Giro dell’Andalusia

Malaga, Granada, Siviglia e tutto quanto si può vedere in otto giorni
Scritto da: Simma
giro dell'andalusia
Partenza il: 16/06/2012
Ritorno il: 24/06/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Finalmente a giugno 2012 il mio compagno ed io siamo riusciti a realizzare un vecchio sogno: un viaggio in Andalusia! Il periodo non era dei migliori perché al normale caldo di giugno si è aggiunto il passaggio di una perturbazione africana che ha reso i pomeriggi andalusi ancora più bollenti. L’Andalusia si trova alla stessa longitudine di Londra ma ha il fuso di Roma. Quindi è giorno fino alle 22 e di conseguenza il caldo implacabile.

Nel viaggio abbiamo utilizzato la guida Le Routard, ottima, perciò quello che dirò integra quanto riportato lì. Tutti gli alberghi, prenotati tramite booking.com, sono stati all’altezza delle aspettative.

Siamo arrivati a Malaga alle 14 del 16 giugno e abbiamo alloggiato per una notte all’hotel Don Curro. L’albergo è in centro, ottimo per girare a piedi la città anche se complicato da raggiungere con l’auto. Avevamo una bella stanza grande che affacciava all’interno quindi non era rumorosa. La colazione è buona. Abbiamo dedicato il pomeriggio a un giro della città visitando la cattedrale (1h di visita, chiude alle 17, prendere l’audio guida), il museo Picasso (1h di visita) e l’Alcazaba (bel panorama da godere al tramonto con il fresco). Ci siamo rifocillati con ottimo pesce al ristorante Lo Gueno. Dopocena, durante un giretto nella strada principale, abbiamo incontrato una processione che ci ha ricordato (in piccolo) quella che si svolge a Catania per S.Agata. Mi ha colpito il fatto che, poiché nella processione c’erano dei cavalli, dietro di loro c’era una spazzina pronta ad intervenire. Nel complesso Malaga è una città pulita ed elegante anche se un po’ anonima.

La mattina successiva siamo partiti per Ronda che abbiamo raggiunto in circa 3h. Le rovine dei bagni arabi meritano una visita (circa 1/2h) e val la pena di vedere il video che ne ricostruisce il funzionamento. Abbiamo girato la città nonostante il caldo e visitato il museo Lara (circa 1h), dove si trovano collezioni interessanti di oggetti di ogni genere, e la Plaza de Toros. Poi siamo scesi nell’orrido. Contrariamente a quanto diceva la guida non è una passeggiata agevole ed è sconsigliabile farlo nelle ore calde. Meglio vederlo in auto fuori dalla città! In generale in questo posto mancano chiare indicazioni stradali per raggiungere le cose da visitare. Da lì abbiamo proseguito per Gibilterra. Era già tardi perciò siamo saliti direttamente sulla rocca con la teleferica. Il panorama era davvero unico! Poi abbiamo proseguito per Tarifa, una cittadina davvero anonima. Qui abbiamo soggiornato all’hotel 3 mares, un albergo in stile orientale con un’atmosfera magica e rilassante. C’ è una bella piscina e dei giardini incantevoli. Abbiamo cenato a Tarifa alla Meson de la Rueda. Il ristorante consigliato dalla guida era affollatissimo. Accanto c’era questo ristorante vuoto. Abbiamo mangiato benissimo pesce e speso poco!

La mattina seguente, dopo esserci riposati un po’ in piscina, siamo partiti per i villaggi bianchi. Ci siamo fermati a Medina Sidonia, un paesino poco evidenziato nella guida eppure un autentico gioiellino che si visita in un 1h. Piccolo, bianco, pulito, casette curatissime, una cattedrale notevole (chiude dalle 14 alle 17). Poi siamo andati al famoso Arcos della Frontera che al confronto ci ha deluso, più sporco e meno curato. Bella la cattedrale di S. Maria de la Asuncion. Finita la visita siamo andati a Siviglia.

Il nostro albergo, Silken Al-Andalus Palace, è a circa 4km dal centro ma molto pratico perché da lì in pochi minuti si arriva in città e i parcheggi coperti sono facilmente disponibili. Inoltre la colazione è ottima. Il vantaggio di stare fuori città è anche che l’albergo ha una grande piscina in cui ci siamo tuffati subito per rifarci della giornata di grande caldo. Siviglia è una città molto calda anche di sera. Abbiamo trascorso la serata nel quartiere di Triana, molto popolato fino a tardi e cenato molto bene e ad ottimo prezzo a Casa Cresta.

Il giorno dopo abbiamo iniziato la visita della città dall’Alcazar perché la Cattedrale apre alle 11. Il favoloso palazzo è molto grande e per vederlo abbiamo impiegato 2h. Anche la Cattedrale è enorme, per fare il giro breve, ovvero saltando tante cappelle, abbiamo impiegato 1h. Poi abbiamo fatto un giro nel caratteristico quartiere di S.Cruz. A questo punto il caldo ci ha convinto a tornare in albergo per rifugiarci in piscina. In serata abbiamo assistito allo spettacolo di flamenco. Poi siamo andati a cenare in un locale molto elegante, la Taverna dell’alabardiero. Qui fanno pratica cuochi e camerieri della scuola alberghiera. Sarebbe un locale molto caro e raffinato ma c’è la possibilità di scegliere un ottimo menù a prezzo fisso e con soli 20 euro a testa si mangia benissimo e si è serviti da re!

La mattina dopo siamo andati a vedere la Casa di Pilato una bellissima residenza signorile che si visita in meno di due ore. Prima di ripartire non potevamo perderci un giro a Plaza de Espagna, la grande piazza a forma di emiciclo costruita per l’Esposizione Universale. Anche se il caldo ci fiaccava abbiamo girato a lungo per vedere le bellissime maioliche lungo la piazza.

Arrivati a Cordoba siamo andati direttamente alla Casa di Viana, un posto unico per i suoi 13 patii tutti diversi. Anche l’interno del palazzo, ricco di collezioni e quadri, è notevole. Il tutto si visita in meno di 2h. Finalmente siamo arrivati al nostro hotel, Eurostars Patios de Cordoba. L’albergo è nuovo, centrale, comodo, buona colazione ma in zona pedonale. E’ difficile da raggiungere a causa dei sensi unici e il parcheggio convenzionato si trova a circa 1 km. La città non ci è piaciuta molto perché troppo affollata e sporca ma merita comunque una visita anche perché la Cattedrale con le sue 850 colonne è bellissima.

Il giorno successivo, dopo la visita alla Cattedrale e un giro in centro, siamo partiti per Granada. Il nostro albergo, NH Inglaterra, è piuttosto vecchio, senza piscina, molto centrale e la notte in piena movida. Si trova in zona pedonale e, cosa non segnalata sul sito, per arrivare al garage bisogna citofonare alla polizia quando si arriva accanto alle colonnine che impediscono l’accesso alla strada. Però la colazione è molto salutista e c’è un buonissimo yogurth biologico. Avevamo prenotato via Internet la visita all’Alhambra per il mattino dopo perciò siamo andati in una libreria convenzionata che ci ha stampato il biglietto di ingresso in modo da evitare la fila. Poi siamo andati a cena in un ristorante consigliato per la sua paella, la Bodega di Antonio. Quando abbiamo chiesto la paella ci hanno detto che la facevano solo a pranzo perché di sera è pesante! Già ma a pranzo ci sono 40 gradi!

La mattina successiva abbiamo preso l’autobus per andare all’Alhambra e alle 8 eravamo già lì. E’ stato bellissimo vedere i giardini con il fresco e prima dell’arrivo della folla. A quell’ora è pieno di giardinieri e personale delle pulizie perché la visita inizia alle 9. Per vedere tutto abbiamo impiegato 5h ma è stata un’esperienza indimenticabile.

Usciti da lì abbiamo ripreso il bus e siamo tornati nel ristorante della sera prima per mangiare la paella, era squisita. Dopo un bel riposino in albergo siamo andati a vedere il tramonto sull’Albaicin, il quartiere arabo, uno spettacolo incantevole. Abbiamo fatto un’ottima cena al bar Lara a base di gazpacho, sangria e habas e jamon.

Il giorno dopo abbiamo visitato la città. Una particolare menzione merita la Capilla Real con le tombe dei re cattolici. L’ultima cena l’abbiamo fatta alla Meson de la Pataleta, un ristorante caratteristico dove finalmente abbiamo provato le squisite melanzane con il miele.

Purtroppo il giorno dopo era ora di ripartire!

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