Guadalupa, bella perché varia
1. Molte guide su Internet iniziano dicendo che a Guadalupe ci sono molte spiaggie alcune delle quali anche per nudisti ed alcune planimetrie dettagliate dell’isola indicano espressamente “plage naturiste”: non è vero niente! esiste solo una spiaggia naturista riconosciuta (plage Tarare – vicino alla punta est dell’isola) ma è una delle poche in cui fa un caldo terribile, c’è poco posto all’ombra e soprattutto è frequentata da guardoni peggio che in Italia (solo che sono molto più dotati!). Per cui non andate a Guadalupe con l’intenzione di prendere il sole integrale, al massimo le femminuccie possono mettersi in topless che invece è molto diffuso.
2. Cercate un alloggio in una zona centrale dell’isola perchè per apprezzarla occorre girare parecchio in macchina (io ero a S.Francois e ho fatto circa 1000 km in 10 gg); credo che sarebbe stato meglio far tappa a Gosier il quale è vicino alle spiagge più belle e più caraibiche che sono fra S.Anne (dove c’è la spiaggia più bella in assoluto, plage de la Charavelle, quella del Club Med) e S. Francois e vicino anche a Basse Terre. Ah dimenticavo: gaudalupe sono 2 isole! Basse Terre e Grande Terre collegate da un ponte presso Point a Pitre. Le due isole sono molto diverse tra loro: Basse Terre per me è la parte più bella, più ricca di cosa da fare e da vedere (spiagge bianche, rosse e nere, foresta tropicale con cascate, coltivazioni di banane e canne da zucchero, distillerie di rhum, la casa del cacao e del caffè, paesini caratteristici, scuola di immersioni nella riserva naturale di J. Cousteau dove ho visto le tartarughe matine, ecc. – ci sarebbe da scrivere un libro con tutte le cose che abbiamo visto!) mentre Grande Terre è più desolata, ci sono le stesse piantagioni di canna da zucchero con la distilleria da visitare, le spiagge da cartolina con le palme e l’acqua verde cristallino e soprattutto le partenze per le visite alle isolette vicino. Per andare da l’una all’altra isola occorre passare tutti da un’ unica strada presso Point a Pitre dove c’è un fiorente attività commerciale e quindi un traffico non indifferente. Se potete cercate di transitare da qui i giorni festivi o in orari non di punta.
3. Mangiate molta frutta. Nei mercati di paese troverete interi banchi di banane (almeno 4 o 5 tipi, da quelle grandi quanto un dito a quelle buone solo da cucinare), ananas (altri 2 o 3 tipi comunque buonissimi), meloni, cocomeri, mango, frutto della passione, cocco, ecc.
4. Luoghi da visitare che non meritano non ne ho visti ad esclusione della spiaggia per naturisti. Però li vicino abbiamo visitato Pointe de Chateaux (la punta est) dove onde alte 10m si infrangono su una serie di magnifici faraglioni ed abbiamo mangiato in un locale con i tavolini a mollo nell’acqua bassa! In particolare meritano sicuramente il Parc de la Guadalupe, posto dentro la foresta di Basse Terre (se avete l’occasione fermatevi lungo la strada che attraversa la foresta dopo il tramonto…), la Maison de Cacao (in francese si dice cacaò, con la “o” chiusa altrimenti sembra un’altra cosa…), il faro di Vieux Fort, la punta più a sud, dove afre dei bei tuffi dagli scogli, la plage Perla, con un bagnasciuga di almeno 30m! il paesino di Port Luis con una bella spiaggia in cui i mabini della scuola locale fanno lezioni di nuoto e le mamme aspettano sotto le palme…
5. Insomma giratela quanto volete, le cose più belle saranno quelle che non avete programmato e non sapevate di trovare! un giorno lungo la strada a sud di Basse Terre mi sono fermato incuriosito da un gruppo di ragazzi locali che facevano il bagno presso un vecchio mulino alimentato da uno dei torrenti che vengono giù dal vulcano e quindi sono calducci…
6. Se prendete la pioggia (a Basse Terre è più probabile) non vi preccupate perchè è calda anche questa (come tutto il Mar dei Caraibi, non per niente da qui nasce la Corrente del Golfo!) e soprattutto poco dopo tornerà il sole caldo di prima.
7. Usate molta crema protettiva anche prima di arrivare sulla spiaggia: io mi sono quasi ustionato il gomito sinistro che tenevo fuori dal finestrino! però non vi preoccupate dell’ombrellone: non lo vendono nemmeno perchè le palme arrivano quasi fino all’acqua e fanno molta più ombra.
8. Per le escursioni, se non volete farle tutte, cercate di fare almeno l’escursione alla Petit Terre: un posto incredibile, un’isoletta piccolissima con spiaggia bianca con palme (sotto le quali ci sono i tavolini e vi fanno mangiare pesce alla griglia e banane flambé, col rhum si intende!) conchiglie giganti vive! (quelle che trovate nei mercatini di dimensioni e colori impossibili esistono davvero!), iguane libere sulla spiaggia e grossi crostacei tipo paguri che hanno colonizzato l’isoletta, barriera corallina con tartarughe e aragoste (qui chiamate “longuste”, andate a amangiare almeno una volta io ho speso 50 € compreso il vino ed il sorbetto al cocco) e per finire, durante la traversata in catamarano abbiamo avvistato le balene ed abbiamo fatto il bagno con i delfini!!! E’ stata una giornata indimenticabile e l’esperienza con i delfini ha avuto un gusto magico, un misto fra meraviglia, bellezza e pace dello spirito (lo sapevate che il suono che emettono i delfini si sente benissimo appena immersi in acqua?). 9. Infine cercate di fare conoscenza con i locali, sono molto gentili e cordiali (anche se non compri nulla, anzi molte visite che abbiamo fatto sono gratis compreso gli assaggi di rhum o di punch) e poi hanno dei fisici bestiali (i maschi con dei muscoli veri, non palestrati, e le femmine con due… E un color cioccolata della pelle magnifico) Insomma i caraibi sono proprio come li sognamo tutti, (forse anche meglio), andateci e sarà dura tornare alla vostra vita quotidiana in città…
Buon Viaggio, MARCO e DANIELA