Grazie Kenya 2
Adesso ci aspettano 2 ore e ½ di strada per arrivare allo **** di Malindi. Quante buche! Appena arrivati in albergo ci servono subito un drink: dell’ottimo succo di mango! Lo **** è una favola: una ventina di casette con i tetti di foglie di palma immerse nella vegetazione, 3 piscine con le scimmiette che puntualmente ogni pomeriggio vengono a mangiare le banane, un ristorante da fare invidia a quelli italiani. Tutti i giorni servivano la pasta, buonissima! Un paio di giorni per riposare ed ambientarsi, fare qualche giretto in spiaggia, dribblando i vari mercatini (saranno la mia rovina…) e poi si parte per il safari. Cinque giorni tra Tsavo East, Amboseli e Tsavo West.
1° giorno: Venerdì di buon mattino ci passa a prendere S., la nostra guida/autista. Subito ci “scarica” ad un distributore di Malindi per andare a prendere i nostri compagni di viaggio: Alessio ed Emanuela. Bene, la compagnia è pronta: si parte.
La strada per lo Tsavo East non è delle migliori: circa 2 ore di strada sterrata e piena di buche. Ma anche questo fa parte del gioco. Poco prima di entrare allo Tsavo, ci fermiamo davanti ad un mercatino: la tentazione di comprare è molto forte, ma si resiste. Batik, statue, maschere, c’è veramente di tutto. Dietro il negozietto scorre un piccolo fiume e subito vediamo i primi animali: due coccodrilli. E’ stato emozionantissimo! Entriamo nello Tsavo East ed iniziamo il game mattutino. Subito avvistiamo tantissimi animali: elefanti, gazzelle, zebre, giraffe, antilopi, struzzi, dik dik, babbuini, antilopi, perfino un leopardo accoccolato su un ramo di un albero. Meraviglioso.
Facciamo sosta per il pranzo presso il Lions Hill Lodge: un lodge in cima ad una collina con una vista spettacolare sul parco. Un’oretta di sosta per riposarsi un po’ e godere dello spettacolo che ci offre la natura e di nuovo in marcia.
Fatta poca strada vediamo sotto un albero ben 9 leonesse che stanno riposando. Peccato che eravamo un po’ lontani, ma è stata un’emozione. Ma non è finita qui. Accanto stava passando un branco di bufali. S. Allora li ha aspettati, seguiti ed abbiamo assistito alla caccia. Peccato, le leonesse sono rimaste a bocca asciutta! Il game prosegue e ci fermiamo alla Mudanda Rocks, una formazione simile ad Ayres Rock dell’Australia.
E’ quasi sera ed arriviamo sfiniti al Patterson’s camp per passare la notte. Anche qui ci accolgono con un aperitivo, ci registriamo e ci accompagnano alle nostre tende. Le tende sorgono in riva al Galana River, popolato da coccodrilli ed ippopotami. Ogni tenda ha due letti con zanzariera, comodino con pila per muoversi la sera, bagno con doccia ed acqua calda e fredda: uno spettacolo! La cena è pronta: iniziamo con una zuppa (la mangeremo tutte le sere…) e poi buffet di carne, pesce, verdure cotte e crude, e le immancabili patate e riso. Tutto buonissimo.
Dopo cena viene acceso un falò in mezzo al campo, e ci fermiamo a guardare le stelle e ad ascoltare la natura. Un ragazzo del campo illumina con un potente faro le rive del fiume: si vedono brillare gli occhi dei coccodrilli e vediamo un bellissimo ippopotamo, per niente disturbato della nostra presenza.
Stanchi morti andiamo a dormire; ma non è un sonno tranquillo. Nel cuore della notte un piccolo imprevisto: un elefante decide di passeggiare fra le tende… Purtroppo non siamo riusciti a vederlo, ma che casino! 2° giorno: Colazione di buon ora e partenza per l’Amboseli: 4 ore di strada, molto peggio di quella del giorno prima. Comunque si riesce a schiacciare un pisolino durante il tragitto…
Entriamo nell’Amboseli, e subito vediamo gli animali che ci accompagneranno per due giorni: gnu, zebre e gazzelle. Ce ne sono miliardi… alla fine del safari riesci anche ad odiarli… Se allo Tsavo East abbiamo visto tante specie di animali, qui le specie sono di meno ma la quantità… Durante il game vediamo giraffe, elefanti, zebre, gnu, gazzelle, uccelli corona.
Arriviamo ad ora di pranzo al Kibo Camp, e ci sistemiamo nelle tende. Anche qua il trattamento è da hotel a 5 stelle! Dopo aver mangiato e riposato per qualche ora, siamo di nuovo sul pulmino per riprendere il safari. Avvistiamo iene ed una femmina di ghepardo con due cuccioli. Saremo rimasti quasi un’ora ad osservarli.
Torniamo al campo per la cena e per passare la notte. Dopo cena, seduti attorno al fuoco e con una birra in mano, assistiamo alla danza masai. Si va a nanna presto: la mattina dopo si parte molto presto per vedere l’alba nel parco.
3° giorno: la sveglia suona alle 5! Assonnati e dopo un veloce caffè si parte. Finalmente vediamo il Kilimanjaro senza nuvole! E’ spettacolare, con la sua cima innevata! Ma le emozioni non sono finite: davanti al pulmino ci passa un leone! Ritorniamo al campo per la colazione e durante la strada sfilano tanti animali: elefanti, gazzelle, struzzi, gnu, impala. Piccola pausa e si riparte per un altro game. Dopo il pranzo al campo ed il consueto riposino, altro giro. Vediamo altre iene, due ghepardi, e le solite gazzelle, zebre e gnu! Avvistiamo anche uno sciacallo e tre leoni che si abbeverano ad un ruscello. Torniamo al Kibo per passare l’ultima notte all’Amboseli.
4° giorno: destinazione Tsavo West. L’uscita dal parco è più difficile del previsto. Infatti, all’uscita siamo circondati da venditori di ogni genere. Compriamo (anzi, io compro di tutto) un bel po’ di roba. E se i soldi non sono abbastanza, barattiamo con magliette, pantaloni e cappellini… Durante il tragitto passiamo per lo Shetani Lava Flow, una distesa di rocce vulcaniche. Arriviamo allo Tsavo, ma non siamo così fortunati. Infatti vediamo pochissimi animali… Alloggiamo al Ngulia Safari Lodge, con camera e sala da pranzo panoramica su un pianoro popolato da elefanti e gazzelle. Il pomeriggio andiamo al “santuario dei rinoceronti”, ma è chiuso! Sconsolati, ce ne torniamo al lodge. Siamo sotto la doccia e S. Viene a chiamarci in camera: il ghepardo, il ghepardo. A 15 – 20 metri dalla sala da pranzo, due ghepardi stanno cenando! Su di un tronco d’albero gli inservienti dell’albergo avevano appeso dei pezzi di carne. Che spettacolo, saremo rimasti un’ora a guardarli. E che impressione sentire il rumore delle ossa che rompeva! Nel frattempo, passeggiava anche una iena in attesa degli avanzi! 5° giorno: il safari è finito! Lasciamo lo Tsavo West per tornare a Malindi. Lungo la strada ci fermiamo a Voi Town per il pranzo e per un giretto al mercato: che confusione! Durante il tragitto passiamo per un’immensa piantagione di cocco e per i villaggi locali. Quanti bambini abbiamo salutato! Arriviamo allo Scorpio nel tardo pomeriggio, stanchi ma felicissimi! Adesso ci aspetta una settimana di assoluto riposo e tanto sole! Sole non proprio: per due mattine ha piovuto. Ne abbiamo approfittato per andare in giro in taxi per Malindi. Se alloggiate allo Scorpio e vi serve un tassista, chiedete di D. Per 1000 scellini (circa 10 euro) ci ha scarrozzato per Malindi, ci ha portato alle fabbriche del legno ed al mercato.
Con Alessio ed Emanuela organizziamo anche un’escursione alla spiaggia di Che Chale (la spiaggia dorata): una spiaggia lunghissima e deserta, con la sabbia che sotto il sole sembra oro! J. (la guida) ed i suoi amici ci pescano il pranzo (aragoste, gamberetti e kings fish) e preparano un’ottima grigliata in riva al mare. Dopo pranzo andiamo a Marafa Canyon, per vedere la “cucina del diavolo”. Si tratta di un canyon di terra rossa scavato dall’erosione delle acque. Preparatevi, perché fa un caldo! Scendiamo dentro il canyon per fare un giro attraverso le “piramidi”. Alla fine del giro, compriamo dei quaderni da regalare ai bambini che vanno a scuola nei pressi del canyon.
Finiamo la vacanza in bellezza: con la barca partiamo dal parco marino di Malindi per arrivare a Watamu, alla spiaggia di Sardegna 2. Una spiaggia fantastica: sembra di essere alle Maldive. Forse, un po’ troppo frequentata. Con la bassa marea emerge un atollo, preso d’assalto dai turisti e dai venditori! Anche qua un’ottima grigliata di pesce per pranzo! Sicuramente il Kenya mi rimarrà nel cuore e spero di poterci tornare al più presto.
Un grandissimo grazie a Martina, Emanuela, Alessio per la magnifica esperienza!