Good luck, Budapest
La capitale Ungherese è una metropoli giovane e fresca, piena di vita e alla stesso tempo tranquilla, che ha voglia di crescere turisticamente e farsi conoscere!
Devo dire che le premesse per il viaggio non erano delle migliori, tanto che fino all’ultimo a causa dell’esondazione del Danubio e delle poche informazioni in merito che siamo riusciti a reperire, avevamo molti dubbi circa la nostra partenza alla fine abbiamo deciso di rischiare e sabato 8 giugno siamo partiti da Bergamo con il volo della ryan air delle 14.30. Arrivati puntuali a Budapest siamo stati accolti da una pioggia torrenziale che non ci faceva sperare in bene, per non rischiare di non trovare mezzi pubblici che ci portassero in centro non conoscendo la reale situazione della città abbiamo preferito prendere un taxi 20 euro cifra onesta anche se con il cambio ci abbiamo un po’ perso… la moneta qui è il fiorino ungherese ma sono accettati anche gli euro.
Il taxi ci porta dritti in albergo il Budapest City Central, che si trova proprio difronte alla Sinagoga più grande d’Europa. Come prima impressione il palazzo dove si trova l’albergo non è delle migliore ma non bisogna farsi ingannare all’interno è molto confortevole e molto pulito e le ragazze della reception sono molto carine e gentili, appena arrivati ci hanno assicurato che la situazione in città è tranquilla che solo i ponti per l’isola Margherita sono chiusi, purtroppo dobbiamo rinunciare alle passeggiate sull’isola e alla gita in battello sul bel Danubio blu.
Confortati dalle notizie sul fiume partiamo per il nostro primo giro di perlustrazione, per muoverci meglio nelle varie zone delle città decidiamo di fare l’abbonamento di 4 giorni per i mezzi, abbiamo cosi la possibilità di salire sulla metropolitana più antica dell’Europa continentale, le fermate storiche sono molto carine! Il nostro peregrinare inizia da un centro informazioni turistico, purtroppo le signore non sono molto loquaci e quasi dobbiamo tirare le poche informazioni con le pinze ma dopo esserci fatti segnare i punti principali di Budapest iniziamo la conoscenza della città da via Andrassy , lunghissimo viale che si conclude con la meravigliosa piazza degli Eroi, dopo una passeggiata per il parco Varosliget cerchiamo un ristorante per la nostra prima cena ungherese, la scelta cade su un bistrot che si trova su una via laterale di via Andrassy, Liszt Ferenc ter stradina piena di locali (ceniamo in questa via per ben tre volte!!)c’è solo l’imbarazzo della scelta e per la prima volta assaggio l’oca, buonissima!! Per il primo giorno siamo stati lontano dalle rive del Danubio, ma la mattina successiva non resistiamo e dopo aver visitato la chiesa di Santo Stefano, con annessa salita sulla cupola dalla quale si gode uno straordinario spettacolo di Pest e dei suoi palazzi con i tetti colorati, e in lontananza il Danubio con i monumenti di Buda. Armati di coraggio decidiamo di avvicinarci alle rive del Danubio, lo spettacolo lascia a bocca aperta, tutto ciò che si trova nel livello più basso delle strade lungo il fiume, è sommerso dall’acqua, degli alberi e dei cartelli stradali si vedono solamente le cime, del centro informazioni sulla banchina rimane solo il tetto e i battelli che sostano sul lungo fiume sono isolati a causa delle scalette impraticabili, le uniche che si divertono di questo spazio in più sono le anatre con i loro piccolini. Un po’ spaventati nonostante l’atmosfera che ci circonda sia del tutto tranquilla, decidiamo di spingerci nuovamente verso l’interno e visitare la stazione ferroviaria, struttura in acciaio edificata nella seconda metà dell’800 e alle 14.00 ci dirigiamo verso il Parlamento per la nostra visita con la guida italiana. Il Parlamento è enorme e magnifico, adagiato sulle rive del Danubio, purtroppo a causa dei lavori di rifacimento della piazza , che a detta della guida si concluderanno nel 2014 e che diventerà un’isola pedonale, non possiamo avere una visione d’insieme; l’interno però è spettacolare, tutto costruito da maestranze del luogo e per la maggior parte con materiale ungherese, ho potuto notare che gli ungheresi sono molto patriotici. Al centro della cupola sono custoditi sotto una teca di vetro e controllati a vista da delle guardie, la corona, lo scettro, il globo e la spada dei sovrani ungheresi, stupendi.
Dopo la visita al Parlamento voliamo verso il teatro dell’Opera, anche qui ci attende la guida italiana molto simpatica e preparata che ci svela i segreti di questo piccolo gioiellino, all’uscita ripercorrendo via Andrassy andiamo verso il Museo Nazionale, purtroppo non sapendo che i musei chiudono molto presto, alle 17.30, la nostra purtroppo è una visita lampo, peccato perchè il museo custodisce numerosi capolavori della pittura europea, anche se a mio avviso l’organizzazione museale è un po’ caotica …Ripercorrendo via Andrassy per rientrare in albergo e prepararci per la cena passiamo davanti al museo del Terrore, ex quartier generale dei vari regimi che si sono succeduti negli anni a Budapest, non lo visitiamo all’interno, ma già esternamente il museo con le foto delle vittime dei regimi lungo tutti i muri da un’idea di ciò che contiene all’interno, camminare affianco a quei giovani volti suscita forti emozioni.
Per la cena decidiamo di restare vicino all’albergo e andiamo all’Alfoldi Kisvendeglo in Kecskemeti utca, tipico ristorante con l’interno completamente in legno e un’ottima cucina tipicamente ungherese, consigliatissimo, dopo l’abbondantissima cena , come al solito facciamo una lunga passeggiata notturna per ammirare la città illuminata.
Per il terzo giorno di vacanza attraversiamo a piedi il Ponte delle Catene sotto il quale scorre un furibondo Danubio e siamo a Buda; prima tappa la Fortezza, per raggiungere il Palazzo reale abbiamo due scelte noi decidiamo di farlo a piedi attraverso un fresco boschetto, l’alternativa e una comoda funicolare; la stradina lungo la quale ci incamminiamo ci porta ai piedi della statua dell’aquila che domina la fortezza, i giardini del palazzo con le loro fontane e statue sono meravigliosi, a mezzogiorno assistiamo al cambio della guardia davanti al palazzo presidenziale che si trova proprio in questo complesso. Ci dirigiamo verso la via principale del quartiere e arriviamo al Labirinto, serie di cunicoli sotterranei visitabili che si trovano sotto il castello, abbandoniamo la frescura del luogo per arrivare nella bianca piazza dominata dalla chiesa di san Mattia con alle spalle il Bastione dei Pescatori, lunga terrazza contenente sette torri come le tribù magiare che diedero vita al Paese, da qui si vede benissimo il Parlamento che si rispecchia sul Danubio. Purtroppo la magnificenza della piazza è rovinata dal hotel Hilton che sorge su delle rovine di un antico monastero, le cui tracce sono visibili all’interno dell’albergo, proprio di fianco alla chiesa a davanti al bastione. Trascorriamo il pomeriggio camminando per le vie della fortezza passando davanti all’archivio di Stato e giungendo davanti alle rovine delle chiesa della Maddalena dove assistiamo al concerto delle campanelle che si trovano sul campanile, unica parte della chiesa rimasta in piedi. Il giorno successivo vogliamo visitare la parte bassa di Buda, ma il lungo fiume è interdetto ai passanti ci dirigiamo allora verso la Cittadella prendendo il bus 27 che ci porta fin quasi in cima, si tratta di una fortezza costruita durante il periodo asburgico e ultima roccaforte dei nazisti. Dopo una breve camminata arriviamo ai piedi della statua delle libertà che si erge maestosa sulla montagna, la vista che si ammira da qui è una delle più belle di Budapest e la splendida giornata di sole ci fa apprezzare ancora di più il panorama. Tornati in città visti i nuvoloni e i tuoni che si avvicinano decidiamo di visitare la chiesa nella roccia, una cappella scavata nella roccia che è stata murata durante il periodo comunista e riaperta al culto dopo la caduta del regime, visita molto suggestiva. Dopo il sacro il profano… come si può andare a Budapest e non visitare il più grande mercato coperto della città’? Oltre al mercato vero e proprio con gli stand di frutta e verdura (bellissime le cascate di peperoncino) e di carne, si trovano anche i locali per mangiare e le bancarelle con i vari souvenir, naturalmente ne approfittiamo!!
Il penultimo giorno di permanenza in Ungheria lo dedichiamo alla gita fuori porta e in treno ci dirigiamo a Szentendre, centro prevalentemente turistico la maggior parte delle attività commerciali sono di souvenir, devo dire che la visita mi ha fortemente delusa visto che la guida diceva che era un centro per artisti dove si potevano trovare numerose gallerie, gitta fuori porta bocciata…in realtà questa giornata prima della partenza avevamo deciso di dedicarla alla gita in battello, che a causa della piena non abbiamo potuto effettuare. Al rientro da Szentendre, passiamo per il ponte Margherita da dove si può ammirare l’omonima isola, anche questa non visitabile in quanto si trova proprio al centro del Danubio e in questi giorni è impossibile da raggiungere. Visto che alle 14.30 c’è la visita guidata per gli italiani ci dirigiamo prontamente alla Sinagoga più grande d’Europa, questa è stata la mia prima visita in un luogo di culto ebreo e devo dire che mi ha emozionato parecchio, non solo per l’aria che si respira all’interno, ma anche per la storia che circonda la sinagoga e per le migliaia di ebrei che hanno vissuto all’interno del ghetto durante il periodo nazista. Nel giardino interno si possono vedere le immagini scattate dai sovietici dopo il loro arrivo al ghetto, foto che fanno venire le lacrime agli occhi, come il salice di metallo costruito al centro con i nomi di ebrei vittime dell’olocausto, i rami che si muovono al vento con i loro tintinnio fanno venire i brividi. All’interno del complesso si trova anche il museo ebraico che raccoglie numerosi cimeli. Usciti un po’ frastornati da questo luogo ricco di emozioni andiamo in albergo per prepararci all’ultima serata a Budapest. Ultima mattina in Ungheria, sarà il nostro subconscio o che le cose che non abbiamo visitato sono talmente tante che non vogliamo ancora partire, ma per la prima volta da quando viaggiamo, nessuno di noi controlla gli orari del volo di rientro, convinti di partire alle 5 del pomeriggio decidiamo di fare un’ultima passeggiata sul lungo fiume, stupendoci di quanto l’acqua si sia ritirata in un paio di giorni e facendo le foto per fare i confronti del prima e dopo… quando ci viene in mente di controllare sul cellulare gli orari del volo, sono molte le zone con il wi-fi free, e terrore appare sui nostri volti, il nostro areo non è alle 17 bensì alle 12.30, sono le 11.30!
Prendiamo al volo un taxi che in mezz’ora ci porta in aeroporto passando prima in albergo per ritirare le valige, per una volta ringraziamo la velocità degli automobilisti budapestini che tante volte abbiamo maledetto per i loro scatti da formula uno ai semafori. Il taxista ci rassicura che arriveremo in tempo per il volo e ci racconta che è stato in vacanza in Italia, cerca di intrattenerci e di calmarci ma l’ansia sale, alle 12 però siamo in aeroporto e con una corsa pazzesca da film hollywoodiano riusciamo a prendere il volo!
Grazie taxista di cui non saprò mai il nome! E ricambio a te e a tutta Budapest il tuo saluto good luck, e spero di poter tornare e vedere tutto quello che non sono riuscita in questi cinque giorni, le famosissime terme, l’isola Margherita, la navigazione sul Danubio …e tanto altro ancora…