Gotico, Baltico e strandkorb, una Germania diversa e molto interessante: Meclemburgo-Pomerania
COSTI Volo: 48 € a testa AR – (NB ricordo che Ryanair ha messo la clausola che il check in on line con assegnazione posti gratuiti si può fare solo a partire da 7 giorni prima del volo, quindi, se non si vuole dover fare check in e stampa della carta d’imbarco in viaggio o pagare i posti a sedere, cosa che può essere fastidiosa, e se, come nel nostro caso si sta via esattamente 7 giorni, il check in può essere fatto la mattina stessa della partenza aspettando però almeno l’una, e non la sola mezzanotte, per via del fuso dell’Irlanda!).
Costo Hertz x Auto x 7 giorni con assicurazione massima e copertura franchigia: 378 €
Parcheggio Orio: 70 €
Benzina: totale 120 € (l’autostrada in Germania non si paga)
Totale km percorsi: 1.301
7 notti in hotel tutti con prima colazione a buffet: 574 € per coppia, tutti prenotati direttamente attraverso Booking.com, che usiamo da una vita e che non sbaglia un colpo.
PRIMO GIORNO
Volo Ryanair Bergamo Orio al Serio-Brema. Appena arrivati ritiriamo l’auto e dirigiamo attraverso l’A1 verso Lubecca. In totale Km 176 dall’aeroporto di Brema all’hotel di Lubecca. L’albergo è il B&B Hotel Lübeck, vicino alla stazione e al centro (77 € la doppia con mega colazione a buffet parcheggio e wifi gratis). Dall’albergo si raggiunge bene il centro della città anseatica a piedi passando per la famosa porta Holstentor, veramente spettacolare, e i vicini magazzini del sale. Vediamo il Rathaus, incredibile, e arriviamo, lungo la via pedonale del centro al ristorante più famoso, il Restaurant Schiffergesellschaft, fantastico, da non perdere assolutamente, lo visitiamo, ma siccome è tutto prenotato, andiamo a cenare al Ratskeller, sotto il Rathaus, molto carino e cucina ottima. Foto al famoso diavoletto accanto alla chiesa della Marienkirche (la più alta volta in mattoni del mondo, di 38,5), capolavoro del gotico baltico, Backsteingotik, vale a dire mattoncini rossi e altezze vertiginose, più orologio astronomico fantastico. Bellissime le case con alti frontoni, tipiche del nord della Germania. Sempre in centro un’occhiata al Museo delle marionette (purtroppo non abbiamo tempo di visitarlo, ma ne varrebbe di certo la pena).
SECONDO GIORNO: LUBECCA-ROSTOCK PASSANDO PER LA COSTA (KM 205) Alla mattina presto, ripassato il ponte Puppenbrucke, continuiamo la visita di Lubecca andando prima di tutto alla famosa casa dei Buddenbrook, ovvero casa di Thomas Mann, e alla casa di Günter Grass. Le case hanno le facciate a gradoni bellissime con colori tenui e sono quasi tutte restaurate. Visitiamo anche alcuni cortili di case padronali o pensionati dove erano ospitare le piccole abitazioni dei mercanti e degli artigiani: bellissimi il Füchtingshof e il Glandorpshof. Per ultima una sosta nella famosa casa del delizioso marzapane di Lubecca. La sua tradizione affonda le radici nel XIV secolo, quando il farmacista della città anseatica produceva questa sostanziosa pasta di mandorle, zucchero e acqua di rose come rimedio curativo. Oggi questa prelibatezza lega il suo nome principalmente alla pasticceria Niederegger, da non perdere.
Il tempo a disposizione è finito, partiamo a malincuore, la città è bellissima e ci sarebbero ancora tante cose da vedere, ma il nostro obiettivo è ancora lontano.
Dirigiamo verso Wismar e poi puntiamo alla costa. La prima fermata è Kühlungsborn. E’ anche il primo affascinante incontro con gli Strandkorb, uno dei motivi di attrazione del nostro viaggio. L’impatto è bellissimo: noi, abituati ai fittissimi ombrelloni della riviera romagnola, non possiamo non apprezzare gli spazi aperti e incontaminati, l’implicita privacy di questi deliziosi cesti/alcove di vari colori rivestiti all’interno di tele a rigoni bianchi e rossi o bianchi e blu (mi scatenano un vago ricordo di Tony Curtis in A qualcuno piace caldo sulla spiaggia del Coronado di San Diego…), e il fatto che ovunque le spiagge siano raggiungibili solo a piedi con parcheggi e abitazioni ben lontani dalla costa e che non contaminano il paesaggio. Abbiamo la fortuna di avere un tempo bellissimo, la sabbia è bianca e il mare azzurro e pulitissimo, insomma un colpo d’occhio che non si dimentica. Inoltre nella zona centrale della località, un lunghissimo pontile per passeggiare in mezzo al mare e una bellissima passeggiata che costeggia il mare.
Ripartiamo, dopo una sosta per il famoso Bismarckbrötchen (piccolo panino con aringa alla Bismarck, cetriolo e cipolla, da non perdere, una vera freschissima delizia) verso un’altra famosa località di questo tratto di costa: Heiligendamm. Qui visitiamo (da fuori) il famoso e lussuosissimo Gran Hotel che fu sede del G8 nel 2007, un posto da sogno, anche qui bellissima spiaggia, pontile, boschi e passeggiate.
Puntiamo leggermente nell’interno per una visita al Duomo cistercense di Bad Doberan, bellissimo con un cristo con foglie verdi in bronzo particolarissimo (in questa zona ne abbiamo visti altri del genere, ma questo è certo il più bello).
Torniamo sulla costa per una prima sosta a Warnemünde, la località marina di Rostock. Grande e un po’ incasinata. Grande spiaggia e alberghi ma non riusciamo a raggiungere i famosi fari. Così decidiamo di sistemarci prima in Hotel e poi di tornarci con calma per la cena. Stanotte dormiamo in una barca! E’ la motonave Wohnschiff Severa (68 € la doppia con mega colazione a buffet parcheggio e wifi gratis), facciamo un po’ fatica a trovarla, anche se è lungo il canale del porto che va da Rostock al mare, cioè a metà strada fra Rostock e Warnemünde. La cabina è piccola, ovviamente, ma con bagno privato, la sala comune è carina e la colazione veramente ottima. Bella e originale esperienza. Torniamo dunque a Warnemünde e arriviamo ai fari attraverso una bella passeggiata pedonale tutta locali e negozi lungo il canale. Ceniamo in un locale molto carino con un piatto misto di aringhe preparate in 4 modi diversi, è un meno tipico del Baltico, arrostita, affumicata, alla Bismack, marinata. A noi sono piaciute moltissimo. Ovviamente in accompagnamento sempre patate e cetrioli e deliziose insalatine miste. Da bere birra locale, alla spina, molto buona. Torniamo alla motonave che è ancora chiaro (qui fa buio tardissimo!).
TERZO GIORNO: ROSTOCK-STRALSUND PASSANDO PER LA COSTA (KM 136)
Dopo la solita abbondante colazione ci spostiamo a Rostock per visitare la città. Parcheggio in centro, comodo ma sempre a pagamento. Anche qui, come in tutta la Germania, area pedonale centrale vastissima, tutta negozi e bar, veramente piacevole.
Dalla porta, Kröpeliner Tor, con i resti delle mura della città fortificata, facciamo tutta la strada del centro passando per l’Università, molto bella, per la Fünfgiebelhaus (Casa dei Cinque Pignoni) e per la grande piazza con la fontana della gioia di vivere. Il Rathaus, nella grandissima piazza con le tipiche case, è un palazzo in stile gotico del XIII-XIV secolo con sovrapposta una seconda facciata barocca nel 1727. Una visita alla chiesa, la classica Marienkirche, con splendido orologio astronomico, e ripartiamo verso Stralsund.
La prima tappa è nella città di Ribnitz-Damgarten, denominata Bernsteinstadt, ovvero città dell’ambra. Il luogo è molto suggestivo e la visita al museo, situato all’interno di un antico monastero delle Clarisse, nuovo e ben allestito, molto interessante. Ovunque negozi che vendono ambra.
Ripartiti torniamo verso il mare ad Ahrenshoop, località veramente spettacolare, fra dune, case con i tetti di paglia, passeggiate e boschi. Un paradiso anche per i numerosi ciclisti. La località, un tempo un piccolo villaggio, è divenuta famosa per essere stata meta di numerosi artisti, scrittori e di produttori e registi cinematografici e televisivi, attratti dai paesaggi del luogo. Facciamo sosta per il classico “Fischbrötchen”, letteralmente panino con il pesce, stavolta imbottito con le piccole aringhe “Matjes”, anelli di cipolla, cetrioli sottaceto e qualche foglia di insalata seduti sulle panchine di un minuscolo terrazzino in legno affacciato sulla costa, uno di quei posti che “vale il viaggio”!
Riprendiamo fra foreste e mare sempre all’interno della penisola/parco naturale dello Fischland-Darß-Zingst. Questo è uno dei luoghi di sosta più famosi per le colonie di gru (decine di migliaia) ma ovviamente non ne vediamo neppure una visto che il periodo di passaggio è l’autunno!
Altra sosta a Prerow, seduti al sole in un bel locale con tanto di dolci al rabarbaro e ottimo caffè. Relax fantastico in ambiente super naturale.
Si riparte e arriviamo finalmente a Stralsund dove dormiremo ben tre notti. Per le nostre abitudini itineranti una cosa eccezionale.
L’hotel è l’Amber, in piena città vecchia, parcheggio gratuito, wifi superfunzionante, stanza grande e mega colazione, in più tutto il giorno caffè e dolci sempre a disposizione, tutto per 89 € a notte per la doppia.
Passeggiata per la città, veramente bella, e cena a base di pesce (io continuo la “cura” a base di aringa… quasi un kamasutra della medesima, mi manca di averla messa nel caffè poi le ho provate tutte!) in un ristorante tipico sul mare, il Fischermann’s, decisamente consigliabile.
QUARTO GIORNO: STRALSUND-ISOLA DI RUGEN-STRALSUND (KM 172)
Colazione fantastica, tempo pure. Siamo proprio fortunati! Partiamo finalmente verso la meta principale del nostro viaggio: l’isola di Rügen. Fatto il ponte il verde ci accoglie. Faggi, aceri, betulle, tigli e ontani fino sull’acqua, più tante altre essenze e arbusti che non riconosciamo. L’accesso al mare è sempre lontano dalla strada, “difeso” da una cortina di bosco e raggiungibile solo camminando. Molto diverso il concetto di costa che abbiamo noi dove la strada deve essere panoramica e il parcheggio in acqua! Dirigiamo a Sellin, sulla punta sud, lato destro dell’isola. L’impatto del pontile che compare in fondo a una scenografica scalinata da cui ci si affaccia al mare è veramente mozzafiato. Forse la vista più emozionante di tutto il viaggio. La bellissima giornata di sole e gli Strandkorb immacolati completano la visione da sogno. Scendiamo e passeggiamo a lungo fino in fondo al pontile da cui si apprezza la costa, il verde dei boschi che arrivano fino alla spiaggia bianca ed il mare azzurro. Così diverso dal mediterraneo, ma ugualmente invitante e suggestivo. Poco più a sud una immensa spiaggia tutta da camminare in libertà in una natura veramente incontaminata. Inaspettato e sorprendente questo paesaggio!
Prima di arrivare a Binz prendiamo il trenino che porta al castello di caccia di Granitz e che ci risparmia una bella scarpinata. Ovviamente si paga il parcheggio, si paga il trenino e si paga l’ingresso al castello, ma merita veramente per la location, per gli interni, e soprattutto per la salita alla torre, con scala a chiocciola stupenda, da cui il panorama sull’isola è imperdibile, anche visto il bel tempo!
Risaliamo verso Binz. La località balneare più elegante e rinomata dell’isola. La zona pedonale è costeggiata da deliziose case bianche in legno finemente decorate e da negozi eleganti. Arrivati al mare altro lunghissimo pontile in legno, promenade lungo il mare rigorosamente senza auto in vista ma solo curatissime casette e chioschi con i classici panini con le aringhe!
A malincuore ripartiamo verso Prora, l’orribile costruzione nazionalsocialista del 1935, lunga quasi 5 km, ideata per poter offrire vacanze a 20.000 persone (una sorta di mega colonia!). Un vero colosso di cemento che si sta gradatamente ristrutturando per appartamenti da villeggiatura. Gli otto edifici sono comunque monumento nazionale e vederli è stato decisamente interessante e… impressionante.
Proseguiamo ancora verso Sassnitz, altra bella località balneare immersa nel verde. La giriamo velocemente perché ormai il tempo stringe per la visita al famoso Nationalpark Jasmund Königstuhl.
L’area protetta si trova a est della penisola che porta il suo stesso nome. Il territorio del parco comprende l’area boscosa dello Stubnitz, prevalentemente composta di gesso. Un aspetto notevole di questo Parco Nazionale, e l’unico esempio di questo tipo in Germania, sono le ripide scogliere di gesso, che alla Königsstuhl raggiungono i 118 metri. Il Parco si estende su 3.100 ettari, di cui 2.219 di bosco e 635 di mare. Il Parco Nazionale Jasmund protegge il più vasto bosco ininterrotto di faggio selvatico della costa del Mar Baltico. Il 25 giugno 2011, 500 ettari della faggeta di Jasmund, insieme ad altre quattro faggete tedesche, sono stati inseriti dall’UNESCO nel Patrimonio dell’Umanità come “Antiche faggete della Germania”. La faggeta è stupenda, si attraversa con la macchina, il parcheggio, lontano dalle scogliere, è dotato di navetta (rigorosamente tutto a pagamento) che porta all’ingresso della passeggiata sulle scogliere. L’ingresso al Parco è costoso, il tempo sta rannuvolando e c’è molto vento, ma la passeggiata merita. Essendo tardi giriamo poco e velocemente il centro visitatori, peccato. Volendo, senza entrare nel parco, si può fare un altro percorso pedonale laterale da cui ugualmente si vedono altri scorci delle scogliere, la Victoria Sicht. Avendo tempo consiglierei entrambe le cose.
Proprio sulla facciata del Centro visitatori una enorme riproduzione del quadro del pittore tedesco Caspar David Friedrich (del 1818) che raffigura le scogliere di gesso di Rügen, un’icona della bellezza paesaggistica dell’isola.
Torniamo a Stralsund rimandando a domani il completamente della visita all’isola con il famoso Cap Arkona.
Ceniamo nella Martkt Paltz al Restaurant Wulflamstuben, elegante ma con prezzi buoni e pesce ottimo.
QUINTO GIORNO: STRALSUND-ISOLA DI RUGEN-STRALSUND (KM 139)
Alla mattina tempo un po’ nuvoloso ma il meteo dice che migliorerà, così decidiamo di farci subito l’Ozeaneum, bellissimo acquario del mare del Nord, struttura modernissima sia esternamente che internamente (un po’ in stile Guggenheim di Bilbao), con vasche ricche di specie molto interessanti e installazioni veramente suggestive, oltre ad aspetti didattici innovativi, comprensibili e divertenti. Da non perdere. Usciti scopriamo che il meteo ci ha azzeccato. Sta sbucando il sole e partiamo verso Rügen e il Cap Arkona. Si paga parcheggio, trenino, salita ai fari… ma ne vale assolutamente la pena. Il tempo si è fatto bellissimo e il capo è panoramicamente stupendo.
Sul capo, prima della riunificazione tedesca era il punto più settentrionale della Germania Est, due fari e i resti di una fortezza slava del primo medioevo. Indispensabile salire almeno sul faro più alto, la vista è indimenticabile. Dal castello parte la passeggiata alta sulle scogliere e con punti di osservazione della costa e del mare bellissimi, verso il villaggio di pescatori di Vitt, tetti di paglia, porticciolo suggestivo e molto carino… e anche molto caro perché totalmente turistico pur mantenendo autenticità totale.
Dal paesino riprendiamo il trenino verso il parcheggio e torniamo a Stralsund che visitiamo nelle parti non ancora percorse, un bellissimo parco con lago e cigni, la chiesa principale con il classico orologio astronomico. Bellissime le case con le alte facciate dai variegati colori tenui e con i frontoni dai profili sempre diversi e originali bordati di stucchi bianchi. Un’atmosfera veramente unica. Ceniamo in una cantina deliziosa (Hansekeller)… senza perderci almeno un piatto a base di aringa! Da non dimenticare la famosa birra di Stralsund, la Stortebecker, di cui, non senza fatica, riusciamo a trovare e comprare il bicchiere omonimo.
SESTO GIORNO: STRALSUND-WISMAR (KM 227)
Partenza alla mattina presto e viaggiamo diretti fino a Schwerin. Parcheggiamo a due passi dal famoso castello, che si trova su un’isoletta ed è circondato da un giardino bellissimo da cui si apprezza la sua originale struttura. Il tempo è sempre bellissimo e la passeggiata merita veramente. In effetti il castello non si visita e il vero gioiello è l’orangerie. Facciamo anche una bella passeggiata per la città che, come tutte le città tedesche, ha un’ampia zona pedonale ricca di negozi, bar e pasticcerie. Molto caratteristici i locali dove si gustano zuppe. Sono veramente carini, con tanti tipi di zuppe dal vegano all’etnico al tradizionale in belle ciotole e ambiente caldo ed accogliente. Poi in una pasticceria assaggiamo il classico dolce al rabarbaro, tipico della zona, e quello ai semi di papavero. Ottimi!
Arrivati a Wismar ci sistemiamo in hotel (81 € a notte con colazione Hotel Am alten Hafen) ed usciamo subito per un giretto e la cena. Il centro città è patrimonio dell’Unesco e molto bello. Ceniamo in una trattoria piena di gente del posto direttamente sul porto dove si mangia pesce fritto ottimo, abbondante, anche se un po’ unto! A dire il vero ci manca molto Stralsund!
SETTIMO GIORNO: WISMAR-BREMA (KM 240)
Partenza e viaggio diretto verso Brema che raggiungiamo in poco tempo visto l’ottima autostrada (A1 passando da Lubecca e Amburgo). Abbiamo cercato di velocizzarci proprio per avere la giornata a disposizione per la visita di Brema, visto che domani si parte di mattina per tornare ahimè a casa! Troviamo abbastanza facilmente l’albergo, la Gastehaus Stephani a 81 € a notte con prima colazione, (le mappe di Booking sono sempre ok) e subito usciamo a piedi lungo il fiume Weser (bellissima passeggiata) verso il centro città. Raggiungiamo la piazza del centro attraverso la Böttcherstraße (strada dei bottai), una sorta di museo all’aperto per le bellissime e particolari case in mattoncini costruite per volere del commerciante di caffè Ludwig Roselius.
La piazza con il Municipio stupendo, la Cattedrale di San Pietro e la famosissima statua dei musicanti di Brema è un colpo d’occhio da non perdere! In mezzo alla piazza anche la statua del gigantesco Rolando! Caffè all’aperto con cameriere italiano che vive a Brema da molti anni e si trova benissimo, ci credo!
Facciamo anche la via commerciale, ovviamente anch’essa pedonale e poi raggiungiamo lo Schnoor, famoso quartiere storico del centro della città composto da piccoli edifici (molti dei quali a graticcio) del XVI – XIX secolo, miracolosamente scampati alle distruzioni della seconda guerra mondiale e restaurati: si tratta del più antico nucleo abitativo della città. Il quartiere, in origine abitato da pescatori, era una delle zone più povere della città, oggi ha un carattere prettamente turistico e gli edifici situati nelle strette viuzze ospitano negozi (soprattutto di souvenir), bar, alberghi e ristoranti.
La cantina più tipica è strapiena e non riusciamo ad avere un tavolo, così ci fermiamo nella Böttcherstraße allo Standige Vertretung (STAV), succursale dell’omonima Birreria di Berlino dove ero stata tempo fa. Molto carina e tipica per le foto, manifesti, documenti del periodo comunista della Germania dell’Est che coprono completamente le pareti e per la cucina tipicamente berlinese. Mangiamo e beviamo benissimo a prezzi giusti.
Altra passeggiata sul fiume dove alcune coppie ballano il tango, strana atmosfera!
OTTAVO GIORNO Colazione e direttamente all’aeroporto a riconsegnare la macchina. Ritroviamo lo stesso simpatico tipo che ce l’aveva data… tipo vecchi amici. Volo e rientro a casa con un mare di bei ricordi di un mare molto diverso dal nostro mediterraneo, ma ugualmente bello e ricco di suggestioni che certo porteremo con noi per lungo tempo: luoghi inaspettati, paesaggi incontaminati, città vivibili, Strankorb e aringhe!