Gran tour d’Oriente – Parte Prima – Bali fai da te
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Prima parte – Il Cairo e Bali
SABATO 6 AGOSTO 2011
Finalmente è arrivato il momento della partenza, dopo mesi di programmazioni e modifiche finalmente si parte. Dopo innumerevoli raccomandazioni ai figli, partiamo alla volta di Malpensa accompagnati da Stefano ed Elisa.
Il volo per Il Cairo parte con circa un´ora di ritardo che verra´comunque recuperato. Voliamo con un 737 piuttosto datato e ceniamo discretamente a bordo. Arriviamo nella capitale egiziana intorno alle 22.30, preleviamo subito qualche pound da un ATM (2 € di commissione) in aeroporto e usciamo alla ricerca di un taxi. Ovviamente veniamo presi d´assalto da ogni tipo di taxisti, veri ed improvvisati. Pattuiamo il prezzo per raggiungere il nostro hotel, il Novotel El Bourg sull´isola di Zamalek (58€) Arrivati a destino discutiamo ancora con il driver, il prezzo non e´piu´lo stesso! Benvenuti a Il Cairo!
L´hotel e´in posizione strategica a due passi dal Museo Egizio e da Piazza Tahrir ancora presidiata dai carri armati per il processo a Mubarak, si nota ancora il palazzo della famiglia Mubarak preso d´assalto durante la rivoluzione e dato alle fiamme, unico elemento che richiama gli avvenimenti di solo qualche mese fa. Il Novotel e´splendido, pulito, spazioso e con una vista invidiabile sul Nilo.
DOMENICA 7 AGOSTO 2011
La prima tappa di oggi sono le Piramidi di Giza, una visita attesa da tempo, noi ci consideriamo dei discreti viaggiatori e questa era una lacuna che doveva essere colmata.
Pattuiamo con il taxista 20 pound all´ora per tutto il giorno e ci dirigiamo verso le piramidi, circa 50 minuti di viaggio. La visita e´ bellissima, ci aspettavamo grande coda alle casse ma il turismo e´veramente in crisi, l´eco della rivoluzione ha tenuto lontano i grandi gruppi di turisti che di solito animano la Piana di Giza.
Cosa che comunque non ci dispiace, essere in pochi offre molti vantaggi. Decidiamo di fare il giro delle piramidi in calesse spendendo circa 10 euro, scelta valida visto il gran caldo e le distanze. Splendida la piramide di Cheope e indimenticabile la Sfinge con quella di Chefren, raggiungiamo anche un paio di splendidi punti panoramici, che sarebbero stati proibitivi a piedi. Bellissima visita quindi, ma anche qui era in agguato la fregatura, il nostro conduttore voleva accorciare il giro saltando la piramide di Micerino… vabbe´ ma era comunque simpatico…
Abbandonato il calesse terminiamo la visita della Sfinge, bellissima e molto piu´ piccola di come la immaginavamo, le foto si sprecano.
Rientriamo verso il centro citta´: destinazione Museo Egizio. Prima di entrare andiamo a mangiare in un centro commerciale, non e´ facile pranzare, il Ramadan quest´anno cade in questi giorni e i turisti scarseggiano. Abbiamo la malaugurata idea di fermarci da “Grazie” un ristorante italiano pessimo, offriamo il pranzo al nostro driver che accetta solo per far lievitare il conto e in realta´ non tocca cibo, proprio perche´ siamo nel Ramadan.
Raggiungiamo il museo e anche qui niente della coda prevista, in pochi minuti siamo all´interno schivando un nugolo di guide “autorizzate”. Il museo e´ molto bello ed interessante, nel secondo piano la sezione dedicata a Tutankamon lascia senza fiato ma a parte questo il museo e´ tenuto in modo vergognoso, tesori inestimabili poco valorizzati e soprattutto polvere ovunque…
Si vocifera di un probabile trasferimento del museo nell´area di Giza, sara´, ma nel frattempo la situazione e´ questa. Rientriamo in hotel dopo aver discusso con il taxista, ovviamente il prezzo nel frattempo era cambiato…
Facciamo un late check-out gratuito, il nostro aereo parte alle 23.30 e approfittiamo ancora un po´dei servizi dell´hotel e del bar sulla terrazza panoramica. Verso le 18.00 chiamiamo un taxi per il trasferimento all´aeroporto, traffico da delirio, la gente sta tornando a casa per il Ramadan, per fare 18 km ci mettiamo due ore e mezza… di orologio, ovviamente nel frattempo il prezzo del taxi e´cambiato causa traffico… ah, ah!
Purtroppo il nostro breve soggiorno a Il Cairo e´ stato caratterizzato da problemi con i locali, tutti interessati ad un unico obiettivo, spennare il turista. Il Cairo e´ caotica ma intrigante, le piramidi sono incredibili ed emozionanti, ma vivere sempre all´erta per schivare venditori e fregature e´ davvero troppo stressante…
LUNEDI 8 AGOSTO 2011
Prima di imbarcarci ceniamo maluccio in aeroporto da Burger King, al momento del check-in ci accorgiamo che il volo fa solo sosta a Bangkok e prosegue per Kuala Lumpur mentre il nostro biglietto ci obbliga a cambiare volo e compagnia nella capitale tailandese. Chiediamo se possibile modificare la carta d´imbarco e un impiegato gentilissimo dopo aver smanettato per almeno una mezzora sul pc riesce ad accontentarci, brava Egyptair!
Partenza regolare alle 23.30, ottimo volo su un nuovissimo A330 e dopo otto ore di tragitto arrivo a BKK, scendiamo e subito ci reimbarchiamo per proseguire il viaggio, altre due ore e siamo a Kuala Lumpur.
Sbrigate le formalita´ doganali, pagato 25$ a testa di visto in arrivo e prelevati un po´ di Riggit da un ATM in aeroporto andiamo a prendere un taxi. Qui sono organizzatissimi, prima dell´uscita acquistate un buono nell´apposito ufficio e lo consegnate al taxista, proprio come a Il Cairo!
Con sei ore di fuso orario in piu´ rispetto all´Italia e´ gia´ quasi l´imbrunire, quindi facciamo una sosta tecnica al Tune hotel LCCT (32 €). Con il taxi raggiungiamo lo scalo Low Cost sede della impareggiabile Airasia, la corsa in taxi costa 50R, volendo si puo´utilizzare la navetta a solo 2,5R a testa ma noi eravamo un po´stanchi ed abbiamo optato per la soluzione “comoda”.
Le camere sono grandi come camper e con le valige al seguito non è facile sistemarsi decentemente, nel prezzo sono comprese 12 ore di aria condizionata, le ore extra si pagano. L’hotel è comunque pulito e comodo, tenete presente che Kuala Lumpur dista circa 50 Km. Prendiamo solo da bere e saltiamo la cena, tra fusi orari , pranzi e cene in volo non abbiamo fame.
MARTEDI 9 AGOSTO 2011
Dopo una notte turbolenta, ricordatevi che gli aerei arrivano e partono a tutte le ore e con loro i turisti. Raggiungiamo con la navetta l’aeroporto (1 R), facciamo colazione da un Dunkin Donuts nell’atrio e facciamo check-in, il nostro volo parte alle 9.30.
Tre ore di volo tranquillo e raggiungiamo Denapsar, l´aeroporto di Bali e qui succede l’imprevedibile. Nel controllo passaporti in uscita dalla Malesia l’addetto forzando malamente con il timbro stacca la copertina del passaporto di Sandra. Al controllo indonesiano scoppia il casino, ci portano in ufficio e ci comunicano che per loro il passaporto non è valido e non autorizzano l’ingresso nel Paese. Dopo un’oretta di discussioni, in compagnia di una coppia di spagnoli, anche loro con lo stesso problema, ci riconsegnano i passaporti vistati, tutto è bene ciò che finisce bene…
Ritiriamo i bagagli che nel frattempo erano stati tolti dal nastro e all’ uscita troviamo l’autista della Teba House che ci ha pazientemente aspettato e ci saluta con un sorriso, la tensione svanisce in un attimo.
Dopo più di un ora di trasferimento raggiungiamo la nostra Guest House in Ubud. Veniamo accolti amichevolmente ed i pochi minuti ci troviamo come a casa.
Un thè di benvenuto, una doccia tonificante e siamo come rinati. La Teba House (26€), consigliata da molti TpC è molto Basic, si trova in una posizione discreta ad Ubud, a circa un Km dal centro. Noi ci siamo trovati molto bene, le camere si sviluppano intorno ad uno splendido giardino tropicale tenuto in modo maniacale e i fiori di frangipane fanno da cornice a tutto.
Ci siamo spostati verso Est, quindi le giornate si sono accorciate parecchio, alle 18.30 è già buio. Raggiungiamo il centro, Ubud si sviluppa lungo due strade e per centro si considera la zona del Palazzo Reale, qui si trovano parecchi ATM, i locali più famosi ed il Mercato Coperto.
Arriviamo che è l’imbrunire e cerchiamo subito un locale per la cena, ci fermiamo al Bumbu Bar, consigliato dalla Lonely. Ottimo locale, di fronte al palazzo reale, mangiamo benissimo spendendo il giusto. Ricordatevi che nei locali di Bali ai prezzi devono essere sempre aggiunte le spese e le tasse che possono variare dal 10 al 21 %
Se vi adattate agli standard locali e mangiate nei warung a fianco delle strade spenderete davvero poco, noi abbiamo scelto di provare i locali più famosi di Ubud, perché nei nostri viaggi si può correre tutto il giorno ma alla sera una cena come si deve è sacra…
MERCOLEDI 10 AGOSTO 2011
Ci svegliamo in compagnia dei galli, fatevene una ragione, tutti a Bali hanno galli e galline inoltre Ubud, malgrado lo sviluppo degli ultimi anni rimane comunque una zona rurale.
Facciamo un’ ottima colazione con pancake alla banana e frutta fresca in compagnia di Brownie, il cagnolino della GH e del merlo indiano.
Le nostre escursioni a Bali le abbiamo organizzate con Kade Yasa, una guida italiana molto conosciuta dai TpC. Persona squisita, onesta e veramente preparata, ci siamo affidati a lui per tutti i movimenti a Bali. Unico appunto che bisogna fare a Kade è che è molto richiesto e non dice di no a nessuno. La sua organizzazione ormai conta circa otto persone. Agosto è il suo mese di punta, quindi anche se prenotate con lui non è detto che sia lui a guidarvi nella visita e non tutti gli accompagnatori sono al suo livello.
Questa mattina escursione verso Nord alla ricerca di templi e terrazze (15€ p/p). Partenza alle 9 con il cugino di Kade, bravo, simpatico, preparato e con un buon italiano. Passiamo la mattina visitando templi e la zona del Lago Bratan per l’ora di pranzo ci fermiamo in un bel ristorante con vista terrazze.
Nel pomeriggio continuiamo visitando piantagioni di caffè e the, ci fermiamo lungo la strada per filmare una interessante cerimonia religiosa e raggiungiamo un mercato dove assaggiamo una serie di frutti stranissimi tra cui il famigerato durian di cui avevo solo sentito parlare.
La giornata volge al termine e raggiungiamo dopo una veloce doccia il Lotus Cafè dove abbiamo prenotato la cena. Sarà la cena più cara del viaggio, ma il locale è storico e comprende anche uno spettacolo di danze balinesi. Mangiamo un’ ottima grigliata di pesce spendendo in totale circa 600.000 R.
GIOVEDI 11 AGOSTO 2011
Seconda notte a Bali e penso che potrei anche abituarmi al clima dell’isola, non fa mai caldissimo, difficilmente si superano i 30°, l’umidità è accettabile e la sera neanche accendiamo l’aria condizionata.
Altra constatazione, da ieri giriamo per risaie e la stessa Ubud ne è circondata e non abbiamo visto un insetto, né zanzare né altro, incredibile. Una volta al giorno, di solito nel pomeriggio, viene un velocissimo scroscio di pioggia che ha il pregio di rinfrescare l’aria, perfetto!!
Questa mattina appuntamento con Kade, per visitare la parte Nord-Est dell’isola fino al Vulcano Batur (20€ p/p). Prima tappa la Grotta dell’Elefante, poi andiamo verso il tempio della purificazione e per mezzogiorno raggiungiamo il ristorante di fronte al vulcano Batur. Mangiamo discretamente spendendo una decina di euro a testa, siamo pur sempre turisti e veniamo portati in posti da turisti…
Nel pomeriggio arriviamo alle Tombe Reali con i suoi trecento scalini, belle le tombe ma soprattutto bella la foresta che le circonda. La natura è stata magnanima con Bali con alcune varietà di riso è possibile ottenere anche tre raccolti all’anno e tutti i frutti che trovate nei mercati sono prodotti sul posto. Il Ficus Benjamin che a casa raggiunge a fatica due metri d’altezza qui è un albero monumentale ed essendo sacro viene fasciato con un drappo bianco e nero.
Il bravo Kade ci introduce anche alla spiritualità quotidiana del popolo balinese, che fa offerte ai vari dei ed agli antenati. La giornata comincia con una preghiera ed una piccola offerta e termina con una nuova offerta e con il ringraziamento agli dei. Ma che fine fanno le splendide offerte che vengono presentate agli dei nelle celebrazioni? Le donne in realtà portano le ceste al tempio solo per la benedizione e poi le riportano a casa per consumarle.
Visitiamo infine le Terrazze di Tennegaru, davvero molto belle e approfittiamo di un matrimonio balinese per fare delle splendide foto. Siamo presi d’assalto da ogni tipo di venditori ma senza mai essere troppo invadenti.
Rientriamo ad Ubud intorno alle 18.30, passiamo dalla GH ed usciamo per la cena, questa sera ci dirigiamo verso sud, verso la Monkey Forest, lungo la strada ci fermiamo al Dirty Duck, uno dei più bei ristoranti di Ubud. La costruzione è imponente e si affaccia sulle risaie, gran bel posto ed ovviamente come dice il nome la specialità è l’anatra arrosto. Ottima location ma la mezza anatra è freddina e secca, forse non vale il prezzo del locale.
VENERDI 12 AGOSTO 2011
Terzo giorno alla Teba House e gli asciugamani sono ancora gli stessi, forse con piccoli accorgimenti il soggiorno potrebbe essere più confortevole. Lo so che se ne avessi chiesti di nuovi me li avrebbero portati all´istante ma non funziona cosi´…
Alle 9.00 partenza per l’ultima escursione verso il Sud dell’isola (20€ p/p). Kade non è disponibile ed ha delegato il cugino, persona amabile che ha lavorato parecchio tempo sulle navi della Costa e conosce un po’ di italiano. La sua preparazione è davvero scarsa, praticamente è un driver. Forse questa volta Kade ha sbagliato, il cugino non è in grado di accompagnare i turisti nell’escursione e i malumori nel minibus si fanno sentire.
Raggiungiamo il Tempio di Ulu Watu all’estremo sud dell’isola, il tempio a strapiombo sul mare è molto pittoresco ed è famoso per la colonia di macachi che lo abita. Qui purtroppo succede l’imprevisto ed una scimmietta dispettosa mi sfila gli occhiali dal naso, questione di un attimo, roba da professionisti! Da quel momento ho salutato per sempre i miei occhiali, fortunatamente ne avevo un paio di scorta. Comunque se qualcuno si trova a passare da quelle parti e nota una scimmia con gli occhiali… sono i miei!
Riprendiamo il minibus e ci buttiamo nel traffico caotico di Kuta, raggiungiamo il tempio di Tanah Lot e prima di entrare pranziamo in un warung. Spendiamo pochissimo e mangiamo veramente molto bene.
Il Tanah Lot è uno dei principali templi di Bali, si trova in riva al mare ed è soggetto alle maree. Quando arriviamo noi c’è bassa marea ed il tempio si raggiunge a piedi. E’ possibile bagnarsi alla fonte del tempio ed avere la benedizione. L’isoletta del tempio è davvero bella ed è presa d’assalto dai turisti.
La parte a sud di Bali è la più turistica dell’isola, qui ci sono gli alberghi più famosi ma è anche la parte più “occidentale”, a Kuta trovate Planet Hollywood, l’Hard Rock Cafè, McDonald’s, KFC, ecc. Anche qui Bali ha il suo fascino ma come base sceglierei ancora Ubud, più tranquilla, più comoda, più centrale.
Ci fermiamo ancora in un tempio lungo la via del ritorno e raggiungiamo la nostra GH prima del tramonto. Abbiamo pranzato molto tardi, quindi decidiamo di mangiare qualcosa passeggiando per il centro di Ubud, quindi ci fermiamo per un bel gelato in una gelateria “italiana” che comunque non ha nulla da invidiare alle nostre, da provare assolutamente il sorbetto al mango! Terminiamo la serata con un foot massage in uno dei vari saloni della via, esperienza simpatica e da non perdere.
SABATO 13 AGOSTO 2011
Ultimo giorno a Ubud, decidiamo di non fare alcuna escursione e di muoverci in autonomia. Dopo la solita piacevole colazione in compagnia dei ragazzi della GH ci dirigiamo verso il nostro tempio casalingo, la Monkey Forest si trova poche centinaia di metri, entriamo e subito si fanno incontro alcune famiglie di macachi, che ora mi sono un po´meno simpatici dopo la disavventura di ieri.
Veloce passaggio in taxi e siamo al Mercato Coperto, ne approfittiamo per un po´di shopping. L´artigianato locale e´ interessante ed i prezzi competitivi. Bali e´ a buon prezzo per gli standard europei ma estremamente piu´cara di Vietnam e Cambogia che visiteremo in seguito.
Negli ultimi giorni e´ giunta a compimento la pira che il 18 Agosto sara´ data alle fiamme. Ultimamente e´ mancata la seconda moglie del re. Come tradizione e´ stata preparata una enorme pira raffigurante un toro ed una altissima torre che raccoglieranno la salma. Si dice che la casa reale abbia speso circa 300.000 € per la fastosa cerimonia che attirera´una folla immensa. Purtroppo (o per fortuna) oggi e´ il nostro ultimo giorno…
E´ ora di pranzo e non possiamo mancare l´appuntamento con Ibu Oka (aperto solo a mezzogiorno) il famoso warung dove mangiare il Baby Guling. Tony Bourdain nella puntata dedicata a Bali ,ha talmente incensato il posto che per me era diventata una tappa obbligata.
In effetti il maialino cotto alla brace con il latte di cocco e´ buonissimo e la cotenna e´ inarrivabile. Spendiamo pochissimo per quello che e´ stato il miglior pranzo a Bali.
Rientriamo alla GH facciamo un riposino ristoratore e raccogliamo le nostre cose. La Teba House ha soddisfatto le nostre attese, ottima accoglienza, personale simpatico ma manca ancora qualcosa per essere super, nelle escursioni abbiamo parlato con altri amici che per lo stesso prezzo avevano piscina e un trattamento piu´accurato. Noi abbiamo pagato 26 € al giorno piu´uno strano supplemento alta stagione.
Il proprietario ci accompagna al Puri Bambu Jimbaran (47€) il piccolo alberghetto che ci ospitera´ questa notte, circa un´ora di tragitto in compagnia di splendide melodie balinesi…
Appena giunti in albergo: tuffo in piscina, ci mancava davvero. L´Hotel e´ piccolo ma molto curato ed una parte e´ in fase di ristrutturazione. Inoltre e´ a due passi dalla famosa spiaggia di Jimbaran dove andiamo a goderci gli ultimi raggi di sole in compagnia di parecchi surfisti. Tramonto con le donne balinesi che portano le offerte di ringraziamento sulla spiaggia a due passi dal mare, bellissimo.
Alla sera siamo ancora sulla spiaggia, famosa per gli innumerevoli warung che offrono grigliate di pesce in riva al mare a lume di candela. I tavolini sono direttamente sulla spiaggia ed il colpo d´occhio e´fantastico, tutta la baia e´tempestata di lumi e torce.
Per la scelta del warung non ci siamo preoccupati piu´di tanto, abbiamo scelto il primo che abbiamo incontrato…
E´ l´ultima sera a Bali e non volevamo cambiare altre rupie, trattiamo con il ragazzo all´ingresso e con 300.000 R ci garantisce la grigliata per due. Il consiglio anche nei ristorantini e´ di trattare sempre e comunque, i prezzi sono pompati ed i loro margini altissimi, la nostra grigliata sarebbe costata 450.000 R. La cena in riva al mare e´ ottima, la location e la musica perfette.
In questa perfezione notiamo subito un gruppo di italiani che giocano con i figli a due passi da noi. I soliti italiani caciaroni, fanno un girotondo in spiaggia, … e per zio Furio tutti giu´per terra! …e per zio Gabriele tutti giu´per terra!! …e per zio Giorgio tutti giu´per terra! Caspita, era il Trio Medusa in vacanza con figli al seguito!
Con il buio che c´era, senza il loro aiuto non li avrei mai riconosciuti.
Probabilmente in un´altra situazione gli avrei rotto le scatole ma erano con le famiglie e mi sembrava brutto.
Con questo simpatico incontro chiudiamo la nostra visita a Bali, a noi e´piaciuta davvero tanto e cominciamo a capire perche´in tanti si trasferiscono o si vorrebbero trasferirsi qui.
DOMENICA 14 AGOSTO 2011
Dopo la colazione in hotel raggiungiamo l´aeroporto che dista pochi minuti, il volo per Kuala Lumpur parte alle 10.45, sbrigate le formalita´ doganali e messo felicemente alla prova il passaporto “incollato” di Sandra raggiungiamo ancora KL dopo tre ore di viaggio.
Il nostro volo per Saigon parte alle 19.40, praticamente dobbiamo trascorrere circa sei ore nell´LCCT. Il primo volo per Saigon sarebbe partito tra solo 75 minuti, velocemente ritiriamo i bagagli e raggiungiamo l´ufficio di Airasia per provare a chiedere la modifica del volo, chiedere non costa nulla. Lo so Airasia e´ una Low Cost e non sono tenuti a farlo ma sono anche la miglior Low Cost del mondo e la gentilissima impiegata ci modifica immediatamente la prenotazione facendoci fare un Fast Check-in e saltare tutta la coda all´ immigrazione, ovviamente tutto gratuitamente. Viva Airasia!
Due ore di volo e siamo finalmente in Vietnam.
Il viaggio prosegue nella sezione dedicata al Vietnam. Per qualsiasi dubbio o domanda non esitate a chiamarci: tetoida@virgilio.it