Göteborg: tra cielo e mare
Dopo una lunga attesa al check-in a causa della scarsa organizzazione delle operatrici e a causa di un gruppo di rumorosi bulli di cui uno viaggia con la fotocopia della carta d’identità ( ) riusciamo ad avviarci al gate per la partenza.
E le sorprese iniziano proprio prima della partenza: infatti incontriamo un mito dello sport italiano e mondiale: l’Albertone Tomba nazionale! Tra lo stupore e il timore di disturbare ci avviciniamo e gli chiediamo se posso fare una foto con lui … Anche se l’addominale è un po’ rilassato, il sorriso è sempre lo stesso. La cosa più stupefacente è il suo sguardo quasi sorpreso del fatto che le persone lo riconoscessero e gli chiedessero di fare una foto o anche solo di salutarlo. PAZZESCO! Vabbè … Il mondo è proprio pieno di sorprese! Alberto si imbarca per Ibiza e noi attendiamo di raggiungere Göteborg.
Anche questa volta non possiamo scamparla: come da copione su ogni volo Ryanair la gente imbarca valigie grosse come un transatlantico e si accumula ritardo mentre l’equipaggio cerca a fatica di far stare tutto nelle cappelliere.
Io e Rob troviamo posto vicini (ci separa solo il corridoio!) nonostante ci siamo imbarcati per ultimi (alla faccia di chi paga l’imbarco prioritario) Di fianco a me una coppia di scandinavi di mezza età immersi nella lettura che non si rivolgeranno la parola per tutta la durata del volo. L’unico sussulto di vita di fronte al menù che offre pasti e bevande non esattamente a buon mercato.
Dopo un viaggio di circa 2 ore e un atterraggio di fortuna dovuto al forte vento che spira su Göteborg, arriviamo finalmente in terra svedese.
Il cielo terso, increspato da qualche nuvola bianca e voluttuosa ci accoglie in questo angolo di paradiso. L’aria è frizzante ma il sole rende la temperatura piacevole. Entriamo nell’aeroporto internazionale di Göteborg ed il terminal è grande più o meno come casa mia Ritiriamo i bagagli e ci avviamo all’ufficio della Sixt per prelevare la nostra auto ed ecco la seconda sorpresa del we … : La serranda è abbassata!!!!! Senza lasciarsi prendere dal panico leggiamo la conferma della prenotazione dove campeggia in bella vista la scritta che ci avvisa della possibilità di trovare l’ufficio chiuso. Rob telefona alla sede, dove un incaricato ci dice che il suo collega si sta dirigendo all’aeroporto per consegnarci l’auto. … CON TUTTA CALMA! Non immaginavo proprio questo aspetto del carattere scandinavo e devo dire che rimango piacevolmente sorpresa; peraltro l’attesa è davvero breve. Dopo le spiegazioni di rito, ci dirigiamo al parcheggio e LEI è li che ci aspetta: una BMW serie 1 nera che ci scarrozzerà in questa 3 giorni svedese!!!! Dopo aver caricato le valigie e acceso il navigatore siamo pronti per partire: Göteborg stiamo arrivando! E poi dicono che Malpensa è lontana dalla città … Fuori dall’aeroporto si estendono campagne sconfinate e prati di un verde talmente brillante da sembrare finto. Poco dopo essere usciti dal parcheggio troviamo un passaggio a livello. E cosa c’è di strano? direte voi … Beh il passaggio a livello si abbassa all passaggio degli aerei in fase di atterraggio!!!!!!!!!!!! Partiamo quindi alla volta di Molndal dove soggiorneremo all’Hotel Ibis, che si trova a circa 7 km dal centro della città. Per raggiungerlo ci troviamo sulla autostrada/tangenziale di Göteborg all’ora di punta: da non credere … Anche qui come a Milano si fa coda e subito abbiamo modo però di osservare come gli svedesi affrontino la cosa con estrema tranquillità. Nessuno fa zig zag rischiando il tamponamento ogni 5 minuti, nessuno suona il clacson, nessuno insulta il vicino che si immette nella coda … Anzi … In più di un’occasione frenano per far passare le altre auto. Non c’è che dire: proprio un altro mondo! Arriviamo finalmente all’hotel, veramente molto carino e posto di fronte ad un centro sportivo gigante e di fianco ad un ippodromo, dotati di un parcheggio altrettanto gigante … Non si sa bene ad uso di chi visto che non c’è nessuno in giro! Dopo una doccia ristoratrice e un po’ di riposo ci dirigiamo verso il centro della città.
Lungo la strada un sacco di case tipiche, tutte in legno colorato e con i tetti spioventi e tantissime di queste case hanno la bandiera svedese che sventola attaccata ad un pennone.
Oltre al patriottismo, evidente anche nella segnaletica stradale che ove possibile è giallo/blu, c’è un’altra cosa che salta subito all’occhio: non ci sono cinte, cancelli o inferriate alle finestre e questo è molto rassicurante e per noi italiani anche molto anomalo.
Dopo un po’ di giri alla ricerca di un parcheggio capiamo che tutti i parcheggi sono a pagamento ma soprattutto che bisognerebbe rompere il salvadanaio per avere le monete necessarie a pagarlo, non tanto per le tariffe (assolutamente convenienti) ma perchè non accettano banconote.
Ed eccoci finalmente a passeggio alla scoperta della città. C’è una luce pazzesca che colora di un arancio rossastro le bellissime ed antiche costruzioni del centro, ma c’è anche un fortissimo vento che rende la temperatura rigida.
Dopo aver passeggiato lungo il canale che arriva al mare ci muoviamo alla ricerca di un ristorante perchè la fame comincia a farsi sentire.
E’ pazzesco vedere la differenza fra il nostro abbigliamento e quello degli svedesi; c’è gente che passeggia in camicia e sandali, mentre noi siamo letteralmente imbaccuccati! Perlustriamo un po’ di locali con i relativi menu e alla fine decidiamo di entrare al Bee Kok & Bar (www.Beebar.Se) un locale molto carino e anche suggestivo con tanto di candele sui tavoli, situato proprio di fianco al mercato coperto del pesce.
Io prendo il piatto tipico locale: il toast di gamberetti. Non è possibile descrivere la bontà dei gamberetti serviti in gran quantità insieme a maionese e pane abbrustolito. Rob invece decide di mangiare carne. Anche il suo piatto è ottimo ed accompagnato da un contorno di patate squisite. Il costo non è decisamente a buon mercato: spendiamo un equivalente di circa 20 € a testa.
Dopo aver mangiato ci dirigiamo alla macchina … Fa veramente troppo freddo per rimanere in giro.
Prima di tornare in hotel andiamo a vedere dove si trova la fiera per programmare la sveglia di domani mattina. Scopriamo che è vicinissima al centro … O è la città che non è poi così grande nonostante abbia circa 500.000 abitanti? Proprio di fronte alla fiera c’è il famoso Liseberg Park: Il più grande parco divertimenti della Scandinavia che visto da fuori non sembra però così grande. A questo punto decidiamo di tornare in hotel per la nanna … Cominciamo proprio ad essere un po’ stanchi. 2° GIORNO – 8 MAGGIO La mattina dopo ci svegliamo di buon ora e purtroppo ci attende una brutta sorpresa: piove a dirotto! Facciamo colazione in hotel e decidiamo subito che non ne vale la pena: non c’è nulla di speciale, anzi per la verità è una colazione un po’ “povera”.
Visto il maltempo decido di passare la mattinata al Nordstan: il centro commerciale (gigante) di Göteborg.
Così Rob va in fiera e mi lascia in balìa dello shopping. I negozi all’nterno aprono alle 10.00 e la cosa più curiosa è vedere tutta la gente che passeggia per le viuzze interne al centro aspettando che aprano. Per di più, davanti ad un negozio c’è una vera e propria coda che attende che si alzi la serranda. Mi avvicino e sono sorpresa: si tratta di un negozio che vende solo ed esclusivamente alcoolici! Ed è ancora più curioso vedere la quantità di bottiglie con cui riempiono i cestini. Sono letteralmente attonita: nonostante il costo molto elevato delle bevande alcooliche, gli svedesi fanno davvero il pieno.
Giro in lungo e in largo tutti i negozi e faccio anche qualche acquisto. Nelle ore che passo dentro il centro commerciale vedo gente di ogni genere e tipo. Su tutti spicca un ragazzo intorno alla trentina che si sposerà alla fine di maggio e che per scommessa con gli amici si è travestito da pirata e ha organizzato uno spettacolo vero e proprio con tanto di balli e canti e raccoglie denareo. La gente assiste divertita e partecipa attivamente allo spettacolo.
Ah … Dimenticavo … La storia del ragazzo e della scommessa me l’ha raccontata una signora, anche perchè riuscire a capire anche una sola parola di svedese è un’impresa pressochè impossibile mentre tutti (ma proprio tutti!) parlano un inglese perfetto.
Altra cosa che mi colpisce sono le interminabili code davanti ai numerosi sportelli bancomat: sembra che abbiano una vera e propria passione per i prelievi, anche se poi in realtà mi accorgo che prelevano cifre irrisorie.
L’ultima stranezza/particolarità sono i tantissimi gruppi di ragazzi che in ogni angolo raccolgono firme e soldi per le cause più disparate e tutti o quasi si fermano ad ascoltare ogni singola storia. Ma qui nessuno ha fretta? Devo dire che le ore trascorse in questo luogo senza possibilità di uscire e osservando usi e costumi locali mi hanno fatto molto sentire come Tom Hanks in “The Terminal”.
Per fortuna arriva Rob, ci mangiamo un panino veloce da Burger King e poi via! Ci dirigiamo verso l’Ullevi Stadium dove gioca l’IFK Göteborg. Lo stadio è molto particolare e molto bello e in giugno ospiterà i campionati europei under 21.
Il tempo sembra un po’ migliorare e decidiamo di andare in macchina fino a Fiskerback, un piccolo villaggio di pescatori. Che panorama!!!!!!!! L’acqua argentata increspata dal vento e numerose formazioni rocciose che spuntano dal mare … Stupendo!!!! Adesso siamo pronti per tornare in hotel a rinfrescarci e poi piombiamo in un sonno profondo. Ci svegliamo per l’ora di cena e torniamo verso il centro. Andiamo diretti sulla Avenyn, l’arteria principale della città, costeggiata da locali e negozi.
Finalmente un po’ di vita e movimento. Ci sono un sacco di ragazzi mascherati o vestiti con una sorta di divisa in rappresentanza di tutte le scuole di Göteborg. Sono tutti diretti verso il Museo d’Arte Moderna da dove provengono canti e musica.
Ci andiamo anche noi e devo dire che la “manifestazione pacifica” per festeggiare la fine della scuola è moooooooooolto folkloristica.
Nella piazza antistante il Museo c’è una fontana con una gigantesca statua di Gotha ed è inutile dire che da queste parti stasera l’alcool scorre a fiumi.
Percorriamo la lunghissima Avenyn dall’inizio alla fine e particolarmente bello è il fiume Göta alv che attraversa la città e forma l’isola di Hisingen, che è collegata alla città da 2 ponti e da un sottopassaggio.
Il fiume si snoda attraverso il centro ed i parchi con i numerosi alberi che si specchiano nelle sue limpide acque. Sul fiume si snodano i Paddan, i caratteristici barconi turistici su cui è possibile fare delle crociere per vedere la città da un’altra prospettiva.
L’ora e la temperatura non sono certo delle migliori; infatti i Paddan restano vuoti.
Per la cena scegliamo il Lilla London, un locale molto bello sulla Avenyn, dove mangiamo un filetto con salsine spettacolari ed un toast con gamberi contornato da caviale. Tutto ottimo ed il prezzo più o meno quello della sera precedente.
Dopo un ultima passeggiata ritorniamo in hotel.
3° GIORNO – 9 MAGGIO Ci svegliamo, quest’oggi non prestissimo, e dopo aver preparato la valigia lasciamo l’hotel. Oggi colazione da “7 eleven”: bicchierone di cappuccino ed una stupenda briosche alla cannella! Poi gironzoliamo per la città, questa volta accompagnati da un caldo sole.
Molto bello il Salushallen, l’antico mercato coperto del pesce dove ci fermiamo a comprare il miticol salmone. Poi ci dirigiamo verso la Chiesa di Santa Cristina che si affaccia sul canale.
Ci rimaniamo poco perchè ben presto si riempie di turisti tedeschi in attesa dell’inizio della funzione in lingua. Poi proseguiamo attraverso il dedalo di viuzze che compone il centro pedonale e storico: molto molto carino.
Ritorniamo verso l’Avenyn per il pranzo. Mangiamo al KeyBar e anche stavolta il cibo si rivela squisito: filetto di carne morbidissimo accompagnato da salsa bernese e da un mix di verdurine appetitose. Il conto è decisamente meno caro di quelli dei giorni precedenti (circa 11€ a testa!).
Giusto il tempo per un’ultima passeggiata e poi via verso l’aeroporto.
Arriviamo nei pressi dell’aeroporto in abbondante anticipo rispetto all’orario di partenza e così decidiamo di andare un po’ a zonzo nei dintorni.
A circa 15/20 km arriviamo in un piccolo angolo di paradiso sul mare: Lilleby! Il panorama è di quelli che non si dimenticano facilmente … E l’idea di condividere tutto questo con l’amore della mia vita rende tutto ancora più speciale.
Un piccolo porticciolo con un esiguo numero delle tipiche casette che si affacciano sul mare, il tutto in una cornice naturale pazzesca.
Prati verde brillante, mare blu, isolotti rocciosi e all’orizzonte delle nuvole nere che lasciano però scorgere la luce intensa del sole.
Quest’ultima immagine mi rimane negli occhi e nel cuore e lo rimarrà per sempre. Purtroppo però è ora di partire.
Il piccolo aeroporto è affollatissimo a causa di 3 voli a partenza ravvicinata. E’ tutto ingolfato: check-in, bar, sala d’attesa … Ma il volo (sempre Ryanair) parte in orario ed intorno alle 20.00 atterriamo a Bergamo Orio al Serio.
Grazie Svezia: mi sei entrata nel cuore, con la tua natura prorompente e la tua gente così lontana da noi per abitudini ma davvero molto ospitale!