Gli allegri diavoli dei carnevali dominicani

Nel mese di febbraio la Repubblica Dominicana mostra la sua faccia più allegra e pittoresca con le celebrazioni del carnevale.
Scritto da: balzax
gli allegri diavoli dei carnevali dominicani
Partenza il: 16/02/2019
Ritorno il: 24/02/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

Nel mese di febbraio la Repubblica Dominicana mostra la sua faccia più allegra e pittoresca con le celebrazioni del carnevale. Il carnevale dominicano si caratterizza per la presenza nelle sfilate di personaggi caratteristici, che accompagnandosi con musiche e danze fanno ricordare ai presenti l’origine e la storia della gente dominicana. La mescolanza degli elementi carnevaleschi nasce dalle tradizioni africane portate qui dagli schiavi del Senegambia, che si combinano con i costumi e gli abiti europei dei padroni e colonizzatori francesi e ispanici. Benché il mese del Carnevale sia febbraio, nel paese vengono organizzate manifestazioni carnevalesche anche alla fine della Settimana Santa e per la festa della Restauraciòn, l’inizio della guerra di liberazione dalla sovranità spagnola, che è il 16 agosto.

I principali personaggi che caratterizzano il carnevale dominicano sono:

– i diablos cojuelos (diavoli zoppi). Vanno terrorizzando la popolazione e sferzando le persone che si avventurano nelle parate con fruste e vesciche rigonfie. Il diavolo zoppo rappresenta un demone malizioso e giocoso che, racconta la tradizione, fece arrabbiare il diavolo al punto che questi lo gettò a terra. Nella caduta il diavoletto si ferì una gamba azzoppandosi. Il diablo cojuelo è il re del carnevale dominicano. I personaggi hanno dei ghigni tremendi e sono vestiti con costumi coloratissimi, pantaloni larghi dai colori vivaci e maschere orribili che vorrebbero ridicolizzare gli opulenti mantelli dei signorotti medioevali che dominarono l’isola.

– il robalagallina. Si dice che questo personaggio viene dal passato, quando c’era l’usanza di ungere i ladri di galline con dell’olio appiccicoso e farli girare per i villaggi coperti di piume esponendoli allo scherno della gente. Col tempo la figura di questo personaggio si è modificata. Oggi il robalagallina è una figura femminile (interpretata da un uomo) dotata di tettone e culone enormi, con un gigantesco coloratissimo vestito e un ombrellino parasole di prammatica. Il donnone si aggira per viottoli e negozietti chiedendo cibo per i suoi pulcini, che non sono altro che i giovani del villaggio che lo seguono in confusa e rumorosa processione, cantando filastrocche come

ti-ti, manatí ton-ton, molondrón roba la gallina, palo con ella

Che è meglio non tradurre. Diciamo che “echar un palo” ha un significato molto goliardico. La gente dà soldi o dolci alla gallina, che prontamente li lancia dietro al suo corteo di ragazzotti, che si gettano per arraffarli.

– i platanuses. Personaggi tipici del carnevale di Cotuì. Si cospargono il corpo con foglie secche di banano e si coprono la faccia con una maschera di zucca dipinta in vari colori.

– i lechones, letteralmente “suinetti”. Le maschere hanno un muso di maialino allungato e stilizzato in modo da sembrare un becco di papera, e hanno le corna. Sul becco dei lechones spesso ci sono ammennicoli elaborati che rendono le maschere delle vere e proprie opere d’arte.

Nicolas Den Den, è un orso che, pur essendo trascinato con una catena dal domatore, procede ballando e facendo ridere i bambini che assistono alla sfilata. A Montecristi lo chiamano “l’orso Nicolàs”.

los travestis. I travestiti sono personaggi comunissimi in tutti i carnevali, allegri e scanzonati. Nelle sfilate spesso gli uomini si vestono da donna e giocano e scherzano con gli spettatori che assistono alla passerella.

Chi fa una vacanza nella repubblica Dominicana in febbraio non può mancare di assistere a una sfilata del carnevale più vicino al luogo di villeggiatura dove si trova. Il carnevale più famoso è quello di La Vega, cittadina a 30 km da Santiago, ma spettacolari sono anche i carnevali che si svolgono nella stessa Santiago, a Montecristi (confine con Haiti), a Cotuì (80 km a nordest di Santo Domingo), a San Juan de la Maguana nel sudovest. Negli ultimi tempi vengono organizzate sfilate di carnevale anche nella capitale Santo Domingo, a La Romana, Samanà e Punta Cana, località meno dotate di tradizione carnevalesca genuina ma sicuramente più turistiche. Di seguito una breve descrizione di tre carnevali che si svolgono in località di provincia, ma che sono i più caldi e ruspanti del paese.

Carnevale di La Vega: la sfilata del Carnaval de La Vega è uno spettacolo eccezionale. Ogni domenica di febbraio, nelle prime ore del pomeriggio, i famosi Diablos Cojuelos di La Vega escono per le strade della città armati di vesciche di toro gonfiate, con cui colpiscono gli spettatori che per fare fotografie o solamente per vederli da vicino si azzardano a scendere in strada mescolandosi alla sfilata. I colpi sono più che altro simbolici: i diablos colpiscono solo i glutei e le gambe degli spettatori più incauti e dei fotografi più coraggiosi. Avendone presi un paio sul sedere, posso testimoniare che non fanno male. Il centro dell’attività è nella calle Padre Adolfo, da qui il corteo prosegue verso il Parque de las Flores dove i figuranti si radunano alla fine della sfilata.

I costumi dei diablos di La Vega sono estremamente curati. Vorrebbero rappresentare un diavolo medioevale, antropomorfo e mefistofelico, con orecchie grandi, bocca aperta e lunghi denti aguzzi esposti all’aria.

Carnevale di Montecristi: Montecristi, nel nordovest del paese al confine con Haiti, ha una grande tradizione carnevalesca. La sfilata consiste in un vero e proprio duello tra i “toros” che hanno maschera da suino e sono vestiti con costumi colorati, e i “civiles” che invece devono indossare pantaloni corti o jeans e vestiti normali. Le due parti si sfidano a colpi di frusta. Gli spettatori devono stare molto attenti se decidono di avvicinarsi alla scena, perché qui le fruste sono vere fruste da mandriano. Il rischio di prendersi una frustata involontaria dai contendenti è alto. Per questa ragione il Carnaval de Montecristi viene considerato il più violento tra quelli dominicani.

Carnevale di Cotuì: piccola cittadina della provincia di Sanchez Ramirez, circa a metà strada tra Santo Domingo e Santiago dove c’è una miniera d’oro ormai quasi esaurita, Cotuì ospita un carnevale di antica tradizione popolare. Le maschere si coprono di rivestimenti vegetali e animali: foglie di banano secche, zucche svuotate tipo halloween e alveari di termiti e vespe. Oppure le figure si tingono la faccia di colori vivacissimi.

Qui rischi per gli spettatori non ce ne sono.

Guarda la gallery
repubblica-dominicana-z6mm5

Carnaval de La Vega - "Diablo cojuelo"

repubblica-dominicana-s7z7x

Carnaval de La Vega - "Diablo cojuelo"

repubblica-dominicana-9tn63

Carnaval de La Vega - "Diablo cojuelo"

repubblica-dominicana-874w1

Carnaval de Cotuì - Il "Robalagallina"

repubblica-dominicana-jdx88

Carnaval de Montecristi - Combattimento a colpi di frusta

repubblica-dominicana-9fzbb

Carnaval de Cotuì

repubblica-dominicana-whkkp

Carnaval de Cotuì - Il "Platanuse"

repubblica-dominicana-33ckn

Carnaval de Santiago - I "lechones"

repubblica-dominicana-73q4a

Le miss del Carnaval de Santiago



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari