Grecia insolita, passando per la Macedonia

DIARIO SEMPLICE DI VIAGGIO “IN CORSA” MACEDONIA E GRECIA INSOLITA Partenza da Pordenone 8.8.07 h 17 2 equipaggi amici da sempre: Silvano e Paola su camper Laika 8.1 e moto al seguito Bruno e Graziella su camper Elnagh Marlin Entrata in Slovenia da Pesek (TS) e direzione Fiume, autostrada verso Zagabria in Croazia. Fermi per la notte dopo...
Scritto da: rajo81
grecia insolita, passando per la macedonia
Partenza il: 08/08/2007
Ritorno il: 31/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
DIARIO SEMPLICE DI VIAGGIO “IN CORSA” MACEDONIA E GRECIA INSOLITA Partenza da Pordenone 8.8.07 h 17 2 equipaggi amici da sempre: Silvano e Paola su camper Laika 8.1 e moto al seguito Bruno e Graziella su camper Elnagh Marlin Entrata in Slovenia da Pesek (TS) e direzione Fiume, autostrada verso Zagabria in Croazia. Fermi per la notte dopo km. 270 a Vrbovsko (bella zona verde con canyon).

9.8.07 alle 13 passato confine con Serbia (non c’è nessuno!). Da casa km. 650. Andiamo verso Novisad: quanti alberi di prugne lungo la strada: ne abbiamo fatto scorta per giorni! Alle 17 arriviamo al Monastero GRGETEG: tante suorine alla funzione che cantano vestite di nero (che caldo!). Peccato non averle potute fotografare e registrare. Paesaggio bucolico. H 18 Monastero KRUSEDOL bellissimo (affreschi interni e facciata esterna). Non si può entrare in pantaloncini corti. Per la notte torniamo al monastero precedente lungo un torrente, sotto gli alberi con le oche. Km. 761 10.8.07 Visita Monastero KEPOVO (più bello Krusedol). Visita Novisad sul Danubio. Vendono scarpe dappertutto. Effettuato cambio 1 euro = 80 dinari. Parcheggiato senza tiket: multa din 900 (non pagati). Dopo aver pranzato sotto gli alberi, nel pomeriggio verso Belgrado: passato centro con superstrada molto trafficata. A Markovac deviazione su Monastero MANASJIA (bello, ma già visto nel 2004 quando siamo andati in Turchia). Dormito in paese Km. 1025 (i km indicati sono sempre il totale, rispetto a casa, non quelli percorsi in giornata).

11.8.07 Verso sud: autostrada trafficata ma scorrevole. Per pranzo ci siamo fermati a VRANISKA BANYA, località di terme con acqua ferruginosa. Bello il quartetto di bambini che suonano come una banda molto bene. Siamo scappati dalle zingare petulanti. Oltre un’ora di attesa al confine con la Macedonia: devono scanerizzare i documenti. I bambini chiedono insistentemente elemosine. Cambio: 1 euro = 61 dinari. A km. 15 Monastero STARO MAGORICANE. Bisogna farsi aprire e fare offerta per le candele (sempre da accendere). Affreschi stupendi (non si può fotografare all’interno), ma anche l’esterno è molto bello per il ‘gioco’ dei mattoni a vista. Alle 19 arrivati a SKOPIE: meglio di quello che pensavo! Distrutta nel 1963 dal terremoto ha palazzi nuovi di cemento, ma non deleteri per il paesaggio. Parcheggio ‘stupendo’ a pagamento centralissimo davanti all’Holiday Inn e a un passo dal centro storico che è molto carino, con tanti piccoli negozietti: peccato che è sabato ed è tutto chiuso. Km 1389. 12.8.07 Parcheggio caro ma comodo: x 15 ore din. 1.700: ma ci hanno fregato! (è stato l’unico inconveniente del viaggio a conti fatti!).

Poca segnaletica per il lago di Ohrid o verso Tetovo. Appena fuori Skopie accampamenti di zingari, ma anche in città dormivano lungo il fiume, ma non ci hanno dato fastidio. Nel percorso verso il lago abbiamo trovato una superstrada a pagamento lunga 62 km: 4 pedaggi e 4 casellanti per un totale di euro 3,5!!! La parte segnalata del parco non mi ha detto un gran chè; più bello il secondo laghetto (vallata più larga). La nostra Valcellina (in provincia di Pordenone) è più bella. Siamo vicinissimi all’Albania e qui l’80% delle auto hanno targa italiana. Mi viene in mente una cattiveria: sono auto rubate? Avevo pensato di fotografarle per poi fare una verifica, ma poi ho lasciato perdere. In serata arrivo al lago di OHRID e sistemati in un campeggio a Struga. Meno male che siamo autosufficienti perché nei loro bagni potresti prendere la leptospirosi. Siamo gli unici stranieri, e gli unici camper. Gli alberi hanno rami bassi e sono adatti solo alle tende; ma ci sono anche roulotte da affittare con le inferriate alle finestre.

13.8.07 Dal campeggio abbiamo preso un taxi e siamo andati a OKRID (4 euro x 5 km). Abbiano passato una giornata stupenda in una cittadina affascinante (periodo greco/bizantino). Il territorio di Ocrida ospitò antichissimi insediamenti illirici e in seguito greci, mentre la città divenne in età medievale uno dei centri culturali, religiosi e artistici più importanti della Penisola Balcanica e dell’Europa slava. In quel periodo era chiamata la Gerusalemme slava per la presenza di 365 cappelle in tutto il territorio. Nel 1979 la città e il suo lago vennero inclusi dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni dell’umanità. Abbiamo camminato tutto il giorno (siamo rientrati alle 17) ma c’è tanto da vedere: la cattedrale di S. Sofia, le chiede di S. Giovanni Caneo, di S. Clemente, ma anche la Fortezza Samuele con mura alte m. 16. E poi ho goduto selvaggiamente: un grande sito archeologico aperto con almeno 200 persone (archeologi, studenti e badilanti) che scavavano, repertavano, fotografavano e, questo il bello, si poteva assistere da vicino. Pranzo in riva al mare in un ristorante sopraelevato con vista (super!). Città viva, case caratteristiche, sole, caldo, ma fresco all’ombra: ottimo e abbondante! In serata: caretera in camper e a letto presto. Domani si riparte. Km 1598.

14.8.07 Dopo il rito del pieno d’acqua in camper si va verso sud: Monastero SV. NAUM.: bella la posizione, bella la costa lago, bella la chiesa e gli affreschi interni ed il parco tutto intorno dove nasce l’acqua che poi si riversa nel lago. Lì sembra festa perché ci sono bancarelle per comperare souvenir e per mangiare. Abbiano poi pensato di non tornare a Ohrid, ma di tagliare attraverso il parco verso l’altro lago di PRESPA: è il lago dei tre confini Albania, Macedonia e Grecia. Il percorso poco frequentato e facile è stupendo, con una vista mozzafiato su lago di Ohrid, ma anche il lago più piccolo non mi dispiace e soprattutto è una bella scorciatoia, dovendo andare in Grecia. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Bitola Km. 1715.

15.8.07 Bitola è cittadina a carattere commerciale senza particolari segnalazioni da fare: una passeggiata lungo la strada principale con bei palazzotti, ma nulla di più. A pochi chilometri c’è HERACLEA (città romana del IV sec.Ac) Piccola ma con splendidi mosaici e un bell’anfiteatro (non si dovrebbe fotografare, ma io l’ho fatto!) Al confine con la GRECIA alle H 10.15 km. 1742: + 1 h di fuso orario. Bella strada fino a Tessalonica tra frutteti (prima di Edessa) migliaia di ciliegi e poi pesche, mele, albicocche, pere… Sulla superstrada è ben indicato HALKIDIKI (penisola calcidica). Quest’anno (avendo già visitato la Grecia in precedenza) abbiamo ritenuto di non fare i soliti percorsi e di restare fuori dalle rotte turistiche. Ci siamo fermati al campeggio Duzouni (25 euro per 2 persone una notte) all’inizio della penisola Cassandra. E’ pieno, ma due posti si trovano. 1 giorno interno di relax: 8 ore al sole in spiaggia con due lettini e ombrellone di canne al costo di due frappè al caffè. Ci siamo fermati due notti anche perché avevamo bisogno di ricaricarci ed il campeggio era ben organizzato, nonostante la presenza di tanti ospiti. Km 1993.

17.8.07 Ripartiti con il pieno d’acqua e si fa il giro di Cassandra. La penisola è molto verde, anche se in molti tratti devastata dagli incendi. La parte a est è tutto un paese, la parte a sud e ovest ha molte spiagge deserte, ma non è bellissimo. Le strade, però, sono molto buone. Siamo quindi passati alla seconda penisola, quella di SHITONIA: poco abitata, selvaggia, verde, molto bella. Abbiamo trovato un brutto camping: pazienza. Km 2230 18.9.07 I campeggi sono tutti esauriti, ma subito dopo Toroni in un piazzale sul mare occupato già da una quindicina di camper per lo più italiani ci siamo fermati per due notti sotto un grande eucalipto. Qui il mare è trasparente, cristallino, ma con meduse. Ma è bella la cornice con rocce alte e basse. Alla sera cena in paese lungo la strada dove ci sono, come in tutta la Grecia, ristorantini all’aperto con tavoli e sedie in legno con paglia. Immancabile è sempre la verdura con la feta che di solito portano subito assieme ad una caraffa d’acqua fresca. Non sono però secondo me grandi cuochi: non sanno fare il pesce: solo una volta abbiamo mangiato con grande soddisfazione!

19.8.07 Telefonato a zia Giulietta: compie 95 anni! Poi nel pomeriggio è arrivata la polizia e ha mandato via tutti perché in effetti c’era il cartello vietato campeggiare: non volevano scuse!. Noi disubbedienti: siamo rimasti in quattro e abbiamo passato anche la seconda notte tranquilla.

20.8.07 La terza penisola calcidica e quella del Monte Athos, ma lì possono andare solo gli uomini prenotando con largo anticipo. Possono arrivare a piedi, col mulo o barca ed essere ospiti della comunità monastica e possono visitare alcuni dei 20 monasteri bizantini. Noi perciò andiamo verso il Pilio. Essendo già tardi abbiamo leggermente deviato dal percorso che avevamo definito e ci siamo fermati in riva al mare, sotto i tamerici, con docce ‘tiepide’ a NEA ANHIALOS, vicino a Volos. Stupenda scelta (segnalata da camperista in internet). Paesino con sito archeologico ‘alla portata di mano’, senza turisti. Km. 2360. Peccato non avere più tempo: avevo la bava…Nel vedere questo sito ancora tutto da scoprire: pezzi di piatti, otri, cornici buttati come in una discarica al lato della strada.

21.8.2007 Si prosegue verso il Pilio inerpicandoci, ma non c’è molto traffico. Prima di Volos, lungo la strada abbiamo trovato l’anfiteatro romano di DIMITRIADA (chiuso), vicino ad un acquedotto romano mezzo diroccato lungo il quale, come nelle stampe antiche, pascolavano le pecore. Arrivati a Portaria abbiamo lasciato un camper e con l’altro siamo andati a MAKRINITSA: da vedere ! ed il viaggio sul Pilio merita solo per questo paesino (attenzione a parcheggiare per tempo, altrimenti c’è difficoltà a fare manovre). Case ricche, caratteristiche, con le finestre decorate, a più piani, perpendicolari lungo la collina con vista su Volos (il balcone o nido dell’aquila di Volos), una piazza con platani secolari e acqua fresca corrente. Il pomeriggio, proseguendo per i tornanti del Pilio è stato stancante: i passaggi al mare sono pochi, la strada è stretta. Deviazione in una località stupenda (tipo Capri) MYLOPOTAMOS, ma è impossibile parcheggiare perché non è un paese ma solo un parcheggio pieno in discesa, da dove con le scalette si arriva al mare (splendido!). Poi abbiamo proseguito e tagliato la montagna e abbiamo trovato solo paesini non adatti al camper (Milees). Stanchi e stressati ci siamo fermati al Camping Hellas di Kala Nera tra gli ulivi. Splendida cena di pesce in riva al mare al ristorante del campeggio vicino. KM 2752.

22.8.07 Tornando verso Volos (si passa per il centro, ma non è difficile). Si rifà la litoranea di Nea Ahnialos fino all’autostrada che si percorre gratuitamente sino all’uscita per Glifa dove con un traghetto, per 18 euro, siamo andati all’isola EUBEA. Abbiamo percorso la strada litoranea, non segnalata in verde, verso Limni e prima di arrivare ci siamo fermati in una pineta, riva mare, spiaggia pressoché deserta. E’ quello che cercavamo… Ci siamo stati 24 ore, ma che caldo! 37/38°, anche un po’ umido. Km. 2881.

23.8.07 Nel pomeriggio abbiamo ripreso strada e lungo la dorsale dell’isola (molto verde, lungo un fiume con platani secolari) siamo giunti in serata ad ERETRIA. Bel posto: parcheggiato su una lingua di strada verso il porto. Abbiamo mangiato in paese, pieno di gente, con i tavolini sulla strada lungo il mare. Notte molto calda. Km. 2985.

24.8.07 Ancora verso sud lungo la dorsale: strada molto panoramica (in alcuni punti si vede il mare a destra e sinistra), pochi alberi e vento, tanto che ci sono centinaia di pale per l’energia eolica. Arriviamo quindi al punto più a sud KARISTOS. Sistemati sotto i tamerici lungo il mare e spiaggia deserta, ma con un vento (raffiche forse a 100 all’ora) fastidioso che non ci fa mangiare, ma neppure dormire. Per fortuna in serata si placa, ma solo sino alle 3 del mattino. Nel pomeriggio abbiamo scaricato la moto e abbiamo girato fino al punto estremo a est (poi le strade sono bianche) e su sino al Castello Rosso (Veneziano) dal quale si gode il panorama stupendo di tutta l’insenatura. In serata cena in paese lungo il mare. Km. 3090.

25.8.07 Vento ancora più forte. Con la moto abbiamo tentato la strada verso Marmari, ma è impossibile perché ci si perde. Ho contato 150 strade deserte, asfaltate, con grandi pendenze (spesso al 30%), ed è un labirinto: bella però la vista! E’ sicuramente una lottizzazione gigantesca: la prossima volta ci troveremo 500 villette. Nel primo pomeriggio brutto incendio dopo il paese :forse sono state danneggiate le case da quello che si può vedere con il binocolo. Riprendiamo quindi a ritroso la ’strada delle aquile’ e del marmo cipollino (ci sono molte cave). Alt! Dopo una ventina di chilometri dietrofront: un grosso incendio ci fa tornare indietro. Non c’è altra possibilità che lasciare l’isola via mare perché non ci sono strade alternative. Andiamo a MARMARI dove parcheggiamo davanti ad un campo di calcetto, servito da rubinetto con acqua e un albero di fichi dolci. Approfittiamo dell’uno e dell’altro. Nel frattempo il cielo si oscura per il fumo nero dell’incendio che in certi momenti oscura il sole, ma non si vedono mezzi di soccorso, anche se arrivando all’isola avevamo visto lungo la strada grandi contenitori d’acqua e pattugliamento di mezzi antincendio. Prenotiamo, con difficoltà, il traghetto per l’indomani alle 6.30 (costo euro 57,5). Cena, sempre lungo il mare, con sardine e agnello a 25 euro per tutti e 4. Anche di notte l’incendio faceva paura. Km. 3127.

26.8.07 Non si va ad Atene, anche se è domenica e non c’è traffico. 50 sono stati i morti in Grecia in questi giorni per gli incendi. Abbiamo girato facilmente attorno ad Atene (data l’ora) e poi verso lo stretto di CORINTO che unisce il Peloponneso all’Attica: suggestivo e sempre affascinante! E’ largo 23 metri e lungo più di 6 km. E le navi quando passano trainate dal rimorchiatore spesso grattano lungo la parete di tufo. Il canale è stato realizzato tra il 1883 e 1893, ma era già stato iniziato da Nerone. Per l’ora di pranzo cercavamo una spiaggetta ombreggiata e siamo andati verso Epidauro. Purtroppo si siamo imbattuti in un altro grosso incendio che ci ha bloccato la strada e abbiamo dovuto tornare indietro. 5 canadair hanno lavorato a lungo. Nel pomeriggio abbiamo girato sino ad arrivare, all’ora giusta delle ombre, a MICENE. È inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.E’ ancora ‘carismatica’ ma dopo 9 anni dalla visita precedente, hanno cementato (!!?) i percorsi, fatto le passerelle. Hanno snaturato la passeggiata: peccato! E’ un sito, nonostante tutto, che ha una grande ‘forza’: la porta dei leoni, le tombe reali. In serata in campeggio poco lontano con cena: siamo stati bene e freschi. Alla televisione locale facevano vedere, con una diretta di 24 ore, gli incendi che si erano sviluppati in tutta la Grecia, da nord a sud. Km 3342.

27.8.07 Dopo il pieno d’acqua verso TIRINTO: antica città dell’Argolide distrutta e abbandonata nel V secolo ac, ma che ha ancora visibili le basi delle possenti mura di m. 7,5 di spessore e costituite da massi giganteschi. Fa parte dell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Si prosegue per NAUPLIA: bella cittadina (già vista in precedenza) con tante stradine allegre e la buganville sino al 3° piano degli edifici. Nei secoli se la sono contesa i veneziani ed i turchi. Era nostra intenzione prenotare per la domenica il traghetto di ritorno per l’Italia da Igumenitsa a Venezia in open dek. Senza farla tanto lunga, avendo girato da un’agenzia all’altra, abbiamo concluso che si parte venerdì 31 ma solo con il passaggio ponte. Sono 24 ore di navigazione e ci dobbiamo accontentare perché è tutto pieno sino al 6 settembre. Abbiano allora concluso che dovevamo avviarci alla conclusione del nostro viaggio, anticipando il rientro, ma con permanenza finale alla ‘gioiosa’ Parga. Prendiamo pertanto la superstrada (!?) stretta e trafficata che porta verso Patrasso, ma che nel finale ci porta a Rio e poi dall’altra parte in Attica/Epiro attraverso un ponte stupendo a 4 arcate: complimenti per l’opera perché non ce l’aspettavamo. Un vero capolavoro architettonico e comodità per euro 10,8 di pedaggio. A sera ci siamo fermati a pochi chilometri a LEPANTO (Nafpaktos): molto bella e allegra con un porticciolo pieno di ristorantini all’aperto aperti sino a notte fonda. Un bel lungomare ancora con platani secolari per la passeggiata, tavolini per l’aperitivo e cena che i greci non iniziano mai prima delle 21.30. Km. 3567. 28.8.07 Da Lepanto verso Messolongi e Agrinio per una strada scorrevole, varia e piacevole per arrivare a Preveda attraverso un tunnel di 2 km. (euro 5 di pedaggio) molto comodo. La strada continua poi lungo spiagge deserte (basse e alte). Siamo quindi andati a vedere NEKROMANTEION: oracolo per mezzo del quale venivano interrogate le anime dei defunti. Merita! E poi a PARGA al Campig Parga sotto gli ulivi vicino al mare. Km. 3803.

29.8.07 Relax in camping a Parga, ma la mattinata l’abbiamo utilizzata per andare in moto a Paramithia e, sbagliando strada, fortunatamente siamo arrivato a GLIKI, posto stupendo sul fiume ACHERONTE (il fiume ‘infernale’ descritto da Omero, Dante e Virgilio) con grandi platani e ristorantini sull’acqua. Da vedere! Acqua bassa, limpida, freddissima. Paramithia, invece, segnalata sulla carta non mi ha detto un gran chè. Pomeriggio relax.

30.8.07 In mattinata, con la moto, abbiamo fatto un altro piccolo giro e siamo arrivati, tra le colline a nord di Parga, ad un castello, sembra di Alì Pascià (non meglio segnalato). Bella vista, bello l’interno mezzo diroccato tra gradinate, cannoni (austriaci?) e passaggi sotto le mura. Poi, prima delle 12, abbiamo lasciato il campeggio e tutti insieme siamo tornati con i camper all’Acheronte: troppo bello per non farlo vedere anche agli amici! Abbiamo pranzato al ristorante sull’acqua e abbiamo riposato lungo le fresche acque di risorgiva e dove sono organizzati anche percorsi rafting. Nel pomeriggio ci siamo avviati ad Igumenitsa per il ceck in e poi per dormire abbiamo preferito spostarci a pochi chilometri a PLATARIA, porticciolo sul quale abbiamo dormito in quiete. Km. 3908.

31.8.97 Sveglia alle 6 e pronti per l’imbarco KM. 3920. Come previsto, non essendoci posti cabina, abbiamo dovuto arrangiarci con i materassini per terra coperti e vestiti. Si sapeva già di non poter dormire ma per me è stato tragico il freddo: l’aria condizionata esageratamente fredda e la musica alta sino alle 3!. Ho girato tutta la notte sulla nave per scaldarmi e alla fine ho trovato un divanetto ‘caldo’ vicino alla reception dove ho dormito 2 ore.

1.9.2007 E’ sempre bello arrivare a Venezia e trovarsi all’alba davanti a Piazza S. Marco e sentirsi già a casa! A Pordenone siamo arrivati, tra una cosa e l’altra, quasi alle 10 e i chilometri finali risultano essere 4.121.

ALLA PROSSIMA…

la sottoscritta Pascotto Paola dichiara di essere l’autore del diario e ne autorizza la pubblicazione assumendone ogni responsabilità per eventuali violazioni di copyright



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