Granada y Sevilla!

2 persone, 4 giorni 470 € a testa tutto compreso aereo + auto a noleggio _____________________________________ Cerchiamo di seguire sempre l’ottima filosofia per cui, se si può, è meglio andare in vacanza nei periodi non festivi…e allora il viaggetto “natalizio” ce lo organizziamo per il weekend del 15-16 dicembre! Il volo...
Scritto da: renka
granada y sevilla!
Partenza il: 13/12/2007
Ritorno il: 17/12/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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2 persone, 4 giorni 470 € a testa tutto compreso aereo + auto a noleggio _____________________________________ Cerchiamo di seguire sempre l’ottima filosofia per cui, se si può, è meglio andare in vacanza nei periodi non festivi…E allora il viaggetto “natalizio” ce lo organizziamo per il weekend del 15-16 dicembre! Il volo ovviamente è Ryanair, ovviamente acquistato in offertissima ad agosto, 20 € a testa A/R tasse comprese, andata su Granada e ritorno da Siviglia. Ci tocca andare a Bergamo, ma d’altronde Torino sta riducendo sempre di più le già scarse opportunità di viaggio low-cost… alla faccia della lungimiranza nell’aprirsi al nuovo turismo.

Visti gli orari comodi dei voli, decidiamo di andare in treno fino a Milano e poi di prendere il bus per Orio al Serio.. Ottima scelta, si può ronfare tranquilli senza l’assilllo della nebbia, e non c’è da pagare autostrada nè parcheggio. Arrivati a Granada, sotto uno splendido sole ritiriamo l’auto a noleggio, una C2 (Easycar, che a Granada si appoggia ad Atesa) e partiamo alla volta della città. Abbiamo prenotato all’Ibis, ci pareva un buon compromesso tra comodità di parcheggio (c’è un parking in hotel) e vicinanza alla città (10 minuti in auto.. Poi parking interrati ce ne sono molti). Non avendo l’auto, conviene assolutamente trovare invece una camera in centro.

Dopo lo scarico bagagli, andiamo subito in città, e girovaghiamo in lungo e in largo, visitando anche la Cattedrale e la Capilla mayor, entrambe da non perdere. Per cena ci affidiamo ad una Taverna ai piedi del bellissimo quartiere arabo, l’Albayzin, e mangiamo bene spendendo il giusto. La città è piena di studenti Erasmus di tutte le nazionalità, ma gli inglesi la fanno da padrone (con gioia delle rivendite di alcolici).

La mattina di venerdi ci attende l’Alhambra! Abbiamo prenotato via web il biglietto d’ingresso, e lo ritiriamo ad una cassa automatica (inserendo nel lettore la carta di credito usata per l’acquisto) senza fare nemmeno un minuto di coda…Ma comunque non c’è ressa.

Abbiamo l’ingresso al Palacio Nazaries per le 13.30, quindi visitiamo con calma i giardini del Generalife, l’Alcazaba e il museo nel Palazzo di Carlo V. La visita al Palacio è davvero un’esperienza fantastica: una tale ricchezza e finezza di decorazioni lascia a bocca aperta! Alle 15 lasciamo l’Alhambra, ma l’avremmo volentieri rivista tutta da capo.. Però ci attende alle 16.00 il relax del Bagno Arabo, che abbiamo prenotato di persona il giorno prima.

In città ci sono diversi bagni arabi, noi siamo stati ai Bagni Alijbe e ci sono piaciuti molto.

Veniamo forniti di asciugamano e di ticket per il massaggio, e siamo già subito in acqua! L’ambiente è molto caratteristico, decorazioni arabeggianti, vasche basse di acqua a diverse temperature (compresa una gelaaaaaataaaaa), musica di sottofondo, luci basse, profumi e tè alla menta sempre disponibile. Il massaggiatore ci viene a chiamare uno alla volta, ci siamo solo noi due, un’altra coppia straniera e una signora del posto. I locali vengono soprattutto nel wknd… abbiamo fatto bene a scegliere il venerdi! Finite le due ore a nostra disposizione, usciamo davvero a malincuore. Ancora un giretto in città, e poi torniamo in albergo per un pisolino…L’acqua calda ci ha stroncato! Ceniamo in un locale di tapas, e poi subito a nanna, domani Siviglia! Saldato l’albergo, prendiamo l’autostrada per Siviglia. Due ore di paesaggi brulli, molto diversi dalle nostre campagne della pianura padana, su una strada scorrevolissima ma un po’ lunare, vista la scarsità di traffico. Facciamo tappa a Osuna, dove l’unica via del paese è assediata dal traffico del sabato mattina. Ci sono però bellissimi palazzi signorili e stradine affascinanti che salgono e scendono. Saliamo alla Cattedrale che domina il paese, ma si può visitare solo con la guida, e lasciamo perdere. In un’oretta siamo a Siviglia.

O meglio, nella sua trafficatissssssima tangenziale, dove ovviamente seguiamo un’indicazione errata, e allunghiamo enormemente il tragitto verso l’albergo, finendo poi in centro che più centro non si può. Alla fine, arriviamo all’hotel. E’ un Eurostars ricavato nello stadio olimpico, vicino al parco divertimenti di Isla Cartuja. E’ un quattro stelle, ma c’era una superofferta a 95 € per due notti. Quando siamo là capiamo il perché. È davvero una zona desolata, solo parcheggi e una sopraelevata gigantesca a poche centinaia di metri… lo stadio non sembra nemmeno essere in uso (la domenica non c’era nessuna partita). Vabbè, ci staremo solo per dormire, e in effetti la camera è davvero spaziosa e ben arredata. Unica pecca che ci fa arrabbiare: il loro sito pubblicizza un servizio navetta verso il centro, che in realtà non c’è. Questo non è corretto. Ripieghiamo sul bus di linea, che fino a mezza sera porta comodamente nei pressi del centro. Al rientro serale utilizzeremo il taxi, che per fortuna è più conveniente che in Italia. Visitiamo innanzitutto Plaza de Espana, bellissima con le sue carrozze a cavallo, le piastrelle colorate e il cielo blu! Poi ci incamminiamo verso il centro, e visitiamo il Barrio di Santa Cruz, innamorandoci delle case, dei cortili e delle piazzette piene di alberi di arance. Dopo molti km macinati, torniamo in hotel per un pisolino e poi torniamo in città, per cenare in un locale di tapas…La Cattedrale illuminata è bellissima.

La domenica mattina ci concediamo una colazione iper-energetica a base di churros e cioccolata in un bar di periferia affollato di sivigliani doc, poi andiamo in centro e visitiamo il palazzo reale di Siviglia, l’Alcazar. La parte araba del palazzo è forse ancora più bella dell’Alhambra, grazie ai colori che qui e là hanno resistito alle intemperie e che colorano gli arabeschi dei muri. Visitiamo anche la Plaza de Toros (da fuori), e la Casa de Pilatos, una casa privata riccamente decorata in piastrelle di maiolica dove il proprietario aveva raccolto un’eterogenea collezione d’arte antica. Splendida anche questa casa, sia per le decorazioni che per il susseguirsi di cortili e giardinetti… Ritornando verso il centro, visitiamo la Cattedrale, imponente di fuori e anche di dentro. Non saliamo sulla Giralda perché siamo stanchissimi, e poi Luca non ama affatto le grandi altezze…

Anche oggi siamo decisamente cotti, e torniamo un paio d’ore in hotel per una doccia e un riposino…Tra l’altro oggi il caldo si è fatto sentire davvero, almeno 18 gradi se non di più! Per cena di nuovo tapas, vogliamo toglierci la voglia visto che è l’ultimo pasto andaluso…La mattina di lunedì infatti levataccia, l’aereo parte alle 9.20 e dobbiamo ancora fare il pieno alla macchina. Colazione in aeroporto, aereo in perfetto orario e poi a Bergamo ci accoglie un freddo polare e un bello smog lombardo.. Alle 14 siamo di nuovo a casa a Torino.

In conclusione, il nostro wknd lungo ci è piaciuto moltissimo, sia per l’aspetto storico-artistico, che per l’atmosfera rilassata e accogliente che contraddistingue sempre la Spagna. A posteriori, si poteva evitare l’auto a noleggio: le due città sono praticamente chiuse al traffico, e in pochi gg non abbiamo fatte puntate nei dintorni che giustificassero la disponibilità della macchina.. Abbiamo preferito goderci con calma le due città, che richiedono almeno un paio di giorni ciascuna. Proprio per questo abbiamo dovuto scartare Cordoba, anche se a malincuore..Ma il tempo a disposizione non era sufficiente per tre città. Non avendo l’auto, conviene scegliere hotel più centrali, anche se più costosi. Ad esempio, nel Barrio di Santa Cruz a Siviglia molti B&B avevano l’aria di essere deliziosi… sarà per la prossima volta! Monica e Luca



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