Grecia fai da te
Partenza martedì 29 luglio.
Arrivato a Bari alle 14.40 ho preso il taxi ed eccomi nel giro di 15 minuti nella nuova e avveniristica stazione marittima di Bari. Questa estate oltre a Superfast anche Minoan ha deciso di fare la stessa rotta Bari-Patrasso. Bene preferisco Minoan per provare il nuovo servizio e parto alle 16. In orario lasciamo Bari e inizia la navigazione. Ora lasciando ogni stupido nazionalismo, io devo ammettere che per quanto riguarda le flotte navali, la Grecia è leader in Europa. Non c’è semplice confort, ma c’è uno sfarzo da Partenone. Pulizia, cortesia, silenziosità e ordine regnano sovrane nelle navi. Ora c’è da dire che in Grecia si fuma, ma tanto e per chi non è fumatore come me, potrebbe esserci qualche problema. Ma con grande soddisfazione noto subito che il fumo non si sente, questo perché l’aria condizionata aspira tutto senza pause e senza problemi. In più i Greci, non fanno problemi con l’aria condizionata, come noto invece che si fa sempre più da noi.
Per farla breve mi sono posto sulle poltrone tipo aereo, e mi son visto un bel po’ di televisione, ma prima di ciò non ho mancato di bere un bel frappè al caffè, che i Greci usano come noi beviamo il nostro espresso. Ma è tutta un’altra cosa, è buono e fresco…Insomma da provare.
mercoledì 30 luglio Arriviamo a Patrasso alle 7.10, con 10 minuti di ritardo. Scendo ed ecco che mi aspetta in coincidenza il bus della Minoan che per 12 euro mi porta al Pireo in 3 ore. Il bus, un moderno Mercedes climatizzato viene curato dall’autista come un figlio. Non evita di richiamare due tedeschi che mettono i loro piedi con scarpe sui sedili…Che bello se facessero così anche sui nostri treni dove la gente fa di tutto e nessuno li richiama…
L’autista è fortissimo. Baffo grosso e aspetto di uomo massiccio della serie mi spezzo ma non mi piego. Effettua il viaggio a 80 km/h precisi senza azzardi o problemi. A lato della strada i lavori di rettifica dell’autostrada, e di raddoppio e rettifica della ferrovia Atene-Patrasso, entrambi a buon punto. A maggio non c’era ancora la sede. Ora ci sono i binari e nel viaggio di ritorno viaggerò già sul nuovo binario.
Arriviamo alle 10.37 al Pireo. Fa caldo ma il vento evita la cappa d’afa. Anche il grande porto di Atene si sta rifacendo il volto. Ricordo che nel ’98 la prima volta che venni l’aspetto era squallido e un po’ abbandonato. Ora è tutta un’altra musica. Tutto è cambiato. E la trasformazione continua in virtù dell’evento dell’anno prossimo. Le Olimpiadi stanno abbellendo e rendendo la Grecia un paese con infrastrutture moderne. Certo che il popolo sta sopportando molti disagi, ma a differenza di noi che ci lamentiamo sempre, qui ne fanno motivo di vanto. Il loro sacrificio è solo per il miglioramento del loro paese.
Sono d’accordo ma c’è anche da dire che nel loro paese a distanza di 3 mesi (maggio – luglio) lavori come ferrovie, stadi, metropolitane o altro avanzano sicure e si attivano.
Qui da noi i lavori iniziano, ma sul loro termine incombe il buio.
Scendo e mi avvio verso la nave per Creta. Partenza alle 12.La nave è stupenda e mantiene se non aumenta le qualità di quella in servizio internazionale. Pulizia, puntualità e confort, oltre a una sensibile diminuzione dei prezzi dei prodotti quali il frappè suddetto.
Arriviamo alle 18 puntuali…Ma abbiamo aspettato 20 minuti alle porte di Irakleion in attesa che un’altra nave uscisse. Girando per la nave noto la targa di costruzione: “Knossos Palace” che ci ha portato fin qui è stata fatta a Sestri Levante. Sceso a Irakleion tante sorprese positive, considerando che mancavo da Irakleion dal 1998. Per prima cosa la nuova stazione marittima, bella dai colori tenui, ma facilmente identificabile. Un allargamento del porto che ha portato a una diversificazione del traffico passeggeri che è molto intenso dal traffico merci.
A questo punto vado in Hotel. Un piccolo hotel in cui il padrone, anziano cretese ma con una padronanza dell’inglese spaventoso, mi indica la camera. E’ semplice, tranquilla senza tv, ma pulita. Il tempo di una doccia e sono fuori. Passeggio al centro ed è un tripudio di locali, caffetterie e tranquillità giacché è quasi tutta un’isola pedonale…E le auto passano solo sulla strada principale. E’ migliorato un po’ tutto, cosa che mi meraviglia in quanto da lettere di italiani che erano venuti qui in vacanza leggevo di scenari apocalittici, sporcizia, auto in doppia fila, prezzi esorbitanti…Uno scenario che qui non riscontro, ma che si avvicina a molte delle nostre città che con gergo giornalistico oggi si chiamano: “divertimentifici”.
In serata con amici andiamo a cena in una tipica ouzerì, dove ho mangiato dell’ottimo pesce, fave, patate, insalata e buon vino. Sul prezzo non posso aiutarvi perché la cena mi è stata offerta.
giovedì 31 luglio Il giorno dopo dedico la mattinata a un giro al centro di Iraklion. Devo dire che la piazza principale di Iraklion ha una stupenda fontana con dei leoni. Questa insieme al castello fu fatta dai Veneziani. E’ un punto di incontro. La fontana è spenta, ovvero non getta acqua, anche se per l’anno prossimo ne è prevista la riattivazione. Qui mangio la famosa Bugaza, ovvero ricotta, zucchero e qualcos’altro, che è buonissima. Il bar dove mangio la Bugaza risale al 1922. Fu fondato da Armeni che si spostarono nell’Isola di Creta.
Continuo a girare e nel pomeriggio ne approfitto anche per visitare il castello anch’esso fatto dai Veneziani e mantenuto in modo egregio.
Ma purtroppo il mio tempo sta finendo. Dopo una cena con tipici piatti greci, alle 22 parto da Iraklion. La nave è la sorella di quella di andata: “Festos Palace”.Inutile ripetersi: Stupenda!! Venerdì 1 agosto Però tanta efficienza ha un problema. Infatti trovato posto su delle poltrone tipo aereo, prendo subito sonno. Ma alle 4.50, 10 minuti prima dell’orario previsto siamo al Pireo. E’ presto. Scendo e confesso una cosa. Mi aspettavo un tipico porto dove guardarsi le spalle. Non è così. Anche in questo caso la Grecia mi sconvolge. E’ tutto tranquillo, c’è gente di tutti i tipi e soprattutto gente normale. Studenti, professionisti, insomma varia umanità. Io lo confronto, ad esempio alla stazione Tiburtina dove la povertà e il degrado occupano più spazio dei binari.
Mi reco alla piccola stazione del Pireo. Illuminata in maniera suggestiva, entro dentro. Consulto i pannelli orario a messaggio variabile e pienamente efficienti che passano dal nostro alfabeto a quello greco. Il mio treno è l’IC delle 6.04. La biglietteria apre alle 5.35. Attendo mentre il marciapiede comincia a riempirsi. Al lato il piccolo bar accogliente e con la pergola che ricorda le stazioni piccole del nostro sud ma una ventina di anni fa quando ancora col personale mantenevano un decoro ammirevole, addirittura col giardino rigoglioso. Il treno si presenta in stazione alle 6.25. Partiamo con 30 minuti di ritardo che però recupera per strada e alle 10.25 siamo in orario a Patrasso.
Il treno è formato da 2 complessi di automotrici termiche attaccate a comando multiplo (per chi ama i treni come me insomma è il massimo): Il mio IC diretto a Olimpia ha l’aria condizionata mentre il materiale diretto a Kalamata che verrà staccato a Corinto non ha aria condizionata.
La normativa dei loro IC è simile ai nostri Eurostar, ovvero il biglietto ha la riservazione gratuita del posto.
Senza biglietto, niente posto.
Il treno è stracolmo, e infatti ci sono problemi. Ad Atene sale un gruppo di ragazzi extracomunitari diretti in Italia che non hanno biglietto e quindi neanche posto. Il capotreno non perde tempo: li fa scendere, senza aiuto della Polfer o altro.
Come detto all’inizio parte del viaggio avviene sulla nuova linea ma a velocità ridotta in quanto sono tre giorni che è stata attivata e la massicciata deve ancora assestarsi.
A Patrasso forse la cosa più annoiante. L’attesa dalle 10.25 alle 16, orario di partenza della nave. Inganno il tempo con un frappè e una tiropita, un calzone al formaggio veramente buono.
Il ritorno è senza storia. Parto alle 16 da Patrasso sempre con la stessa compagnia navale e il giorno dopo 2 agosto sono a Bari dove partirò per casa.
Un’unica lamentela. A Bari il tassista dal porto alla stazione si è preso 10 euro e 50. Forse la cosa che mi è costata di più in relazione al viaggio così breve.
All’andata solo 7 euro.
Devo dire la verità mi ha dato davvero fastidio.
Buone vacanze!!!!!!!!!!!!!! E se vi capita di andare in Grecia godetevela senza cercare troppe cose che in fin dei conti non abbiamo neanche noi.
L’ordine, la pulizia come lo sporco e il disordine soprattutto quello automobilistico accomunano tutto il Mondo.
Buon ferragosto Matros