Girare la Sicilia con gli autobus: impossibile?
Quest'anno io (Daniela) ed Andrea abbiamo deciso di partire per la Sicilia. Partiti da Treviso con un volo ryanair siamo arrivati puntuali all'aeroporto di Trapani. All'uscita dell'aeroporto era situata la fermata degli autobus tra cui quella dell'AST, ossia l'azienda privata dei trasporti che ci avrebbe accompagnato durante i nostri percorsi per...
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Quest’anno io (Daniela) ed Andrea abbiamo deciso di partire per la Sicilia. Partiti da Treviso con un volo ryanair siamo arrivati puntuali all’aeroporto di Trapani. All’uscita dell’aeroporto era situata la fermata degli autobus tra cui quella dell’AST, ossia l’azienda privata dei trasporti che ci avrebbe accompagnato durante i nostri percorsi per le zone del trapanese. Prima di partire, infatti, avevo controllato via Internet che tutte le nostre mete (aeroporto compreso) fossero munite di apposito autobus che ci potesse accompagnare. I biglietti li abbiamo acquistato al bar dell’aeroporto Birgi di Trapani. Saliti sull’autobus (per ogni aereo che arriva c’è un autobus che parte) siamo partiti alla volta di Xitta (località a 5 min. Da TRapani) dove si trovava il nostro B&B Il Giardino Segreto. La sera. Muniti di una Panda verde che il proprietario ha voluto prestarci, siamo andati al Porto, dove ci siamo rifocillati con una pizza ed un antipasto di verdure cotte. Il giorno dopo abbiamo passato la giornata al Lido Paradiso, uno dei più rinomati di Trapani. Il terzo giorno, alzati alle 6.00, dopo una buona colazione, abbiamo preso l’AST per il porto di Trapani e da lì siamo partiti con l’Aliscafo per Favignana. Il biglietto, per sicurezza, l’avevamo acquistato il giorno prima. La prenotazione costa 3,00 euro in più a testa. Siamo partiti presto perché su Turisti per Caso book il consiglio era proprio quello di prendere il primo aliscafo in modo di arrivare sull’isola quando ancora non c’era l’afflusso di gente. Affittata una bci da Laura, siamo partiti per il giro consigliatoci, facendo delle pause di tanto in tanto per ammirare le Cale (la mia preferita è Cala Azzurra) fare il bagno e ripartire. Alle 14.00 però il sole era troppo caldo e così ci siamo rifugiati su un promontorio, l’unico dove era possibile mangiare qualcosa sotto l’ombra. L’isola infatti è aspra e non ci sono zone d’ombra! Pranzo al sacco dunque, a base di arancini acquistati al porto di Trapani prima di partire. Il resto del pomeriggio lo abbiamo sfruttato per concludere il nostro giro lungo il percorso di Favignana. Che dire: acqua blu, paesaggio verde, rosso interrotto da fiori di un rosa fuxia. A tratti un venticello. Il giorno successivo abbiamo deciso di concederci una gita-relax alle volte di ERice. Partiti dal B&B con l’AST siamo arrivati in centro trapani in 5 min. Dove abbiamo preso un secondo autobus che in 2 min. Ci ha portato ai piedi della funivia. Con 5 euro cadauno in 8 min. Sei sulle vette di Erice, paesetto che richiama il paesaggio umbro e da dove è possibile ammirare Trapani e la sua famosa forma a Falce. Con 5 euro abbiamo potuto fare il giro delle chiese più belle di ERice. Sosta al Castello ed infine pranzo in un ottimo ristorante dove, con 15,00 euro a testa abbiamo fatto un pranzo a base di carni tipiche del posto. Merenda con cannolo alla siciliana, i famosi pasticcini ericini e poi, raggiunti alti livelli glicemici, siamo ripartiti con la funivia per far ritorno a Trapani. Il giorno successivo, riposati, siamo partiti con l’autobus per S. Vito lo Capo. Anche questa volta abbiamo dovuto fare le 6.00 del mattino perché essendo la festa di S. Alberto Patrono di Trapani, le corse erano ridotte. Giunti a S. Vito LO Capo, un taxi-navetta per 12,00 euro cadauno ci ha portati alla Riserva dello Zingaro per poi riaccompagnarci a S.Vito ad orario convenuto. Alla Riserva, con 3,00 euro a testa, si entra e si può percorrere un sentiero di 7 Km. Durante il quale è possibile scendere lungo delle gole dove si aprono delle calette in cui la gente stazione per fare il bagno. Il sentiero concede rari momenti di ombra. E’ necessario munirsi di scarpe comode e cappellino! La sera stessa è arrivata una mia amica trapanese con cui il giorno successivo abbiamo visitato (questa volta con la sua auto) Palermo e Monreale. In proposito ci tengo a dire che queste città sono raggiungibili anche con gli autobus che partono dal POrto di Trapani ad orari precisi e che io ho trovato puntuali. Insomma, dato per scontato la bellezza dei posti, la bontà dei cibi, l’accoglienza delle persone, quello che volevo sottolineare con questo articolo è che, nonostante tutto quello che si dice al Nord sulla mancanza di mezzi di comunicazione siciliani, sull’assenza dei mezzi di trasporto, noi siamo riusciti a visitare il Trapanese evitando l’auto e così gustandoci di più i paesaggi, durante il viaggio.