Guatemala e honduras
Scriviamo per raccontarvi del nostro ultimo viaggio, che ci ha riportati in Centro America, questa volta in Guatemala ed Honduras.
Siamo partiti il 29/07/01 da Bologna con scalo a Londra, Miami e arrivo a Città del Guatemala in serata.
Dopo aver dormito in un modesto Bed & Breakfast, vicino all’aeroporto, siamo partiti per Flores un piccolo paese situato su di un’isola del lago di Petèn Itzà nel Nord-Est del paese vicino alle rovine di Tikal. Questa è stata la tratta più lunga che abbiamo fatto, un viaggio di circa 8 ore. Abbiamo sempre viaggiato con pullman di lusso, la linea Maya Dorada, o con Minibus privati, che garantiscono una certa puntualità e sicurezza nei trasferimenti.
Le rovine di Tikal sono straordinariamente imponenti e la giungla che le circonda, con i suoi profumi e con i suoi animali, rende la visita particolarmente emozionante. Vi consigliamo di arrivare la mattina presto, quando le grosse comitive non sono ancora arrivate, anche perché considerando la vastità del sito è meglio avere tempo per visitarlo con una certa tranquillità.
La meta successiva è stata Panajachel sul lago Atitlan, ma non essendoci collegamenti diretti siamo dovuti tornare a Città del Guatemala, passare per Antigua e finalmente siamo arrivati sugli altipiani. Panajachel è diventata purtroppo una meta molto turistica e il paese in se non ha nulla di caratteristico, si trova però in una posizione spettacolare, il lago si è formato all’interno di un cratere vulcanico la cui superficie è di circa 130 kmq ed è circondato da colline verdissime e da tre vulcani, il Toliman, l’Atitlan e il San Pedro. Qui avrete la possibilità di vivere a stretto contatto con i Maya, che con i loro colori, la loro grande dignità riescono a farti “sentire” la forza con la quale difendono la loro cultura, infatti sugli altipiani i loro valori di vita tradizionali sono più vivi che altrove e tutto aiuta a rendere l’atmosfera antica, indimenticabile.
Ci siamo fermati per tre giorni, e ne abbiamo approfittato per fare un giro in barca, che ci ha permesso di visitare tre villaggi sulle rive del lago, San Pedro, Santiago e San Antonio, che rimangono fedeli agli antichi stili di vita Maya. Siamo stati fortunati perché siamo riusciti ad assistere ad una processione di Cofradias, durante la quale il santo patrono del paese viene fatto sfilare per le strade. I capi, gli anziani e le donne indossano gli antichi costumi cerimoniali, la musica viene suonata con antichi strumenti indios. Abbiamo poi visitato Santa Catarina Palopò, un piccolo villaggio a 4 km da Pana dove potrete trovare i migliori tessuti di colore indaco della zona. Un giorno è stato dedicato alla visita del mercato indigeno di Chichicastenango, dove i commercianti Maya vendono, oltre ai prodotti di loro necessità, anche prodotti di artigianato locale come gli splendidi tessuti dai colori sgargianti e maschere in legno. In quei giorni ci furono proteste piuttosto violente contro il governo e purtroppo ci sconsigliarono di proseguire per Nebaj, che sarebbe stata la nostra ultima tappa nel Quichè. Abbiamo vissuto questi tre giorni sugli altipiani come se facessero parte di una dimensione diversa, è stato come tornare ad un mondo antico. La meta successiva è stata Antigua, la vecchia capitale, si tratta di una città veramente affascinante con le strade di acciottolato, le case in rovina e i colori vivi dei fiori. Ci sono molti posti da visitare ad Antigua, ma è bello anche solo passeggiare per le sue vie. Ci siamo poi diretti sulla costa del Pacifico a Monterrico, una piccola località balneare. Per arrivarci bisogna attraversare in lancia una palude. Il paesaggio è completamente diverso da quelli visti fino ad ora, Monterrico infatti si trova fra il mare e una vasta rete di paludi di mangrovie. La spiaggia è particolare, ci sono infatti onde molto alte e maree turbolente, la sabbia poi è nera, vulcanica, piuttosto “calda”. E’ stata poi la volta di Copan, in Honduras a 13 Km dal confine con il Guatemala. Vi consigliamo di pernottare a Copan Ruinas, una bella cittadina ad un chilometro dalle rovine. C’è un bel sentiero pedonale che porta direttamente alle rovine, il sito è straordinario, all’interno vi si trova la Scalinata dei geroglifici, il monumento più importante, una rampa di 63 scalini sui quali è stata scolpita la storia della famiglia reale di Copan. Abbiamo dedicato gli ultimi giorni del viaggio al relax sulle spiagge di Roatan, la più grande fra le tre Islas de la Bahia, quella che offre il maggior numero di sistemazioni. Il traghetto da La Ceiba arriva a Coxen Hole, la cittadina più grande dove si trovano banche, ufficio postale e i negozi più forniti. A ovest, a circa venti minuti di bus, si trova West End, una lunga lingua di sabbia con Hotel e ristoranti, la spiaggia quando c’è, è veramente molto piccola. West Bay si trova a sud di West End, lì c’è la spiaggia più bella e famosa di Roatan, West Bay Beach che è raggiungibile anche a piedi, in un’ora di cammino lungo la costa. La spiaggia è lunga circa 500 mt, la prima parte è riservata ai clienti dei villaggi turistici nella parte finale invece ci si può stare liberamente, fate sempre attenzione alle sand flies, insetti voracissimi che vivono nella sabbia ricordatevi sempre il repellente per insetti o in alternativa un buon olio per il corpo. Ci sono altre spiagge sia a Tela che a Trujillo, sulla costa, ma West Bay risulta essere la più bella e indubbiamente la più sicura. Come sempre la guida Lonely Planet si è rivelata molto utile, e gli uffici del turismo sono ben organizzati. Comunque se vi interessano maggiori informazioni, contattateci pure !!!! Cri + Save.