Gorropu e Goloritzé, le due meraviglie sconosciute della natura sarda

Scoprire l'Ogliastra in cammino
Scritto da: Ilaria Piras
gorropu e goloritzé, le due meraviglie sconosciute della natura sarda

Vivere in una terra come la Sardegna significa essere consapevoli che non si riuscirà mai a visitarla in ogni suo angolo. Tuttavia, non smetto mai di cercare meraviglie, di lasciarmi sorprendere e di farmi trasportare da un’antica e inesauribile curiosità. Nell’estate 2020 abbiamo deciso di restare nella nostra isola e di visitare la costa Ogliastrina, così per una settimana il nostro nido di legno è stato una bellissima casetta al camping Village al lido di Orrì. I nostri obiettivi, oltre che una pausa dal frastuono della città e del lavoro, erano la gola del Canyon de Su Gorropu e la nota e agognata Cala Goloritzé.

Giorno 1. Arrivo al Camping Village Orrì

Dalla città di Cagliari seguiamo le indicazioni sulla SS125 Variante Orientale Sarda per Tertenia e in poco meno di due ore si raggiunge il Campeggio sulla meravigliosa e cristallina spiaggia di Orrì. Nella zona sono presenti moltissime strutture ricettive adatte a ogni esigenza ma per chi, come noi, ama il contatto con la natura e la vicinanza con la spiaggia, troviamo che questo campeggio offra vantaggi enormi con una ottima qualità prezzo. A pochi minuti in auto è possibile raggiungere la cittadina di Tortolì, che garantisce tutti i servizi indispensabili per un soggiorno di più giorni.

Giorno 2 e 3. Missione Canyon Gorropu

   Gola di Gorropu     

Dal Campeggio in auto riprendiamo la SS 125 verso Urzulei per raggiungere il Campo base che si trova al km 190 a circa 900 metri s.l.m. e a 5 minuti dal passo Genna Silana (circa 1 ora di viaggio). Strada facendo si potranno ammirare panorami mozzafiato e stradine strette e piuttosto impervie degli antichi paesi che attraverserete. Una volta giunti al Campo Base si prendono accordi con i gestori del Canyon prima di intraprendere i sentieri che portano alla gola, l’associazione (Chintula) in base alle proprie esigenze offre alternative in funzione della propria preparazione fisica o esigenza.

Noi abbiamo scelto di raggiungere a piedi il sito con un hiking di circa 4 Km con un dislivello di 650 mt e con una durata di circa 2 ore. Una volta raggiunta la gola, che in alcuni punti è profonda quasi 500 metri, ci si riposa per qualche ora e poi, come abbiamo scelto noi, fatto salvo per un breve tratto, per il rientro abbiamo usufruito di un passaggio (circa 15 euro a testa) in fuoristrada.  Anch’esso altrettanto emozionante per chi, come noi, poco abituato ad inerpicarsi per le strade di montagna su una quattroruote.

Il terzo giorno ci siamo riposati restando nel campeggio e godendoci la tranquillità del mese di Settembre, con tramonti struggenti e per i più mattinieri come me, albe mozzafiato tinte di rosso vivo e portatrici di un rinnovo spirituale ed emozionale che spesso si accompagnano al cambio delle stagioni.

Giorno 4. Missione Cala Goloritzé

goloritzé

La nota spiaggia chiamata Cala Goloritzè non è raggiungibile ne con l’auto e nemmeno con la barca. È infatti possibile accedere solo previa prenotazione e a piedi o, a nuoto.  Dal Lido di Orrì si prende la strada verso Baunei e si raggiunge l’Altopiano del Golgo, io consiglio di prenotare sul sito Heart of Sardinia un ticket di Ingresso (circa 6 euro a testa) e naturalmente seguire le raccomandazioni per l’ingresso all’Hiking che vi porterà ad immergervi in sentieri antichi e ricchi di magico mistero. Silenzio e panorami mozzafiato accompagnano tutto il percorso, antichi ovili e racconti di leggende scolpiscono il passaggio verso il cuore dell’obiettivo. Sono 7 i km tra andata e ritorno, con dislivelli fino a circa 460 m, tanti i passi che serviranno per arrivare alla metà, si suda, si beve tanto e consiglio vivamente un fresco cappellino di cotone, scarpe comode e tanta voglia d’avventura. Perchè, quando scorgerete il profilo del mare al di là delle creste montane, quando anche gli ultimi metri vi chiederanno di avere ancora un po’ di pazienza per prestare la massima attenzione scendendo gli stretti scalini di una vecchia scaletta in legno, ogni fatica verrà sedata e l’incanto che si mostrerà davanti agli occhi, ripagherà ogni sforzo lasciandovi godere appieno il tempo in cui potrete stare nella acque blu cobalto che caratterizzano la cala.

Il tempo per riposare è di circa due ore prima di affrontare il rientro, è indispensabile calibrare bene la quantità d’acqua perchè non è servito da punti ristoro ma, a mio avviso, ne è valsa talmente la pena che lo vorrei rifare anche domani stesso, perchè, come sempre accade, sono certa che qualche scorcio, qualche nuova emozione mi colpirà ancora ed è certo che finché ne avrò il desiderio, la Sardegna, non smetterà mai di meravigliarmi.

Significativa, al rientro verso il Camping, la sosta nel bellissimo borgo di Baunei. Strade strette e piazze fertili di racconti, paesaggi inaspettati e un aria così profumata che alla sera quasi dispiaceva doversela sciacquare via.

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