Guadalupa: consigli utili

Principali informazioni e località visitate
Scritto da: ciottolina
guadalupa: consigli utili
Partenza il: 22/03/2016
Ritorno il: 01/04/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Volo

Noi abbiamo volato Easyjet da Roma a Parigi Orly, di solito le low cost sono molto puntuali e infatti così è stato. Inoltre c’è il vantaggio di arrivare ad Orly da dove partono i voli per la Guadalupa. Per arrivare sull’isola abbiamo preso Air Caraibes, che era la più economica e anche quella che come orario ci permetteva di fare tutto in giornata, dato che il volo la mattina con Easyjet parte da Roma alle 09.55 e arriva a Parigi alle 12.05, e il volo per Guadalupa parte alle 15.15.

Abbiamo viaggiato con i soli bagagli a mano essendo in 4 e andando al caldo abbiamo ritenuto fosse sufficiente ed infatti lo è stato. Questo ci ha evitato lo stress di attesa al nastro, che può essere fatale in caso di ritardo degli aerei. Pe ri liquidi, basta prevedere cose da max 100ml, si possono comprare delle boccettine con questa misura (IKEA o presumo anche dai cinesi). Easyjet tra l’altro pone un limite di dimensione del bagaglio a mano ma non del peso.

Così facendo i voli per noi 4 in totale ci sono costati 2.250€ inclusa assicurazione per l’annullamento (che abbiamo fatto tramite Air Caraibes). Abbiamo risparmiato circa 450€ rispetto alla combinazione con Air France che tra l’altro comportava lo scomodo scambio di aeroporto.

Alloggio

Non abbiamo avuto bisogno di prenotare hotel né affittare un’auto, in quanto noi abbiamo fatto scambiocasa con una coppia di insegnanti francesi trasferiti a Guadalupa. Avevamo una deliziosa villetta con piscina sulle colline di Petite Bourg, vicino alle Distillerie Montebello, che si è rivelata essere una buona location per visitare sia Basse Terre che Grand Terre. E una Pegeout 208 per i nostri giri sull’isola.

Shopping

Sull’isola si trovano tantissimi supermercati; la fa da padrone la Carrefour, ma ci sono anche Ledaer Proce e SuperU. Il centro commerciale più grande si trova appena fuori Pointe a Pitre, si chiama Destrelland a Bahie Mahut, e c’è l’uscita segnalata sulla N1. Lì c’è anche un mega ipermercato carrefour dove si trovano anche moltissimi prodtti italiani, quindi ci siamo riforniti di parmiggiano, pasta e simili per le nostre cene che abbiamo sempre fatto a casa.

Attrezzatura mare

D’obbligo maschera e boccaglio e, potendo, anche le pinne (a noi nel bagaglio a mano non entravano). Inoltre consiglio anche le scarpette da scoglio perché ci sono alcune spiagge, tra l’altro bellissime, che hanno residui di barriera corallina sin da riva.

L’ombrellone è assolutamente inutile, visto che il 90% delle spiagge presenta ai bordi vegetazione tropicale che costituisce un naturale riparo. Solo attenzione agli alberi di macinelle sotto i quali non ci si deve riparare quando piove perché sono velenosi.

Clima

Noi siamo andati gli ultimi 10 giorni di marzo, abbiamo trovato un clima ideale, con 28-32° di max di giorno e 22-24° di notte. In questo periodo il vento soffia da Est, e il vento alcuni giorni è abbastanza forte, ne va tenuto conto quando si sceglie la spiaggia dove andare.

Località visitate

Le Gosier La spiaggia ha un grazioso parco attaccato e anche un’area giochi tenuta benissimo per i bambini. Il mare ha bei colori, per lo più è mosso. C’è un imbarcadero da cui parte la barca che porta sull’Ilet de Gosier ogni 30’ (5€ adulti – 3€ bimbi). L’isola è tenuta piuttosto male, c’è un faro con delle vecchie case diroccate e piene di graffiti, e anche la spiaggia non è ben tenuta. Ci sono del gazebo con tavoli da pic-nic ma molti sono rotti. Il mare è bello e c’è un po’ di barriera, peccato appunto per lo stato di pulizia che lascia molto a desiderare. Ci sono posti più belli, comunque è suggestivo andare, i bambini si sono divertiti molto a prendere la barca. Sull’isola c’è un ristorante.

Sulla spiaggia di Le Gosier si trovano diversi ristoranti dove mangiare e al parcheggio dei baracchini di street food. Noi abbiamo mangiato sulla bella terrazza sulla spiaggia del ristorante Al Bord del La Mer, che prevede un menù bimbi a 12,5€. Accettabile la qualità del cibo, tempi di servizio un po’ lenti, vista strepitosa.

Plage de Petite Havre Tra Le gosier e Saint Anne, spiaggia piccola e carina, riparata dai venti con un ristornatino, ma il giorno che ci siamo andati noi c’erano le alghe. Lì accanto c’è anche Anse le Jacquecon, con un raticello che arriva quasi fino a riva, ma anche qui abbiamo trovato alghe e per di più ci sono rocce a sfioro nel mare e nessun punto ristoro.

Saint Anne La spiaggia è bellissima con una laguna di mare dai colori meravigliosi. Il problema è che essendo una località iperturistica trovare un posto all’ombra può essere molto arduo tutti i giorni, è costantemente affollata! Anche perché un lato è esposto al vento, quindi le persone si concentrano nella parte protetta dal vento, che è poi anche quella da cui ad un certo punto parte il mercatino sul lungomare, interessante per lo più per le stoffe o i liquori tipici dell’isola.

Alle spalle della spiaggia ci sono molti ristoranti dove mangiare, noi la prima volta abbiamo provato l’Oce-Ann, ma non è stata una scelta felice. Qualità del cibo scarsa così come la quantità. Molto gettonato il Kontiki, che però non abbiamo provato perché la secondavolta abbiamo preferito comprare panini e simili ad una fornita boulangerie locale e mangiarceli in spiaggia.

Plage de la Caravelle (vicino Saint-Anne) Ora è ben indicato come raggiungerla. Il parcheggio piò essere un problema, noi abbiamo trovato posto a 2,5€ in un parcheggio privato, si fa poi un pezzo a piedi, e si entra da un cancello. C’è un primo tratto di spiaggia libera, esposto ad est, quindi nel nostro periodo ventoso, con bei colori e molta vegetazione dove ripararsi, poi si gira sulla destra ed inizia il tratto del Club MED con una laguna dai colori spettacolari. Ovviamente essendoci l’hotel la spiaggia è molto affollata, anche perché il tratto più bello è il primo, poi andando avanti anche il mare cambia ed è meno bello.

Plage de Bois Jolan Qui il mare è davvero incredibilmente bello. La barriera corallina è a meno di 100 mt, quindi indipendentemente dal vento la laguna è sempre calma e si formano delle piscine naturali. Lo snorkeling non è male qui! Ci sono ovunque tende da campeggio, non so se perché erano le vacanze di Pasqua o se comunque normalmente è un posto per campeggiatori, però c’è molta ombra. C’è un solo ristorante al parcheggio principale, ma la spiaggia è molto lunga e conviene andare oltre parcheggiando più avanti (c’è molto parcheggio) e quindi portarsi il pranzo al sacco è un obbligo (c’è una boulangerie proprio all’inizio della strada che si prende per arrivare a questa spiaggia). Nella sabbia qui ci sono sassi e coralli, quindi è bene avere le scarpette da scoglio.

Saint Francois e Plage de Rasins Clairs Il paese non ci è sembrato nulla di che onestamente. La spiaggia è bella, con bei colori, ma nel nostro periodo era battutissima dal vento, quindi siamo stati un paio d’ore e siamo venuti via.

Pointe de Chateaux: Vale la pena arrivare alla punta estrema, con un bel panorama sul mare in tempesta. Guardando il mare, sulla sinistra c’è la plage des salines, una delle poche non ombreggiata dalla vegetazione. I colori sono stupendi, sabbia bianchissima e acqua con turchesi, azzurri fosforescenti. C’è una prima baia perfetta coi bimbi perché riparata dal vento, con laguna con acqua molto bassa e calda, che ha anche un po’ di ombra e si può fare snorkeling. Qui servono le scarpette da scoglio che ci sono i ricci. Invece la seconda baia lunghissima ha la barriera a 50 metri di distanza quindi il mare rimane lo stesso calma ma c’è più vento.

Qui c’è un mercatino piccolo al parcheggio con la possibilità di mangiare qualcosa.

Sempre a Saint Anne si trova il Village Artisanal che, per quanto ovviamente molto turistico, consiglio di visitare se si vogliono acquistare dei souvenir, visto che c’è un’ampia scelta. Prima di acquistare fate un giro perché ci sono differenze di prezzo da un negozio all’altro.

Porte d’Enfer e Pointe de la Grande Vigie Vale la pena fare un’escursione all’estremo nord dell’isola, dove ci sono panorami mozzafiato con le scogliere a picco. Per la punta estrema, si parcheggia e si fa un percorso a piedi tra le rocce, comunque semplice, per arrivare alla punta da dove si gode un bel panorama. A Porte d’Enfer c’è una spiaggetta e un ristorantino.

Anse de la Chappelle Bella spiaggia con bei colori, la barriera è a 100 metri e si formano onde che attirano i surfisti. Al parcheggio c’è un ristorante e sulla spiaggia un food street con tavolini sulla sabbia.

Anse Souffleur Una delle nostre preferite! Laguna calma e riparata dal vento nel nostro periodo, barriera a 100 metri con un bello snorkeling da fare. C’è ombra alle spalle della spiaggia, ma non ci sono punti ristoro. Alla fine della spiaggia c’è un cimitero pittoresco sul mare, superato il quale c’è Anse Lovelain, con spiaggia stretta ma mare sempre bello con piscinette naturali e possibilità di fare snorkeling sin dalla riva.

Saint Rose Niente da vedere in questo paesino secondo noi. Nelle vicinanze c’è da visitare la Maison de Severine. Si acquista un biglietto che permette di fare un giro sul trenino nella proprietà (purtroppo però la spiegazione è incredibilmente solo in francese!) e di visitare la proprietà con la vecchia casa coloniale che è rimasta arredata ai primi del 900, il procedimento e i macchinari che lavorano la canna da zucchero e poi fare degli assaggi di rum agricolo. Avevo letto recensioni poco entusiaste, ma secondo me invece la visita vale la pena. Da fare sia se adulti se con bambini.

Desahies: paesino di Basse Terre, avevamo letto fosse un tipico avamposto caraibico, in realtà piuttosto deludente come tutti i paesini dell’isola, un ammasso di baracchette e niente più. Fantastica boulangerie nella via pronicpale iperfornita.

Grand Anse (vicino a Deshaies) Spiaggia enorme con bellissima vegetazione tropicale. Il mare è subito profondo. Alle spalle della spiaggia nel parcheggio ci sono tutta una serie di ristoranti, noi abbiamo mangiato nel più famoso “Chez Liline”. Porzioni enormi e pesce freschissimo, ma molto spartano e mosche ovunque, oltre al servizio lentissimo anche perché è sempre e costantemente strpieno. Consigliato prenotare un tavolo, noi lo abbiamo fatto appena arrivati e poi ci siamo goduti il mare.

Petite Anse Ha la sabbia nera e non c’è ombra, a noi non è piaciuta e non ci siamo quindi fermati.

Anse de La Perle Secondo noi più bella di Grand Anse, meno turistica e lo scenario naturale è molto bello. Mare anche qui subito profondo, Ci sono 3 ristorantini, noi consigliamo, guardando il mare, l’ultimo a destra, che sta un po’ nascosto quindi camminate oltre il primo che vedete. Si chiama Madras 2, è colorato e ha i tavolini sulla sabbia, abbiamo mangiato bene utilizzando il menù a prezzo fisso del giorno 15€.

Route del la Traversè Da non perdere. Il tempo può essere piovoso, ma va vista. La prima sosta alle cascate non è niente di che, ma vale comunque la pena farla, ci si addentra nella foresta ed è una passeggiata corta adatta anche coi bambini. La seconda tappa per noi è stato il Parc des Mammelles che, soprattutto se si hanno bambini, è imperdibile. Si fa un percorso nella foresta pluviale che è una sorta di giardino botanico e zoologico insieme (procioni, puma, coccodrilli, scimmie, leopradi, ecc). Inoltre ci sono i percorsi sospesi sui ponti tibetani molto suggestivi, e per i più piccoli un piccolo percorso similare ad altezza minore. Per fare il giro del parco occorre circa 1h e mezza, due. Se il tempo non è granché è importante portare un k-way (se non lo vendono lì a 2,5€) e anche una felpa da mettere sotto che può fare fresco. Infine decisamente meglio scarpe chiuse!



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