Giugno all’Isola d’Elba
Buoni consigli per raggiungere le spiagge migliori!
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Nel mio secondo diario di viaggio che pubblico in questo sito, dopo aver raccontato il viaggio con mia moglie a Berlino in occasione del Capodanno 2009, vi voglio parlare della mia vacanza svolta all’Isola d’Elba in compagnia di mia moglie per il ponte del 2 Giugno 2010. Il viaggio in totale è durato 5 giorni, dal 01/06/2010 al 06/06/2010, dove oltre all’Isola d’Elba abbiamo anche visitato Marina di Bibbona (LI) soggiornando per una notte, ovvero quella del 1 Giugno, Marina di Cecina, dove abbiamo dormito la notte del 05 Giugno e, infine, la domenica 6 Giugno abbiamo fatto una veloce sosta a Firenze in occasione della mostra di De Chirico a Palazzo Strozzi. Il nostro viaggio, come detto in precedenza, ha inizio il 01 Giugno 2010 dove in macchina da Ravenna raggiungiamo in poco meno di 3h Marina di Bibbona, una località di mare non molto grande, a 43 km da Piombino, che è il porto di riferimento per l’imbarco per l’Isola d’Elba. Come albergo per soggiornare a Marina di Bibbona abbiamo scelto l’albergo “Varo Village”, un albergo a 4 stelle, nuovo e moderno complesso alberghiero, costituito da un edificio principale ed altri cinque edifici adiacenti. L’immobile principale comprende camere standard, superior e deluxe; non mi ha molto soddisfatto il loro parcheggio in quanto piccolo e non visibile a prima vista. Abbiamo cenato presso il loro ristorante, tutto a base di pesce, ottima cucina, il pesce era fresco di giornata, per cui sia come stanza, una matrimoniale lato piscina, sia come ristorante, sia come personale di albergo, ci siamo trovati molto bene, da provare! La mattina del 2 Giugno 2010 di buon ora e sotto una pioggia torrenziale ripartiamo da Marina di Bibbona alla volta di Piombino e in poco meno di 40 minuti arriviamo al porto, dove con grande sorpresa e gioia, ci dicono al check in della Moby Lines che possiamo partire anche prima dell’orario stabilito sulla nostra prenotazione. Infatti in origine dovevamo partire con la nave da Piombino alle 11.10, ma in realtà siamo partiti con la nave delle 10.00 in quanto c’era la possibilità di posto sia per noi sia per la mia macchina, e quindi all’Isola d’Elba in poco meno di 1h siamo sbarcati, arrivando come detto prima in anticipo rispetto all’orario programmato. Siamo arrivati al porto di Portoferraio, che rappresenta il capoluogo dell’isola con quasi 12.000 abitanti, ed è il paese più grande di tutta l’isola ed anche quello che ha il maggior numero di monumenti. Noi abbiamo visitato il Forte Falcone, Forte Stella e Villa dei Mulini. I Forti sono situati sui due colli sopra il centro storico, la Villa si trova tra i due. Cominciamo il nostro giro con Forte Falcone che possiede molte porte, ma quella aperta al pubblico si trova in Via Guerrazzi. Il Forte è stato costruito nel 1548 dai Medici in difesa dei continui attacchi dei pirati. Il suo ampio interno è fatto a terrazze, collegate tra loro da numerose scale e sottopassaggi. Le mura molto imponenti, circondano tutto il centro antico di Portoferraio. Grazie alla sua altezza possiamo vedere tutto il paese ed il territorio circostante. Finita la visita, andiamo in direzione di Forte Stella già individuato da Forte Falcone per il suo colore roseo ed il dominio sulla baia, essendo situato sulla seconda collina di Portoferraio. E’ stato costruito nello stesso anno del Falcone e per gli stessi scopi di difesa. Dalla privilegiata posizione della piccola fortezza, la vista spazia dal giardino della villa dei mulini, alla rada e tutto il centro storico. Usciamo, facciamo 150 m e ci troviamo alla Villa dei Mulini dove nel 1814-1815 alloggiò Napoleone, al suo interno troviamo numerosi suoi oggetti caratteristici del periodo, bello il giardino ed il panorama sulla scogliera. Dopo questo breve giro, andiamo a pranzare in una trattoria con cucina tipica napoletana, molto buona, prezzi non tanto alti, mangiamo tutto a base di pesce dall’antipasto, al secondo, compreso di dolci, il tutto per una cifra intorno ai 70 Euro in due. Alle 14 prendiamo la macchina e ci dirigiamo al nostro albergo scelto per questi 3 giorni all’Isola d’Elba, l’albergo in questione si chiama “Hotel Villa Giulia”, situato tra i pittoreschi centri di Capoliveri e Porto Azzurro, un 3 stelle con una moderna struttura dotata di piscina e ristorante panoramico, a pochi minuti dalla meravigliosa spiaggia del Lido di Capoliveri, uno dei più suggestivi luoghi dell’Isola d’Elba. Ci hanno dato una bella stanza, con 2 letti matrimoniali, bagno, 2 armadi dove inserire i nostri vestiti, ma soprattutto con una bella visto sul mare, la spesa totale pagata per 4 giorni 3 notti in B&B è stata di 174 Euro. Dopo un breve riposo, il pomeriggio ci siamo diretti a conoscere le prime 2 spiagge dell’Isola d’Elba, chiamate rispettivamente “Zuccale” e “Barabarca”; la prima spiaggia è lunga 200 metri, c’è la sabbia sia a terra sia come fondo, ed è rimasta una delle poche spiagge incontaminate dalla mano dell’uomo. La spiaggia di “Barabarca”, invece, è situata di fianco a quella di “Zuccale”, sotto il paese di Capoliveri ed è esposta a Sud-Ovest. La lunghezza di tale spiaggia è di 100 metri, ed ha un fondo di sabbia e ghiaia. Abbiamo passato il pomeriggio tra queste 2 spiagge, ma senza costume in quanto il tempo era piuttosto incerto e freddo, dopodiché la sera abbiamo conosciuto il paese di Capoliveri, il cui centro storico è caratteristico e assai vivace in estate quando i negozietti di artigianato, le enoteche, i locali di ristoro e di ritrovo lo rendono uno dei paesi con più intensa vita notturna. Il paese nacque come fortezza d’altura in epoca etrusco – romana, in posizione strategica dalla quale era possibile controllare i due mari di meridione e di ponente e, in alcuni punti più elevati, arrivare a vedere il mare di settentrione e la stessa Portoferraio, l’antica Fabricia romana. Ad oggi Capoliveri conta 2.600 abitanti circa; la sera siamo andati a cenare in una pizzeria chiamata “La Lampara”, situata nel centro di Capoliveri, si mangia all’aperto o nelle sale interne con numerosi tavoli anche per piccole comitive; ottime pizze cotte con forno a legna, la cucina marinara è effettivamente casalinga, curata e molto gradevole. Il personale è particolarmente cortese e disponibile il che non guasta. Dopo la serata trascorsa quindi a Capoliveri, ci dirigiamo nuovamente nel nostro albergo per poter trascorrere la nostra prima notte all’Isola d’Elba. La mattina del 3 Giugno 2010 con un bel sole caldo all’orizzonte andiamo al ristorante del hotel per fare colazione, e ci accorgiamo che ognuno di noi che ha la camera prenotata, ha al tempo stesso il tavolo personalizzato con il numero di stanza, valido sia per la colazione, sia per il pranzo sia per la cena, e abbiamo trovato sul nostro tavolo già un vassoio di cornetti e tazze da riempire con latte o caffè. Sia la colazione sia il pranzo erano serviti a buffet mentre la cena era con servizio a tavolo, siamo rimasti molto soddisfatti di questa loro organizzazione, così non avevamo la premura o la preoccupazione di trovare un tavolo libero per poter mangiare, in quanto sapevamo già di avere il nostro tavolo personalizzato. Dopo la colazione, ci siamo diretti con la macchina verso la spiaggia di “Sansone”, definita da tutti ed è veramente così, la più bella spiaggia in assoluto dell’Isola d’Elba. La spiaggia di ghiaia bianca è sempre molto tranquilla, poiché non è facile da trovare, e tantomeno una volta trovata non è semplice raggiungerla. Vale però la pena cercarla, per la limpidezza dell’acqua e la pace che vi regna. È lunga 300 metri ed ha un fondo di ghiaia, l’unico modo per raggiungerla è arrivare dalla vicina spiaggia della “Sorgente”, dove uno stradello di 200 m le congiunge. La Sorgente si trova a 5 km da Portoferraio e vi si accede da un sentiero vicino al bivio Enfola Viticcio. Si può parcheggiare sul bordo strada. Non appena raggiunta tale spiaggia, siamo rimasti incantanti dalla bellezza del posto, un mare pulito, limpido, verde, con ghiaia bianca, sembrava veramente di essere ai Caraibi, l’unico inconveniente era l’acqua fredda, ma noi abbiamo vinto la paura di gettarci in mare con acqua fredda e ci siamo fatti il nostro primo bagno all’Isola d’Elba. Dopo un paio di ore di relax e divertimento, abbiamo proseguito il nostro giro turistico in macchina dell’isola, svolgendo il percorso dell’anello occidentale dell’isola lungo 50 km. Partendo da Procchio, piccolo paese apprezzato dai turisti per la bella spiaggia e la conformazione particolare del golfo, ci dirigiamo verso Marciana Marina dove passando dal lungomare abbiamo visto la piccola insenatura del Cotone, (antico porticciolo naturale), la spiaggia della Fenicia e la Torre Saracena. Proprio a ridosso dell’insenatura del Cotone, c’è un bel ristorante (da provare!), chiamato “Borgo al Cotone” dove abbiamo mangiato benissimo, tutto a base di pesce fresco di giornata, a ridosso degli scogli dove si posizionavano i vari gabbiani in cerca di cibo dato da noi turisti. Dopo un bel pranzo effettuato in questo ristorante e dopo un giro per il paese di Marciana Marina, continuiamo per Poggio situato ai piedi del Monte Capanne, da qui la strada che ci porta a Marciana Alta s’immerge nella folta vegetazione di castagni. Il paese, sovrastato dalla Fortezza Pisana del 1100, può essere visitato solo a piedi, le antiche vie sono irte e strette. Dopo 1 km dall’uscita del paese, troviamo un piazzale con un punto panoramico. Continuiamo in direzione della Zanca, dove possiamo fare una piccola deviazione per S. Andrea (località sul mare a 2 km.) e intraprendere una passeggiata sugli scogli (tramite un comodo sentiero) fino a Cotoncello, luogo molto particolare. Riprendiamo il nostro giro, direzione Chiessi, la strada poco prima di entrare in paese è scavata nella roccia a strapiombo sul mare. Dopo 2 km arriviamo a Pomonte dove se desiderate, vale la pena fare un bagno alla spiaggia del “Quartiere”, 150 m sotto il paese. Davanti la spiaggia, vicino lo scoglio dell’Ogliera, su un fondale di 9 m (ben visibile dalla superficie) giace una nave da carico affondata nel 1972, l’enorme relitto è diventato abitazione di numerose specie ittiche e ci regala sicure emozioni. Riprendiamo l’auto e andiamo in direzione Marina di Campo passando dai paesi di Fetovaia, stretto golfo con bella spiaggia, e Seccheto. Dopo 2 km quest’ultimo, si trova la spiaggia di “Cavoli”, la più frequentata dai giovani. Il nostro giro finisce a Marina di Campo, 5 km dopo. Il paese, molto apprezzato dai turisti è situato alla destra della spiaggia più grande dell’isola (1500 m). Nel centro troviamo il piccolo porto, in passato usato dai pescatori, adesso anche da imbarcazioni turistiche, il tutto dominato dalla Torre Pisana, anticamente utilizzata per l’avvistamento. Il paese ha una bella passeggiata sul lungomare ed è famoso come ritrovo serale. Dopo questo bel giro panoramico-costiero dell’isola finito nel tardi pomeriggio, rientriamo in hotel, tempo una doccia e un pò di relax, e poi di nuovo in macchina in direzione di Porto Azzurro per trascorrere lì la nostra seconda serata all’Isola d’Elba. Abbiamo fatto un bel giro in centro, gli abitanti di questo paese sono 3.100, sorge in una protetta insenatura del Golfo di Mola, sfruttata fin dall’antichità come scalo naturale nelle rotte marittime tirreniche. I luoghi di maggiore interesse di Porto Azzurro sono il Santuario della Madonna di Monserrato, fatto costruire nel secolo XVII dal Governatore spagnolo Leon. L’immagine della Vergine, conservata nel Santuario, è considerata la copia perfetta di quella esistente nell’omonimo Santuario in Spagna. Altro luogo di interesse è il Forte S. Giacomo, sede della casa di pena, fortezza spagnola del XVII sec.: vi sono in vendita interessanti prodotti artigianali, la Chiesa spagnola Cuore Immacolato di Maria con il monumento marmoreo del gen. Diego D’Alarcson. Come ristoro abbiamo scelto un ristorante pizzeria chiamato “Luna Rossa”, io ho preso una bella pizza tipica napoletana mentre mia moglie pesce, abbiamo mangiato anche qui abbastanza bene, con prezzi contenuti e tantomeno i vari camerieri a disposizione erano piuttosto gentili. Dopo cena abbiamo proseguito a conoscere il centro di Porto Azzurro, dove abbiamo visto molti locali giovanili, pub, discoteche all’aperto, piena di gente, per cui in definitiva è stata una bella serata trascorsa da noi, divertente e anche interessante a livello di luoghi e cose conosciute. La mattina dopo, 4 Giugno 2010, dopo aver fatto una ricca colazione in hotel, abbiamo deciso di passare quasi tutta l’intera giornata in spiaggia, con conseguenze piuttosto disastrose la sera, in quanto ci siamo letteralmente ustionati tutto il corpo, non avendo neanche la crema protettiva, ed essendoci 31 gradi come temperatura esterna. Abbiamo in tutta la giornata visto 4 spiagge, una più bella ed interessante dell’altra; infatti abbiamo iniziato la mattina ad andare sulla spiaggia di “Cavoli”, che data la sua esposizione a sud, ogni anno è una delle prime ad essere frequentate dai bagnanti. La spiaggia è divisa in due da un piccolo gruppo di scogli, molto conosciuta tra i giovani che la frequentano in gran numero. A circa 20 minuti di pedalò, alla sua destra si trova la Grotta Azzurra, facile da trovare seguendo la costa, e piacevole da visitare. È lunga 300 metri con un fondo di sabbia, e dista circa 4,5 km da Marina di Campo seguendo le indicazioni per Seccheto. Dopo un paio di ore trascorse su questa spiaggia, sempre in mattinata, abbiamo raggiunto la spiaggia di “Laconella”, non molto grande, appena 100 metri di lunghezza, con un fondo di sabbia, ma il vero problema di questa spiaggia è il parcheggio, in quanto non esiste parcheggio per le macchine e per raggiungerla bisogna percorrere una strada piuttosto stretta. La spiaggia si trova in un’affascinante insenatura all’interno del golfo di Lacona, si arriva andando in direzione di Marina di Campo, dopo essere usciti per 1 km dal paese, nel punto in cui inizia la salita svoltiamo a sinistra, ancora 1 km e si accede alla spiaggia tramite un viottolo di 200 m circa, dopo aver lasciato la macchina lungo il ciglio della strada. Alla fine della mattinata, siamo rientrati in albergo per pranzare e provare quindi per la prima volta la cucina del nostro albergo, era un pranzo a buffet, con diverse portate che una persona poteva scegliere di prendere, alla fine siamo rimasti soddisfatti anche da questo punto di vista per la scelta del nostro hotel all’Isola d’Elba. Il pomeriggio, siamo andati prima sulla spiaggia di “Lido di Capoliveri”, situata all’interno del golfo Stella, in località Lido che pur non essendo un paese, in estate offre molti servizi, ha una lunghezza di 400 metri, ha un fondo di sabbia, e si raggiunge percorrendo la provinciale Portoferraio Porto Azzurro a 4 km da quest’ultimo. A metà pomeriggio, invece, siamo tornati nuovamente sulla spiaggia di “Sansone”, descritta in precedenza, per un ultimo bagno, prima della nostra partenza il giorno dopo dall’Isola d’Elba. La sera abbiamo deciso di andare a visitare Rio Marina, un paesino di 1.800 abitanti, i cui luoghi di interesse da visitare sono la Torre dell’Orologio e il Museo dei Minerali nel palazzo del comune che accoglie 700 esemplari di minerali dell’Elba. Al ritorno a Capoliveri, ci siamo fermati in un ristorante pizzeria, chiamato “La Bruschetta”, situato in località Padreterno a Rio nell’Elba, dove abbiamo mangiato un ottima pizza, grande, cucinata mediante forno a legna, e un ottima tagliata di carne, abbondante, ricca, compreso di dolce ed antipasto, abbiamo speso circa 35 Euro in due. La mattina del 5 Giugno 2010, giorno della nostra partenza dall’Isola d’Elba, dopo aver fatto colazione e lasciato il nostro hotel, ci siamo diretti in macchina a Porto Azzurro, dove alle 9.30 abbiamo iniziato la nostra escursione prenotata il giorno prima su una barca chiamata “Dollaro II”, una barca di 15 metri di lunghezza che può trasportare fino a 40 persone. Effettua escursioni per gruppi ed individuali da Aprile ad Ottobre lungo la parte sud-orientale dell’isola d’Elba, costeggiando le spiagge e le insenature a ridosso del Monte Calamita e della Costa dei Gabbiani, una delle zone più selvagge e incontaminate in gran parte accessibile solamente via mare. Franco, lo speaker di bordo, illustra non solo le bellezze naturali giocando con i gabbiani reali ma anche le suggestive strutture ed i vecchi macchinari ora abbandonati dell’attività estrattiva del ferro di cui l’Elba per millenni è stata protagonista. Le escursioni sono giornaliere, una al mattino ed una al pomeriggio, ed hanno una durata di circa 3 ore. Non vengono effettuate la domenica pomeriggio. Durante la navigazione è prevista una sosta per gustare il Moscato, un vino tipico dell’Elba, offerto dal comandante. L’imbarcazione dispone di bar e toilette. L’itinerario effettuato da tale imbarcazione è il seguente: Spiaggia di Naregno – Cala Iscoli – Costa dei gabbiani – Grotta delle Capre – Spiaggia del Remaiolo – Spiagge bianche – Miniere di Punta Calamita – Spiaggia dell’Innamorata – Isole Gemini – Spiagge di Pareti, Morcone, Madonna delle Grazie, Baia di Barabarca. Le partenze da Porto Azzurro sono una al mattino ore 9.30 con rientro ore 12.30 circa, e una al pomeriggio ore 15.30 con rientro ore 18.30 circa. Dopo essere rientrati da questa nostra escursione intorno a mezzogiorno, ci siamo diretti in macchina sul versante orientale dell’isola, percorrendo un’altra strada costiera e panoramica, in direzione di Rio Marina, dove ben visibile sopra il paese si trova la vecchia cava per l’estrazione della pirite, da cui si ricava il ferro, adesso chiusa e adibita a parco minerario; nel paese c’è anche il museo dei minerali Elbani. Sul molo del porto spicca la Torre con l’orologio costruita dagli Appiani nel 1500. Torniamo indietro in direzione di Rio Elba riprendendo la strada appena fatta. Si ritiene che il paese sia stato il primo centro abitato sull’isola e che sfruttasse le vene minerarie già nel periodo neolitico, come testimoniano alcuni ritrovamenti nella grotta di S. Giuseppe. Per tornare a Portoferraio percorriamo una stretta, ma breve strada che attraversa il Monte Volterraio. Dopo aver scollinato (altezza 350m) si ha una vista panoramica stupenda, sulla baia di Portoferraio, spettacolare nell’ora del tramonto. Poco più avanti troviamo ciò che resta del Castello del Volterraio costruito negli anni 1000 in cima ad uno sperone roccioso. Alla fine di questo stupendo giro per l’isola e tantomeno bellissimi ed intensi giorni trascorsi sull’isola, alle 15.40 prendiamo la nave della Moby Lines che da Portoferraio ci porta a Piombino, dove sbarchiamo un ora dopo, e ci dirigiamo in direzione di Marina di Cecina, dove soggiorniamo per la notte del 5 Giugno, in un villaggio a 4 stelle chiamato “La Buca del Gatto”, a soli 400 metri dal mare, nel cuore della costa degli Etruschi in Toscana, a pochi minuti da Volterra, San Gimignano e Pisa. Il villaggio dispone di numerosi servizi ed è il luogo ideale per chi desidera trascorrere una vacanza rilassante e divertente allo stesso tempo. Il residence offre inoltre 3 ristoranti, un bar, una meravigliosa piscina esterna, connessione internet Wi-Fi nella hall, campo da tennis, campo da calcetto, basket e pallavolo, maneggio, servizio di animazione e miniclub, nonché un’ampia sala congressi. Dopo aver conosciuto il nostro villaggio, ci dirigiamo a conoscere il paese di Cecina, per la verità un pò povero di cose e monumenti da vedere, ci siamo diretti in centro dove abbiamo visitato un pò di chiede e in serata abbiamo cenato in una pizzeria chiamata “Regina Margherita”, anche qui c’era un ottima pizza cotta con forno a legna, ottimo rapporto qualità-prezzo, per cui poi dopo cena ci siamo diretti nuovamente al villaggio per un pò di relax e riposarci per il rientro a casa il giorno dopo. Il giorno dopo, infatti, la domenica 6 Giugno 2010, di buon ora ci siamo alzati, abbiamo fatto colazione, anche qui ogni camera aveva il suo tavolo personalizzato con il numero della camera sopra, e poi siamo partiti alla volta di Ravenna, dove lungo il tragitto abbiamo fatto una sosta intermedia a Firenze, per visitare la mostra di De Chirico a Palazzo Strozzi, dopodiché siamo arrivati a casa a Ravenna, abbastanza stanchi e tantomeno ustionati dal forte sole preso negli ultimi due giorni della nostra vacanza all’Isola d’Elba. In definitiva da questo mio viaggio posso dire che l’Isola d’Elba è davvero un posto incantevole, era la seconda volta che ci andavo, e rispetto alla prima volta abbiamo visto molte più cose, abbiamo visto diverse spiagge, di cui vi consiglio quella di “Sansone”, “Zuccale”, “Barabarca”, “Innamorati”, “Laconella”, nuovi paesi, è un luogo dove potersi rigenerare e rilassarsi, in quanto con poco traffico, per cui la consiglio vivamente a tutti.