Girovagando per la Norvegia
GIOVEDI 14/8
Partenza da Bergamo alle 10,00 con un volo Sterling una delle tante compagnie low cost, personalmente la più conveniente, che permettono di viaggiare in Europa. Il biglietto per Oslo ci costa 346€ in due A/R, niente male. Attenzione a non comperare nulla a bordo perché sono carissimi.
Alle 12,15 arriviamo ad Oslo ma ci tocca...
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GIOVEDI 14/8 Partenza da Bergamo alle 10,00 con un volo Sterling una delle tante compagnie low cost, personalmente la più conveniente, che permettono di viaggiare in Europa. Il biglietto per Oslo ci costa 346€ in due A/R, niente male. Attenzione a non comperare nulla a bordo perché sono carissimi. Alle 12,15 arriviamo ad Oslo ma ci tocca aspettare fino alle 17,15 la coincidenza per Kirkenes e poiché la città è distante dall’aeroporto, passiamo il tempo ad osservare gli addetti alla struttura gironzolare su e giù a bordo di monopattini. Finalmente ci imbarchiamo a bordo dell’aereo, la compagnia è la Braathens di proprietà della SAS, pensate che viaggiare all’interno del paese ci costa di più del volo internazionale e cioè 200€ a testa. I posti non sono numerati, quindi ci si può sedere ovunque si voglia. Verso le 19,00 iniziamo la discesa per Kirkenes situata all’estremo nord della nazione. Quello che si può ammirare guardando fuori dal finestrino è uno scenario molto suggestivo, centinaia e centinaia di laghetti, da vere e proprie pozzanghere a specchi d’acqua molto più grandi e incontaminati. L’aeroporto è piccolissimo e deserto, ricorda molto gli scali delle isole minori della Polinesia, e lo scarico bagagli è immediato. All’esterno troviamo la gentile signora che ci ha dato in affitto la camera, la quale è venuta a prenderci per accompagnarci nella sistemazione (May Torild’s overnatting – Tel e Fax: 0047-78992766) trovata grazie a uno dei tanti cataloghi richiesti all’ufficio del turismo norvegese (www.visitnorway.com). Percorsi una decina di Km arriviamo in paese e dopo un rapido giro per il centro giungiamo all’appartamento il quale si rivela molto ampio, arredato in perfetto stile norvegese e cosa più importante pulitissimo. Paghiamo in anticipo la cifra pattuita e cioè 550 NOK al giorno (circa 68€), niente se si pensa ai prezzi che girano in Norvegia. Una volta sistemati i bagagli ci accingiamo a fare due passi per la cittadina, coperti fino al volto visti gli 8° C esterni, e ci accorgiamo che in meno di un’ora la si gira tutta, inoltre notiamo che tutti i nomi delle strade vengono riportati sia in lingua norvegese che in quella russa. Decidiamo di entrare in uno dei due locali con i prezzi più bassi “Ritz”, un consiglio non aspettate che arrivi qualcuno a prendere le vostre ordinazioni perché non si farà vivo nessuno, bisogna andare al banco e sfogliare il menù nel quale troverete solo: pizza, insalata o tacos. Noi scegliamo la pizza, anche se sono originario di Napoli, e la paghiamo anche molto cara (236 NOK – 30€), mentre da bere ci propinano una bevanda che per loro è acqua frizzante, si chiama Artic Freeze ed è al gusto di limone, bè non compratela a meno che non vi piaccia il sapore del bicarbonato di sodio. Al mattino veniamo svegliati da un sole straordinario e credendo di aver dormito fino a tardi guardo l’orologio, sono solo le 4,30 del mattino. VENERDI 15/8 Dopo un rapido giro al centro commerciale ci rechiamo sulla stradina pedonale che costeggia il lago principale di Kirkenes che qui chiamano 1° lago, pensate che in tutto paese si contano circa 3000 laghi. All’ora di pranzo ci fermiamo a mangiare un panino su una panchina e qui ci capita un fatto molto simpatico e curioso. Da lontano vediamo arrivare una persona anziana che ci saluta, si ferma a parlare un po’ con noi e poi va via accennando un passetto da footing. Dopo una ventina di minuti torna indietro e si riferma a parlare raccontandoci che proseguendo per quella stradina dopo 10 Km si arriva al confine con la Russia, anzi insiste per portarci fin lì con il suo furgone, subito rifiutiamo ma ci accorgiamo che non c’è verso di fargli cambiare idea e quindi approfittiamo della sua cortesia visto che in città organizzano dei veri e propri tour a pagamento fino al confine. Sulla strada si costeggiano un paio di laghi e si attraversa un corso d’acqua. Giunti alla dogana ci si ferma un po’ distanti dalle sbarre per scattare qualche foto, è assolutamente vietato farsi beccare con macchine fotografiche o videocamere. Al ritorno ci porta su una collina ad ammirare il panorama della città e del fiordo sulla baia di Kirkenes. Ma non è finita qui poiché insiste per portarci a casa sua per un caffè, ci mostra il suo giardino con un piccolo orticello dove ama coltivare ottime fragole di cui assaggiamo anche una marmellata fatta da lui stesso. Chiacchierando scopriamo che è uno degli uomini più ricchi della città essendo proprietario di una compagnia di navigazione mercantile e che ha girato mezzo mondo ma ama soprattutto recarsi per tre mesi all’anno a Tenerife. Inoltre ci racconta un po’ della vita norvegese e degli stipendi medi che si aggirano sui 45.000€ l’anno, niente male anche se pensiamo al costo della vita e alle salatissime tasse che pagano i norvegesi. Dopo un paio d’ore di chiacchiere ci riaccompagna e ci lascia il suo biglietto da visita. Eh, sì in Norvegia vi può capitare di tutto. SABATO 16/8 Alle 13,30 si salpa per la crociera che ci riporterà a sud. Dopo circa 3 ore di navigazione c’è la prima tappa: Vardo, situata sull’isola di Vardoya è il paese più ad est della Norvegia. E’ collegata alla terra ferma grazie ad un tunnel sottomarino. Qui si può visitare il “Forte Vardohus” fatto costruire nel 1737 da re Cristiano VI, ed ammirare da vicino qualche cannone russo catturato dai tedeschi durante la II guerra mondiale. Gli unici colpi sparati da questa fortezza sono quelli esplosi per salutare il ritorno del sole, ogni anno a Gennaio. Altra tappa verso sera a Batsfjord. DOMENICA 17/8 Di buon mattino si sbarca ad Hinningsvag, chi vuole può aderire all’escursione verso Nord Kapp, noi naturalmente saliamo sul bus anche se ci costa 98€ a testa. Capo Nord è il punto più a nord d’Europa raggiungibile in auto, sì perché il più a nord in assoluto è Knivskjelodden ma il fatto che ci si possa arrivare solo dopo una passeggiata a piedi di 2,5 ore fa si che il posto non sia molto pubblicizzato. A parte la miticità del posto Capo Nord non offre più di tanto. Come accade spesso è diventato una macchina per far soldi con i turisti, infatti è stato costruito un vero e proprio centro con negozio, ristorante, una sala dove viene proiettato un video stupendo e una terrazza dove se si è fortunati si può assistere ad uno spettacolo mozzafiato, noi purtroppo non lo siamo stati poiché vista anche l’ora le nuvole basse ci hanno tolto questa possibilità. Alle 23,00 si arriva a Tromso, ribattezzata la “Parigi del nord” da un visitatore tedesco, probabilmente ubriaco, nei primi anni del 1900. La cittadina è divenuta famosa come punto di partenza per le spedizioni verso il Polo Nord e grazie a questa fama viene anche soprannominata “Porta dell’Artico”. Qui si possono visitare alcuni musei tutti aventi come tema l’Artico e la “Mack Olryggeri” una fabbrica di birra che fino a qualche anno fa deteneva il record di Brewery più a nord del pianeta, recentemente battuto da una fabbrica inaugurata vicino Capo Nord. LUNEDI 18/8 Finalmente dopo quattro giorni di nuvolo cominciamo ad intravedere un po’ di sole, la giornata comincia con l’arrivo ad Harstad, poi si riparte alla volta di Risoyhamn e Sortland situate nel cuore delle isole Vesteralen. Nel pomeriggio ci si ferma a Stokmarknes isola famosa per la lavorazione di stoccafisso e gamberetti. Qui si trova il museo della Hurtigruten che si può visitare rigorosamente a pagamento. Lasciata l’isola puntiamo alla zona più bella di tutto il viaggio, il “Raftsundet” uno stretto lungo 20 Km tra le isole Vesteralen e Lofoten. Le montagne che ci ritroviamo davanti partono dal mare e raggiungono i 1000m di altezza, su alcune cime si possono ammirare ghiacciai che resistono anche d’estate. Più o meno a metà dello stretto il comandante vira a destra ed entra nel Trollfjord lungo 2 Km e largo solo 100m. Questo fiordo è secondo i norvegesi il più bello in assoluto, noi naturalmente siamo d’accordo perché lo spettacolo a cui assistiamo è semplicemente mozzafiato e descriverlo a parole non rende assolutamente l’idea. Alla fine dello stretto giungiamo alle Lofoten, la prossima sosta è a Svolvaer il capoluogo delle isole. La cittadina è nota per avere la più ricca pesca di merluzzi al mondo e per la “Svolvaergeita” (la capra di Svolvaer), una montagna la cui cima ricorda appunto le corna di una capra. Qui si possono ammirare alcuni appassionati che si divertono a saltarle e inoltre potrete assaggiare il salame di renna. In serata si giunge a Stamsund un villaggio di pescatori. MARTEDI 19/8 Durante la notte ci si ferma a Bodo, vista l’ora tarda però non riusciamo a visitarla. In mattinata invece oltrepassiamo il “Circolo polare artico”, il confine della terra del sole di mezzanotte. Questo cerchio invisibile attorno alla terra segna il punto più meridionale in cui è visibile appunto il sole di mezzanotte. Su un isolotto attraversato dalla linea immaginaria è stato posto un mappamondo simile a quello di Capo Nord. Dopo questo passaggio il capitano della nave ci ha rilasciato un certificato che testimonia il passaggio. Verso ora di pranzo sbarchiamo a Sandesjoen, per noi uno dei paesini più carini tra quelli visitati sino ad ora. Nel pomeriggio invece si arriva a Bronnoysund la cui uscita dal porto è per il comandante la più impegnativa di tutta la crociera. Qui siamo nel punto più centrale della Norvegia. Poco dopo l’uscita dal porto alla nostra destra ammiriamo il “Torghatten” la montagna bucata. Il buco è profondo 160m, alto 30 e largo 15. Il fenomeno è dovuto alla forza del mare il cui livello migliaia di anni fa era molto più alto, il punto in cui è riuscito a provocare il foro era evidentemente molto debole. In serata si arriva a Rorvik. MERCOLEDI 20/8 Ci svegliamo a Trondheim, bellissima città situata all’interno del Trondheimsfjord. Qui visitiamo la cattedrale di Nidaros, la più grande chiesa medioevale della Norvegia. Peccato non aver abbastanza tempo per camminare lungo la parte vecchia situata ai bordi di un canale. Le prossime fermate sono Kristiansund e Molde. GIOVEDI 21/8 e VENERDI 22/8 Verso la mezzanotte si arriva ad Alesund cittadina molto carina con i suoi quartieri liberty. L’ultima nottata a bordo della nave è caratterizzata da una navigazione un po’ ballerina dovuta al mare molto agitato. Alle 14,30 sbarchiamo a Bergen, ad aspettarci sul molo troviamo il proprietario della camera che abbiamo prenotato il quale gentilmente è venuto a prenderci. Dopo aver salutato tutte le persone conosciute a bordo ci avviamo verso il nostro alloggio che sfortunatamente è un po’ fuori città. Visitando la Norvegia si arriva ad una conclusione: pernottare negli alberghi che in Italia reputiamo cari, forse lì conviene di più che alloggiare nelle camere di privati. Sì avete capito bene poiché spesso queste ultime sono un po’ fuori dal centro e siccome per fare 15 Km in autobus abbiamo speso 9€ a testa (sommate quattro viaggi per due persone), la conclusione vien da sé. Poi bisogna aggiungere che i proprietari fanno pagare anche le lenzuola e che quasi sempre non offrono la colazione. Tornando al nostro racconto, Bergen è molto carina peccato che piova quasi sempre, in media 300 giorni l’anno (è considerata la città più piovosa al mondo), da non perdere è l’antico quartiere anseatico che si trova dalle parti del porto. Bryggen è stato dichiarato dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità” e conserva ancora integri gli edifici in legno nei quali è stato creato un museo molto visitato “l’Hanseatic museum”. Dal monte Floyen si può ammirare una magnifica veduta della città, ci si arriva con una funicolare. Noi vista la pioggia abbiamo rinunciato. A Bryggen molto caratteristico è anche il mercato del pesce nel quale lavorano molti italiani, proprio da uno di loro volevamo acquistare una confezione di salmone da portare a casa, molto correttamente ce l’ha sconsigliato poiché in Italia costa molto meno. Tra l’altro qui al mercato ritroviamo alcuni compagni di crociera i quali ci informano di aver conosciuto una guida italiana che li porterà in giro gratis, ci chiedono di aggregarci e noi naturalmente accettiamo. La guida di nome Maria è triestina e abita a Bergen da ben 17 anni e si è trasferita qui dopo aver sposato un norvegese, dice di portarci in giro volentieri perché le manca tantissimo la lingua italiana e che per lei parlare nella sua lingua è un piacere. Ritorniamo in alcuni posti già visitati in precedenza ma con una persona che ti spiega la storia di un luogo, si osserva quest’ultimo con uno spirito diverso. Dopo una lunga passeggiata Maria ci lascia e noi ci dedichiamo allo shopping . SABATO 23/8 e DOMENICA 24/8 Lasciamo Bergen per recarci ad Oslo in treno, vi consigliamo vivamente questo viaggio perché è uno spettacolo imperdibile. Dapprima si costeggiano i fiordi poi pian piano si sale di quota arrivando a più di mille metri e passando attraverso paesaggi caratterizzati da laghi e ghiacciai. Secondo noi il panorama vale per intero il prezzo del biglietto, considerando poi la comodità del treno diventa quest’ultimo una validissima alternativa all’aereo. Giunti ad Oslo decidiamo di alloggiare in un albergo nei pressi della stazione e di recarci subito a fare quattro passi per la città. La fortuna dei visitatori della capitale è che partendo dalla stazione centrale e incamminandosi in Karl Johans gate (la via principale) si arriva tranquillamente dappertutto. Visitiamo il Palazzo Reale, la Oslo Domkirke (cattedrale), lo Storinget (parlamento), passiamo per i giardini di Eidsvolls plass e per il Nasjonaltheatret fino ad arrivare ai famosi “Frognerparken e Vigeland Park” che in una giornata di sole e l’ideale per uscire dal caos della città. All’interno vi stupirete della tranquillità di cui potrete godere, dei giardini tenuti magnificamente e delle opere dello scultore Gustav Vigeland. Nel parco sono presenti più di duecento statue tra bronzo e granito. Sulla collina più alta del giardino si nota l’Holmenkollen, il trampolino per il salto con gli sci che ogni anno in Marzo ospita il trofeo sciistico di Oslo. Passeggiando poi nel porto si può fare un salto ai “Akershus Slott e Festning”, il complesso del Castello e della Fortezza Akershus dal quale si gode di un’ottima vista della penisola di Bygdoy che ospita il museo del folklore all’aperto. Noi purtroppo non ci siamo stati perché il tempo a nostra disposizione è terminato e dobbiamo ritornare a casa. Però contiamo di tornare in Norvegia magari con più tempo a disposizione così da avere la possibilità di girare un po’ in macchina nei luoghi visti solo dal finestrino del treno. Così termina il nostro racconto, forse un po’ lungo ma volevamo trasmettere le emozioni che ci hanno accompagnato per tutti i dodici giorni della durata della vacanza, non sappiamo se siamo riusciti nell’intento ma speriamo che abbiate voglia di visitare questo fantastico paese perché ne vale la pena. Saremo felici di rispondere alle vostre curiosità al nostro indirizzo e-mail. Ciao e buona vacanza a tutti. Michele & Cinzia