Girovagando fra Croazia e Slovenia

Un viaggio on the road all'insegna dell'avventura
Scritto da: baby1975
girovagando fra croazia e slovenia
Partenza il: 11/07/2013
Ritorno il: 20/07/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ore 21 del 10 luglio, si decide di partire il giorno seguente.

Io e Giovanni, destinazione Croazia on the road. Itinerario ancora da programmare. Di certo solo la prima tappa. Trieste.

11 luglio

Ore 8.30 mi presento in Comune per far autenticare la firma sulla delega che mi consente di portare l’auto di mio padre in Croazia e conclusa questa formalità si parte. In autostrada, mentre Giovanni è alla guida mi dedico alla ricerca dell’hotel a Trieste per la prima notte. Arriviamo a metà pomeriggio dopo quasi 6 ore di viaggio e 500 km percorsi. Decidiamo di non seguire il navigatore per percorrere la strada che arriva in città fiancheggiando il mare e goderci lo splendido panorama. Ci dirigiamo all’hotel San Giusto, della catena Best Western, a pochi minuti dal centro, pulito e ben tenuto e dopo esserci sistemati ci dedichiamo alla visita della città partendo dal Castello di San Giusto, da cui si gode di una bella vista, per poi raggiungere il centro attraversando i vicoletti interni fino ad arrivare a piazza Unità d’Italia e al Canale Grande. Intanto all’orizzonte il cielo minaccia pioggia e mentre il vento comincia a soffiare arriva l’ora di cena. Optiamo per una pizza dai Fratelli La Bufala (ottima pizza napoletana). Fuori diluvia e quindi decidiamo di gustarci la cena con calma sperando che smetta per poi dirigerci in hotel dove dedicarci allo studio del nostro itinerario.

12 luglio

Dopo un’abbondante e ottima colazione ci occupiamo di prenotare le sistemazioni per le tappe successive: Lubiana, Zara, Dubrovnik e Trogir. Partiamo quindi alla volta di Lubiana, lasciandoci alle spalle una piacevole Trieste, e benché la visita sia stata veramente breve siamo comunque rimasti affascinati da questa città. Appena possibile acquistiamo la vignetta che ci consente di viaggiare per una settimana in Slovenia al costo di 15 euro ed appena varcato il confine ed incrociata la prima stazione di servizio, ci colpisce il prezzo del gasolio, ben 50 centesimi in meno rispetto all’Italia! E la domanda ci nasce spontanea…ma perché da noi non è fattibile? Lungo la strada facciamo tappa alle grotte di Postumia. Sarebbe stato un vero delitto non fare una deviazione per visitare questo spettacolo della natura. All’arrivo troviamo un bel parco ben tenuto e nel fare i biglietti notiamo un cartello che segnala la possibilità di affittare delle mantelle che tengono caldo. Ragazzi là sotto fa freddo e l’umidità è elevata quindi se decidete di visitarle portate abbigliamento adeguato. Il programma prevede circa 2 km iniziali da percorrere con un trenino su rotaie, 1 km a piedi con guida multilingue ed un ultimo km sempre con trenino fino all’uscita. Purtroppo nella parte più bella non è consentito fare fotografie ma il ricordo di quello che la natura riesce a fare vi resterà impresso e rimarrete a bocca aperta nell’ammirarlo. Quelle formazioni calcaree di colore bianco, nero e rosso, nelle varie sfumature determinate dai minerali che sono portati dall’acqua attraverso il suolo, che ricordano le onde perfette formate da un lenzuolo, o gli spaghetti che incombono sulla testa e sembrano pronti a staccarsi, per non parlare delle varie stalattiti e stalagmiti, con la meraviglia di sentire e vedere cosa può fare una goccia d’acqua dopo l’altra in periodi di tempo che vanno ben oltre quello che possiamo immaginare. Terminato il giro riprendiamo il viaggio verso Lubiana. Il nostro albergo si trova in un’immensa area commerciale stracolma di negozi ma ben collegata alla città vera e propria. L’hotel era fantastico, dotato di ogni confort, ottimamente arredato in stile moderno, colazione super e pagato ben 85 euro in due! Pensiamo di essere stati fortunati e che magari abbiamo trovato un’offerta particolare ma dopo una ricerca capiamo che quelli sono i prezzi standard! Quindi se vi capitasse di andare a Lubiana alloggiate al Plaza hotel! Dopo esserci rilassati e sistemati decidiamo di prendere il bus per il centro, evitando la proposta fattaci in hotel per un taxi ed arrivati troviamo una splendida cittadina medievale con un Castello che domina dall’alto. Ci perdiamo per i vicoli interni costeggiando il fiume per poter vedere il triplice ponte e il ponte dei draghi dominato appunto dal drago che è il simbolo della città. Mentre calava il tramonto le strade si affollavano di gente e nel vagare, fra le altre cose, ci colpiscono tutte quelle scarpe a penzoloni dei cavi elettrici e la cosa ci incuriosisce a tal punto da fare una ricerca su internet per capirne il significato. Pare si tratti di un’usanza legata alla fine della scuola denominata Shoefiti. Ci fermiamo per la cena in un locale che come tanti altri ha i tavoli all’aperto e mentre io decido di gustarmi il tradizionale maialino Giovanni sceglie dei ravioli con i funghi. Dopo l’ottima cena cerchiamo un bus che ci riporti in hotel, ma ahimé…sbagliamo linea…e se non fosse stato per la gentilezza e disponibilità di un autista che ci ha aiutato e dato le indicazioni giuste forse avremmo passato la nottata in giro. Per fortuna nostra siamo riusciti a rientrare in albergo. L’indomani ci aspetta una giornata pesante….400 km in direzione Zadar.

13 luglio

Lasciamo la Slovenia con direzione Croazia. Destinazione Zara. Lungo la strada decidiamo di fare una piccola deviazione sull’isola di Krk Fino a St. Baska per vedere le splendide calette di cui parla la guida. E obiettivamente ne è valsa la pena. Il paesaggio è decisamente diverso rispetto alla verdeggiante Slovenia. Le rocce la fanno da padrone e imponenti sono le scogliere a picco sul mare, con un’acqua limpidissima le cui sfumature digradano dal turchese al blu cobalto. Arriviamo a Zara in serata e lì ci accorgiamo che la zona dove abbiamo prenotato la camera non era proprio delle migliori così approfittando dell’assenza del titolare decidiamo di andarcene, e troviamo una sistemazione alternativa nella vicina Privlaka, all’hotel Laguna. Nel frattempo ci fermiamo in un market e ci riforniamo di pane, prosciutto, formaggio e acqua. Arrivati in hotel ci gustiamo i nostri panini in terrazza con vista mare, sembrava tutto bellissimo ma il giorno seguente, alla luce del sole, il nostro giudizio sulla location si è dovuto un pò ridimensionare. Ci concediamo una passeggiata sul lungomare e poi il meritato riposo.

14 luglio

Il programma di oggi prevede giro ai laghi di Plitvice e serata dedicata alla visita di Zara. Si parte a metà mattinata dopo una colazione decisamente migliorabile rispetto alle abbuffate a cui siamo abituati, e si arriva ai laghi in un paio d’ore. Lì decidiamo di effettuare il tragitto che ci fa attraversare i 16 laghi collegati fra di loro da cascate in un tempo che va dalle 4 alle 6 ore. Il percorso è segnato da passerelle in legno a filo d’acqua che consentono di ammirare i fondali e di avvicinarsi alle cascate in alcuni casi maestose. Si attraversano angoli di pace che ti fanno venire voglia di sederti e goderti il silenzio rigenerante del luogo con il lento e rilassante sciabordio dell’acqua, ed altri in cui il rumore delle cascate è quasi assordante. Concludiamo la nostra visita in circa 4 ore 40 e quindi rientriamo a Zara al tramonto. Il centro storico è veramente carino e i vicoli pullulano di locali dove si incontrano turisti e gente del luogo. Ci fermiamo in un piccolo ristorante dove ordiniamo un piatto di ottimi calamari con croccanti patatine fritte e rimaniamo impressionati dalla dimensione del piatto…una porzione bastava per due! Dopo cena proseguiamo la passeggiata sul lungomare per ascoltare i suoni emessi dall’organo del mare e per vedere il saluto al sole, tutto incorniciato da uno splendido quarto di luna rosso fuoco all’orizzonte.

15 luglio

Lasciamo la zona di Zara con destinazione Dubrovnik. Circa 380 km percorsi in 5 ore. Una volta arrivati a quella che sarebbe stata la nostra base per i successivi 4 giorni, Rooms Mario, prendiamo possesso della nostra camera ma troviamo un’amara sorpresa…le zanzare…quegli inutili e tremendi insetti sono ovunque ma per fortuna avevamo fatto scorta di Autan prima di partire! La gentilissima padrona di casa ci spiega che a 2 minuti a piedi c’è la fermata della linea 3 degli autobus che attraversa la città e il cui capolinea è Porta Pile, la porta di accesso alla parte vecchia di Dubrovnik. Prendiamo quindi il bus e ci godiamo il tragitto che attraversa il terminal traghetti dove attraccano le imponenti navi da crociera (in un giorno ne abbiamo contate ben 6). La strada principale all’interno delle mura è interamente lastricata di marmo e se di sera passa quasi inosservata di giorno con il riflesso del sole rende ancora più luminose le facciate dei palazzi circostanti. I vicoli sono affollati di turisti, ma comunque passeggiamo piacevolmente e dopo aver fatto un primo giro di ricognizione, in considerazione dell’orario, cerchiamo un ristorantino dove consumiamo una cena a base di calamari alla griglia, cozze alla buzara e tuna steak. L’ambiente è carino, ricavato in una terrazza illuminata da candele, ma la cameriera, forse incantata dagli occhi di Giovanni, ci fa penare la bistecca di tonno, e dopo mille scuse il nostro piatto arriva. A pancia piena rientramo ai nostri alloggi con in tasca il biglietto giornaliero del bus pagato 30 kune (meno di 4 euro)!

16 luglio

Risentiamo un pò dei km percorsi il giorno prima e così decidiamo di prendercela con calma e usciamo a fine mattinata. La giornata sarà interamente dedicata alla visita della città. Ci concediamo un abbondante cono gelato appena arrivati a Porta Pile e subito dopo ci dirigiamo alla funicolare che conduce alla sommità della collina Srd da cui si gode di una vista impagabile sulla città vecchia e sull’isola di Lokrum. Lì abbiamo visitato un piccolo museo dedicato al periodo degli scontri con la Serbia in cui si trovano fotografie, armi, cimeli di guerra, parti di missili e munizioni. Al ritorno ci avventuriamo sulle mura della città vecchia, sopravvissute a guerre e terremoti, lunghe due chilometri ed interamente percorribili. La passeggiata è abbastanza faticosa specialmente sotto il sole, ma il panorama e gli scorci che offre sono eccezionali, ed è per questo che i turisti le affollano in ogni momento della giornata. Terminato il giro decidiamo di rientrare solo per una doccia ma la stanchezza ha il sopravvento.

17 luglio

Ci dirigiamo a Orebic a nord della penisola di Peljesac dove prendiamo il traghetto per Korcula, paesino dove pare sia nato Marco Polo, e i numerosi negozietti di souvenirs vendono oggetti di ogni genere a lui dedicati. Percorriamo i vicoli interni che si snodano fra le case in pietra e le mura, brulicanti di ristorantini e bar, che cingono la cittadina a formare una piccola penisola ovale bagnata dallo splendido mare croato. La visita dura circa un paio d’ore e lungo la strada del rientro a Dubrovnik facciamo tappa a Stone, dove si trovano le saline, girando per le stradine interne ed ammirando le mura che la collegano a Mali Stone costruite lungo il crinale della collina, in parte percorribili, e subito dopo rientriamo a Dubrovnik. Consultiamo la guida per trovare un ristorantino per la cena ed optiamo per Oliva gourmet dove consumiamo un pasto a base di ottimi antipasti di pesce e formaggio di Pag concludendo con un semifreddo alle mandorle veramente eccezionale, il tutto accompagnato da due calici di vino bianco, al prezzo di circa 360 kune. Quasi al termine della cena un guasto ha lasciato al buio mezza città ma ciò non ha scoraggiato i numerosi turisti che come noi affollavano le strade animate da musica dal vivo e da spettacoli di artisti itineranti, creando anzi una splendida atmosfera.

18 luglio

Oggi la destinazione prescelta è l’isola di Mljet con il suo parco nazionale e le strade a picco sul mare. Inutile dire che i panorami sono meravigliosi. Decidiamo di non avventurarci a piedi nel parco in un percorso che ci avrebbe portato ai due laghi salati dove si possono ammirare la piccola isola di St. Mary nel grande Lago con il Monastero Benedettino. Riusciamo comunque a vederli lungo la strada del rientro e scattare qualche foto. Nel nostro girovagare arriviamo ad un’insenatura con una splendida spiaggia circondata alle spalle da una bella vegetazione e mancando ancora quasi due ore all’imbarco del traghetto decidiamo di rilassarci e di fare un bagno. Dopodiché si torna alla base, doccia e via di nuovo in centro diretti al ristorante Lucin Kantun, anche questo indicato dalla guida, dove ci gustiamo un buon risotto. Dopo cena ci dedichiamo agli acquisti di qualche ricordo da portare a casa passeggiando per le strade della città vecchia sempre piena di turisti, dove i negozi di souvenir restano aperti fino a tardi.

19 luglio

Lasciamo Dubrovnik dopo aver fatto un salto alla spiaggia di Copacabana a Lapad. Percorriamo la d8 fino a Spalato godendoci il panorama. Lungo il tragitto incontriamo con frequenza ai bordi della strada persone di ogni età che offrono alloggi privati ai vacanzieri. Arrivati a Split cerchiamo un parcheggio in prossimità del centro per poi dedicarci alla visita della città vecchia. Il molo non è granché e ci dirigiamo all’interno, verso il palazzo di Diocleziano, le cui mura racchiudono caffè, ristoranti, negozi ed abitazioni. Arriviamo fino alla statua di Gregorio di Nona e non manchiamo di toccare il suo alluce, più luminoso del resto della statua perché secondo la tradizione realizza i desideri e porta fortuna se toccato. Transitiamo poi nei sotterranei del palazzo dove c’è l’imbarazzo della scelta in fatto di souvenir per poi rilassarci qualche minuto su una panchina al molo prima di andarcene. Trogir, 30 km sopra Split, è la nostra destinazione finale di oggi. Quando arriviamo la cosa che ci colpisce è il traffico…ci abbiamo messo quasi mezz’ora per attraversare la città vecchia e arrivare al nostro alloggio, Rooms Carija, che dista 10 minuti a piedi dal centro storico. Ci accoglie una gentilissima signora che ci mostra la nostra ampia camera con patio esterno dove poterci rilassare sulle sdraio o consumare la colazione. Ci sistemiamo e dopo una doccia veloce scendiamo in centro al calare del tramonto. La città vecchia è un gioiellino, con il molo affollato dove i ristoranti si susseguono fino al castello, animato da uno spettacolo lirico, e i suoi vicoli interni carichi di atmosfera. Consumiamo la nostra ultima cena in Croazia sempre a base di ottimo pesce e ci godiamo l’esibizione di un numeroso gruppo di ragazzi che suonava perfettamente melodie italiane con tutti gli strumenti musicali. Passeggiamo ancora un pò per le viuzze del centro cercando di smaltire la cena e assaporando l’atmosfera del luogo.

20 luglio

È il giorno del rientro. Purtroppo la vacanza è finita e nonostante siamo partiti un pò scettici sulla riuscita del viaggio, siamo rimasti piacevolmente colpiti dai luoghi visitati, con l’unico rimpianto di non aver avuto qualche giorno in più per poter visitare anche Mostar e Kotor. Lasciamo Trogir a passo d’uomo imbottigliati nel traffico in uscita dall’isola in direzione Split dove ci aspetta il traghetto verso Ancona. Al nostro arrivo il tachimetro segna 3000 km percorsi!

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korcula, croazia

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gregorio di nona, split

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trogir

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stone, croazia



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