Giordania in 7 giorni
Questo racconto non vi parlerà solo di bellezza e descrizione dei luoghi, ma anche di cose pratiche, di consigli e quant’altro ci avrebbe fatto piacere sapere prima di partire e che speriamo possa servire anche chiunque voglia intraprendere questo meraviglioso viaggio.
Siamo in 4, sempre i soliti: io, mia moglie Anna, Gianni e la moglie Ombretta.
Ombretta prepara il percorso in base alle cose da vedere con un’efficienza indiscutibile, io e Gianni pensiamo alla parte pratica: troviamo una guida locale (Sabbah Al Sabbah) e prenotiamo alberghi e biglietti aerei, Anna comincerà a pensare al viaggio solo due giorni prima della partenza.. Come al solito !
Il viaggio lo abbiamo fatto con Alitalia, arrivo alle 2,15 della notte e ritorno alle 4,15 del mattino: una cosa terribile !!! ci sono voluti due giorni per riprenderci….
All’arrivo abbiamo chiesto a Sabbah di portarci direttamente a Jerash; molti preferiscono Amman per la prima notte, ma noi abbiamo pensato che era meglio farsi 80 km la notte che la mattina con il traffico caotico tipico delle capitali mediorientali. Per il traffico abbiamo sicuramente avuto ragione, però siamo arrivati al Jerash alle 5 del mattino ! In Giordania la guida non è propriamente allegra…. È pieno di polizia e dossi stradali che ne regolano la velocità a 90 km/h al massimo.
L’albergo che abbiamo scelto è leggermente fuori Jerash, l’Olive Branch; ci hanno dato delle stanze appena dipinte, che a loro deve essere sembrato un atto di estrema cortesia e gentilezza… , peccato che la vernice usata (smalto alla nitro) rendeva l’aria della stanza irrespirabile. Però le 5 della mattina hanno reso tutto più facile: ci siamo sdraiati con le finestre aperte (temperatura esterna 8 gradi) e abbiamo dormito fino alle 9.30. La colazione: scarna e senza pretese. In quasi tutte le strutture alberghiere offrono il caffè solubile (per un italiano è un affronto !) ma se lo chiedete vi preparano un caffè turco aromatizzato che in molti casi è veramente buono. Il latte ve lo potete scordare quasi sempre.
In questa zona abbiamo visitato il Castello di Adjun in mattinata e subito dopo pranzo il parco archeologico di Jerash. Cosa dire : il castello è sicuramente da vedere anche se non dovete aspettarvi troppo, mentre Jerash è veramente imperdibile: dopo Petra è forse la metà più importante della Giordania. Per visitarli consideriamo un’ora per il castello e tutto il pomeriggio per Jerash. Per il cibo ci siamo affidati a Sabbah, che ci ha guidati sempre in ottimi posti a buonissimi prezzi. Quindi lasciate a casa Lonely Planet e altro e portatevi un’ottima guida che parli solo delle bellezze del luogo.
La sera siamo a Madaba: la temperatura è abbastanza bassa (8 gradi con vento da nord) ma la mattina appena esce il sole si sta benissimo. Abbiamo dormito al Salome Hotel: carino, pulito e ottima colazione. In questa zona abbiamo visitato la chiesa di S. Giorgio e il suo splendido mosaico, Monte Nebo (dove la chiesa con i mosaici era in restauro) e un sito vicino (Chiesa di Lot) sconosciuto ai molti, che la nostra guida cartacea consigliava vivamente di non perdere: e noi non l’abbiamo persa. Contiene uno dei più bei mosaici che abbiamo visto. Neanche Sabbah la conosceva !
In mattinata, appena finito di vedere Madaba e dintorni, siamo partiti per le terme di Ma Jn: Gianni non le voleva assolutamente perdere. Sabbah ci ha sempre guidato al meglio e infatti si era mostrato un po’ titubante alla nostra richiesta considerando anche i tempi stretti; per fortuna che ci ha anticipato la visita; arrivarci di venerdì , come inizialmente previsto, avrebbe significato non vedere nemmeno l’acqua. Venerdi è il giorno festivo dei musulmani, quindi tutti in gita fuori porta ! Comunque ve le potete tranquillamente risparmiare: costano 15 JD a persona sia per un’ora che per tutta la giornata e la pulizia generale lascia moltissimo a desiderare, quindi spendete meglio il vostro tempo, magari facendo delle gite in montagna, verso il Wadi Mujib.
Dopo le terme siamo giunti sul Mar Morto. Le strutture alberghiere sono poche e tutte 4 o 5 stelle super. Noi abbiamo scelto il Dead Sea Spa Hotel: è quello più a buon mercato ma comunque splendido. Sempre su consiglio di Sabbah, prima facciamo la spesa per garantirci la cena. Nelle vicinanze non c’è assolutamente nulla e dall’albergo non c’è alcun motivo per uscire; quindi o si mangia in albergo (costo elevato) oppure si fa come noi. L’albergo ha una sua spiaggia privata quindi usate tranquillamente il bikini (da buttare ovviamente perché fra i fanghi e l’acqua non ne esce vivo). Una nota: salvo alle terme di Ma Jn dove sarebbe meglio indossare una maglietta, non abbiamo mai osservato regole particolari, neanche sul Mar Rosso di venerdi quando la spiaggia era pienissima di gente. I giordani sono persone splendide e perfettamente educate, non abbiamo mai avuto alcun fastidio. Certo, il consiglio di evitare minigonne e pantaloncini cortissimi ve lo do ugualmente, anche per il sole, che già ad aprile fa veramente male ! Il giorno dopo la colazione era uno spettacolo, abbiamo praticamente anche pranzato. Ovviamente visto che l’acqua del Mar Morto è abbastanza tiepida, non dovreste avere problemi neanche se vi siete mangiati un divanetto. Non perdetevi i fanghi: fanno una pelle liscissima e sono gratis.
Dopo il pranzo, che non abbiamo fatto, siamo partiti per Aqaba (270 km = 4,5 ore di viaggio a 90 al’ora); siamo arrivati di pomeriggio e nonostante la temperatura esterna non fosse propriamente estiva (ci saranno stati 24 gradi) ci siamo ugualmente tuffati, mentre il “santo Sabbah” ci guardava i bagagli sulla spiaggia. Per dormire ci siamo rivolti ad un Dive Center (Red Sea Dive center): per il prezzo pagato di 42 JD a coppia, l’albergo era ottimo (salvo la solita colazione…) e molto pulito, ma non aveva una spiaggia privata. Se la desiderate, fatevi consigliare da Sabbah. Noi ci siamo trovati benissimo nella spiaggia pubblica e i gestori sono stati veramente bravi con noi. La sera Sabbah ci ha portato in giro nel Suq di Aqaba (il mercato) per comperare qualche cosa: non vi perdete i datteri neri !! ne ho portati via un kg e sono già quasi finiti….sigh! Il giorno dopo ci hanno accompagnato con i pulmini per una battuta di snorkeling: Anna non gliel’ha fatta ! Per lei era freddo (forse 22 gradi) ma noi altri tre ci siamo messi una maglietta e abbiamo fatto un ultimo bagno per salutare quegli splendidi fondali.
Nel primo pomeriggio andiamo verso il Wadi Rum, forse la meta naturalistica più bella della Giordania. Assolutamente da non perdere. Noi abbiamo fatto una gita in Jeep di due ore al tramonto e una di tre ore la mattina dopo dalle 8 circa; secondo noi è stata un’ottima soluzione per vedere molto con luce differente e non essere annientati da 5 ore consecutive sul cassone delle jeep. Al tramonto Sabbah ci ha fatto trovare un suo amico che ci ha preparato il famoso the beduino mentre il sole ci salutava. Abbiamo dormito al campo beduino Hillawi (ce lo ha prenotato Sabbah – circa 35 JD cad.); a cena piatti caratteristi e agnello cotto sotto la sabbia ; si puó prenotare la tenda con o senza bagno. La nostra l’aveva, ma non aspettatevi lenzuola appena lavate… Diciamo che ci vuole sempre un minimo di elasticità in certe occasioni. Portatevi un sacco lenzuolo, che potete trovare nei negozi di campeggio e occupa poco spazio. Attenzione a chi vi dice che nel deserto non ci sono zanzare: Anna, Ombretta e Gianni se li sono mangiati ! a me non mi hanno toccato…. Quindi vi consiglio di portarvi uno spray o il fornelletto da attaccare alla spina (le prese sono simili alle nostre). Non dimenticate assolutamente di portarvi una piccola torcia. La mattina ho visto l’alba nel deserto dalle montagne sopra il campo verso le 6 … non fatevi prendere dalla pigrizia, è una cosa meravigliosa che potrete vedere raramente nella vita.
Poi siamo partiti alla volta di Petra. Noi abbiamo considerato una visita di due giorni: è la cosa migliore per vederla tutta, ma non sottovalutate la fatica. Petra è in montagna, per avvicinarsi al famoso Tesoro, dovrete camminare per circa 2 km e poi sali e scendi continui, ma ne vale assolutamente la pena. Anche in questo caso Sabbah è stato determinante; ci ha organizzato la visita in due giorni spiegandoci il percorso e il secondo giorno ci ha fatto entrare dal cancello riservato agli inservienti, che ci ha evitato lo stesso tratto a piedi per l’ennesima volta, e poi …. Eravamo solo noi. Se ce la fate consiglio di partire presto, verso le 7, visiterete la maggior parte di Petra da soli. Noi non ce l’abbiamo fatta perché la sera prima abbiamo avuto la brillante idea di andare a visitare Petra di notte, illuminata dalle candele (solo lunedi, mercoledi e forse giovedi a 12 JD cad.). Sicuramente suggestiva, ma se siete molto stanchi potete evitarvela tranquillamente, a meno che non siate un appassionato di fotografia come me. Al limite fatevi aiutare da un mulattiere , ma poi dopo dovete sicuramente farvi una doccia con lo Svelto ! Considerate che il biglietto di Petra costa 50 JD un giorno, 55 due giorni e 60 tre giorni. Per acquistare il biglietto da 2 o 3 gg è indispensabile il passaporto (ho visto gente tornare in albergo a riprenderlo). Si paga solo in contanti e solo in JD.
Per riepilogare:
Visto in entrata: 20 JD a persona da fornire in contanti : a qualunque ora, davanti agli agenti della dogana, troverete uno sportello bancario aperto che può turlupinarvi sia in dollari che in euro.
Cambio: Sabbah ci ha consigliato di portarci i dollari, ma tutti gli uffici di cambio visitati cambiavano anche gli euro. Non ho fatto un conto ma secondo me potete viaggiare tranquillamente con gli euro, generalmente il cambio sta a 1€ = 0,990JD per il dollaro 1$ = 0,700JD.
Carte di credito: solo in alcuni ristoranti e negli alberghi; nelle città potete trovare dei bancomat.
Temperatura: in primavera, da considerare che le mattine e le sere sono fresche ma di giorno il sole è molto forte. Il fatto che nel deserto la temperatura sia bassissima di notte ci è sembrata una leggenda. Noi abbiamo viaggiato con un pile e un giubbotto leggero in questa stagione. Non dimenticate occhiali da sole, cappello e la crema solare… chiedete alle mie braccia !
Scarpe: Petra pretende solo il meglio !!! scordatevi sandali e quant’altro. Meglio da trekking basse.
Se potete, dedicate un giorno in più di quello che abbiamo fatto noi; per riposarsi dopo Petra sarebbe meglio soggiornare alla fine sul Mar Morto.
Sabbah: cosa dire che già non sia stato detto da altri viaggiatori : sempre affidabile, puntuale, fidato, preparato, profondamente discreto, ha soddisfatto qualunque nostra richiesta, fondamentale e poi si è rivelato un amico in tantissime occasioni.
Se avete bisogno di altro potete contattarmi via mail (m.chierchini@fastwebnet.it).