Gira e rigira a Madrid di Vueltas y más vueltas a Madrid
IN GIRO PER MADRID
L’’indomani la giornata comincia con una colazione da starbucks con muffin e frappuccino, e decidiamo quindi di intraprendere il nostro tour della città iniziando dal museo della Reina Sofia dove la Guernica di Picasso regna sovrana dall’alto del suo splendore. Un’ opera davvero meravigliosa che esprime benissimo il suo significato, ma non è assolutamente l’unica che merita una visita anzi è d’obbligo un salto seppur veloce a tutte le sale del museo compresa la terrazza all’ultimo piano. Decidiamo di rimanere a pranzo nei pressi del museo in uno dei molti ristoranti che offrono il menù del giorno per qualche decina di euro, ma la scelta non è stata molto felice perché la qualità del cibo che ci è stato servito era scadente e quasi immangiabile. Dopo pranzo abbiamo approfittato della bellissima giornata di sole e ci siamo concessi una passeggiata nel parco del buen retiro che seppur dicembre sembrava una giornata di primavera. La vista sul lago era davvero suggestiva, si può anche fittare una barchetta e trascorrere qualche ora in mezzo al lago. A pochi passi da Plaza del Sol lungo la Calle Mayor c’è il mercado di san Miguel molto caratteristico, con all’interno ogni genere di cibo e tutto freschissimo, nei pressi del mercado di san Miguel ci sono numerose bancarelle con articoli natalizi ottimi per fare regalini ad amici e parenti. La zona della latina è adatta a trascorrere la serata anche qui si possono trovare locali che servono tapas e cerveza, ma se avete molta fame non ve lo consiglio perché le porzioni sono molto ridotte. Quello che vi consiglio, anzi è quasi un obbligo assaggiare la Paella de la Reina in calle della Reina 39 nei pressi della Gran Via. Con circa 22 euro a persona si può assaggiare una paella fatta a regola d’arte accompagnato con un bicchiere di vino locale che non guasta e dopo godersi una bella cioccolata calda con i churros, dolce tipico della cucina madrilena. Il giorno successivo, il Lunedì, eccoci accontentare di nuovo i maschietti, decidiamo così di andare allo stadio Santiago Bernabeu. Ma credo sia stata un’esperienza entusiasmante anche per noi femminucce dove abbiamo avuto l’occasione di apprezzare la storia del grande calcio e i personaggi che hanno fatto grande il Real Madrid dalle origini all’ultima coppa di Champion’s league. Anche questa mi sento di dire che è una tappa obbligatoria. Dopo la mattinata sportiva ci rechiamo a plaza de Espana che è di strada tornando dallo stadio. Nella grande piazza c’è l’ennesimo mercatino con svariate bancarelle, una di queste però attrae la nostra attenzione perché al suo centro ha un’immensa brace che assale le nostre narici con un profumo di carne inebriante così decidiamo di fermarci a mangiare lì con una abboffata di carne. Nel pomeriggio ci rechiamo a plaza de Castilla dove sono situate due alti edifici inclinati, carini si, ma niente di che. La sera restiamo nei pressi di plaza del Sol che rimane sempre una delle zone più affollate della città, ma comunque da qui è più facile raggiungere il nostro albergo una volta che la metro ha chiuso. I treni ci sono fino all’1:30 in qualunque giorno della settimana e dell’anno. Non ho ancora detto nulla a proposito della metropolitana: trovarne di così efficienti, puntuali e ordinate sarà difficile per i prossimi viaggi. E inoltre dalla stazione centrale di Atocha è possibile raggiungere tutte le principali città della Spagna. E a proposito di atocha, è questa la stazione colpita dall’attentato dell’11 marzo 2004. Un episodio che ha segnato nel profondo i sentimenti dei cittadini, un attacco al cuore di Madrid e dell’intera Spagna. All’interno della stazione nei luoghi della strage adesso si trova un giardino tropicale con le più alte specie provenienti da tutti i continenti per omaggiare coloro che hanno perso la vita nell’attentato. Sempre nella stazione di Atocha c’è un altro monumento che ricorda le vittime di quel giorno. Quello che non mi perdo mai quando viaggio è il pranzo o la cena all’Hard Rock. La qualità del cibo è veramente ottima, difficilmente ho mangiato della carne migliore e poi la spilletta a forma di chitarra di Madrid non poteva mancare alla mia collezione.L’hard rock cafè si trova proprio di fronte all’uscita della stazione metro di Colòn e lì vicino c’è anche la statua di Cristoforo Colombo. In spagnolo Colòn Il martedì decidiamo di fare una gita fuori porta e ci rechiamo a Toledo. Solo per questo bisognerebbe scrive un diario. Complice il bel tempo e il sole splendente ci godiamo la giornata nella roccaforte di Don Chisciotte e il suo umile servitore Sancho Panza. Da subito ci accorgiamo di quanta bellezza è custodita in questa città che mantiene perfettamente il suo fascino medievale. Dall’alto della città si può ammirare un panorama meraviglioso. La cattedrale gotica è maestosa belle così non né ho mai viste prima. Il primo mercoledì del mese si può assistere al cambio della guardia al palazzo reale così decidiamo di dedicargli l’ultimo giorno. Dopo la visita al palazzo decidiamo di mangiare al Museo dello Jamon (museo del prosciutto) dove è possibile acquistare dei panini al costo di 1 euro. La spagna soprattutto madrid è famosa per la produzione di carni e prosciutti nello specifico, e devo dire che non ha niente da invidiare al nostro affezionato prosciutto di Parma. la sera andiamo in un pub nei pressi di plaza del sol, se siete tifosi di calcio non perdete questo indirizzo: Calle Espoz y Mina, 7 fermata Sol ( a pochi passi dalla piazza) perché è un locale attrezzato per trasmettere le principali partite di calcio della serata, noi in quanto napoletani non potevamo perdere il grande match Villareale – Napoli finita con una meritatissima vittoria del Napoli e qualificazione agli ottavi di champions. Dopo la partita terminiamo la serata in un locale dove si balla la salsa sempre nei dintorni di plaza del sol.
Il mattino seguente lasciamo l’albergo per recarci in aeroporto collegato benissimo con il centro della città. Con un biglietto di 2.50 raggiungiamo facilmente l’aeroporto . Due ore e siamo di nuovo a casa. Finisce così il nostro viaggio. Direi che 5 giorni sono più che sufficienti per visitare Madrid, certo qualche giorno in più di vacanza non avrebbe fatto male ma va bene così. Una città che offre tantissimo ad ogni ora del giorno e della notte, locali sempre aperti e affollati, gente per strada a tutte le ore, i madrileni sono disponibili e calorosi, una città che accoglie tutti: grandi, giovani e bambini. C’è da lavorare, da studiare da divertirsi. una città per tutte le età, tasche e aspettative. Scegliete la compagnia giusta, andate a Madrid e non ve ne pentirete. Garantito!