Gran Bretagna e Irlanda
Venerdì 9 Agosto 1996: il volo è stato meraviglioso! Il mio primo volo in aereo. Dalla partenza all’atterraggio un’emozione continua. Lo spettacolo più bello le Alpi e l’Isola d’Elba, e Londra da lassù anche se tutta grigia. Vuoti d’aria a parte è stato fantastico! L’impatto con Londra è tranquillo, una città enorme si, ma che mette a proprio agio, gli inglesi, al contrario di quanto si dice, mi sembrano molto gentili. Tappa di rito a Piccadilly Circus in serata e a Trafalgar Square: dicono sia la più bella piazza del mondo, un’esagerazione, chi l’ha detto non ha mai messo piede in Italia! Sabato 10 Agosto: giornata a Dover, città della costa sud inglese, famosa per le bianche scogliere a picco sullo Stretto della Manica. Fa piuttosto freddo e c’è un vento che farebbe concorrenza alla bora triestina! L’atmosfera però è intrigante, quella di un romanzo dell’ottocento, con tanto di stridio di gabbiani come sottofondo sonoro. Al centro della città c’è un bellissimo castello perfettamente conservato dal quale si gode uno spettacolare panorama sul canale, l’unica delusione le mitiche White Cliffs, che non sono affatto bianche, anzi! Il pranzo è un tipico “fish and chips” gustato nel parco della città, anche se non è più avvolto dal tradizionale foglio di giornale.
Domenica 11 Agosto: Londra è davvero monumentale, e i londinesi hanno posti splendidi in cui rilassarsi, come i parchi, meravigliosi e ben tenuti, soprattutto Hyde Park con i suoi prati perfetti, vialetti e grandi alberi, chioschi, panchine di legno, barche lungo i corsi d’acqua e, permettetemi di dirlo, servizi igienici pulitissimi! L’hot dog a pranzo è di rito, su panchina con vista su Buckingham Palace. Giornata piena con visita all’Abbazia di Westmister e al Museo delle Cere.
Lunedì 12 Agosto: giornata dedicata alla visita del British Museum, che mi ha deluso un po’, lo immaginavo più grande e più organizzato, da piuttosto l’impressione di un magazzino con oggetti accatastati un po’ a caso. La sezione egiziana è davvero spettacolare. Nel pomeriggio visita alla Torre di Londra compresi i Gioielli della Corona, al Tower Bridge, alla Cattedrale di San Paolo.
Martedì 13 Agosto: oggi gita ad Hampton Court, la residenza che fu di Enrico VIII e Anna Bolena. Bellissima, con tutte le sale, le cucine enormi, gli arazzi, ma soprattutto il parco e I giardini, sembra il mondo delle fate! In serata passegiata a Carnaby Street, la strada che, dicono, anticipa tutte le mode, e giretto sui mitici autobus rossi.
Mercoledì 14 Agosto: mattinata culturale, l’ultima a Londra. Visita alla National Gallery, in cui sono custoditi i Girasoli, di Van Gogh e tanti altri capolavori di Degas, Manet, Sisley, Renoir, e tanti altri. A mezzogiorno si gusta lo spettacolo del Cambio della Guardia a Buckingham Palace, trovare un posticino nella marea di turisti è davvero un’impresa. Pomeriggio al Regent’s Park, il più grande di Londra, e allo zoo, un po’ deludente. Per cena, dato che è l’ultima sera a Londra, cena italiana! Carissima, ma ne valeva la pena! Giovedì 15 Agosto: lasciamo Londra con destinazione Edimburgo. Si va in treno per avere la possibilità di attraversare la campagna inglese. Il viaggio è piacevolissimo. L’impatto con la capitale scozzese è positivo, è una città vivace, specialmente in questo periodo, durante il quale si svolge il Festival degli Artisti di Strada. Arriviamo al nostro B&B, la nostra padrona di casa si chiama Pamela ed è un gran personaggio, e pure sua figlia che ci accoglie sdraiata sul tappeto davanti ad un camino…Finto! Ma non è tutto, dalla vetrata del soggiorno si distingue in giardino tutta la gamma di uccellini, nani, animali vari…Di gesso! Avete presente Full Monty? Uguale! Dopo esserci sistemate facciamo una prima passeggiata al centro, e alla fermata dell’autobus davanti alla stazione ferroviaria incontro Francesco, mio ex compagno di classe al liceo. E’ proprio piccolo il mondo! Venerdì 16 Agosto: prima esperienza con la guida a sinistra! Il panico! Ma pensavo peggio, in fondo è divertente e basta farci l’abitudine. L’unico problema sono I comandi, invece di mettere la marcia apro il finestrino! Visitiamo il castello di Edimburgo, la rocca della città antica. Tutto il centro storico di Edimburgo è edificato su uno sperone di tufo, sembra un iceberg a picco sulla pianura circostante. La città è bellissima e in questi giorni è popolata da gente proveniente da ogni parte del mondo, giocolieri, attori, improbabili highlanders costumati che si mettono a disposizione per le foto. Un’atmosfera davvero incredibile. Tornando al castello: c’è un cimitero dei can-soccorso della prima guerra mondiale; le statue di William Wallace e Robert Bruce; un panorama spettacolare su tutta la città e su Holyrood Park, il parco pubblico di Edimburgo che ha al centro una montagna! Sabato 17 Agosto: finalmente oggi visiteremo le highlands. A bordo della Opel Corsa presa a noleggio, con guida a destra affrontiamo il lungo tragitto in autostrada in direzione Inverness. Passiamo su Firth of Forth, un imponente ponte di acciaio sulla foce del fiume Forth e attraversiamo paesaggi di una bellezza mozzafiato: prati che si estendono a perdita d’occhio punteggiati da piccoli laghi, il cielo plumbeo conferisce al tutto un’atmosfera da romanzo romantico. Finalmente un cartello ci annuncia. Welcome to the west highlands. E qui entriamo in un altro mondo, fatto di colline basse spazzate dal vento sulle quali crescono solo arbusti ed erica. Niente case e niente strade per chilometri e chilometri e una luce accecante che filtra tra le nuvole, basse e grigie. I laghi, piccoli e grandi, movimentano il paesaggio. Rimango senza fiato ad ogni curva, e vorrei scattare una foto ogni minuto per poter portare con me le immagini di tutto quello che vedo. Arriviamo ad Inverness a ora di pranzo e dopo aver mangiato un primo piatto di pasta assurda facciamo il giro della città. Poi ripartiamo dirette a Lochness, chissà se incontriamo Nessie? Il lago di Lochness si costeggia per tutta la sua lunghezza, e l’atmosfera è da film giallo, e non per le leggende sul mostro, ma per il panorama stesso. Sarà questo cielo sempre nuvoloso, o la superficie dell’acqua scura, ma il posto è davvero da brividi. Sulla strada del ritorno ad Edimburgo sbagliamo strada e ci dirigiamo sulla costa ovest fino al paesino di Crianlarich, attraversanso questo paesaggio incredibile: le highlands sembrano le dune del deserto per la loro conformazione, ma sono verdi e solcate da muri di pietra come si vedevano nelle campagne italiane tanto tempo fa. Ogni tanto un laghetto e case rarissime immerse nella campagna. Ancora oggi, dopo 10 anni, è l’immagine che conservo nella mente: una distesa di verde infinita sovrastata da un cielo così basso che sembra debba cadere da un momento all’altro. Dopo 600 chilometri e tante emozioni rientriamo in città a tarda sera.
Domenica 18 Agosto: dopo le emozioni di ieri la giornata langue, gita rilassante sulla costa a sud di Edimburgo, nella città di Dumbar e a North Berwick, disseminate da campi di golf. Pranzo al sacco sul mare e rientro in città.
Lunedì 19 Agosto: l’ultimo giorno ad Edimburgo si trascorre in relax a Holyrood Park. La sera, finalmente, assistiamo alla mitica Edimburgh Military Tattoo. Spiegare di che si tratta è difficile, è un misto fra un concerto, una parata militare, uno spettacolo folkloristico, e cento altre cose insieme. Ma il risultato è magnifico, soprattutto ascoltare il suono di centinaia di cornamuse che suonano contemporaneamente da i brividi! Mi ricorda un po’ Candy Candy! Martedì 20 Agosto: dopo aver riconsegnato la macchina noleggiata ci dirigiamo in aeroporto, dove ci aspetta il volo per Dublino, che ci accoglie con la pioggia, ma ci accorgiamo presto che è una compagna quotidiana. Nonostante la pioggia il verde brillante dei prati salta all’occhio mentre sorvoliamo I dintorni della città! Arriviamo al Rosemont, non senza difficoltà, e ci accolgono Angela e Dermot, I padroni di casa della guesthouse dove soggiorneremo. In serata tentiamo un primo approccio con Dublino, carina, ma non ha lo stesso fascino di Edimburgo.
Mercoledì 21 Agosto: altra macchina a noleggio e di nuovo guida a destra, ma ormai ci sono abituata. Gita lungo la costa a nord di Dublino, con pranzo al sacco all’ombra di un castello. Comincia a fare freddo, e in camera dormiamo con il piumone: il 21 Agosto! Giovedì 22 Agosto: dopo una colazione durata un ora, ottima e abbondante, ci dirigiamo fuori città, alla scoperta della mitica Irlanda. Arriviamo a Sligo, paese natale di Johnathan Swift, e pranziamo in un locale molto carino che si chiama ovviamente Gulliver. Dopo andiamo alla ricerca dell’oceano e chiediamo informazioni ad un signore anziano, con un solo dente, cappello e bastone, incontrato per strada che ci risponde in gaelico! Naturalmente non capiamo una parola e continuiamo a vagare alla ricerca di una spiaggia sull’oceano. La troviamo a Ballina, piccolo centro balneare, fa un freddo assurdo e ci limitiamo a passeggiare sulla spiaggia. Riprendiamo il viaggio attraversando la campagna irlandese che si distingue per il verde intenso, tanto brillante che sembra dipinto. E poi il cielo di’Irlanda è davvero da leggenda! E’ di una luminosità accecante e le nuvole corrono corrono corrono! Venerdì 23 Agosto: attraversiamo di nuovo tutta l’Irlanda dirette sulla costa ovest, a Galway, città universitaria. Naturalmente piove, così non potendo visitare la città ci dirigiamo in auto lungo la costa. Lungo la strada per Limerick possiamo ammirare all’orizzonte le isole Aran e dopo qualche chilometro ci fermiamo ad ammirare le Cliffs oh Moher, le bellissime scogliere a picco sul mare. Sulla via del ritorno facciamo tappa a Lahinch, dove producono il cristallo, facciamo qualche acquisto e riprendiamo la via di Dublino. Sono le 2.00, dopo 18 ore e 700 chilometri percorsi rientriamo a casa, stanche ma soddisfatte della splendida giornata.
Sabato 24 Agosto: ormai è quasi ora di tornare a casa, qua è tutto carissimo a le finanze cominciano a scarseggiare. Il tempo a Dublino è davvero bizzarro, piove ogni ora e quando smette il sole è caldissimo.
Domenica 25 Agosto: giriamo per Dublino per spendere le ultime sterline, domani si torna a casa. Trascorriamo il pomeriggio in casa a leggere, fa troppo freddo per andare in giro.
Lunedì 26 Agosto: ultima memorabile colazione al Rosemont e saluto ad Angela e Dermot, davvero gentili. Ci avviamo verso l’aeroporto con le valigie pesanti e la pioggia incombente. Spendiamo le ultime sterline in cioccolatini e ci imbarchiamo con destinazione casa. Il volo è piacevolissimo, sorvoliamo le coste italiane, affollatissime, e ci ricordiamo che qua è ancora estate!