri liquidateli con un ‘no grazias’ e un bel sorriso, senza essere scontrosi.
Per la città trovate dappertutto cubani in posa che attirano a farsi fare una foto, come carmencite vestite di pizzo, vecchiette con sigari larghi 2 cm, ovviamente non lo fanno per abbellire lo scenario ma perché vogliono qualche spiccio di elemosina, perciò valutate anche questa di spesa.
Il secondo giorno abbiamo voluto assaggiare un po’ di mare di Cuba: con il taxi siamo andati a playa Santa Maria (se state al centro c’è una navetta che fa diverse corse al giorno per la spiaggia, ma dalla periferia non conviene), peccato la giornata ventosa che rendeva il mare mosso e portava a riva centinaia di meduse morenti ma ancora attive, altrimenti la spiaggia meritava veramente la visita, anche perché pattugliata da poliziotti che non permettono ai cubani di dar fastidio ai turisti. Il pomeriggio abbiamo fatto un giro per la zona del Vedado, volevamo prendere un gelato alla famosissima Coppelia ma la fila era veramente infinita (la mattina c’è meno gente ma bisogna fare sempre almeno 15 minuti di coda solamente per entrare!) in più accettano solamente pesos cubani CUP, quindi ci abbiamo rinunciato. La sera volevamo fare 4 salti in pista ma ci hanno consigliato un locale molto alla moda, stile l’Hollywood di Milano: ingresso 20 CUC a testa. Risultato abbiamo alzato i tacchi e ce ne siamo andati in un bar li vicino per prenderci una bevuta, ma alla fine ne è uscita una festa: sono arrivati due ragazzi con la chitarra che hanno cominciato ad intonare delle canzoni cubane, a loro si sono aggiunti due camerieri con altri strumenti musicali e noi turisti non potevamo far altro che ballare in strada… Esta es la verdadera alma de Cuba!
CIENFUEGOS
Il viaggio per arrivare a Cienfuegos l’abbiamo fatto con autobus Viazul. Il mezzo è molto confortevole e decisamente economico, il problema è comprare il biglietto per poterci salire: nessuno è in grado di darti gli orari degli autobus anche se la linea è nazionale, in internet puoi prenotare solo le corse che partono almeno dopo una settimana, quindi l’unico modo è andare di persona in una agenzia Viazul. Una volta che sai a che ora vuoi partire, il biglietto non lo puoi prenotare in anticipo ma ti devi trovare un’ora prima per fare la fila: in realtà, la biglietteria apre solamente 10 minuti prima della partenza dell’autobus… Questa forse è l’unica cosa su cui potete organizzarvi prima di partire, prenotando i vari spostamenti in internet da casa (a Cuba ancora la connessione è quasi inesistente!), altrimenti abituatevi a pensare come loro, senza guardare l’orologio. Scesi dall’autobus, ci sono parecchi uomini che ti offrono taxi o alloggio: noi abbiamo seguito un ragazzo che ci ha ispirato, ma ci ha portato in una casa veramente bruttina; fortunatamente aveva solo una camera disponibile e a noi ne servivano due. Sono stati proprio loro a contattarci un’altra casa particulare, hostal Marybel y Armando, questa volta molto bellina: il consiglio è di non farvi abbindolare e soprattutto sentitevi liberi di dire no se la casa non vi piace, ovviamente con gentilezza e un sorriso in bocca, loro non si offendono. La cittadina è molto carina e molto viva sia di giorno che di notte: vale la visita di un giorno.
TRINIDAD
Viaggio ancora con autobus Viazul (questa volta ci siamo premuniti di orario e non abbiamo avuto problemi) e alloggio in casa particulare prenotata dalla signora della casa di Cienfuegos, senza doverci sforzare a cercarla da soli, l’hostal El Cabildo; non so se è stata fortuna ma la casa è stupenda ed i titolari di una gentilezza estrema, per non parlare della cucina.
Città veramente molto bella, diversa da L’Avana ma sicuramente più affascinante; la sera un locale che mi sento di consigliare è la ‘Casa della musica’ che propone tutte le sere musica e spettacoli dal vivo e attira tantissima gente di tutte le nazionalità, compresi i cubani.
Il giorno dopo ci siamo avventurati nella lunga passeggiata nel parco nazionale Topes de Collantes: un’ora di cammino in mezzo al verde per arrivare alla piscina naturale El Nicho in cui abbiamo fatto il bagno nell’acqua gelata, poi ci sarebbe stata un’altra oretta di cammino per le cascate ma abbiamo rinunciato dato che ci aspettava il ritorno in salita e non siamo grandi passeggiatori, non siamo proprio abituati a queste sfacchinate. Munitevi di scarpe comode e un cambio di costumi asciutti se avete intenzione di farvi il bagno, altrimenti vi beccate un bel febbrone come è successo a me! Pomeriggio in spiaggia a playa Ancon, bella e soprattutto tranquilla, utile per riprendersi dalla sfacchinata. Gli spostamenti li abbiamo fatti in taxi: un ragazzo dal centro di Trinidad ci ha portato a Topes, dopo 3 ore ci è venuto a prendere per portarci alla playa e dopo altre 3 ore ci ha ripreso per riportarci a Trinidad; credo che sia il modo migliore per spostarsi, soprattutto se come noi siete in tre e potete dividere la spesa, altrimenti non è proprio economica come soluzione.
CAYO COCO
Abbiamo prenotato la sera stessa il resort Sol Cayo Coco dall’agenzia turistica di Trinidad con la carta di credito (meglio se avete i contanti altrimenti vi fanno pagare molte commissioni, ma essendo tutti all inclusive e non essendoci case particulares nei cayo la spesa è alta e non ci arriviamo). Il viaggio l’abbiamo fatto con un taxi collettivo: un bellissimo Dodge stile cadillac anni 50 che abbiamo diviso con altri due ragazzi spagnoli, cosi ci è costato meno. Dopo 4 ore di viaggio con diverse soste (anche per far raffreddare il motore modificato della Dodge) arriviamo nel classico villaggio turistico con tutti i confort, veramente consigliato: è ora di non pensare più a niente e farsi coccolare.
Primo giorno e prima spiaggia, quella del villaggio: molto molto bella, sabbia bianca, mare cristallino e molta tranquillità.
Secondo giorno, seconda spiaggia questa volta a Cayo Guillermo, la playa Pilar: posto veramente stupendo, non per caso i cubani dicono che sia la più bella spiaggia di tutta Cuba, l’unico inconveniente il trasporto, perché c’è una navetta molto economica che passa tutti i giorni per tutti i villaggi di Cayo Coco e Cayo Guillermo ma proprio per questo motivo ci mette un’ora e mezza all’andata e altrettanto a ritorno che è nel primissimo pomeriggio, per questo noi abbiamo optato per il taxi, ma essendo quello autorizzato costa parecchio.
SANTA CLARA
Consiglio utilissimo: nei cayo possono entrare solo taxi autorizzati, quindi molto costosi, allora come fare per uscire e ritornare nell’isola? Prima opzione, condividere il taxi con altre persone in modo da dividere la spesa, ma ovviamente i posti disponibili sono solo 4 e noi siamo già in 3; Seconda opzione (consigliata proprio dal tassista) farsi portare con il taxi ufficiale fino a Moron o a Ciego d’Avila, cioè le città più vicine al cayo, e da lì prendere un taxi non autorizzato. Per la città di Santa Clara siamo solamente passati per visitare il mausoleo ed il museo di Che Guevara, molto interessanti anche per chi, come noi, non è appassionato al personaggio. Il centro città invece è molto simile a quello di Cienfuegos (tutte le cittadine sono strutturate allo stesso modo) però questo è molto più decadente: niente di che…
VARADERO
Scordatevi la Cuba che avete visto fino ad ora: la città è tutta studiata come attrattiva turistica, non c’è più niente di naturale (anche quello che chiamano parco naturale non ha praticamente niente di naturale, ma è tutta manodopera dell’uomo) e non si vedono più la povertà e la semplicità cubane, però di contro si rientra nella civiltà moderna come la viviamo noi, quindi hotel con animazione anche italiana, campi da beach, locali per qualsiasi tipo di musica. C’è a chi piace e a chi non piace, io ammetto che non sono tipa da vita notturna però in vacanza una bella festa non mi dispiace proprio, quindi valutate voi… Ritorno all’aeroporto per forza con taxi, perchè con l’autobus bisogna prima andare al centro dell’Havana e poi cambiare linea.
In conclusione, fatevi ammaliare da questo bellissimo paradiso terrestre, abitato da persone fantastiche, sempre solari e ottimiste, dalla quale dovremmo imparare molto, e non fermatevi all’idea di vacanza a sfondo sessuale solo per uomini, vi assicuro che offre molto ma molto di più… (anche perchè ho avuto occasione di notare che la frittata si è voltata: ci sono tanti uomini cubani che ci provano con donne straniere!).