Giro della Sardegna in moto

Sardegna on the road
Scritto da: fabio1175
giro della sardegna in moto
Partenza il: 11/08/2009
Ritorno il: 15/08/2009
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Ultimi preparativi prima della partenza.

Bosa 10/08/09

Mancano circa 10 ore alla nostra partenza che ci porterà a girare in moto la costa della Sardegna. Prima di continuare ci tengo a elencare le moto utilizzate per questo viaggio: Stefano possiede una Honda Cbr600rr del 2004, Fabio (io) possiedo una Honda Hornet (naked) 600 del 2007, e per ultimo il nostro amico Francesco che possiede una Panda, si avete capito bene lui viene in macchina, poiché la sua moto, uno scooter Piaggio Exagon 125 (meglio la Panda) :-), non è stata preparata in tempo, a causa di alcuni imprevisti. In questo momento siamo impegnati, nel preparare i nostri zaini, che poi daremo a Francesco, che li porterà nella sua macchina. Almeno così io e Stefano, viaggeremo leggeri sulle nostre moto. Si parte!

Bosa 11/08/09

Puntuale come un orologio svizzero, la sveglia del mio cellulare suona alle ore 07:00. Io mi alzo quasi subito, mentre 10 minuti più tardi (il solito) si alza Stefano. Una volta alzati controlliamo gli ultimi dettagli. Alle ore 07:40, arriva sotto casa il Grande Uomo; Francesco. Dopo aver caricato i bagagli sulla Panda (se non ci fosse bisognerebbe inventarla), tiriamo fuori (dal garage) le moto. Prima di partire per il nostro “folle viaggio”, decido di salire a casa a salutare mia moglie. Scaldiamo le moto e finalmente si parte. Ci fermiamo subito, tappa “Bosa marina” per fare un abbondante colazione. Ci accorgiamo guardandola in faccia,che la barista è più addormentata di noi. Dopo aver fatto colazione ci avviamo a partire, la marcia di viaggio è tranquilla ed è ancora più piacevole usare la moto. Francesco ci fa da apri pista e dopo aver lasciato la nostra “Bosa” alle ore 08:15, verso le ore 09:20 arriviamo a Oristano, dove ci fermiamo per scattare alcune foto ricordo. Dopo circa 10 minuti, risaliamo in sella delle nostre moto, pronti a ripartire. Dopo aver lasciato alle nostre spalle Oristano, e aver attraversato il comune di Santa Giusta, alle ore 09:50 circa facciamo un altra sosta nella grazioso comune di Arborea (paese famoso per essere stato fondato da Mussolimi). Entriamo in un bar carino, e dopo aver preso (tanto per cambiare) tre caffè, tentiamo la sorte giocando tre schedine del superenalotto (che per nostra sfortuna, si riveleranno perdenti). Verso le ore 10:00 ripartiamo, decidendo di non fare più soste fino alla 1° tappa programmata ovvero il comune di Arbus. Dopo un infinità di km, arriviamo a “Montevecchio” (una frazione) che si trova a circa 20 km dalla nostra meta. Ci fermiamo (stanchi e sudati all’inverosimile) in uno splendido chiosco, e come tre “peones” ordiniamo tre “birre gelate” e mentre sorseggiamo, decidiamo la strada da percorrere. Due “gentilissimi” signori (anziani), seduti al tavolo a fianco al nostro, ci consigliano di percorrere una strada sterrata, piuttosto che tornare indietro in un altra strada e allungare i km. Decidiamo di ripartire ascoltando il prezioso consiglio dei due simpatici signori. All’inizio della strada sterrata, ci consultiamo ancora una volta, e all’unanimità decidiamo di proseguire presso quella strada. Purtroppo la strada che percorriamo, presenta un imprevvisto, ovvero il fatto che è sterrata per tutta la durata vale a dire circa 20 km. Questo comporta che la nostra andatura di crocera si riduce ulteriormente procedendo ad una velocità di circa 30 km/h. La bella notizia però e che questa andatura, ci permette di osservare un paesaggio mozzafiato, dove ci fermiamo continuamente per scattare delle bellissime foto. Finalmente dopo 6 ore di interminabile viaggio, arriviamo nel comune di Arbus (la nostra 1°tappa) e decidiamo di fermarci in un ristorante (con una fame da lupi) che si trova a circa due km dalla famosissima e stupenda spiaggia di “Piscinas”. Non mettendo nulla in bocca da colazione, ci trattiamo da signori, e ordiniamo il seguente menù: Nr. 3 antipasti di mare Nr. 3 grigliate di pesce Nr. 3 porzioni di patatine Nr. 2 bottiglie di acqua Nr. 1 bottiglia di vino “Funtanaliras” Nr. 1 bottiglia di birra “Ichnusa”. Il tutto per un totale di spesa di euro 102,00. Alle ore 15:30 finito il pranzo, siamo andati subito nella spiaggia di “Piscinas” dove una volta spogliati a tempo di record, ci siamo lanciati in acqua. Dopo circa tre ore e mezza, siamo ripartiti alla volta di “Iglesias” dove siamo arrivati alle ore 21:00. Abbiamo trovato sistemazione in un “Bed e Breakfast” e dopo aver depositato i bagagli nella nostra stanza, siamo andati in pizzeria. L’avventura continua…

Iglesias 12/08/09

La sveglia suona alle ore 07:00 ricordandoci che ci dobbiamo alzare. Una volta in piedi, (dopo i lavaggi di rito) ci facciamo preparare dal proprietario del “B.&B.” dei buoni caffè fumanti. Terminata la colazione ci prepariamo per partire, io e Stefano con le nostre moto che hanno soggiornato in garage, mentre quel pazzo di Francesco prende la sua “mitica” Panda. Una volta in strada, prima di uscire da “Iglesias” ci fermiamo in un bar a fare colazione. Una volta usciti dal paese, facciamo tappa nella graziosa Sant’Antioco dove arriviamo alle ore 08:20. Alle ore 10:30 mentre stiamo per lasciare Sant’Antioco Stefano si accorge che la marmitta della macchina di Francesco è quasi staccata. Andiamo dal meccanico che si trova a una manciata di metri dalla nostra posizione, e facciamo riparare il danno che ammonta a una spesa di 23 euro. Alle ore 11:00 (in ritardo sulla tabella di marcia), possiamo finalmente lasciare “S.Antioco” destinazione “Pula”. Nel tragitto decidiamo di fare una meritata pausa pranzo e alle ore 14:00 ci dirigiamo verso un ristorante, il quale una volta finito il pranzo il cameriere ci porta un conto di 73 euro che corrisponde a: Nr. 1 Antipasto Nr. 3 Bistecche Nr. 3 Birre Nr. 3 Caffè Nr. 3 Amazza caffè Una spesa che secondo il nostro punto di vista è stata al quanto salata. Dopo aver fatto tappa in un bar per un altro digestivo, decidiamo di ripartire e alle ore 15:00 in punto, ci rimettiamo in viaggio. Dopo circa un ora arriviamo a “Chia” (località balneare che si trova nel comune di Pula). Ci fermiamo in un bar per bere tre birre, trascorsa mezz’ora andiamo a cercare un posto dove passare la notte. Dopo aver girato (in lungo e in largo) una ventina di strutture tra hotel e agriturismi, decidiamo di proseguire per “Pula” che dista circa una ventina di km. Anche lì la musica non cambia in quanto tutto e al completo, e dopo esserci consultati, decidiamo di passare la notte a casa di Francesco a Cagliari, in quanto lui studia (si fa per dire) proprio lì. Una volta nell’appartamento e dopo aver scaricato i nostri bagagli, usciamo per fare la spesa per poi preparare la cena. Verso le 23:30 usciamo (tutti quanti in macchina) per fare un giro, e andiamo nella zona dei “Bastioni” entriamo in un bar e ordinaimo 3 “Mojto”, una volta sorseggiati appuriamo che sono i peggiori Mojto che abbiamo mai bevuto. Ci spostiamo nella spiaggia del “Poetto” (la rinomata spiaggia di Cagliari) e dopo aver gustato dell’ottimo gelato, facciamo rotta verso un chiosco sulla spiaggia. Rischiamo e ordiniamo altri 3 Mojto, e questa volta la fortuna è dalla nostra parte e i Mojto sono veramente deliziosi. Alle ore 03:00 stanchi e morti dopo una giornata massacrante, decidiamo di rientrare a casa e una volta arrivati, ci lanciamo nei nostri letti, dove cadiamo subito in un sonno profondo.

Cagliari, la città del sole 13/08/09

La mattina la sveglia suona alle 12:00 (finalmente un po più di riposo). Io e Francesco ci alziamo per primi e lasciamo Stefano ancora a letto. Andiamo al bar e prendiamo due caffè e delle paste per fare colazione a casa tutti insieme. Verso le 13:00 carichiamo nuovamente i bagagli in macchina e lasciamo casa Alle 14:00 dopo aver rifornito la macchina , andiamo al mare. Dopo aver fatto un paio di meritati bagni, ci avviamo verso un chiosco di panini, per pranzare. Terminato il pranzo, ci rimettiamo in marcia destinazione Villasimius, dove arriviamo intorno alle 18:00 a causa di un incidente lungo la strada. La fortuna ci assiste e troviamo l’ultimo posto disponibile in un campeggio (grazie alla gentilezza della proprietaria), per passare la notte in quanto l’indomani ripartiremo alla volta della prossima tappa ovvero Baunei che dista da Villasimius circa 120 km. Una volta piazzata la tenda e i sacchi a pelo, andaimo a dissetarci al bar (che si trova all’interno del campeggio). Dopo un ora, ritorniamo alla nostra tenda e dopo esserci preparati, andiamo in pizzeria. Terminata la cena, prendiamo l’auto per andare a fare un giro in centro a Villasimius. Rientriamo in campeggio alle ore 02:00.

VILLASIMIUS 14/08/09 – La vacanza è ormai agli sgoccioli….

Io non riesco a dormire ed esco dalla tenda alle ore 07:00, mentre Stefano e Francesco dormono, quest ultimo sembra perfino una caffettiera da quanto russa. Una volta fuori vado a fare colazione, ma mi accorgo che il bar all’interno del campeggio apre alle 8:00. Decido allora di leggere il mio libro “destinazione Afghanistan” che narra di un viaggiatore che in sella alla sua Bmw Gs650, decide di partire da Milano alla volta di Kabul, per portare un messaggio umanitario alla fondazione Emergency. Alle ore 08:00 dopo che sembra passata un eternità, finalmente apre il bar e posso andare a fare colazione. Sono il primo cliente visto che tutto il campeggio dorme. Alle ore 10:00 si alza Moby Dick (Francesco) e si sente visto che come esce dallla tenda, la terra inizia a tremare. Poi alle 11:00 iniziamo a smontare la tenda e nonostante sia tutto ormai smontato, Stefano continua a dormire sul suo sacco a pelo con sotto solo la terra. Siamo costretti a gridare per farlo tornare tra i vivi, e dopo 10 minuti di negoziazione lo convinciamo finalmente a resuscitare. Alle 11:30 dopo aver caricato la tenda sulla Panda, andiamo tutti insieme a fare colazione. Dopo circa mezz’ora andiamo a fare la spesa nel supermercato all’interno del campeggio, dove acquistiamo dei panini e delle birre da portare al mare. Arriviamo al mare e a tempo di record ci spogliamo e ci catapultiamo in acqua. Alle 15:00 purtroppo abbandoniamo la bellissima spiaggia di Villasimius, il tempo di bere qualche birra al bar, e alle 17:00 puntuali, saliamo in sella ai nostri mezzi, e abbandoniamo alle nostre spalle con un po di malinconia, la stupenda Villasimius. La nostra prossima tappa è Tortolì, lungo il cammino a causa del caldo ed essendo sudati come non mai, decidiamo di fermarci a Tertenia dove possiamo ammirare da uno strapiombo, un paesaggio mozzafiato. Arriviamo nella città di Tortoli, intorno alle 19:30 a causa dell’intenso traffico lungo la strada. Iniziamo la ricerca di una struttura dove alloggiare, ma questa volta la fortuna non è dalla nostra parte, e dopo un ora di inutili tentativi ci consultiamo e decidiamo all’unanimità, di fare rotta verso Olbia. Si sono fatte le 21:00 quando risaliamo nei nostri mezzi per proseguire il viaggio. Siamo esausti da tutti i km macinati, e finalmente alle ore 24:00 dopo circa 7 ore che siamo in strada, arriviamo ad Olbia. Troviamo una sistemazione provvisoria a casa di un amico di Stefano. L’unico neo però e che essendosi lui organizzato per andare in discoteca, nostro malgrado dobbiamo andarci anche noi. L’orologio segna le ore 01:00, entriamo in discoteca che sembriamo tre zombie. Usciamo dalla discoteca e andiamo in un bar a fare colazione, tutto questo mentre l’orologio inesorabile segna le ore 05:00. Ormai ci reggiamo in piedi solo per forza di inerzia, visto che Stefano e Francesco non chiudono occhio ormai da 19 ore, mentre io addiritura da 21 ore. Dopo aver consumato caffe e briosches, finalmente alle ore 06:00 rientriamo a casa e con le ultime forze rimaste ci buttiamo subito nei nostri letti, dove cadiamo in un sonno profondo.

Olbia 15/08/09 – Si torna a casa

Dopo una bella dormita (ci voleva proprio), alle ore 12:00 mi alzo. Lascio Stefano e Francesco che stanno ancora riposando nelle loro stanze. Dopo essermi preparato, esco e vado a far colazione al bar, che si trova vicino alla casa. Mi siedo al tavolo e ordino un buon caffè lungo, insieme a una brioche alla marmellata e un bicchiere di acqua gasata, e nel mentre ne approfitto per leggere “L’Unione Sarda” e il “Corriere dello Sport”. Prima di andar via, prendo altre tre brioche da portare a casa per la colazione di Stefano e Francesco. Una volta a casa, entro in cucina e trovo Stefano e Francesco che stanno prendendo il caffè, giusto in tempo per dare loro le brioche. L’orologio segna le 13:00, ritiriamo le nostre ultime cose, salutiamo e ringraziamo per l’ospitalità. Dopo circa mezz’ora, saliamo sui nostri mezzi e ci mettiamo in strada per fare ritorno verso casa e verso la nostra ultima tappa del viaggio, vale a dire “Bosa”. Ci lasciamo Olbia alle spalle, la nostra andatura e abbastanza tranquilla anche perché in questo modo più andiamo piano e più possiamo “gustarci” questi ultimi sgoccioli del nostro viaggio. Ci fermiamo in un punto di ristoro che si trova lungo la strada, a pochi km da “Mores”. Ordiniamo 2 birre e dato che tutti e tre abbiamo una certa fame, prendiamo anche dei panini, tutto questo mentre l’orologio segna circa le 14:30. Una volta immessi nella “statale 131”, io e Stefano aumentiamo la velocità agevolati dal fatto che essendo Ferragosto la strada e deserta. Quando l’orologio segna le 15:30, esausti ma felici arriviamo finalmente a “Bosa”. Dopo circa 15 minuti arriva anche Francesco. Una volta scaricati i bagagli, andiamo in un chiosco sulla spiaggia dove ordiniamo 3 birre per festeggiare il nostro ritorno ma soprattutto per rivivere ogni singolo momento di questo nostro bellissimo viaggio.



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