Giro della Spagna e Cammino di Santiago

Il giro della Spagna in bicicletta Come si fa a raccontare di un viaggio in bici lungo 41 giorni? Forse si può cominciare dal perché lo si è fatto. Portavo dentro di me già da qualche tempo il sogno di partire per un viaggio in piena libertà, senza una meta precisa, in una terra calda luminosa. Un viaggio mistico, spirituale, di conoscenza di...
Partenza il: 29/07/2005
Ritorno il: 07/09/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
Il giro della Spagna in bicicletta Come si fa a raccontare di un viaggio in bici lungo 41 giorni? Forse si può cominciare dal perché lo si è fatto.

Portavo dentro di me già da qualche tempo il sogno di partire per un viaggio in piena libertà, senza una meta precisa, in una terra calda luminosa. Un viaggio mistico, spirituale, di conoscenza di un luogo ma anche di sè stessi. E così nasce l’idea di comprare una bici da viaggio per girare l’Italia, poi l’Italia diventa il Cammino di Santiago al quale si aggiunge poco dopo, l’intenzione di girare l’intera Spagna, passando anche per mete come Lourdes e Fatima. Come è nel mio carattere, dalla decisione alla realizzazione il passo è stato brevissimo e mi sono ritrovato nel parcheggio dell’aeroporto di Santander con una bici da rimontare ed una nazione da attraversare. Ricordo perfettamente la sensazione di smarrimento per essere in terra straniera, senza meta, senza conoscere la lingua, senza punti fermi se non la mia bici e la mia voglia di pedalare. Ma ricordo anche l’energia che mi pervadeva per questa incredibile avventura che stava cominciando. E sicuramente l’avventura non ha deluso affatto con i suoi alti e bassi, i momenti di solitudine, le sofferenze fisiche, ma anche e soprattutto le gioie, le continue scoperte, le conquiste, le illuminazioni.

Per quanto riguarda il programma, il viaggio è cominciato, come detto, da Santander da cui mi sono spostato verso la Francia passando per Bilbao, e dopo un giorno a Lourdes, è cominciato il Cammino di Santiago che mi ha portato ad attraversare tutta la Spagna del nord, passando per Pamplona, Burgos, Leon, Logrono, Ponferrada. E dopo l’emozione dell’arrivo a Santiago, ho continuato prima per Finisterre e poi per la costa fino a Vigo. Ho poi proseguito in autobus per Fatima, attraverso il Portogallo, e dopo una tappa a Lisbona, sono partito alla volta di Siviglia e da lì verso Cadice, Tariffa, Gibilterra proseguendo poi, sempre lungo la costa, per Malaga, Granada ( un po’ all’interno ), Almeria, Murcia fino a Valencia, dove ad attendermi c’era il volo per il ritorno a casa.

Un viaggio incredibile, durante il quale ho sviluppato un rapporto con la mia bici, che va molto al di là di quello che si può avere con un oggetto. Con la bici ci ho parlato, mi sono preso cura di lei, l’ho sentita viva davvero come fosse una persona, insieme abbiamo sofferto, gioito, visto paesaggi mozzafiato e assaporato atmosfere indimenticabili. Ma chi va in bicicletta sicuramente sa perfettamente di cosa sto parlando.

Viaggi come questo nascono per tanti motivi e ti lasciano talmente tante cose, che sarebbe difficile riportarle anche in un libro. Per questo quello che reputo importante è dire che non contano i motivi, se si è soli o in compagnia, il mezzo di trasporto o quale che sia la meta, l’importante è mettere da parte i timori, le paure, le ansie, le aspettative e semplicemente … partire. Fatelo e non resterete delusi. Chi volesse leggere il diario giornaliero che ho tenuto, via web, durante il viaggio, può farlo alla pagina: http://www.Evis.It/diario/



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