Giro nel Chianti classico

Con camper e scooter in Toscana
Scritto da: GUELFO32
giro nel chianti classico
Partenza il: 29/04/2010
Ritorno il: 02/05/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Siamo a sud di Firenze Certosa, nella terra del Chianti classico, ovviamente con il nostro camper e lo scooter al seguito; qui come in altre zone della Toscana ci si rende subito conto che i camperisti sono ospiti bene accetti e non ci sono problemi di sosta. E’ buio, parcheggiamo nella tranquilla area di S. Casciano Val di Pesa (8 euro ogni 24 ore) vicino al centro del piccolo borgo e come primo contatto paesano proviamo una buona pizza alla Pizzeria Sottocasa, subito oltre l’arco all’ingresso del paese. Il sole è alto, indossiamo i caschi e via, lasciamo la Cassia per inoltrarci in mezzo a ettari di bassi vigneti sino a intravedere il Castello di Gabbiano che da vicino è ancora più bello, proseguiamo sulla via chiantigiana arrivando alla piazza di Greve in Chianti (vicino al centro c’è una bella area sosta) raggiungiamo il piccolo borgo di Montefioralle ed eccoci alla chiesa di Panzano in Chianti. Entriamo nell’enoteca Pub Paolo Gaeta, per una merenda con gli affettati toscani e un bel bicchiere di rosso, seduti in terrazza e vi lascio immaginare la vista di questo verde territorio incontaminato. Il viaggio sulle due ruote continua per Badia a Passignano, castello Il Palagio e castello di Bibbione, proseguendo sulla Chiantigiana è molto particolare anche il borgo di Castellina in Chianti (vicino al centro c’è una bella area sosta) e quello di Radda in Chianti e risalendo sulla Cassia molto particolare il borgo di Barberino Val d’Elsa che dall’alto della sua chiesa domina la vallata. Ultima tappa a Certaldo. Ogni castello segnalato in questa zona oltre ad essere albergo-agriturismo è soprattutto azienda agricola che produce vino, vin santo, olio , grappe e organizza per i turisti prelibate degustazioni. Noi, per i nostri acquisti, siamo andati alla Villa S. Andrea. A San Casciano V. P. non abbiamo bevuto solo del buon chianti ma abbiamo mangiato dell’ottima carne, fiorentina e non, al “Cinque di Vino” e alla “Cantinetta del Nonno” mentre per del buon pesce ci si deve spostare al paesino di Bargino a “La Trattoria del Pesce“. La particolarità di questa zona è di sentire parlare insieme all’allegra cadenza del linguaggio toscano la lingua inglese. Scrivo nel mio sito www.viaggiericordi.com “E’ proprio vero le cose buone e belle sono nel nostro “stivale”. alziamo il bicchiere e……cin cin”

ciao a presto Francesca www.viaggiericordi.com



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