Girovagando per la Riviera dei Cedri

Dieci giorni in giro per la splendida Riviera dei Cedri tra paesaggi incredibili e profumi magici
Scritto da: Carmela Allegretta
girovagando per la riviera dei cedri
Partenza il: 10/08/2013
Ritorno il: 19/08/2013
Viaggiatori: 5
Spesa: 1000 €
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Partiamo da Molfetta (BA) per i nostri 10 giorni nella Riviera dei Cedri, ospiti da amici che hanno casa a Scalea (CS), ma decidiamo di prendercela comoda visto che guardando le previsioni meteo, nella zona di destinazione, il sole si fa desiderare. Così decidiamo di deviare verso la Costiera Amalfitana per cibare la vista di paesaggi unici e spettacolari. Ci fermiamo ad Amalfi, dove paghiamo un’ora di parcheggio (5 euro) e decidiamo di passeggiare per il suo grazioso centro, pieno di negozietti e limoni (e derivati). Non ci facciamo mancare, infatti, una granita al limone, un trancio di pizza e il caffè. Prima di proseguire decidiamo di acquistare un lemoncello per farci compagnia nelle serate a venire e una visita al famoso e stupendo Duomo (6 euro). Poi saliamo in macchina e la strada ci porta a Salerno, dove ci fermiamo per un breve giro nel centro e lungo il suo graziosissimo lungomare, che ci ha conquistati. Infine arriviamo a Scalea, dove scarichiamo i bagagli, ci rinfreschiamo e siamo pronti per cenare. Decidiamo di andare sul sicuro, prenotando ad un ristorante da noi conosciuto “Tarì”, in pieno centro storico (Piazza Maggiore de Palma) dove ogni sera si svolgono vari manifestazioni: concerti, letture poetiche in una splendida cornice. Con circa 20 euro a testa ordiniamo antipasti centrali e delle ottime linguine allo scoglio: siamo più che soddisfatti! Resta solo lo spazio per qualcosa di dolce e puntiamo ad una cornetteria (Yo-go soft) che fa dei cornetti deliziosi (anche al cedro, mou e creme varie).

Secondo giorno: 11.08.13

Dopo una ricca colazione ci dirigiamo verso Diamante, la città dei murales e del peperoncino, fermandoci al lido Kevinsara (ombrellone e due lettini 10 euro), trascorrendo tutta la giornata in assoluto relax tra mare e lettino. A sera ci dirigiamo verso l’interno, esattamente a Grisolia, un paesino di montagna nel Parco Nazionale del Pollino, separato dalla città confinante (Maierà) da un burrone (!). Il paesino è già illuminato a festa per la prossima festa di San Rocco, patrono della città (16 agosto). Noi ci fermiamo alla sagra che è in corso: la sagra del cinghiale, gustando degli ottimi fusilli calabresi al ragù di cinghiale e lasciandoci trasportare dalle allegre musiche locali. Infine torniamo a Scalea per una passeggiata e una granita al cedro.

Terzo giorno: 12.08.13

Oggi la nostra meta è Praia a Mare che ha come attrazione principale la splendida isola di Dino, la maggiore delle isole calabresi. Il suo nome secondo alcuni deriva dal tempio (aedina) che un tempo era presente sull’isola e dedicato a Venere, mentre secondo altri avrebbe origini greche: “dina” in greco significa vortice, tempesta, e tali vortici sono particolarmente pericolosi nel lato che si affaccia sul mare aperto. Ad ogni modo l’isola è circondata da barche, barchette e pedalò che la circumnavigano. Noi ci fermiamo in un lido poco distante dall’isola, godendoci l’intera giornata in spiaggia fino ad un meraviglioso tramonto che è una gioia per gli occhi. A sera adocchiamo ancora una sagra, sempre del cinghiale, ma questa volta a Praia città: oggi optiamo per un panino con salsicccia di cinghiale. Poi ci concediamo una passeggiatina per il centro della città e ci fermiamo in un grazioso localino, sulla strada principale, Sabbia&Cioccolato per gustare un dolce al cucchiaio: la mia torta ai tre cioccolati è deliziosa!

Quarto giorno: 13.08.13

Dopo una colazione alla pasticceria Daniela a Scalea, nei pressi della stazione, facciamo ancora una volta rotta verso Diamante, ancora una volta al lido Kevinsara: oggi il mare è pulito, calmo, limpido e bellissimo. Ci facciamo consigliare un ristorantino di pesce dai gestori del lido, i quali ci indirizzano verso il ristorante “La guardiola”, poco prima del lido. Il posto è molto carino, con una veranda affacciata sul mare e davvero romantica, anche perchè ci arriviamo poco dopo il tramonto; anche le linguine alla guardiola non ci deludono. Paghiamo e a piedi arriviamo fino al centro di Diamante: la città è famosa per i suoi circa 150 murales disseminati un po’ ovunque tra i suoi vicoletti, tutti molto originali e perfettamente integrati nell’abitato, tanto da poterla considerare un vero e proprio museo all’aperto. Tanti sono i negozi che vendono peperoncino, considerato il viagra dei poveri, e di souvenir. Noi decidiamo di comprare dei dolcetti al cedro da consumare in veranda a Scalea.

Quinto giorno: 14.08.13

Dopo un’ottima colazione al bar La Dolce Isola a Scalea, ci muoviamo ancora verso Praia, fermandoci al lido Azzurro, dall’altro costone dell’isola rispetto all’altra volta. Anche oggi il mare non ci delude e la giornata passa veloce e tranquilla. La sera decidiamo di arrivare alla vicina San Nicola Arcella, piccolo comune diventato autonomo nel 1912 e che si trova su uno strapiombo a 110 m sul livello del mare. La città è tutta illuminata a festa, cosa che la rende ancora più graziosa e noi abbiamo prenotato in un locale in pieno centro storico, “La vecchia guardia”, un ristorante aperto da poco più di un anno, ma davvero consigliato per la genuinità dei prodotti, la cortesia dei gestori ed il rapporto qualità-prezzo. Dopo una cena paradisica decidiamo di allungarci fino alla terrazza panoramica, da cui ammirare tutto il golfo e da cui ci godiamo i fuochi d’artificio che sparano a mezzanotte, visto che ormai è Ferragosto.

Sesto giorno: 15.08.13

Oggi, essendo Ferragosto abbiamo già prenotato i lettini per tempo al solito lido Kevinsara di Diamante e ci arriviamo un po’ prima del solito, per evitare il traffico tipico di questa giornata. Il mare anche oggi è degno di nota e il nostro pranzo è molto leggero visto che ieri sera non ci siamo regolati. Purtroppo il nostro pomeriggio di relax viene rovinato da un bel temporale che ci costringe a tornare a Scalea. Qui non piove per cui decidiamo di fare un giro per il centro, spingendoci fino alla Torre Talao, simbolo di Scalea e di origine aragonese, tipico esempio del sistema delle torri utilizzato durante il Regno di Napoli. Per la sera abbiamo deciso di tornare a Praia dove oggi si festeggia la Madonna della Grotta, patrona della città: la Madonna viene portata per mare con una barca, seguita da tante altre, e costeggia con la barca tutto il golfo. Al suo passare ogni lido, e sono davvero tanti, saluta la Madonna con una batteria di fuochi d’artificio. Lo spettacolo è favoloso, anche perché i lidi restano aperti e ci si può fermare sulle sdraio ad ammirare tutti i tanti fuochi d’artificio che si susseguono. Inoltre ogni lido organizza qualcosa: dall’anguriata, al panino con salsiccia, dalla musica live al cocktail serale… insomma ce n’è per tutti i gusti ed è una grande festa per tutti… non manca ovviamente il bagno in notturna! Noi dopo aver assistito allo spettacolo torniamo a Scalea e ceniamo dallo storico locale “Il corsaro”,locale sito sul lungomare e davvero consigliato.

Settimo giorno: 16.08.13

Oggi decidiamo di lasciare la Calabria per arrivare fino alla vicina Basilicata, con precisione a Maratea, unica località di mare della Basilicata sulla costa Tirrenica. Ci fermiamo in località Fiumicello al lido L’approdo, proprio ai piedi del Cristo Redentore che osserva la baia. La città ha ricevuto la bandiera blu 2013 e non si smentisce: le sua acque sono splendide sul serio oltre che incastonate in uno scenario naturalistico favoloso. Purtroppo anche oggi il meteo ci gioca brutti scherzi nel pomeriggio, così anzichè tornare a casa, decidiamo di allungarci ancora un po’ verso la Campania, precisamente a Sapri, il maggior paese del golfo di Policastro (Cilento). La città è tristemente famosa per la spedizione di Carlo Pisacane del 1857 che si risolse in un insuccesso, portando alla successiva Spedizione dei Mille. Ogni anno lo sbarco a Sapri viene ricordato con una rievocazione in costumi dell’epoca. Ci facciamo un giretto per la città il cui lungomare è davvero piacevole, ma decidiamo di tornare verso casa, fermandoci a fare un giro per Maratea. La città è molto graziosa ed è conosciuta come la Città delle 44 Chiese oltre che per il Cristo Redentore, scolpito da Bruno Innocenti. Giusto il tempo di comprare il celebre Amaro di Maratea e ci dirigiamo ancora al ristornate La vecchia guardia a San Nicola Arcella per cena.

Ottavo giorno: 17.08.13

Maratea ci è piaciuta molto, così decidiamo che vogliamo godercela pienamente, sperando in una bella giornata. Oggi scegliamo di andare al lido O Macarro, scelta che si rivela davvero eccellente: per arrivare alla spiaggia si passa in una stupenda pineta e si scendono e salgono svariati gradini, ma lo spettacolo è unico… è stupendo! Il tempo regge e restiamo in spiaggia fino al tramonto e poi decidiamo di raggiungere Massa di Maratea dove si sta svolgendo la sagra del Vitellino Podolico. In effetti è un vitellino da guinnes dei primati, come dicevano i manifestini, ma la coda è impressionante, per cui optiamo per il ristorante Il giardino di Epicuro, poco lontano da dove abbiamo parcheggiato… In realtà non ci ha convinti molto ma forse siamo arrivati troppo tardi, è sabato sera e forse meglio di così non poteva andare.

Nono giorno: 18.08.13

Oggi scegliamo ancora l’Isola di Dino, precisamente il lido san Francesco, molto tranquillo e carino… è davvero un peccato dover lasciare questi posti che ci sono entrati nel cuore… La giornata passa velocemente e forse questo è il tramonto più bello che potessimo vedere. Quindi torniamo verso Scalea e decidiamo di cenare vicino casa: il ristorante Don Pedro è aperto da un annetto, ma non ci delude per nulla. La cucina è un mix di sapori calabresi e siciliani e ci sorprende piacevolmente e poi se è possibile la piazzatta (Piazza Maggiore de Palma) oggi è anche più carina, vista la musica dal vivo. Ci torneremo!

Decimo giorno: 19.08.13

Le valigie sono pronte, lasciamo Scalea alla volta di Maratea, dove ci fermiamo di nuovo al lido O macarro, oggi ancor più pieno, se possibile… La malinconia ci avvince per cui progettiamo di fermarci in qualche posto carino sulla strada del ritorno. Dopo un fugace spuntino a Pecorone al ristorante Da Giovanni, che fa anche degli ottimi panini con formaggi e salumi locali, facciamo tappa a Sammichele di Bari, famoso per le sue macellerie (la nostra è Da Gerardo) sempre pronte ad arrostire carne, in particolare zampina, bombette e gnemeredde (interiora)… beh manca poco e siamo a casa… ma i tramonti in spiaggia di questi giorni ci accompagneranno per tutto l’anno.



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