Guida per il perfetto viaggiatore indipendente: la preparazione
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PREPARAZIONE AL VIAGGIO FAI DA TE ALL’ESTERO: INDISPENSABILI SICUREZZA E INFORMAZIONE
Una raccomandazione: il viaggio fai da te non è per tutti.Richiede un grande spirito di adattamento e tutta una serie di risorse personali. E’ una esperienza di vita e non una vacanza rilassante. Che tu sia da solo o in compagnia, sono pressoché indispensabili: -una conoscenza anche minima della lingua inglese; -buone tecniche di mimo, per i casi in cui non si possa usare l’inglese; -buon senso dell’orientamento e buona capacità di leggere le cartine stradali; –indipendenza economica, con tutto l’occorrente-contanti, bancomat, carte di credito- per far fronte alle spese impreviste; -buona tecnica di improvvisazione e velocità decisionale per togliersi alla svelta da situazioni sgradevoli, scomode o pericolose; – facilità nei rapporti interpersonali e capacità di sorridere e trasmettere sensazioni positive a chi incontri. -conoscenza di tutto ciò che è INDISPENSABILE, dai documenti richiesti, alle pratiche doganali, alle normative sui voli aerei, alle eventuali vaccinazioni.
Se sai cavartela bene da solo, sappi che se sei in compagnia dovrai farti carico dei più deboli, ovvero dovrai badare a chi non ha esperienza o ha poco senso pratico. In vacanza ognuno pensa al proprio piacere, ma non devi dimenticare le persone che sono con te e devi renderti disponibile, anche se potrai risultare alle volte troppo premuroso o noioso. Il principio base della vacanza fai da te è “Tutti a casa sani e salvi” e questo deve avere priorità assoluta.
Controlla prima di partire:
-i documenti (passaporto, patente, visto laddove necessario); Per il passaporto verifica sempre la scadenza e il numero di pagine libere; per la patente, informati in caso ti occorra la patente internazionale. -le vaccinazioni necessarie e consigliate e le medicine da portare: può sembrare eccessivo partire con una farmacia da viaggio, ma è sempre meglio che farsi prendere alla sprovvista da un malanno nel deserto del Thar, a Tokyo, ad Algeri o in una cittadina del Bihar. Fondamentale consultare un Centro di Medicina del Viaggiatorenella ASL più vicina. Controlla anche il tuo stato di salute: un buon check up è sempre doveroso prima di un viaggio, in particolare se vai in zone dove il clima è molto caldo e umido, o in zone di alta quota. In Tibet ad esempio l’altitudine (dai 3600 metri di Lhasa fino ai 5200 metri di alcuni passi montani) coglie di sorpresa molti viaggiatori impreparati. -le opportune assicurazioni di viaggio e sanitarie prima di partire, sono in genere poco costose e permettono di viaggiare in sicurezza; -il clima che incontrerai onde portare il giusto abbigliamento; -il tipo di prese elettriche in uso nel Paese dove andrai, onde poterti procurare il giusto adattatore; -registrati al sito www.dovesiamonelmondo.it, onde lasciare una traccia del tuo percorso ed essere reperibile in caso di emergenze. -le usanze del Paese che visiterai onde evitare disagi e creare problemi. Per un bacio in pubblico, nell’aprile 2010, una coppia di inglesi a Dubai è stata arrestata.
FONTI DI INFORMAZIONE
-collegati al sito www.viaggiaresicuri.it curato dal Ministero degli Esteri e dall’ACI, validissimo per le informazioni, raccomandazioni e avvertenze sempre aggiornate;
-l’utilissimo sito www.simvim.it della Società Italiana di Medicina e delle Migrazioni fornisce consigli utili e gli indirizzi dei Centri di Medicina per Viaggiatori, oltre a fornire l’elenco per comporre la tua farmacia da viaggio.
– qui trovi le spine elettriche di ogni nazione del mondo
– utilissimo consultare anche il sito www.lonelyplanetitalia.it che fornisce sempre utilissime informazioni; da qui si possono anche ordinare le guide cartacee on line, oppure solo i capitoli che ti servono in versione digitale , risparmiando.
LE RACCOMANDAZIONI ALLE DONNE IN VIAGGIO
Renderci conto che possiamo essere più fragili e soggette a rischi, rispetto ai viaggiatori uomini, non è una debolezza ma è un punto di forza che ci aiuta ad essere più consapevoli.
Molto spesso, per ignoranza individuale, o per cultura e religione del Paese, l’atteggiamento e l’abbigliamento di una donna all’estero sono oggetto di “misunderstanding” , equivoci, discriminazione e attenzioni fastidiose. Durante i miei viaggi in solitaria, in Australia come in America, in India come in Europa, sono incappata talvolta in uomini che hanno provato a farmi bere alcolici o a farmi assumere sostanze stupefacenti. Una sola occasione può bastare per trasformare il viaggio in una brutta disavventura o in una tragedia. Tra mille brave persone, un malintenzionato basta a mettere in serio pericolo la propria incolumità. Alcuni consigli, validi per donne sole in viaggio :
- – non dite a chiunque, a cuor leggero, in quale albergo vi trovate e quali sono i vostri programmi di viaggio;
- – lasciate sempre una traccia a parenti o amici del vostro percorso, e se potete lasciate loro un recapito telefonico fisso oltre al cellulare;
- – a chi vi chiede se siete sole dite che avete amici nelle vicinanze;
- – chiedete informazioni preferibilmente a personale delle Forze dell’ordine;
- – in caso di dubbio su dove/come spostarvi, prendetevi del tempo in più per riflettere meglio;
- – preferibilmente, dite in ogni caso che siete sposate e che vostro marito torna fra poco. In alcuni Paesi una donna non sposata può essere intesa come donna di facili costumi. procuratevi un allarme antistupro(molto usato in Inghilterra), di quelli con la sirena, e –se permesso dalla legge del Paese dove vi recate- uno spray al peperoncino. In caso di emergenza possono essere un salvavita. L’allarme a sirena è validissimo anche per scacciare animali : mi ha salvato la vita dai lupi, in Alaska.
- – non esagerate mai con l’alcool o peggio ancora con altre sostanze che vi facciano perdere il controllo; qualcuno dice che l’alcool è un fluidificante sociale, in realtà è causa primaria di molte tragedie.
CHI E’ RAFFAELLA MILANDRI
Viaggiatrice in solitaria e fotografa, Raffaella Milandri si dedica principalmente alla “fotografia umanitaria” intesa come strumento di sensibilizzazione verso i diritti umani, per i quali lottano quotidianamente molti popoli indigeni ad esempio, e problematiche sociali quali il lavoro minorile e la situazione femminile. La sua attenzione si concentra sulle culture extraeuropee, sulla vita di strada e nei villaggi rurali: durante i suoi viaggi in solitaria cammina e vive con la sua Canon al collo, indaga con estrema curiosità, si siede fra la gente, beve, mangia e parla con loro, spesso ospite delle loro abitudini e cerimonie, partecipando con estrema empatia. Nessuna posa o situazione è creata nelle sue opere: la fotografa riproduce la realtà, le situazioni e gli sguardi così come appaiono, cercando di ridurre al minimo il suo impatto “occidentale” sull’ambiente circostante.