Girovagando per il sud del Galles

Quest’anno io e il mio fidanzato abbiamo deciso che invece della solita vacanza al mare volevamo fare qualcosa di diverso, quindi dopo varie ricerche la scelta è caduta sul Galles.
Scritto da: gemellina_v
girovagando per il sud del galles
Partenza il: 24/08/2010
Ritorno il: 05/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Quest’anno io e il mio fidanzato abbiamo deciso che invece della solita vacanza al mare volevamo fare qualcosa di diverso, quindi dopo varie ricerche la scelta è caduta sul Galles. Abbiamo prenotato tutto prima di partire: volo da Malpensa a Londra € 90 a testa, b&b e macchina tramite la Enoleggio, pagata circa € 400 per 10 giorni, comprensiva di due guidatori. 1° GIORNO Arriviamo a Londra Gatwich in perfetto orario e neanche alle 10 abbiamo già ritirato la nostra auto. Dopo qualche incertezza iniziale per la guida a destra partiamo alla volta di Cardiff, dove arriviamo grazie all’aiuto del navigatore portato da casa. I Km tra Londra e Cardiff sono circa 250 e noi arriviamo a destinazione alle 14,30 circa, calcolando una pausa per rifocillarci. Il nostro B&B si chiama Preste Garden (£ 59 a notte) ed è a 10 minuti dal centro della città, passando attraverso il Bute Park. Dopo aver depositato i bagagli partiamo alla scoperta di Cardiff; il Bute park è veramente affascinante, anche perché costeggia il fiume. In poco siamo in centro e decidiamo di dirigerci verso il Millennium stadio perché lo vogliamo visitare. E’ molto interessante, peccato che stessero rifacendo l’erba e quindi era un po’ spoglio, però abbiamo potuto vedere spogliatoi, tribuna presidenziale e moltissime altre parti che non avrei neanche immaginato esistessero. E poi questo stadio è multiuso perché oltre ad essere usato dalla nazionale di rugby è usato per le partite di calcio, concerti, motocross acrobatico e chi più ne ha più ne metta. Usciti dallo stadio, dopo quasi due ore di visita, decidiamo di fare un giro a zonzo per il centro, osservando gli edifici, le chiesette e la gente. Vediamo la torre gotica della chiesa di St John e gironzoliamo tra i negozietti situati nelle gallerie vittoriane. Il freddo inizia a farsi sentire, anche perché si è alzato un gran vento, per questo ritorniamo al B&B per cambiarci e decidiamo di cenare in zona, infatti troviamo un pub a pochi passi e ci gustiamo un’ottima grigliata di carne (ps nei pub dovete andare voi ad ordinare al bancone perché nessun cameriere vi chiederà le ordinazioni). 2° GIORNO Dopo un’abbondante colazione all’inglese partiamo alla volta del centro della città. Oggi il tempo non promette nulla di buono, ma noi siamo attrezzati con ombrelli e giacche impermeabili. La nostra prima meta è il castello, ma arrivando dal Bute Park abbiamo modo di ammirare per prima cosa l’Animal Wall, un muro su cui sono poste sculture di animali nell’atto di scavalcarlo. Entriamo nel castello, un complesso formato da una serie di edifici disposto intorno ad un cortile erboso circondato da alte mura. Mi sono piaciute la passeggiata lungo le mura da cui si può ammirare tutta la città dall’alto e il Maschio normanno, la parte più antica del complesso, dalla cui cima nelle belle giornate si può vedere tutta la campagna fino al mare, peccato che quando l’abbiamo visitato noi abbia iniziato a piovere e non si vedeva ad un palmo dal nostro naso. Ovviamente la parte che colpisce di più è la variopinta torre dell’orologio alta 40 metri. Usciti dal castello la pioggia si era fatta insistente per questo ci dirigiamo verso il Civic Centre, un complesso di edifici neobarocchi che comprende: municipio, stazione di polizia tribunale e il National Museum Wales. Noi entriamo proprio in quest’ultimo edificio dedicato alla storia naturale e geologica e all’arte. La parte più interessante è il piano terra che ripercorre la storia geologica con esposizioni multimediali e le immagini aeree che spiegano come si sono formati gli ambienti naturali tipici. Quando usciamo dal mueso la pioggia non aveva per niente smesso, anzi continuerà ad accompagnarci per il resto della giornata, per questo puntiamo verso il centro per entrare in un locale a sederci e mangiare qualcosina. Dopo la pausa relax ritorniamo al Bute Park perché è da lì che partono i Waterbus diretti a Cardiff bay. Il viaggio è piacevole e permette di ammirare la foce del fiume Taff, anche se la pioggia ci ha un po’ impedito la visuale. Cardiff bay sembra proprio una classica cittadina inglese sul mare con il Pier e un’infinità di locali sul lungo mare. La pioggi non ci dà tregua e bagnati come pulcini decidiamo di entrare al Wales Millennium Centre, che ospita varie associazioni culturali e alcuni bar dove decidiamo di rifugiarci perché il freddo e l’acqua iniziano a farsi sentire. L’edificio è realizzato in lastre di ardesia e sul tetto si aprono due finestre a forma di lettere che creano la frase “In queste pietre gli orizzonti cantano”. Quando la pioggi si placa un po’ usciamo alla ricerca di un ristorante per la cena e ci accorgiamo che la Lonely indica ristoranti che non esistono più, ma anche senza il suo aiuto riusciamo a cenare in un gustoso locale sul lungo mare. Dopo cena stremati e bagnati ritorniamo in centro con un pullman e ci buttiamo sotto una rigenerante doccia bollente. 3° GIORNO Oggi lasciamo Cardiff, dopo aver caricato la macchina partiamo alla volta della nostra prima meta giornaliera: Caerphilly castle situato a pochi chilometri dalla capitale. Questo castello è centralissimo e con la sua profusione di torri e merletti che si riflettono in un laghetto pieno di anatre lascia a bocca aperta. Sembra di essere in un set di un film anche perché ci sono pochissimi turisti ed è un susseguirsi di pontili e torri dalla cui cima si può ammirare il paesaggio. Una volta usciti ci dirigiamo verso il St Fagans National History Nuseum dove si possono ammirare edifici tipici di tutto il Galles ricostruiti fedelmente nella campagna, in alcuni edifici si possono osservare anche artigiani al lavoro. Finita la visita di questo straordinario museo all’aperto ci dirigiamo verso Swansea più precisamente Mumbles dove abbiamo prenotato il nostro B&B: Coast House, veramente carino, con un bagno veramente grande e quasi affacciato sul mare, infatti Mumbles è praticamente solo il lungo mare che da Swansea porta al Pier tutto occupato da B&B, ristoranti e pub. Dopo aver posato i bagagli partiamo per una passeggiata sul lungo mare e in breve ci accorgiamo che questa zona è soggetta alle maree, infatti in poco tempo il mare mangia la lunga spiaggia. Ceniamo in un ristorante sul mare con dell’ottimo pesce. 4° GIORNO Oggi decidiamo di visitare Swansea e ci andiamo con il pullman per non avere problemi di posteggio. Una volta arrivati in città puntiamo verso il National Waterfront Museum che ripercorre la storia dell’industria e delle innovazioni gallesi attraverso schermi interattivi e presentazioni audiovisive. Interessante ma per apprezzarlo a pieno bisogna avere un’ottima conoscenza della lingua inglese, infatti noi abbiamo apprezzato più che altro la location: un vecchio magazzino portuale, infatti il museo sorge intorno ai vecchi bacini portuali trasformati in aree residenziali. Usciti dal museo ci accorgiamo che Swansea non ha più molto da offrire per cui riprendiamo il buss diretto a Mumbles, scendiamo nella zona centrale, acquistiamo alcuni panini e ci dirigiamo verso il parco del castello per rilassarci al sole. Nel pomeriggio andiamo in macchina alla Gower peninsula, scegliamo come meta Pennaen, anche perché è l’unica destinazione che trova il navigatore, posteggiamo nei pressi di un campeggio e iniziamo la discesa per la spiaggia: Three Cliff Bay il cui nome deriva dallo sperone roccioso a tre punte, forato al centro da un arco naturale, che sorge alla punta orientale della baia. La passeggiata si snoda su di un incantevole percorso da cui si possono ammirare in lontananza le rovine di una torre normanna e di una chiesa medievale. Per paura dell’alta marea ritorniamo. Questa sera ceniamo al pub vicino al B&B, peccato che quando decidiamo di fare il bis ci dicano che la cucina è chiusa (sono solo le 21!!) 5° GIORNO Oggi lasciamo Swansea per andare nel Pembrokeshire, però prima decidiamo di fermarci a Rhossily Bay. Dopo aver posteggiato, la prima cosa che notiamo è la splendida distesa di sabbia dorata che si estende a ridosso delle ripidi pendici della Rhossily Down, un’altura a schiena d’asino ricoperta di erica. Noi imbocchiamo la strada per il Worms head, il punto più estremo del promontorio, dove c’è un sentiero che porta alla spiaggia. Dopo due abbondanti ore di passeggiata, ritorniamo alla macchina e ci dirigiamo verso il B&B a Pembroke, l’High Noon guest house, senza infamia e senza lode, ma con un buon rapporto qualità-prezzo. Dopo aver preso possesso di questa camera partiamo alla scoperta di questa cittadina e ci accorgiamo presto che a parte il castello non c’è altro da vedere, quindi che facciamo? Ovvio entriamo nel castello! Il luogo è perfetto per esplorazioni, infatti ci sono camminamenti sulle mura e percorsi che collegano le torri una all’altra, una scalinata di circa 100 gradini che conduce alla sommità dell’imponente mastio, da dove la vista spazia su tutta l’area circostante. Usciti dal castello gironzoliamo lungo le sponde del fiume Cleddau per tirare l’ora di cena. La nostra scelta cade sull’Old King’s Arms dove gustiamo dell’ottimo salmone annaffiato come sempre da una buona birra locale. 6° GIORNO Oggi abbiamo in programma la visita a St David, la più piccola città della Gran Bretagna, famosa per la sua cattedrale millenaria. La sua vista lascia senza parole, sarà perché quando si arriva la si vede dall’alto, ma sembra di essere entrati nel libro “I pilastri della Terra”. Accanto alla cattedrale, dall’altra parte del torrente, si trovano le imponenti rovine del Bishop’s palace (o palazzo del vescovo), dove l’aspetto più caratteristico è il parapetto ad arcate intorno al cortile. Dopo aver gironzolato a lungo per questo angolo di paradiso decidiamo di fare un giro per il paese, ma c’è solo qualche negozio lungo High street (il migliore è Chapel chocolates che vende un’infinità di tipi di cioccolato gallese). Decidiamo di percorrere un tratto del Pembrokeshire Coast Path, per arrivarci ci affidiamo al navigatore e al nostro intuito. Dopo aver percorso strade strettissime arriviamo ad una spiaggia molto frequentata da surfisti, lasciamo lì la macchina e ci incamminiamo lungo i sentiri circostanti. Per prima cosa troviamo una sorta di piscina naturale chiusa da alte rocce da cui moltissimi ragazzi si tuffano e fanno il bagno (premetto indossano tutti la muta da sub perché il clima è abbastanza freddo). Continuiamo la nostra passeggiata sulla cima della costa che offre scorci scenografici e panorami mozzafiato. Dopo due abbondanti ore di passeggiata dove si alternavano fitti scrosci di pioggia a momenti di sole, decidiamo di tornare alla macchina alla volta di Fishguard che la guida metteva tra i posti di un certo fascino. Una volta giunti a destinazione ci rendiamo conto che è solo un paesino desolato con pochissima gente che gira per le strade. Oramai siamo abbastanza stanchi, per questo decidiamo di tirare l’ora di cena gironzolando per il porto, anche perché avevamo visto un ristorante carino che si rivela anche ottimo. 7° GIORNO Oggi il nostro programma comprende una passeggiata lungo la costa e nel pomeriggio visita a Tenby. Per la passeggiata scegliamo lo Stack Pole estate, una proprietà del National Trust, che oltre a comprendere 13 Km di costa, include una valle boscosa ed un sistema di laghi famosi per la fioritura dei gigli d’acqua. Per la nostra prima parte della passeggiata attraversiamo proprio questi laghetti grazie ad una serie di ponticelli di legno, successivamente arriviamo su una splendida e gigantesca spiaggia incorniciata da scogliere grigio calcare e aguzzi faraglioni. Dopo una pausa su questa spiaggia ripartiamo per una passeggiata lungo la costa, dove ci troviamo, come ieri, ad osservare panorami mozzafiato. La fame inizia a farsi sentire, ritorniamo alla macchina e partiamo alla volta di Temby perché qui non si trova neanche un bar. Temby era una fortezza normanna quindi ha conservato le sue mura e le stradine strette, ricche di piccole botteghe e negozi di souvenirs. Ci sediamo a rifocillarci su di una panchina davanti all’aggraziata volta ad archi della chiesa di St Mary. Continuiamo la nostra esplorazione salendo su Castle Hill dove ci sono i resti del castello e una bellissima visuale delle spiagge circostanti e dell’isola di St Catherine, raggiungibile durante la bassa marea grazie ad una passeggiata sulla spiaggia. Ceniamo gustando un ottimo pasticcio di carne e poi via di ritortorno al nostro B&B. 8° GIORNO Oggi lasciamo la costa per entrare nel Brecon Beacons, zona montuosa situata sopra Cardiff. Prima però facciamo una tappa al Carreg Cennen Castle. Questo castello è arroccato in cima ad una scoscesa rupe dalla cui cima c’è un’incantevole vista sulle verdi distese di colline e per raggiungerlo si deve percorrere una ripida salita, ma ne vale la pena. Riprendiamo la macchina e puntiamo in direzione Crickhonwell, precisamente Dragon Hotel. Questa cittadina non ha molto da offrire a parte una tranquilla passeggiata lungo il fiume Usk, per questo decidiamo di andare a visitare Abergavenny, anche per rifornirci di materiali informativi per le passeggiate dei giorni successivi. Ceniamo al ristorante Hardwick che però si rivela troppo pretenzioso e costoso per i nostri gusti. 9° GIORNO Oggi decidiamo di fare la passeggiata che porta alla cima della Sugar Loaf, che parte dal centro di Abergavenny e passa attraverso i parchi della zona. La prima parte è molto semplice e relativamente pianeggiante, ma l’ultima mezz’ora è veramente faticosa, una salita quasi da scalatore. Ma quando si arriva in cima ne vale veramente la pena, la vista è unica e ci si sente i padroni della terra. Dopo circa 5 ore di passeggiata e 14 km sulle nostre gambe ritorniamo all’hotel per rilassarci. Ceniamo al Bear Hotel, più precisamente al suo pub che si trova a pochi metri dal nostro. 10° GIORNO Oggi abbiamo modo di constatare l’inesattezza della Lonely perché consiglia delle cascate nei pressi di Ystradfellte, ma una volta giunti lì non troviamo nessuna indicazione, così proseguiamo sulla strada e per puro caso arriviamo a Aberdare. Da qui parte una graziosa passeggiata immersa in un bosco che ci permette di vedere 5 scenografiche cascate. La passeggiata è piacevole e facile da percorrere. Al nostro ritorno decidiamo di puntare verso Merthyr Tydfil che la guida afferma sorgere in un sito spettacolare; ma dopo aver posteggiato ci accorgiamo che non è così, è una città come tante altre, molto industriale e con nessun luogo degno di nota. Per questo la abbandoniamo velocemente e puntiamo verso Brecon; il centro non ha nulla di particolare a parte alcuni negozietti carini per fare dei regali. La cosa per cui vale la pena fermarsi è la cattedrale medievale arroccata su una collina, anche se del periodo normanno resta ben poco. E’ un’oasi di pace, immersa nel verde. Per cena ceniamo nel pub che si trova sotto il nostro hotel. 11° GIORNO Oggi finisce la nostra vacanza in Galles; a mezzogiorno lasciamo la macchina all’aeroporto di Gatwich e da qui prendiamo il treno per il centro di Londra (fermata King’s Cross). Il nostro hotel si trova a 5 minuti a piedi da questa stazione, si chiama Mac Donald hotel, è carino, ma è anche il più caro tra tutti quelli sperimentati nella vacanza. Dopo aver preso possesso della stanza prendiamo la metro e iniziamo a vagare per la City. Vediamo la cattedrale di St Paul, poi dopo esserci spostati lungo le rive del Tamigi attraversiamo il Millennium Bridge, ponte pedonale. Sulla South Bank per prima cosa ammiriamo l’esterno del Globe, teatro reso famoso da Shakespeare. Continuiamo a camminare lungo il fiume, questa zona è stata recentemente riqualificata ed è molto viva e frequentata sia da turisti che da locali che si recano qui per i loro aperitivi. Arriviamo all’imponente Tower Bridge e resto senza parole, non me lo aspettavo così grosso anche perché era un ponte mobile per consentire il passaggio delle imbarcazioni. Lo attraversiamo e ci troviamo accanto alla massicce mura del Tower of London. Ora prendiamo la metro, direzione Harrod’s dove rimaniamo sbalorditi da questo trionfo di lusso. Non sapendo bene a che ora chiuda la metro ci portiamo nei pressi del nostro hotel e ceniamo in un pub molto affollato anche perché sta giocando l’Inghilterra. 12° GIORNO Questa mattina ci alziamo mezz’ora prima che la sveglia suoni perché il letto non è dei più confortevoli, facciamo colazione, usciamo e prendiamo la metro direzione Covent Garden. Qui ci accorgiamo che è ancora presto, sono le 9 e le bancarelle stanno aprendo adesso. Iniziamo a camminare e in poco arriviamo a Trafalgar Square, dove stanno allestendo un concerto, ci spostiamo verso Westminster, il Parlamento e ovviamente il Big Bang. Dopo le consuete foto di rito ci dirigiamo verso 10 Downing Street, ma la casa è chiusa da una grossa cancellata presidiata da un paio di guardie. Entriamo nella Horse Guards Parade per uscire dalla parte di St Jame’s park, qui abbiamo un incontro ravvicinato con un tenero scoiattolo. Usciamo sul Mall dove stanno passando le guardie per il “cambio della guardia” a Buckingam Palace, qui davanti la gente è tantissima, noi siamo un po’ lontani e non riusciamo a capire molto bene che cosa sta succedendo. La cerimonia è lunga e un po’ noiosa, per cui puntiamo in direzione Piccadilly. Solite foto, ma a questo punto la stanchezza inizia a farsi sentire, così facciamo come tutti i londinesi ci stendiamo sull’erba di Green park a riposarci. Dopo aver ripreso le forze decidiamo di percorrere Oxford street, la via dello shopping, che abbandoniamo quando è già quasi l’ora di cena senza averla percorsa tutta. Andiamo a mangiare da Mestizo, un ottimo ristorante messicano a due fermate di metro dal nostro hotel. 13° GIORNO Oggi è l’ultimo giorno di vacanza, liberiamo la stanza, lasciamo i bagagli alla reception e partiamo in direzione Portobello rd. Quando mancano due fermate di metro per giungere a destinazione ci venie detto che da lì in poi la metro è chiusa, quindi decidiamo di percorrere a piedi la distanza che ci manca anche perché è tutta all’interno di Hyde park. Ci accorgiamo di essere nei pressi della nostra meta quando le case si fanno piccole e con le porte colorate. Portobello rd è veramente affascinante, piena di bancarelle e negozietti davvero unici. E’ quasi ora della partenza, ritorniamo a prendere i bagagli e poi prendiamo il treno in direzione Luton. Questa vacanza ci ha davvero affascinato, il Galles, anche se è poco conosciuto come meta turistica ha molto da offrire e noi ci siamo promessi che prima o poi torneremo, questa volta per vedere il nord di questo straordinario paese.


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