Giro del Monviso con gli sci
Il Monviso domina tutta la pianura padana ed i romani pensavano che fosse la vetta più alta del mondo. Per noi della Provincia di Cuneo invece la Bisalta resta un riferimento ed un simbolo importante impresso nel nostro cuore.
Il giro del Monviso estivo è conosciuto ed apprezzato da tutti gli amanti del trekking, ma in primavera con la neve si è quasi sicuri di non trovare nessuno e di godersi dei panorami migliori dati dall’alta pressione che generalmente è stabile in questo periodo.
Data la poca affluenza in questi luoghi, i Rifugi non sono custoditi. Ciò vuol dire che si può dormire nei locali invernali provvisti di coperte e materassi, ma bisogna portarsi da casa il cibo ed eventualmente un fornellino per sciogliere la neve ed ottenere quindi l’acqua.
Durante il percorso ed ai Rifugi Vallanta e Mont Viso ci si può rifornire d’acqua, ma al Rif. Quintino Sella non c’è alternativa. I locali invernali del Sella sono umidi e ricchi di spifferi, per cui è consigliabile un buon saccoapelo, mentre al Mont Viso ed al Vallanta i locali sono ampi, luminosi e soprattutto riscaldati. In ogni caso, dato che si dovrebbero usare solo in caso di urgenza, è buona norma ricambiare il favore mantenendo i locali puliti, in ordine e dando un contributo monetario per la manutenzione.
L’itinerario non presuppone nessuna grossa difficoltà alpinistica e lascia ampie possibilità di discesa alla ricerca della neve migliore. Bisogna tenere in considerazione che un giro ad anello presuppone un itinerario con pendii esposti su tutti i versanti e devono essere tutti sicuri da eventuali valanghe (si parte solo con rischio valanghe 1).
Noi abbiamo scelto l’itinerario classico che ora vi illustrerò dettagliatamente, con alcuni accorgimenti da prendere.
PERIODO: giro da effettuarsi in Aprile-Maggio in condizioni di neve e tempo favorevoli.
COSTO:non si spende assolutamente niente, se non per i viveri da portarsi da casa e un contributo per le spese di manutenzione dei rifugi invernali che ci ospitano.
ATTREZZATURA: nello zaino per poter affrontare qualsiasi difficoltà bisogna portare una pila frontale, picozza, ramponi, rampant,sacco a pelo,maglia e calze di scorta,una pelle di scorta, una mantellina termica in caso di infortunio, medicinali vari e acqua e cibo sufficienti per 3 giorni.
1° GIORNO: dislivello in salita di 1274m
Partenza da Val Po – pian della regina (1745m)
Salita classica al Viso mozzo 3019m e discesa sul Rif. Quintino Sella.
In alternativa se si vuole partire nel pomeriggio per problemi di tempo, si può salire direttamente verso il Rif. Quintino Sella con un dislivello di soli 900m.
2°GIORNO: dislivello in salita di 1096m +100m
Partenza alle prime luci dell’alba dal Rif. Quintino Sella salendo dolcemente fino al passo Gallarino e da lì per raggiungere il passo San Chiaffredo 2764m (se la neve è dura è consigliabile evitare il traverso e scendere per circa 100m). Dal passo San Chiaffredo si scende in Val Varaita seguendo il sentiero GTA U10 fino a finire nel vallone di Vallanta. Oltre a godersi il panorama sulla pianura, si parte presto al mattino per poter sciare anche su poca neve data l’esposizione dei pendii a sud, evitando di toccare sotto con gli sci e farsi male.
A seconda delle annate, bisogna mettere in conto di doversi portare gli sci sulle spalle per un paio d’ore tra la discesa e la salita. Arrivati nel vallone di Vallanta 1900m, si risale fino al Passo di Vallanta (2872m) per poi sciare fino al Rif. Mont Viso in Francia.
3° GIORNO: partenza alle prime luci dell’alba dal Rif Mont Viso 2460m – salita al colle Selliere 2851m – discesa in Val Pellice fino al arrivare sotto il Rif. Granero 2370m – risalire il vallone sulla destra fino ad arrivare alla cima della Meidassa 3019m – discesa in Val Po fino a raggiungere il Pian del Re e per la strada parzialmente innevata il pian della Regina dove avevamo lasciato l’auto.
Il terzo giorno si parte presto per godersi la discesa finale su Pian del re, con le conizioni migliori della neve primaverile.
Molti scialpinisti svolgono questo giro in minor tempo o soggiornando in altri rifugi, ma a mio giudizio questo è il modo migliore per godersi dei panorami stupendi sulla pianura e trovare la neve al meglio delle condizioni.
In definitiva questo giro da me proposto vi permette di godere della visuale del Monviso a 360°, si sale su due belle cime oltre i 300m: Viso Mozzo e Meidassa, si dorme in 2 e si passa da 4 rifugi Rifugi:Q.Sella, Vallanta, Mont Viso e Granero, si transita in 4 valli … godendosi una natura ancora incontaminata.