GIRO DELLA PROVENZA prima parte di DIC.08 GENN. ’09

30 gennaio: partenza da Torino. Visita di Aix en Provence oggi centro universitario internazionale. Siamo arrivati nel tardo pomeriggio e abbiamo visitato la Rue de la Verrerie e la Cours Mirabeau, su cui si affacciano splendide ville. A nord di questo corso c’è il più vecchio quartiere della città. Molto bella anche la piazza su cui si...
Scritto da: Fefy
giro della provenza prima parte di dic.08 genn. '09
Partenza il: 30/12/2008
Ritorno il: 03/01/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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30 gennaio: partenza da Torino. Visita di Aix en Provence oggi centro universitario internazionale. Siamo arrivati nel tardo pomeriggio e abbiamo visitato la Rue de la Verrerie e la Cours Mirabeau, su cui si affacciano splendide ville. A nord di questo corso c’è il più vecchio quartiere della città. Molto bella anche la piazza su cui si affaccia l’Hotel de Ville e la torre dell’orologio. Molte e famose le fontane cittadine, che furono aggiunte nel XVIII sec. La cittadina è molto vivace e soprattutto in questo periodo di feste tra il Natale e il capodanno. Verso le 18.30 abbiamo proseguito per Meyraques e abbiamo incontrato Gilbert proprietario della Villa Regalade per la consegna chiavi. La casa è molto carina, un rustico in piena campagna, alle porte del Parco Regionale del Luberon. Non è freddo come ci aspettavamo, il clima è abbastanza clemente. Camilla (la nostra gattona) è venuta con noi. E’ il suo primo viaggio all’estero! 31 gennaio: Partenza per San Remy e visita della città. Le Centre d’Art Presence Van Gogh, nel settecentesco Hotel Estrine, ricorda il profondo legame tra l’artista e St Remy. Nel maggio 1889,dopo essersi reciso l’orecchio fu ricoverato nella clinica Saint Paul, ubicata tra la città e le rovine romane di Glanum, la più antica città di Provenza, cittadina attaccata a San Remy. Le Rovine sono splendide e conservate magnificamente: vale la pena una visita.

St Remy è una tranquilla cittadina agricola ma nel centro c’è molto traffico. E’ la città natale di Nostradamus di cui abbiamo visto anche la casa.

In tarda mattinata siamo partiti per Arles. Dopo il pranzo abbiamo iniziato la visita. E’ davvero una città monumentale. I suoi monumenti romani, quali l’Arena e le Thermes de Costantin, sono armoniosamente circondati dalle parti ocra e dai tetti in terracotta degli edifici più recenti. E’ attivo centro di cultura e tradizioni provenzali. Dal 1888 al 1889 vi soggiornò Van Gogh, ma la città non è più il centro industriale dipinto dal pittore. La principale risorsa locale è il turismo. Visita dell’anfiteatro romano, uno dei meglio conservati al mondo del Teatro Romano e del’Eglise St Trophime.

Breve passeggiata lungo il Rodano. Anche oggi il clima è mite e qualche raggio di sole è apparso. Proseguimento per Aigues Mortes, città fortificata circondata da mura. Costruita con ordinato intersecarsi di strade. Salendo sulla tour de Costance si puo’ godere una bellissima vista della Camargue. Purtroppo siamo arrivati troppo tardi e non siamo potuti salire. Tuttavia abbiamo girato e abbiamo avuto modo di vedere uno spicchio di paludi e le lagune della Camargue, con i cavalli bianchi, le mandrie di tori… Aigues Mortes fu fondata da Luigi IX che vi volle stabilire l’imbarco per la crociata del 1248. La cinta muraria della città è ultimata nel 1300 e venne realizzata con grandi blocchi di pietra. Oggi le porte cittadine sono sempre aperte e pronte ad accogliere i visitatori. 01 gennaio: Proseguimento per Nimes. Importante crocevia nel mondo antico, è anche ben conosciuta per le sue rovine Romane, tra cui l’anfiteatro. Interessante e da visitare è la città vecchia con le sue strade strette e le sue piazze appartate Visita al Pont du Gard. Ponte antico di 2000 anni e considerato dai romani la migliore testimonianza della grandezza dell’Impero Romano con i suoi 49 metri di altezza è il più alto ponte mai costruito dai loro architetti. Fu in attività per 400-500 anni. Partenza per Avignone e visita della città. E’ città medievale. Le sue mura, lunghe quasi 4,5 km, inglobano 39 torri e sette porte. Queste mura celano una città dall’intensa vita culturale, con un teatro dell’Opera, un’Università, molte scuole e compagnie teatrali. Da visitare assolutamente il palazzo dei Papi (simbolo dello sfarzo che caratterizzò il regno dei sette papi francesi (1309-77) i quali costruirono una sorta di Vaticano in miniatura) e il Pont St. Benezet.

02 gennaio: Partenza per Marsiglia, primo porto francese e seconda città dopo Parigi. Vi convivono nazionalità e culture diverse e il suo carattere è cosmopolita. La città si snoda intorno al Vieux Port dominato da Notre Dame de la Garde. La vie più celebre è la Canabier, la strada che porta al porto. Con il trenino si può andare al quartiere del Panier, il più vecchio della città. La città è decadente ma molto affascinante e merita uno due giorni di sosta per respirarne l’atmosfera. Proseguimento per St Maximin la Ste –Baume basilica di Santa Maria Maddalena. Il monastero anesso non esiste più ed è stato sostituito da un complesso alberghiero 🙁 sigh.

Curioso da vedere sono le reliquie di S. Maria Maddalena, l’organo e la redella di Ronzen.

03 gennaio. Dopo aver salutato Gilbert e lasciato la casa che ci ha accolti in questi giorni, abbiamo fatto il giro del Luberon, parco regionale che comprende una catena montuosa di roccia calcarea che da Cavillon si estende verso est fino a Manosque nelle Alpes de haute Provance. La zona ospita circa 50 comunità e diede il Natale a personaggi controversi come il barone di Oppede (che diresse nel 1545 una terribile crociata contro i Valdesi, e il Marchese De Sade. La D943, nella Combe de Lourmarin, divide il parco in due sezioni: il Grand Luberon a oriente e il Petit Luberon a occidente. I centri abitati si trovano soprattutto sul versante settentrionale del rilievo. In particolare abbiamo visitato il Piccolo Luberon: davvero incantevole. A Lourmarin, incantevole borgo del Luberon, circondato da vigneti, uliveti, mandorli, riconosciuto come uno dei più bei villaggi di Francia, abbiamo visto uno degli edifici rinascimentali più imponenti della regione, il Château de Lourmarin oggi sede di concerti di musica da camera e di jazz. L’architettura del villaggio è tipicamente mediterranea: antiche dimore accuratamente restaurate dai colori pastello, strade strette e sinuose che conducono in piccole piazze all’ombra dei platani. Il paese ospita la tomba del Premio Nobel per la letteratura nel 1957 Albert Camus, che qui si trasferi’ per scrivere la sua autobiografia. Abbiamo poi visitato Lacoste. Si tratta di un paesino davvero di straordinaria bellezza, arroccato al limite nord-ovest delle montagne del Luberon, da cui si gode di una vista eccezionale: il Ventoux, il Luberon, i Monts du Vaucluse e i villaggi arroccati. Famosa per le rovine de castello del marchese De Sade, arrestato nel 1778. De Sade, “padre” del sadismo, Soggetto a pulsioni sessuali vulcaniche combinate con un gusto per forme di depravazione estrema , de Sade fu rinchiuso nella Bastiglia nel 1778 per essersi macchiato di varie attività perverse. Nel corso dei suoi molti anni di prigionia, passò il tempo ad escogitare le più violente fantasie pornografiche descrivendole in libri, il più famoso: “Le 120 giornate di Sodoma”.

Dopo il pranzo nella anonima Apt, verso le 15 abbiamo iniziato il viaggio di ritorno per Torino passando il colle del Monginevro. La neve era davvero altissima e non ho mai visto il monginevro cosi’ innevato! Questa è la prima parte del nostro tour in Provenza la seconda la faremo in primavera, quando la lavanda sarà al suo splendore.



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