Grazie indimenticabile Kenya

Sono appena tornato da Watamu in Kenya, dove mi sono recato con mia moglie. Tornare alla realtà dopo essere stati in paradiso è veramente difficile. Siamo partiti il 17 di agosto 2005 da Milano Malpensa per una vacanza di due settimane. Non abbiamo fatto nessuna profilassi antimalarica. Il viaggio di 7 ore scorre abbastanza rapidamente durante...
Scritto da: Gabriele Rizzo 1
grazie indimenticabile kenya
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Sono appena tornato da Watamu in Kenya, dove mi sono recato con mia moglie. Tornare alla realtà dopo essere stati in paradiso è veramente difficile. Siamo partiti il 17 di agosto 2005 da Milano Malpensa per una vacanza di due settimane. Non abbiamo fatto nessuna profilassi antimalarica. Il viaggio di 7 ore scorre abbastanza rapidamente durante il sonno delle ore notturne. All’arrivo a Watamu veniamo accolti nell’Hotel Acquarius,confortevole,pulito ed elegante. Ci annunciano una riunione da lì a poche ore per illustrarci i programmi giornalieri e l’organizzazione delle escursioni e del safari. Nonostante siano piuttosto pressanti e ci invitino a diffidare dei beach boys ( cosa che avevano fatto anche all’aeroporto prima della partenza), decidiamo lo stesso di andare in spiaggia. Nostra cugina si era già recata a Watamu e ci aveva invece consigliato di affidarci tranquillamente ai beach boys che le avevano organizzato delle escursioni a metà del prezzo proposto in albergo offrendo gli stessi servizi e in più dandole l’opportunità di vedere la “vera” Africa. All’uscita veniamo subito contattati da Babsy e Omar. Avevo già letto il nome di Babsy su turisti per caso e così abbiamo cominciato a chiacchierare e a chiedere lumi sulle escursioni. Con il suo sorriso rassicurante e con i suoi hakuna matata (non c’è problema) ci ha fornito ampie spiegazioni facendoci sentire subito a nostro agio. Ci ha poi fatto conoscere dei signori milanesi che avevano già fatto il safari con lui :“andate tranquillamente, sono proprio dei bravi ragazzi”, è stato il loro commento. Accettiamo e andiamo tutti insieme in un’agenzia dove ci hanno offerto tutta una serie di escursioni a un prezzo di gran lunga inferiore a quello proposto dall’albergo, fornendoci tanto di depliants e ricevute. Il giorno dopo Babsy e Omar ci aspettano fuori dall’ingresso e ci portano con la barca a vela nell’isola dell’amore o Sardegna due. Siamo rimasti senza parole: spiaggia bianchissima, mare cristallino e palme all’orizzonte. Le nostre guide, sempre disponibili e discrete, ci hanno proposto una passeggiata sulla barriera corallina mostrandoci, stelle marine coloratissime, murene e conchiglie: avevamo la sensazione di camminare sul fondo marino! Il pranzo a base di aragosta e pesce alla griglia lo abbiamo consumato sull’isola comodamente seduti sulla spiaggia e serviti di tutto punto. Ci sembrava di vivere un sogno! Il giorno dopo Babsy ci aspettava dentro un taxi fuori dall’albergo mentre mangiava papaia pole pole (piano piano). Impossibile non riconoscere i suoi capelli rasta e il suo sorriso allegro. Siamo andati a Malindi, un centro importante e poco distante da Watamu, a visitare la fabbrica del legno, dove abbiamo acquistato dei bellissimi oggetti in legno intagliato. Hanno pensato a tutto le nostre esuberanti e simpatiche guide: taxi,pausa caffè in bar italiano e tour della città. Il mare a Malindi è brutto e pieno di alghe ma c’è una movimentata vita notturna e un Casinò. L’indomani mattina era organizzata l’escursione al parco marino. Dopo un breve tratto in barca a motore ci sono state fornite delle maschere subacquee e ci siamo tuffati. Lo spettacolo era mozzafiato: coralli enormi, pesci tropicali coloratissimi,alghe eleganti e conchiglie dai colori vivissimi. Nel pomeriggio i nostri nuovi amici africani ci portano a visitare il bush con le capanne, le piccole botteghe con la frutta tropicale, le palme di cocco e i bambini che accorrono gridando sorridenti e affettuosi: jambo,caramella? Ci sentiamo accolti da una genuina e spontanea cordialità e da un calore umano di cui forse abbiamo perso memoria nella nostra società. Le condizioni igieniche delle capanne e delle strade sono precarie e le condizioni economiche della gente molto modeste, ma nonostante questo avverti un fascino nuovo e intenso,ti senti a casa e cominci a capire cos’è il mal d’Africa. Durante la passeggiata Babsy ci insegna delle parole in swahili e ci parla degli usi e dei costumi della gente locale. Ci insegna anche una simpatica canzone in swahili di benvenuto in kenya rivolta a tutti gli ospiti che visitano questo meraviglioso paese.

Il giorno dopo partenza con pulmino per il safari di due giorni. Siamo stati a Tzavo east e abbiamo dormito in tenda a Ndolo Ndolo. La tenda è molto confortevole:letto con zanzariera, comò e armadio e perfino bagno e doccia…Incredibile se si pensa di essere in mezzo alla savana. È stata un’esperienza indimenticabile:elefanti,giraffe,leoni e ogni sorta di animali che ammiravamo e fotografavamo anche da vicino, grazie al nostro bravo autista che ci ha dato questa possibilità.

Il momento della partenza è arrivato molto in fretta. La sera dei saluti avevamo il nodo alla gola. Non trovavamo le parole per ringraziare Babsy e Omar dell’attenzione, l’amicizia e l’entusiasmo che ci hanno dedicato in questi giorni. Ci scambiamo i numeri di telefono e li vediamo allontanarsi. Quei luoghi, quelle atmosfere e quel calore umano ci rimarranno sempre nel cuore. Siamo sicuri che ritorneremo perché la nostalgia ci riempie già il cuore. Grazie Kenya!



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