giorni per scoprire barcellona
Dopo intense nottate passate a girare in lungo ed in largo sul sito Ryanair abbiamo prenotato il volo a/r da Pescara a poco meno di 100 euro per tutti e tre. Scherzo della sorte ha pagato più Matteo che noi due. Credo che Ryanair non applichi sconti ai neonati al di sotto dei 2 anni…E non hanno neanche il posto a loro riservato. Per fortuna il volo è stato breve (infatti dopo neanche 2 ore) siamo atterrati a Girona); tenere Matteo sulle gambe è stata ardua. Diciamo che il piccolo è un tantino vivace…Pensiamo che vada ad energia solare!!!! Recuperati velocemente i bagagli ed il passeggino (per chi fosse interessato Ryanair non fa pagare l’ imbarco di un passeggino leggero; potete decidere se imbarcarlo con le valige o se portarlo con voi fino all’ ingresso in cabina. In questo secondo caso ve lo metteranno in stiva) ci dirigiamo a prendere l’ autobus (Barcellona bus) che con 21 euro a/r vi porta alla Estaciò del Nord in centro a Barcellona. Dopo aver velocemente consultato la cartina ci rendiamo conto che il nostro appartamento non è molto distante e, vista l’ora non troppo tarda, decidiamo di farci una bella passeggiate per iniziare a catapultarci dentro la vita di Barcellona. Costeggiamo Carrer de la Marina: un lungo viale che ci porterà proprio davanti alla Sagrada Familia. Quello che noto con estremo piacere è l’ agibilità dei marciapiedi e degli attraversamenti pedonali. E’ una caratteristica di Barcellona che noto per tutta la durata della vacanza ;le barriere architettoniche sono poche (anche gli ingressi della metro si stanno attrezzando con gli ascensori), non si ha difficoltà a salire e scendere dai marciapiedi e sopratutto i semafori per i pedoni ci sono ad ogni incrocio e sono sempre rispettati dagli automobilisti. Si vede che non siamo in Italia (!!!). E’ quasi il tramonto quando arriviamo davanti la Sagrada Familia; è una cosa immensa, impressionante…Nessun’ altro monumento finora mi ha fatto una tale impressione. Si sviluppa talmente in altezza che sembra quasi essere “aspirata” dall’ alto. Arriviamo in appartamento (Suites Marina…Lo consiglio davvero per la centralità e la pulizia..Due caratteristiche da non ignorare). In realtà siamo stanchi per muoverci ancora (tranne Matteo ovviamente che sprizza energia da tutti i pori) così decidiamo di mangiare in uno dei localini dissipati lungo Avinguda de Gaudì proprio dietro casa. Prima di tornare in appartamento ci imbattiamo davanti l’ Hospital de la santa Creu i Sant Pau…Davvero bello. E’ un vecchio ospedale, molto bello dal punto di vista architettonico, tanto che credevo fosse in disuso e quindi visitabile. In realtà non è così in quanto ancora funzionante e, aihmè, nei giorni a seguire ci toccherà visitarlo!!! 9 settembre stamattina sveglia presto, colazione in casa e dopo un primo contatto con la cartina della Metrò, ci dirigiamo al Parc Guell. Come lo descrive la nostra guida è davvero una meraviglia. Si trova in una parte alta della città, dalla quale si gode un’ottimo panorama. Già qui si capisce come Gaudì non lasciasse nulla al caso. Era sua intenzione rendere il parco un vero e proprio “paese” e anche se non ci riuscì lo costruì per renderlo tale. All’ interno del parco troviamo vari artisti di strada, ci riposiamo sulla panchina più lunga del mondo e dopo un panino veloce ritorniamo verso la Sagrada Familia. Fa caldo ma niente di insopportabile…Si sta bene! Matteo crolla fra le braccia di Morfeo e non lo sveglia neache il rumore in Metro (che fortuna!!!!!). Inaspettatamente non c’è fila per entrare alla Sagrada. Facciamo i biglietti (11 euro a testa e 4 euro per l’ audioguida). L’ audioguida è fondamentale!!!Solo tramtie questa si riesce a capire davvero quello che Gaudì avesse voluto dire con la costruzione di questa chiesa. Se non avete particolare fretta considerate che per visitare la Sagrada ci vuole circa 1 ora e mezzo; se volete risparmiare potete anche prendere un’audioguida in due…L’unico inconveniente è che così il tempo di visita si raddoppia! La differenza tra la facciate della Natività (quella costruita da Gaudì) e quella della Passione è abissale per quanto siano emblematiche entrambe ma non esagero dicendo che si potrebbe passare un intero pomeriggio ad ammirare la facciata della Natività e scoprire che in ogni centimentro quadro c’è un significato impresso…Nulla è lasciato al caso!!! Torniamo a casa per una doccia rinfrescante, un riposino e a cena ci aspetta il mio amico Alessandro che vive qui ormai da 3 anni.
Dopo una piacevole serata assieme sprofondiamo nel letto fino al giorno dopo.
10 settembre Stamattina la sveglia suona tardi cosicchè non usciamo prima delle 10.30. Direzione parco del Montjuic..E inizio della parte più difficile della vacanza!! Per arrivare al parco ci mettiamo diverso tempo: cambio di un paio di linee della metro, funicolare (è valido lo stesso biglietto della metro) e poi siamo indecisi se prendere la teleferica o l’ autobus. La ragazza dell’ information point ci consiglia l’ autobus 193. Scelta azzeccatissima perchè arriviamo al castello spendendo solo quanto il biglietto della metro (mentre la teleferica sarebbe costata 14 euro a/r..E non ne vale la pena vista la breve durata della salita). In 5 minuti siamo al Castello; un posto delizioso…Aria fresca e profumata di mare..Panorama a 360 sulla città). Matteo corre e ride sul punto panoramico del castello finchè cade completamente spalmato per terra. Una delle tante cadute che siamo abituati a vedere…Non ci preoccupiamo più di tanto ma lui non smette di piangere. Il ghiaccio non serve a molto se non ad evitare di far gonfiare il polso indolenzito ma non a calmare il pianto. Alla fine, stremato, si addormenta e io e Lorenzo, tranquilli perchè toccando il polso Matteo non si sveglia, ce ne scendiamo a piedi fino a Piazza di Spagna. Scendiamo fino al Palau nacional Museu d’art de catalunya; anch’ esso è una struttura monumentale davvero bella ma, come la Sagrada e molte altre opere, circondata da impalcature che, ahimè, ne nascondono parzialmente la bellezza. Dopo molti chilometri a piedi arriviamo a Piazza di Spagna; è davvero immensa con tutte le fontane e merita di essere immortalata. Ci ripromettiamo di tornarci verso le 21 quando cominciamo ad accendere le fontane e ad ammaliare i turisti con i giochi d’acqua, ma poi non riusciremo a mantenere la promessa…Purtroppo perchè troppo stanchi. Sempre a piedi andiamo verso Placa de Catalunya. Ci imbattiamo (volontariamente!) nella Rambla. Pullula di persone, artisti di strada ovunque che ti ammaliano per quello che sanno fare! Alcuni sono davvero impressionanti e non puoi non fermarti un pò a guardarli. La Rambla è come me l’ avevano descritta: il vero fulcro della Movida che poi si dissipa incontrollata nelle viuzze del Barri Gotic che da li si dipartono. C’è gente di tutte le età. Arti, mestieri e nazioni e non puoi non passarci. Il nostro giro arriva al momentaneo capolinea di Placa Catalunya…Davvero bella e piena di gente. Da qui imbocchiamo Passeig de Gracia. Ci innamoriamo di questa via dove spunta qua e la lo zampino di Gaudì. Qui si trovano la fantastica Casa Battlo e Casa Milà (la Pedrera) che con le illuminazioni notturne valgono la pena di essere viste. Ceniamo al Tapas Tapas..Un locale più volte citato dagli amici di turisti per Caso…La citazione è degna di plauso e il cibo altrettanto!! Con ormai le ali ai piedi snobbiamo la metro e torniamo a casa a pieda..Dei veri highlander oggi!! 11 settembre oggi è festa a Barcellona! Quasi tutti i negozi sono chiusi tranne alcuni piccoli supermercati (di cui, devo dire, la zona in cui abbiamo l’ appartamento non è servitissima) e i negozietti di souvenir.
Matteo ha passato una notte un pò agitata toccandosi sempre il braccino. Siamo un pò preoccupati ma lui sembra tranquillo anche se non lo utilizza per niente…Stiamo a vedere.
Direzione casa Battlò; dopo una breve fila facciamo i biglietti ed entriamo (16,50 euro a testa audioguida inclusa…Un pò caruccia a dire il vero).
Nonostante tutto gli interni sono una meraviglia. Qui Gaudì ha dato davvero il meglio studiando ogni minimo dettaglio della casa dalle porte alle finetre ai soffitti alle maniglie) Sono visitabili solo il primo piano (piano nobile) e il solaio (quella che avrebbe dovuto essere la lavanderia);sul solaio la nostra visita si interrompe bruscamente perchè Matteo cade di nuovo e si da il colpo di grazia al polso. Io e Lorenzo ci guardiamo e decidiamo di portarlo al pronto soccorso per smettere di fare ipotesi sulla diagnosi.
Qui si esaudisce (anche se avrei preferito il contrario) il mio desiderio di visitare l’ ospedale di San Pau!!! Sono tutti estremamente gentili e l’ attesa per avere la diagnosi è brevissima.
In neanche 2 ore usciamo dall’ ospedale con il referto tra le mani e Matteo con il gesso; ebbene sì..Il topino si è rotto entrambi gli ossicini del polso.
E’ stato un eroe perchè un adulto alla medesima rottura avrebbe reagito in maniera sicuramente meno dignitosa!!! Ora, con il cuore più leggero, proseguiamo il nostro viaggio.
Direzione Barri Gotic finalmente!!!! Le viuzze anguste pullulano di gente; locali di ogni genere propongono di tutto (dalla frulleria al negozio di piercing, dalla gelateria al tipico negozietto di souvenir). Sfociamo di nuovo sulla Rambla e qui ci tuffiamo in un gelato “da Dino”; un pò caro ma davvero molto buono…E meritato per il piccolo Matteo. Torniamo indietro verso la cattedrale; anch’essa fasciata dalle impalcature purtroppo. Spendiamo troppo tempo a far foto perchè l’ingresso alla Cattedrale chiude (sono le 19.30)…Anche questa la dobbiamo saltare! Lo stomaco chiede cibo…Niente di meglio della ormai familiare Passeig de Gracia. La nostra intenzione è fermarci alla Tapas 24 (all’ incorcio con Carrer del Consel) ma è tutto pieno… Ripieghiamo sul Divinus, un locale molto elegante con prezzi giusti e cibi davvero ottimi.Anche qui assaggiamo diverse Tapas, prendiamo una pizza per Matteo e una buona bottiglia di vino bianco per noi. Spendiamo circa 40 euro, un pò di più rispetto a quanto abituati ma comunque sempre un prezzo giusto. La fermata della metro è proprio davanti il ristorante: direzione casa e a nanna, domani putroppo è l’ultimo giorno.
12 settembre Sveglia alle 9, sistemiamo le valigie e lasciamo il nostro appartamento. Una breve sosta alla Estaciò del Nord per lasciare le valigie (gli armadietti costano 5 euro per 24 ore…E vanno a ruba perchè noi siamo riusciti a trovarne uno libero per miracolo) e poi direzione La Barceloneta.
La Barceloneta è il vecchio quartiere dei pescatori, oggi zona balneare con l’ Acquario, il molo turistico e numerose strutture alberghiere (inclusa quella a forma di vela che si trova anche a Dubai). Guidati dal nostro amico Alessandro ci facciamo una passeggiata lungo il Passeig Maritim e ci fermiamo al ristorante Cala Majò dove mangiamo la paella più buona di tutta la vacanza. Spendiamo un pò di più rispetto al solito, ma il locale e la spiaggia di fronte meritano la spesa. Con un pò di amaro in bocca per aver dovuto rinunciare alla visita di alcuni posti (come il mercato de la bouqueria, il monumento a Colombo e il Parc de la Ciutadella con il suo zoo) torniamo verso Girona dove ci aspetta il volo di ritorno.
Ciao Barcellona, un dolce saluto di arrivederci da me, Lorenzo e il piccolo Matteo che porta con se un gesso come souvenir…A presto!