Grecia continentale e Corfù
Grecia. Terra di cultura. Antica dimora di una delle popolazioni che hanno fatto la storia dell’umanità. Templi che incantano, che suscitano emozioni, che custodiscono un patrimonio dal valore inestimabile.
Grecia. Terra con gente semplice. Cordiale e sorridente. Umile e fiera. Lingua incomprensibile, ma basta uno sguardo per capire ogni cosa.
Grecia. Oltre la terra, il mare. E le sue isole. Perle indescrivibili. Ritmi lenti per chi ama la tranquillità. Ritmi travolgenti per chi ama la mondanità. E intorno un mare da fare invidia ai Carabi! Atene, disordinata ma affascinante confusione, protetta dalla sua Acropoli. Delfi, incastonata tra le montagne, considerata nell’antichità il centro del mondo. Meteore, un luogo dove uomo e natura hanno trovato il giusto equilibrio. Corfù, baciata forse da una Dea, scelta da Sissi come luogo di villeggiatura, una delle tante perle dello Ionio.
Programma di viaggio: imbarco ad Ancona sulla Superfast con auto al seguito (durata viaggio 21 ore). Sbarco a Patrasso e proseguimento per Atene. Dopo aver percorso la costa di Apollo fino a Capo Sounion, abbiamo raggiunto. Delfi. Quindi abbiamo attraversato la Grecia Continentale fino all’Epiro, dove si trovano le Meteore. Da qui, una strada tortuosa valica le montagne greche ricoperte da fitte pinete (una piccola Svizzera), fino a raggiungere Igoumenitsa. Imbarco sul traghetto per Corfù (1 ora e un quarto). Otto giorni sull’isola alla scoperta delle spiagge, della città e degli angoli più suggestivi. Rientro in Italia da Igoumenitsa con Superfast (17 ore). Atene Non solo Acropoli Dopo lo sbarco a Patrasso, proseguiamo in direzione di Atene con l’autostrada che porta quasi fino in centro. Atene è davvero una città caotica, sempre trafficata; per nostra fortuna è sabato, e il traffico, seppur disordinato, è abbastanza scorrevole e arriviamo senza troppi problemi al nostro hotel.
Nel tardo pomeriggio partiamo per la prima esplorazione di Atene, utilizzando la comodissima metropolitana che conduce ai principali siti turistici: le tre stazioni che si utilizzano maggiormente sono: Acropoli, Syntagma e Monastiraki. Decidiamo di scendere all’Acropoli e percorrere la Plaka fino a raggiungere Monastiraki, la principale piazza di Atene. Prima tappa il tempio di Zeus Olimpo. Acquistiamo il biglietto che vale 3 giorni e permette di visitare i principali monumenti della città (costo € 12). Le colonne sono imponenti, si tratta del più grande tempio mai costruito in Grecia, impressionante. Situato proprio ai piedi dell’Acropoli, si accede oltrepassando l’arco di Adriano, antica porta di accesso fatta edificare dall’imperatore.
Ci addentriamo dunque nella Plaka, la zona più caratteristica della città, con stretti vicoli dove si susseguono negozietti d’antiquariato e vari souvenir, intervallati da chiese bizantine, ortodosse e cattoliche. La Plakaè anche la zona migliore dove cenare, con numerosi ristoranti dove si può mangiare all’aperto con splendida vista sulla sovrastante Acropoli. Le due strade più caratteristiche sono Adrianou e Kydathinaion. Nonostante il continuo afflusso di turisti, è senz’altro la zona più piacevole di Atene. I ristoranti presentano ottimi menu dove gustare dell’ottimo pesce fresco, oppure carni alla griglia. I prezzi non sono alti, si cena decisamente bene, senza pretese, con € 15 a persona.
Dopo cena proseguiamo per la Plaka fino a raggiungere il lunghissimo viale pedonale Ermou, via commerciale della città che termina nella piazza principale Syntagma (P.Zza della Costituzione), con il retrostante Parlamento. Ci divertiamo ad assistere all’originale cambio della guardia: sono i famosi Euzones, soldati vestiti in modo alquanto singolare, che si danno il cambio procedendo con una strana marcia.
Il giorno seguente è interamente dedicato alla visita della città. Partiamo presto per cercare di raggiungere l’Acropoli prima dell’arrivo del gran caldo e dei gruppi numerosi: alle 8.30 siamo già ai piedi del più importante sito archeologico dell’Occidente. La salita da Dionysiou dura circa 15-20 minuti, passeggiata molto piacevole visti i continui colpi d’occhio che il sentiero offre sulla città. Dopo il picco teatro di Dionisio, il primo grandioso edificio che si incontra è il teatro di Erode Atticus: semplicemente maestoso. A questo punto si accede all’Acropoli vera e propria, oltrepassando i monumentali Propilei (purtroppo in restauro). Ma ecco davanti a noi apparire lo splendido Partenone, il tempio che più di ogni altro simboleggia l’antico splendore della civiltà greca. L’unico costruito interamente con marmo pentelico, lascia davvero senza fiato. Fortunatamente, nonostante i continui lavori di restauro, c’è sempre un lato disponibile per osservare il monumento senza le fastidiose ma indispensabili impalcature.
Immagino come poteva essere questo luogo ai tempi del suo antico splendore. Proseguiamo con la visita del museo dell’Acropoli, quindi passiamo alla visita dell’Eretteo, che costituiva il vero santuario dell’Acropoli. Bellissimo il portico con le Cariatidi (le statue originali sono però custodite nel museo).
Terminiamo la visita e all’uscita del sito incontriamo le prime fiumane di gruppi di turisti che creano non poca confusione: la nostra decisione di arrivare presto è stata ben ponderata. Scendiamo in città dalla parte opposta per arrivare nella parte alta della Plaka che non avevamo ancora visitato. La discesa offre vedute mozzafiato sull’antica Agorà, dominata dal Tempio di Efesto, il tempio dorico meglio conservato della Grecia. Arriviamo in Piazza Syntagma in tempo per la solenne cerimonia del cambio della guardia domenicale delle 11.00, dove sfilano, accompagnati dalla banda, centinaia di Euzones sotto al sole cocente. Che tortura! Da qui ci dirigiamo con un taxi alla partenza della funicolare per la Collina del Licabetto (5 euro a tratta). L’andata e ritorno costano 8 euro, decisamente troppo nonostante la bella vista che si gode dalla cima, paragonabile ad ogni modo a ciò che abbiamo già ammirato dall’Acropoli.
Il Museo Nazionale è un luogo da non perdere per capire realmente la magnificenza dei luoghi visitati e ospita la più bella collezione al mondo di antichità greche (ingresso € 7).
Ultima tappa di questa lunga giornata è Piazza Monastiraki, caratteristica zona dove si concentrano i negozi artigianali e i mercati della città, con il famoso mercato delle pulci domenicale e la via del bazar turco, decisamente piacevole da attraversare.
La mattina seguente lasciamo Atene. E’ lunedi e partiamo verso le 8, in modo da evitare il traffico caotico che a detta di un tassista dovrebbe iniziare verso le 8 e 30. La città è già parecchio trafficata, e impieghiamo quasi un’ora per attraversarla completamente e imboccare Vouliagmenis che conduce fino al famoso Capo Sounion, passando tra l’altro accanto al grandioso Stadio Olimpico.
Ma appena terminata l’infinita Atene, ecco improvvisamente regnare la pace. La splendida strada costeggia la suggestiva Costa di Apollo: bellissime calette intervallate da piacevoli località balneari con lunghe spiagge sabbiose, traffico quasi inesistente, caratteristica che ci accompagnerà d’ora in avanti per l’intera Grecia. Dopo Atene impieghiamo 45 minuti per raggiungere Sounion, promontorio dominato dall’incredibile tempio a picco sul mare, in posizione inimitabile. Oltre al tempio, ben conservato, si osserva l’infinita baia ai piedi del promontorio, con una bellissima spiaggia dove approfittiamo per fare un bel bagno rinfrescante prima della partenza per Delphi.
Pernottamento: hotel Oscar (3 stelle), zona stazione Larissa, di fronte alla metropolitana. Buon albergo, piscina, lobby elegante, camere discrete, colazione mediocre. Prezzo camera tripla con colazione € 94 (miglior prezzo trovato su Cybertravel Network).
Metropolitana: biglietto giornaliero € 3. Biglietto singolo: 0,80 Menu alla Plaka in 3 persone: 2 spaghetti allo scoglio, 1 insalata greca, 1 fritto misto, 1 calamaro gigante alla griglia, anguria, acqua e birra. Porzioni molto abbondanti: totale 40-45 euro. Biglietto valido 3 gg per i monumenti di Atene: € 12 Ingresso al tempio di Capo Sounion: € 4 Bambini: tutti gli ingressi gratuiti fino a 12 anni Costo del diesel ad Atene: € 0,93 – benzina verde € ,098 !!!!!!! Delphi Il centro del mondo La strada che conduce a Delphi attraversa splendidi scenari costituiti da montagne aspre e selvagge.
Ci si rende già conto, prima di arrivare, dello sforzo compiuto dalle antiche civiltà nel costruire un sito così importante in questo territorio.
Incastonato in un ambiente affascinante, con splendide vedute panoramiche a strapiombo su una vallata, dove lo sguardo giunge fino al mare, ecco le imponenti rovine di quello che nell’antichità veniva definito “il centro del mondo”.
…“Fu Zeus a scegliere la sua localizzazione a Delfi: egli fece volare due aquile attorno alla terra in direzioni opposte, il punto in cui si incontrarono fu Delfi”…
Delphi era la sede dell’oracolo di Apollo. Qui i privati cittadini e le alte cariche dello stato venivano a consultare l’oracolo prima di prendere qualsiasi decisione. Spettava ad una sacerdotessa in stato ipnotico comunicare con il dio Apollo: le domande venivano consegnate a un sacerdote, e le risposte, seppur spesso ambigue, venivano ascoltate “quasi sempre” con grande rispetto.
Il sito archeologico si trova sulle pendici del monte Parnassos a circa 1km dal centro del paese: superata la biglietteria, inizia la lunga salita che si conclude allo stadio. Si percorre la Via Sacra, dove venivano poste le offerte di chi si prestava a consultare l’oracolo. Poco dopo si incontrano le maestose rovine del Tempio del dio Apollo. Non si conosce l’esatta ubicazione dell’oracolo, ma si suppone fosse in qualche cella all’interno del Tempio. Proseguendo sempre in salita sulle pendici della montagna si raggiunge il grandioso anfiteatro (IV sec A.C.). L’ultimo edificio che si incontra è lo Stadio, considerato uno dei meglio conservati in Grecia, poco prima del quale si ha la vista migliore su tutta la vallata e dell’intero sito: in primo piano il Teatro, quindi le colonne del Tempio di Apollo, mentre in lontananza si scorge il famoso Tholos, la costruzione più spettacolare di Delphi. Le rovine stesse, unite all’ambiente maestoso, creano grande suggestione.
Per raggiungere il Tholos (o la Tholos) è necessario ridiscendere fino alla biglietteria, attraversare la strada e proseguire per 500mt. (meglio spostarsi in auto per chi ne ha la possibilità).
Il Tholos è davvero magnifico: si tratta di un tempio circolare costituito da un anello esterno di 20 colonne doriche e da 10 colonne corinzie più interne, ormai diventato il simbolo più rappresentato di Delphi.
Per ultimo si può visitare il museo che raccoglie buona parte dei tesori dell’antichità.
L’ingresso al solo sito archeologico costa € 6, con il museo € 9.
Anche a Delphi esiste il problema in estate del caldo, e tutto l’anno dei gruppi numerosi, per cui è necessario affrettarsi e preparare la visita al mattino presto, prima delle 9.
Per il pernottamento ci sono infinite possibilità, dal campeggio al b&b, dal 4 stelle alla pensione.
Personalmente ho optato per l’Hotel Parnassos. Buon 2 stelle, struttura che si integra nello stile un pò montano del paese, centrale, camere discrete, colazione pessima. Prezzo pagato per camera tripla con colazione € 70, miglior tariffa trovata su Booking.
Nel centro paese ci sono numerosi ristoranti tipici, praticamente tutti allineati sulla via principale, con terrazze a strapiombo sulla vallata e magnifici panorami. Prezzi decisamente competitivi, porzioni abbondanti, cena per tre persone € 35 a base di insalata greca, mousakka e carne alla griglia con l’immancabile Souvlaki (spiedino) e agnello, accompagnata da Rizi (riso).
Meteore I monasteri sospesi nel cielo Meteore: un luogo da tempo desiderato, e che non ha tradito le mie aspettative.
Appena imboccata la strada che penetra tra i maestosi pinnacoli, che si elevano in modo impressionante sbucando dal nulla, ti accorgi di essere arrivato in uno dei luoghi più bizzarri che possa esistere.
Ma non è bastata la natura: l’uomo ha sapientemente esaltato l’ambiente costruendo in modo a dir poco ardito una serie di monasteri proprio in cima ai pinnacoli. Un’opera maestosa, un’emozione per gli occhi. Emozione che aumenta procedendo lungo la strada, fino a giungere ai piedi del primo monastero, dove lo sguardo si perde a 360° alla ricerca degli angoli più suggestivi. Ed ecco un altro monastero, poi un altro ancora…Sbalorditivo! Impressionante è il contrasto con il verde alla base dei pinnacoli e la roccia liscia che spicca verso il cielo, e i monasteri che sembrano sospesi lassù, quasi irraggiungibili. Ed invece irraggiungibili non sono: vi si accede tramite scalinate scavate nella roccia, una salita mozzafiato sia per il percorso stesso, sia per la vista incredibile su tutta la vallata con una serie di pinnacoli dalle forme più bizzarre, che sembrano infiniti. Ad ogni curva si apre una vista differente, un nuovo angolo incantevole, un altro riquadro per scattare una foto indimenticabile.
Ma non è ancora nulla in confronto a ciò che mi aspetta dalla sommità dell’ultima roccia dell’Agia Triada, il più austero, l’unico dove il numero dei monaci supera quello dei turisti: il vento che soffia forte, il senso di vertigine guardando nel vuoto, la campana che suona e poi…Il silenzio, la pace; sembra di essere in un tempo perduto.
I monasteri risalgono al XIV secolo. Pare che i monaci eremiti che abitavano la vallata, siano stati spinti a costruire i propri monasteri in questi luoghi irraggiungibili per difendersi dalle incursioni delle popolazioni turche. In quel tempo, per raggiungere la cima venivano utilizzati gli argani: alcuni di questi sono ancora in funzione per trasportare materiali e viveri e quello di Agia Triada, seppur modificato, trasporta ancora persone.
Punto di partenza per la visita della zona sono i paesi di Kalambaka e Kastraki, costruiti a ridosso delle Meteore.
Da qui parte la strada tortuosa di circa 10km che attraversa l’intera zona e permette di raggiungere tutti e sei i monasteri visitabili, mentre altri sono chiusi al pubblico.
I costo d’ingresso ad ogni singolo monastero è di € 2, e sono a disposizione delle gonne per coprire le gambe scoperte. La salita ai monasteri non è molto faticosa e si impiegano all’incirca 10 minuti per ognuno. Ogni monastero è costituito dalla katholikon (chiesa), dal cortile, dal chiostro e dalle celle dei monaci (non visitabili perchè attualmente abitate). Il primo monastero che si incontra è il Moni Rousanou, forse la costruzione più incredibile perchè occupa interamente la base di un pinnacolo.
La strada prosegue fino ad un bivio: svoltando a sinistra si arriva al Moni-Megalou Meteoru, il monastero più visitato e senza dubbio il più ricco della zona. Costruito sul pinnacolo più alto ad un’altezza di oltre 600mt presenta una chiesa ricchissima di decorazioni, oltre alle cantine che custodiscono gli antichi attrezzi da lavoro utilizzati dai monaci. Dal cortile si può godere di una vista indimenticabile, con il Moni Varlaam, costruito su un pinnacolo proprio ai nostri piedi, al quale si accede tramite una larga e spettacolare scalinata scavata letteralmente sul fianco del pinnacolo.
Ritornando al bivio e prendendo la destra si raggiunge Agias Triados, a mio parere imperdibile perchè, essendo il meno visitato, conserva l’aspetto tranquillo e austero di una volta.
Inoltre offre la veduta più spettacolare della valle, a strapiombo sulla sottostante Kalambaka.
Poco prima del monastero, sulla destra, un breve sentiero porta ad un punto panoramico incredibile: qui siamo proprio in cima ad un pinnacolo, e l’ultima roccia è posta senza alcuna protezione a strapiombo sulla vallata; da capogiro. La vista a 360° è a dir poco emozionante: si vedono 5 monasteri in fila e le rocce più incredibili di tutta la zona.
L’ultimo monastero che si incontra è Agiou Stefanou, uno dei più grandi e visitati e che ospita un ordine di monache.
Anche se tutti i monasteri sono visitabili in giornata, risulta meno faticoso dividere la visita in due giorni. Inoltre, alcuni osservano un giorno di chiusura a settimana a rotazione, per cui si troverà almeno un monastero chiuso nella stessa giornata.
Per il pernottamento si può scegliere tra Kalambaka e Kastraki, praticamente attaccati. Il primo offre più scelta di hotels, il secondo è in una posizione ancor più spettacolare e vi si trovano molti b&b, camere in affitto e ristoranti eleganti.
Io ho optato per l’Hotel Orfeas, ottimo 3 stelle, lobby elegante, enorme piscina per rinfrescarsi nei torridi pomeriggi, camere molto grandi, buona colazione. Prezzo camera tripla € 80, miglior tariffa trovata contattando direttamente l’hotel.
Per cenare ci sono molte convenienti taverne con cucina tipica greca e carni alla griglia.
Dopo cena ci sono alcuni locali in centro, ma il mio consiglio è quello di abbandonare suoni e rumori e tornare lassù, per ammirare uno dei tramonti più indimenticabili: i turisti hanno terminato la loro visita, il silenzio è padrone, il sole scende lentamente dietro al pinnacolo più alto illuminando l’ultimo monastero: forse, quella che ho davanti, è esattamente la stessa immagine di 700 anni fa; forse, stasera, ho capito il segreto della macchina del tempo…
Corfù Profumo mediterraneo Corfù è stata davvero una piacevole sorpresa; isola verdissima, mediterranea, spiagge bagnate da un mare limpido, piacevoli luoghi da visitare. La nostra scelta è ricaduta sul Louis Grand Hotel Glyfada, sia per una buona offerta trovata su booking, sia perchè colpiva per la sua posizione di fronte alla lunga spiaggia sabbiosa. E la scelta si è rilevata giusta: la spiaggia è fantastica, forse la migliore dell’isola, deserta per lunghi tratti, e il mare è davvero meraviglioso, senza nulla invidiare alla più gettonata (e cara) Sardegna. Il trattamento è all inclusive (pasti, bevande, attrezzature sportive comprese canoe e pedalo, lettini e ombrelloni alla spiaggia e piscina), le camere grandi e ben arredate, la cucina buona anche se un pò ripetitiva, il luogo decisamente tranquillo. Un’ottima destinazione per chi è alla ricerca di una vacanza balneare in un ambiente gradevole, circondato da montagne e pinete. Clientela internazionale. Consigliato! I luoghi più turistici si trovano nel giro di pochi Km: – la cittadina di Corfù, con un bel centro storico, viuzze caratteristiche, palazzi mediovali, negozi di souvenir, locali, ristoranti tipici. Una passeggiate è più che piacevole.
– l’Achilleion, elegante palazzo neoclassico che è stato tra l’altro la residenza estiva di Elisabetta d’Austria (Sissi), circondato da un meraviglioso giardino con belle viste sul mare.
– Kanoni, uno dei punti più fotografati dell’isola, dove il Monastero Vlacherna è unito alla terra ferma da uno stretto passaggio.
– Paleokastritsa, dove si trovano le baie più belle dell’isola. Qui il mare offre sfumature indimenticabili, la spiaggia è di ciottoli e il fondale roccioso, adatto in particolare allo snorkelling. Il punto più caratteristico è costituito da due baie divise dalla strada: una è piuttosto “intasata” di barche che conducono alle grotte lungo la costa, mentre l’altra, piccolissima, è abbastanza tranquilla, almeno la mattina. Da qui la strada conduce al Monastero in cima alla collina, che offre viste bellissime (da visitare la mattina presto perchè poi diventa meta delle escursioni organizzate).
– Sidari, la costa più caratteristica dell’isola, dove una scogliera bianchissima si innalza alle spalle della spiaggia.
Note Viaggio: Per raggiungere la Grecia abbiamo optato per la Superfast; andata da Ancona a Patrasso, ritorno da Igoumenitsa.
La Superfast è una nave elegante, le cabine sono molto confortevoli e dispongono di bagno privato con doccia. Il viaggio è molto rilassante, si può dire che la vacanza inizia appena imbarcati: a disposizione self service, ristorante, diversi bars e piscina. Inoltre l’auto al seguito permette di attraversare la Grecia da Patrasso per poi reimbarcarsi a Igoumenitsa.
Strade: ad eccezione di Atene, caratterizzata dal traffico caotico, le strade sono molto scorrevoli, abbastanza grandi e il traffico risulta scarso. In particolare: Patrasso – Atene: autostrada fino a Corino ad una corsia e mezza, molta attenzione nei sorpassi di mezzi pesanti. Da Corinto autostrada a 2-3 corsie.
Atene: molto caotica, traffico più scorrevole il sabato e la domenica (eccetto le strade che portano alle spiagge). In settimana cercare di muoversi prima delle 8.45; fino a questo orario non si resta imbottigliati. Terminata Atene, il traffico diventa subito scorrevole, pochi automezzi anche in zone turistiche come Cape Sounion.
Delfi: autostrada a 3 corsie fino a Thiva, quindi ottima statale fino a Delphi, larga e scorrevole.
Meteore: da Delphi, dapprima una buona strada montana, da Lamia strada pianeggiante larga e scorrevole.
Igoumenitsa: da Meteore, strada terrificante, per 200 km calcolare più di 4 ore. E’ comunque in costruzione una nuova autostrada che coprirà il tratto Metsovo-Igoumenitsa. Al momento si supera un passo per arrivare a Metsovo (media max 50 kmh, strada stretta). A Metsovo un tunnel permette di superare il tratto peggiore, ma dopo 20 km di nuova autostrada uscita obbligatoria e si ricomincia a scalare montagne. Il paesaggio sembra svizzero, tra piste da sci e abeti. Tornanti fino a Ioannina, poi la strada diventa più larga e scorrevole, ma sempre tortuosa fino a Igoumenitsa.
Traghetto per Corfù: da Igoumenitsa partono traghetti ogni ora circa: quelli aperti impiegano 1 ora e 45min, mentre quelli chiusi 1 ora e 10min. Il passaggio costa € 5,50 per persona (bambini 50%), mentre l’auto € 27.
Lingua: nessuna difficoltà per la lingua: l’inglese è molto conosciuto, inoltre anche l’italiano è parlato nei luoghi più turistici. Anche i cartelli stradali sono sia in greco (incomprensibili), sia in inglese. Le persone sono gentilissime.
Cucina: semplice, a base di pesce fresco lungo la costa, carne alla griglia (soprattutto agnello e maiale), insalate, oltre ai piatti tipici conosciuti: Pasta (spaghetti stracotti solitamente al pomodoro o al ragu, ma anche ai frutti di mare), Pastitsio (tipo pasta al forno), Mousaka, Souvlaki (spiedino), Gyros (grosso spiedo verticale), Feta (formaggio di pecora).
Nella Grecia continentale si mangia spendendo relativamente poco e le porzioni sono abbondanti; la spesa si aggira sui 12-15 euro a pasto. Vista l’abbondanza dei piatti, si possono ordinare più cose per poi dividerle in 2/3. Più alti i costi per mangiare sulle isole. Nei luoghi turistici conviene muoversi presto (ingressi prima delle 8.30-9.00), per evitare il caldo e le folle e poter così apprezzare meglio i luoghi. In tutti i siti turistici i bambini fino a 12 anni non pagano! Foto di viaggio disponibili su: http://digilander.Libero.It/albertoviaggi