Great Lakes & Yellowstone

Da Chicago a Niagara e ritorno... poi il più grande dei grandi parchi
Scritto da: detch
great lakes & yellowstone
Partenza il: 05/08/2013
Ritorno il: 26/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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La scelta dell’itinerario? Semplice (si fa per dire…): quale grande parco americano ci manca? Yellowstone. Già, ma è lontano da tutto negli States e più di 7-8 giorni non vogliamo dedicarci…inoltre vorremmo fare un po’ di mare..Mare? La California l’abbiamo già vista, Florida pure….beh ma in fin dei conti i Grandi Laghi americani sono grandi quanto il nostro Adriatico… ed ecco che, leggendo racconti qua e là abbiamo creato questo itinerario misto, un po’ complesso, che richiede grandi spostamenti in auto e un volo interno ma che ha soddisfatto le nostre attese.

Invece di fare una cronaca di viaggio cercherò di soffermarmi su alcuni consigli, spero utili e ovviamente personali, indicando i must e qualche limite dell’itinerario.

Il nostro programma complessivo è stato il seguente:

1° g. 5/8 Volo Milano – Amsterdam – Chicago; 10 h aereo

2° g. 6/8 Chicago (visita città)

– 3° g. 7/8 Chicago (visita città)

– 4° g. 8/8 Chicago – Saugatuck 2,5 h auto

5° g. 9/8 Lake Michigan Gold Coast Tour auto

6° g. 10/8 Saugatuck – Sleeping Bear Dunes NP – Manistee 4 h auto

7° g. 11/8 Manistee – Mackinaw Island 3,5 h auto

8° g. 12/8 Mackinaw Island – Sarnia (Canada) 4 h auto

9°g. 13/8 Sarnia – Niagara on the Lake 3 h auto

10°g. 14/8 Niagara on the Lake – Niagara Falls 0,5 h auto

11°g. 15/8 Niagara Falls – Millersburg (Amish Country) 5 h auto

12°g. 16/8 Millersburg – Naperville 7 h auto

13°g. 17/8 Naperville – Chicago / Salt Lake City – Pocatello 3 h aereo/3,5 h auto

14°g. 18/8 Pocatello – Jackson (visita Grand Teton NP) 2,5 h auto

15°g. 19/8 Jackson – West Yellowstone (visita Parco) 3 h auto

16°g. 20/8 West Yellowstone – Cody (visita Parco) 4 h auto

17°g. 21/8 Cody – Yellowstone (visita Parco) 1,5 h auto

18°g. 22/8 Yellowstone (visita Parco) 4 h auto

19°g. 23/8 Yellowstone – Idaho Falls 3 h auto

20°g. 24/8 Idaho Falls – Crater of the Moon NP- Salt Lake City 5,5 h auto 21°g. 25/8 Salt Lake City – Parigi – Milano 12 h aereo

Con questi voli:

5 AGOSTO MILANO LINATE AMSTERDAM ALITALIA 09:05 11:05 AMSTERDAM CHICAGO KLM 12:40 14:10 17 AGOSTO CHICAGO SALT LAKE C. DELTA 13:25 15:48 25 AGOSTO SALT LAKE C. PARIGI AIR FRANCE 16:50 11:05 (26/08) PARIGI MILANO LINATE AIR FRANCE 14:40 (26/08) 16:10 (26/08)

E con i seguenti pernottamenti e relativi costi per notte:

1-3°g Chicago – De Witt Palace Euro 94,35 4-5°g Saugatuck – Timberline Motel Euro 88,81 6°g Manistee – Microtel Inn and Suites Euro 78,72 7°g Mackinac Island – Pontiac Lodge Euro 127,86 8°g Sarnia – The Drawbridge Inn Euro 51,10 9°g Niagara on the Lake – A Li’l Bit of Eden Euro 82 10°g Niagara Falls – Rainbow B&B Euro 86,96 11°g Millersburg – Hotel Millersburg Euro 58,64 12°g Napersville – Fairfield Inn & Suites Euro 65,88 13°g Pocatello – Thunderbird Motel Euro 39,26 14°g Jackson – Snow King Motel Euro 88,09 15°g West Yellowstone – Moose Creek Inn Euro 114,52 16°g Cody – Skyline Motor Inn Euro 82,36 17-18°g Lake Lodge – Yellowstone NP Euro 65,40 19° g. Idaho Falls – Motel West Euro 56,26 20° g. Salt Lake City – Howard Johnson Express Euro 52,43

I top del viaggio:

CHICAGO

La “Windy city” (prima prova della caccia al tesoro: a voi il compito di scoprire il perché del nome e… occhio al tranello) merita anche qualcosa più dei due giorni e tre notti che ci abbiamo trascorso.

Conviene alloggiare in zona centrale e viverla girando a piedi, camminando con il naso all’insù ad ammirare i grattacieli e le costruzioni del Loop: è faticoso ma ne vale la pena e potrete pur sempre riposarvi dalle fatiche delle scarpinate passando qualche ora nello splendido Millenium Park ascoltando magari un concerto pomeridiano all’auditorium oppure nelle spiagge cittadine.

Consigliatissima la mini-crociera in battello di Mercury Cruiseline con la quale potrete percorrere piacevolmente il Chicago River con una guida che, se avete una buona comprensione dell’inglese, vi fornirà un’approfondita descrizione dell’architettura della città, fino a superare la chiusa e navigare qualche miglia sul Lake Michigan per ammirare lo skyline.

Per la serata, a parte l’ampia scelta di ristoranti per tutte le tasche e i palati, un’opzione è una passeggiata sul Navy Pier, vero polo di attrazione notturno di residenti e turisti, con spettacoli musicali, ristoranti e, nel fine settimana, fuochi d’artificio.

E’ decisamente imperdibile la visita alla Willis Tower (ex Sears Tower), uno dei più alti edifici al mondo: sarà anche un’attrazione molto turistica ma vi assicuro che fare le foto sul balcone sporgente in cristallo trasparente dà una scarica di inaspettata adrenalina. Il suggerimento per evitare la coda è di andarci alla mattina, possibilmente all’apertura.

Naturalmente tutto ciò è stato reso più piacevole dal clima estivo, caldo di giorno e mite di sera; forse Chicago avrà il suo fascino anche di inverno ma ce l’hanno descritta terribilmente fredda e spesso innevata.

I GRANDI LAGHI

L’itinerario dei Grandi Laghi può costituire da solo un viaggio di 2 o anche 3 settimane piene, a cavallo tra USA e Canada e c’è solo l’imbarazzo della scelta a seconda delle preferenze e degli interessi specifici.

Noi abbiamo toccato 4 dei 5 Laghi (Michigan, Huron, Ontario e Erie), soffermandoci di più sul primo, certamente quello con le spiagge più belle.

Qui abbiamo alternato abbronzatura e passeggiate tra la Oval Beach (per arrivarci si attraversa il fiume sul caratteristico e antico Chain Ferry spinto a braccia da dei baldi ragazzotti), la lunga e tranquillissima spiaggia del Saugatuck Dunes National Park e quella che conduce al faro del Ludington State Park, tutte spiagge di sabbia bianca simil-caraibica; peccato solo che l’acqua del lago non fosse esattamente calda….

Merita la visita il Sleeping Bear Dunes NP dove si può scalare un’altissima duna, ottimo scenario per book fotografici.

Andando verso nord eravamo incuriositi di arrivare fino alla Mackinac Island, un’isoletta posta poco distante dalla confluenza del Lago Michigan con lo Huron e luogo d’altri tempi, percorribile solo in bicicletta, a piedi o in carrozza; per curiosità ci abbiamo dormito, in realtà l’orario dei traghetti è tale che è sicuramente possibile fare una tappa in giornata, magari fermandosi a cena per poi pernottare sulla terraferma a costi certamente inferiori.

Avendo l’obiettivo di arrivare alle cascate del Niagara abbiamo dovuto centellinare le deviazioni e le ulteriori soste sui laghi.

In ogni caso è stata una buona scelta Niagara on the Lake, località sul Lago Ontario a meno di 45 minuti dalle cascate, anzi forse potrebbe essere un buon punto d’appoggio per evitare di soggiornare a Niagara Falls. La cittadina è piacevole e trovate dei B&B davvero graziosi come quello scelto da noi, A Li’l Bit of Eden (un nome, una garanzia), dove potete godere di un’accoglienza calorosa, colazione fantastica, piscina e vasca idro per rilassarvi.

Molta rapida, giusto per passare qualche ora in spiaggia, la tappa sul Lago Erie: lungo la penisola del Presque Isle State Park vi è una lunghissima lingua di sabbia che ben si presta a un soggiorno balneare.

CASCATE DEL NIAGARA

Lo confesso: reduce dalla visita delle Cascate di Iguazù il Natale scorso, il primo impatto non è stato entusiastico. Con nella mente quello spettacolo naturale inimitabile, il contesto della foresta tropicale e la vastità di quell’area, sono stato quasi deluso dal vedere i due salti di Niagara, inseriti in un contesto urbano troppo turistico.

In realtà poi abbiamo passato un intero pomeriggio davvero piacevole acquistando il pass delle 4 attrazioni che poi si possono programmare nell’arco della giornata in modo da evitare le lunghe code.

Delle attrazioni sono imperdibili il Maid of the Mist, il battello invero affollato che porta vicino al salto principale e il Journey behind the Falls che, a piedi attraverso i tunnel, consente di arrivare praticamente sotto la cascata; è carino il cinema a 4D mentre non è niente di che la passeggiata lungo il fiume, l’unica peraltro nella quale non vi bagnate affatto; il costo delle 4 attrazioni combinate è peraltro uguale al costo delle prime 3 singolarmente prese, quindi tanto vale farle tutte.

Anche la sera le cascate offrono uno spettacolo splendido di luci che potete apprezzare meglio decidendo di cenare in cima alla Skylon Tower: il ristorante è molto caro ma si può optare per il buffet a prezzo fisso al piano superiore, non di gran qualità, ma che vi consente di mangiare a sazietà in uno scenario magnifico.

GRAN TETON E YELLOWSTONE

Un viaggio a sé stante quello a Yellowstone e dintorni.

Sono diverse le possibilità di accesso al Parco e quindi anche gli aeroporti di arrivo, compreso quello di Jackson Hole che però è un piccolo terminal regionale con voli solamente interni a corto raggio; certo che arrivare lì evita almeno un giorno netto di spostamento rispetto a ogni altra soluzione e quindi è da valutare comunque.

Arrivando a Salt Lake City abbiamo fatto una tappa sia all’andata che al ritorno in Idaho (più carina Idaho Falls rispetto a Pocatello) con una deviazione al Crater Moon NP che, avendo tempo perché la deviazione è di un paio d’ore, può essere interessante e che mi ha ricordato in piccolo alcuni paesaggi hawaiani o il Parco del Timanfaya di Lanzarote.

Una volta nell’area dei due parchi (in realtà molto vicini tra loro) è solo una questione soggettiva come organizzare le tappe ed i pernottamenti. O meglio, anche di disponibilità degli alloggi che in qualche caso vanno prenotati anche un anno prima.

Visti i costi delle città immediatamente vicine al parco, secondo me vale la pena provare a trovare alloggio all’interno ma, ripeto, occorre organizzarsi con molto anticipo e mettere in preventivo un budget elevato, con l’eccezione delle cabine del Lake Lodge, molto spartane ma accessibili nei costi e davvero immerse nella natura.

Per il resto Jackson è praticamente tappa obbligata arrivando da sud e una cittadina piacevole anche se molto turistica, così pure a Est Cody può meritare una deviazione per passarci una notte e andare a vedere un autentico rodeo di cui rappresenta la capitale mondiale.

Deludente e carissima West Yellowstone che però, oltre ad essere a pochissimi minuti dall’ingresso Ovest del Parco, vanta un bel centro di ricovero di orsi e lupi che, purtroppo (o per fortuna, nel caso di incontro troppo ravvicinato!) non avrete molte opportunità di vedere allo stato brado e qui riuscirete ad ammirare da vicino.

Se il Gran Teton è grande ma tutto sommato può essere visitato in una giornata di passaggio (bella la passeggiata attorno al Jenny Lake con ritorno in battello, non abbiamo fatto ma ci dicono splendido il lungo trekking al Lake Solitude), a Yellowstone ci si possono trascorrere parecchie giornate. Noi ne abbiamo dedicate 4 intere, intense, in cui abbiamo alternato percorsi in auto, soste fotografiche e trekking.

Girare in auto è semplice, naturalmente con la pazienza di un limite tassativo da rispettare e anche per darsi il tempo di guardarsi attorno e….di prestare attenzione alla fauna che frequentemente attraversa la strada asfaltata: abbiamo avuto un enorme bisonte a 50 cm dall’auto e vi assicuro che un eventuale scontro non sarebbe stato simpatico!

I punti più belli del Parco a mio avviso sono certamente l’Old Faithful e i geyser (assieme agli altri fenomeni geotermici) della parte sud occidentale, cui si può tranquillamente dedicare una giornata intera, Mammoth Springs con i suoi incredibili colori, visitabile con calma in mezza giornata, e la zona centrale delle Upper e Lower Falls con relativi trail da percorrere cui dedicarne un’altra piena.

La strada percorribile è un 8 e anche grazie alla segnaletica, è molto facile orientarsi.

SALT LAKE CITY

Se si sceglie SLC come aeroporto di approdo tanto vale dedicarle una giornata di visita.

Il centro della città è rappresentato dalla grande Temple Square che rappresenta il centro spirituale mondiale della religione Mormone. Qui presso il Visitor Center vi organizzeranno una visita guidata gratuita in cui delle “sisters” in missione provenienti da diversi paesi del mondo (anche italiane) vi condurranno alla visita della piazza (tranne il Tempio vero e proprio dove non è consentito l’accesso) e risponderanno a eventuali domande inerenti anche i contenuti della loro pratica religiosa.

Per il resto SLC non offre moltissimo, se non la sensazione di una città pulita, ordinata e benestante Qui si sono svolte le Olimpiadi invernali 2002, in particolare a Park City, a mezz’ora d’auto, ci sono piste, impianti di risalita e trampolini per il salto.

Infine alcune info qua e là.

Costi: vacanza piuttosto costosa; non solo Yellowstone ma anche Chicago e tutta l’area dei Laghi sono in altissima stagione ad agosto e quindi gli alloggi non sono a buon mercato. Come sempre però gli States offrono tutto a tutti i prezzi, quindi scegliendo bene e adattandosi un poco si possono certamente contenere gli esborsi sia per l’alloggio che per il vitto

Cibo: A parte le innumerevoli catene che rappresentano comunque una soluzione sempre valida durante gli spostamenti in auto, abbiamo anche avuto positive esperienze culinarie. Ottima carne ma anche del buon pesce di lago (provare il Walleye) soprattutto in Michigan; e per uscire dalla routine perfino pizza (la deep dish pizza è tipica di Chicago) e qualche zuppa (personalmente adoro la clam chowder che è originaria del New England ma diffusa anche altrove

Shopping: Tentazione irresistibile sono i grandi outlet americani e infatti, più o meno di strada, ne abbiamo visitati 3: subito prima di Buffalo in territorio canadese, ad Aurora (non lontano dall’aeroporto O’Hare) e a Park City. Naturalmente buone occasioni soprattutto per i brand di abbigliamento e calzature diversamente posizionati in USA rispetto all’Italia (non faccio pubblicità ma sono noti…)

Sicurezza: nessun problema. Anche Chicago, che ha una brutta nomea legata forse al passato, nelle zone centrali è sempre piacevolmente affollata e sicura.

Abbigliamento: sempre più valida la mia strategia dell’usa e getta; se avete qualche indumento demodè e che volete eliminare, usatelo nei primi giorni di viaggio e poi donatelo agli homeless; oltre ad un’opera buona avrete liberato progressivamente il bagaglio, eventualmente pronto ad accogliere il risultato del vostro shopping!

Cosa modificherei del viaggio:

Come detto gli spostamenti sono stati molto lunghi, complessivamente abbiamo percorso 5.500 km. in 21 giorni e sono tanti. Quando potevamo, abbiamo cercato di concentrare i tragitti più lunghi in modo da avere poi giorni di …disintossicazione da auto. Del resto gli States sono così, belli da vedere anche con il naso poggiato sul finestrino dell’auto. Forse rinuncerei alla puntata nella Amish County, sicuramente un paesaggio bucolico e rilassante ma arrivandoci la sera, con gli Amish già a nanna da un pezzo, è stato un allungamento del percorso forse inutile nel tragitto Niagara – Chicago.

Buon viaggio a tutti!

Stefano



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