Giro d’Irlanda, unclockwise

11 giugno – Mercoledì Partenza da Forlì con volo Ryanair delle 11 e arrivo a Dublino in perfetto orario, ore 1 e mezza locale. Avendo prenotato dall’Italia un hotel in centro prendiamo la navetta chiamata Aircoch -12 Euro andata e ritorno. Arriviamo al Kildare Street Hotel, in pieno centro, accanto al Trinity College; la stanza è grande...
Scritto da: mirtilla75
giro d'irlanda, unclockwise
Partenza il: 11/06/2008
Ritorno il: 20/06/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
11 giugno – Mercoledì Partenza da Forlì con volo Ryanair delle 11 e arrivo a Dublino in perfetto orario, ore 1 e mezza locale. Avendo prenotato dall’Italia un hotel in centro prendiamo la navetta chiamata Aircoch -12 Euro andata e ritorno. Arriviamo al Kildare Street Hotel, in pieno centro, accanto al Trinity College; la stanza è grande (n.108), con addirittura due letti matrimoniali, il bagno è piccolo ma non manca nulla (a parte il bidé, ovviamente). Andiamo nel Tourist Office del centro e prendiamo una Heritage Card al prezzo di 8 euro (riduzione studenti – 21 euro per gli adulti) che ci permetterà di entrare gratuitamente in molti dei siti da visitare; ci incamminiamo per la visita al Dublin Castle, ma è chiuso per il referendum sul trattato di Lisbona; ci facciamo allora un giro per il centro a piedi, anche se il tempo non è un gran che. Primo giro in un centro commerciale di Grafton Street e primi acquisti: la catena di souvenir ufficiali si chiama “Carrols” (mi pare) e ce l’hanno anche i Tourist Office (a prezzi leggermente inferiori). La mattina ci svegliamo presto; la stanza in effetti è un po’ rumorosa, visto che dà sulla strada in cui possono girare gli autobus, ma niente di insopportabile (in fondo 40 euro a persona al centro di Dublino non è tanto). Visita al Trinity College in cui troviamo già la fila ancora prima che apra. Aspettare vale la pena sia per vedere il Book of Kells, che per vedere la magnificenza della Long Room nella Old Library; peccato non si possano fare le foto, la stanza è davvero splendida. All’uscita ci prendiamo da mangiare qualcosa da Marks&Spancer e ci incamminiamo per la visita alla St.Patrick Cathedral e alla Christ Church Cathedral, entrambe forse più belle all’esterno che all’interno, il biglietto è di 4 euro ciascuna. Ci incamminiamo a piedi verso la Kilmainham Gaol, la famigerata prigione della Guerra Civile; la visita è solo con guida di lingua inglese, ma è davvero interessante e toccante, senza parlare del fatto che è stata usata come location di molti film (Nel nome del Padre, con Daniel Day Lewis). E’ abbastanza lontano dal centro, ma la lunga passeggiata ci permette di vedere una parte nuova di Dublino. Nel tardo pomeriggio (il sole tramontava verso le 10 e 30 per cui c’è stato tutto il tempo di vedere tutto con la luce) una passeggiata a Temple Bar, O’Connell Street, una visita ad un paio di pub e poi visita al St. Stephan Green, il parco nel centro storico. Ci prendiamo anche un espresso al Butlers Chocolate, una catena di cioccolaterie che ha diversi negozi nel centro e che serve l’unico caffè decente di Dublino. La mattina seguente lasciamo il Kildare Street Hotel con un taxi (ce ne sono tantissimi) e per 11 euro ci facciamo lasciare nella South Circular Road, alla Herz, dove per 108 euro ci prendiamo una Peugeot 207 nuovissima per farci un bel giro di 7 giorni. Partiamo alla volta di Newgrange, sito archeologico 40 km a nord di Dublino; la visita anche qui è con guida inglese ed entriamo con la Heritage Card; la tomba è enorme e suggestiva, anche se all’interno si può stare pochissimo. Alle 11 ripartiamo alla volta della contea di Antrim, Irlanda del Nord, verso le mitiche Giant’s Causeway. Arriviamo verso le 4 e 30, paghiamo 5 euro di parcheggio e ci incamminiamo verso il sito. Dopo 5 minuti di passeggiata le 37000 colonne di basalto di forma ottagonale ci salutano dal basso. Ci incamminiamo in mezzo per fare un centinaio di foto e proseguiamo a piedi per tutto il percorso. Verso le 6 e mezzo ripartiamo per Derry, dove dall’Italia avevamo prenotato il Sunbeam House B&B in Bishop Street, a 5 minuti a piedi dal centro. La signora Kathleen è gentilissima e di grande aiuto e ne approfittiamo per chiederle informazioni di tutti i generi. La stanza è grande ed anche questa con due letti matrimoniali, pulita e con una bella doccia. Un giro per Derry, un panino veloce e ci infiliamo a letto. 14 giugno – Sabato Al mattino seguente visitiamo il Bogside, il quartiere di Derry della Bloody Sunday, le cui abitazioni sono dipinte dei murales che tre artisti hanno fatto per ricordare quei tragici eventi. Ci attardiamo troppo, ma ne vale la pena. Partiamo alla volta di Sligo per visitare il cimitero megalitico di Carrowmore, un sito archeologico in cui ci sono almeno una decina di Dolmen ben conservati e almeno una cinquantina ancora da scoprire. Anche qui si entra con la Heritage Card. A Sligo ci fermiamo al Tourist Office e prenotiamo per la notte a Clifden; i Tourist Office sono efficientissimi e da lì in avanti prenoteremo sempre in quel modo. Partiamo poi alla volta del Connemara per visitare la Kylemore Abbay; arriviamo però troppo tardi, l’ultima visita inizia alla 5. Con rimpianto proseguiamo nel Connemara con dei paesaggi fantastici a farci compagnia. Arriviamo a Clifden ed al nostro B&B in centro, Kingstown House; la signora Regina è gentilissima e si scusa perché la camera non ha il bagno ma ci assicura che quello in corridoio è tutto per noi. Visto che anche se è tardi c’è ancora il sole alto, ci prendiamo un panino e ci dirigiamo verso la punta della penisola, fra stradine strettissime. Arriviamo ad una spiaggia bianchissima, quasi caraibica se non fosse per il vento freddo che spazza via tutto. Ci godiamo il tramonto fra cavalli e dune e poi ci dirigiamo al b&b. 15 giugno – domenica Alla sveglia, dopo abbondante colazione continental, ci incamminiamo per il Aughnanure Castle, sulla strada per Galway; la guida prometteva stanze segrete e botole, ma non c’è niente di tutto questo; il castello è tenuto bene, ma niente di che. Arrivo e breve visita a Galway, una bella cittadina di mare. Qui prenotiamo sempre al Tourist Office per il pernottamento a Limerick. Ripartiamo poi alla volta del Burren National Park, verso il Dolmen di Poulnabrone; il paesaggio è bellissimo e lunare, non sembra neanche di stare sulla terra, solo rocce piatte a non finire. Il sito è praticamente incustodito, poco più di un parcheggio. Decidiamo di prendere stradine secondarie per arrivare alle famosissime Cliffs of Moher, forse la cosa più spettacolare di tutta la vacanza. Anche qui 8 euro per il parcheggio e poi a piedi verso le scogliere che cadono da un’altezza di 300 metri sul mare. Assolutamente da non perdere anche se il vento è tremendo. Una veloce pioggia ci costringe a tornare al centro visitatori, ma la bellezza della giornata non viene rovinata. Partiamo per Limerick alla volta del b&b Castelview; il posto è bellissimo ma molto isolato; per trovarlo dobbiamo affrontare non pochi problemi, anche il navigatore perde la bussola. Ci fermiamo due volte a chiedere informazioni ed alla fine arriviamo. Una camera grande in mezzo alla campagna irlandese. Ci dirigiamo verso il centro di Limerick ma è domenica ed è tutto chiuso. Andiamo allora al Tesco aperto 24 ore su 24 per procurarci cibo. 16 giugno – Lunedì Partenza per la penisola Tralee dove ci fermiamo al solito Tourist Office per la prenotazione della notte e poi via, verso la penisola di Dingle ed il Ring of Kerry. Il paesaggio è bellissimo, spiagge splendide ed isole così vicine che ti sembra di toccarle; non facciamo altro che fermarci ogni 2 minuti a scattare foto. Il percorso però è lunghissimo e massacrante, specialmente perché le strade sono strettissime. Arriviamo a Killarney stanchi morti e per la prima volta nella vacanza ceniamo in un ristorante del centro. A dormire andiamo al b&b Kelare Lodge, nel quale la chiacchierona proprietaria ci accoglie con calore. Anche qui stanza pulitissima e confortevole, con possibilità di fare caffè e thè. 17 giugno – Martedì La mattina andiamo al Ross Castle, proprio a Killarney; la visita però non si può fare per conto proprio, ma solo con la guida e sono tutte prenotate fino alle 12. Facciamo qualche foto da fuori e poi partiamo alla volta del Blarney Castle, vicino Cork. Il castello è ben conservato ed all’interno di un bel parco, l’entrata è di 10 euro; ovviamente anche noi baciamo la pietra in cima alla torre (si deve farlo sdraiati sulla schiena penzolanti al di fuori mentre il personale del castello regge le gambe) per avere il dono dell’eloquenza, come dice la leggenda. Poi partiamo per Cork e lì abbiamo la prima delusione della vacanza; il b&b prenotato (Corbett’s in Dublin Street) non era a 15 minuti di cammino come descritto e non aveva il parcheggio privato disponibile; il proprietario insiste per avere le chiavi della macchina in modo che possa parcheggiarla lui; anche se gli spiego che non abbiamo l’assicurazione per terzi guidatori, essendo l’auto noleggiata, questo, con molta maleducazione, insiste. Con una scusa, dopo aver posato i bagagli in camera (pulita ma molto piccola) riprendiamo la macchina e ce ne andiamo in centro a Cork. Lì vaghiamo un po’ per le strade del centro e poi ci infiliamo in un pub a vedere la partita (ci sono gli europei e l’Italia si gioca l’accesso ai quarti contro la Francia). 18 giugno – Mercoledì Al mattino partenza per il Castello di Cahir (la visita è brevissima, non c’è molto da vedere e poi anche perché è il primo giorno di pioggia della vacanza); andiamo poi alla volta del Monastero di Athassel (un rudere in mezzo al nulla a cui si può accedere solo con gli stivali…) e poi alla famosa Rock of Cashel; anche qui la visita è guidata (a scelta però) e solo in inglese; la pioggia non aiuta affatto e dopo un’ora è finita; una breve visita anche all’abbazia che c’è ai piedi della Rocca e poi partiamo verso Kilkenny; check in al b&b Killarney House dove il signor Terence, oltre a darci una bella stanza grande e comoda, ci consiglia un paio di posti nella zona dove mangiare. Usciti dal ristorante, verso le 9 e mezzo, esce il sole e decidiamo di visitare le tre chiese del paese, molto suggestive. Ancora una volta, prima che faccia buio, andiamo a letto. 19 giugno – Giovedì Mentre torniamo verso Dublino ci fermiamo per strada in un bel paesino ad ammirare le rovine di una chiesa. Prima di riconsegnare la macchina andiamo a visitare il Phoenix Park, il parco cittadino più grande d’Europa; è davvero enorme, ci sono cervi a branchi e talmente tanti alberi che sembra di essere in una foresta. Facciamo il check in al solito Kildare Street Hotel (stavolta la camera – n. 101 – ha un letto solo ma è sul retro dell’hotel e spendiamo solo 30 euro a persona, visto che era un last minute), riconsegnamo la macchina e ce ne andiamo a cena al ristorante italiano Boccaccio, in Dame Street, dove il cibo è decente ma i prezzi solo discretamente alti; il caffè è buono. 20 giugno – Venerdì La mattina la passiamo a passeggiare pigramente per Dublino, il sole è caldo ed alle 2 riprendiamo l’Aircoch alla volta dell’aereoporto. La Aerlingus con 75 euro a testa ed un’ora di ritardo, ci riporta a Malpensa.


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