Giro dell’Austria con tenda al seguito

Tour in Austria con famiglia (e tenda) al seguito
Scritto da: franz1
giro dell'austria con tenda al seguito
Partenza il: 03/07/2000
Ritorno il: 12/07/2000
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
Io, mia moglie Donatella e mio figlio Stefano di 8 anni partiamo il 3 luglio 2000 con la nostra Fiat Uno ed una tenda a “igloo” per le ferie estive con destinazione Austria.

Il confine lo passiamo da Tarvisio e ci ritroviamo quindi nella regione austriaca della Carinzia famosa a quei tempi per essere la terra di Jorge Haider politico conservatore austriaco che aveva ottenuto il miglior risultato di sempre alle elezioni del 1999.

La Carinzia e’ una regione ricchissima di laghi, tutti bellissimi, piu’ della meta’ sono potabili e le acque non sono troppo fredde, si arriva addirittura a 28 gradi grazie a sorgenti vulcaniche sottacqua. Il più grande tra questi è il Worthersee vicino a Klagenfurt.

Qui possiamo utilizzare la nostra tenda pernottando piu’ notti in un campeggio di Villach, fare il bagno nel Worthersee, visitare il capoluogo Klagenfurt.

Dopo quattro giorni di questa incantevole regione ci trasferiamo verso nord destinazione Vienna, qui troviamo un clima estremamente caldo e abbandoniamo la soluzione tenda a vantaggio dell hotel Nordbahn, ottima soluzione abbastanza centrale vicino al Prater. A Vienna visitiamo l’Hofburg, quella che fu la centrale dei bottoni di questo grande e passato impero, passeggiamo lungo la splendida Ringstrasse sino alla piazza del duomo di Santo Stefano, che ci danno un’idea dello splendore e della gloria degli antichi regnanti.

Visitiamo il Belvedere castello barocco con smisurato giardino all’italiana un tempo residenza estiva (a quei tempi ancora fuori le porte della citta’) del principe Eugenio di Savoia.

Infine per la gioia del piccolo Stefano andiamo al parco del Prater con annesso lunapark e facciamo anche un giro sulla ruota panoramica sulla Riesenradplatz per goderci la vista della citta’ da un altezza di 64,75 metri, la Ruota panoramica, aperta tutto l’anno, è una delle attrazioni più visitate della metropoli sul Danubio.

Una giornata la dedichiamo alla visita dello Schonbrunn, l’ex-residenza estiva della principessa Sissi, un capolavoro d’arte barocca nel mezzo di parchi stupendi, in particolare ricordo la “Gloriette” ed il labirinto. Il castello di Schonbrunn e’ uno dei piu’ bei complessi barocchi d’europa.

Lasciata Vienna ci dirigiamo verso Salisburgo e nel tragitto facciamo tappa all’abbazia di Melk. Da più di 1000 anni Melk è un importante centro spirituale e culturale in Austria, all’inizio come residenza dei Babenberg e dal 1089 come abbazia benedettina fondata dal margravio Leopoldo II.

(Io la ricordavo per Adso da Melk ,il coprotagonista e narratoree nel romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco).

Arrivati a Salisburgo il clima si fa piu’ rigido e la tenda rimane ancora nel bagagliaio ed anche qui optiamo per la soluzione hotel; anche se la città di Salisburgo è piccola, c´è un´infinità di cose da vedere. Dalla fortezza Hohensalzburg alle opere architettoniche del centro storico, dalle numerose chiese fino ai bellissimi monti del Salisburghese: noi abbiamo particolarmente apprezzato: la fortezza di Hohensalzburg, la casa natale di Mozart, l’abitazione di Mozart e il duomo di Salisburgo.

Da Salisburgo, facciamo una gita originale alle Cave di Sale di Hallein.

L’estrazione del salgemma in Austria ha una storia millenaria, se è vero che all’interno della salina di Hallein, adesso chiusa e adibita ad attrazione turistica, sono stati trovati strumenti di estrazione e resti umani risalenti al periodo celtico. Il nome stesso del luogo, pare derivi dalla parola “sale”, in celtico: hall o hal. All’estrazione del salgemma si deve la ricchezza economica, artistica e architettonica della città di Salisburgo. La visita alle saline di Hallein dà la possibilità di percorrere le stesse gallerie utilizzate dai minatori e di assistere ad uno spettacolo naturale unico nel suo genere. Non esistono visite individuali delle miniere, anche per ovvi motivi di sicurezza, ma è necessario aspettare di essere accorpati in gruppi di qualche decina di persone, in compenso, il percorso si dipana per gallerie piuttosto ampie, per cui, gli ambienti non sono mai eccessivamente claustrofobici, e ricordano piuttosto le escursioni alle grotte calcaree. Una guida accompagna i turisti per tutto il percorso, spiegandosi in tedesco, inglese e, a richiesta, anche in Italiano. Prima di addentrarci nel cuore della montagna, è necessario indossare delle tute bianche, che permettono di non macchiare gli abiti e che risulteranno molto utili in seguito. La gita parte con una corsa sul trenino dei minatori per arrivare al luogo di partenza dell’escursione, nel centro della montagna. Lungo tutta la camminata si ha la possibilità di ammirare le viscere della miniera, immaginare il duro lavoro dei minatori, ma anche di divertirsi, scegliendo di passare i dislivelli utilizzando gli scivoli creati dagli stessi minatori, mentre per i meno temerari ci sono le scale. Sempre rimanendo sottoterra si passa due volte il confine austriaco, visitando i sotterranei della Germania, per un breve percorso, per raggiungere in fine un fantastico lago di sale.

Dopo Salisburgo ci dirigiamo verso sud e attraversando una piccola parte di territorio tadesco arriviamo ad Hall in Tirol. Qui soggiorniamo e visitiamo la fabbrica di Swarosky nella vicina cittadina di Wattens con la sua “gigante” fontana e la citta’ di Innsbruck con il suo famoso tettuccio d’oro ormai simbolo della città, da cui si gode una splendida vista panoramica, il Tettuccio è ricoperto da 2.657 tegole di rame dorato.

Da Innsbruck rientriamo in italia tramite l’autostrada del Brennero.



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