Gibilterra, un pezzo di UK nel Mediterraneo
Dopo questa precisazione, inizamo il racconto della nostra giornata in Uk sul Mediterraneo! 🙂 Siamo arrivati a La Linea (ultima cittadina spagnola prima del confine) e abbiamo lasciato l’auto nei parcheggi blu a pagamento che si trovano davanti al confine … come avvisava la nostra guida infatti la coda di auto che cercava di entrare nel territorio di Gibilterra era molto, molto lunga. Per 4 ore e mezzo di parcheggio abbiamo pagato 5 euro scarsi.
Passiamo così il confine a piedi, con carta d’identità in mano (che viene totalmente ignorata dai poliziotti!) , e saliamo subito su uno dei bus a due piani che portano in centro (al prezzo di 1.20 euro) attraversando la pista di atterraggio dell’aeroporto!!!! Sì, chiunque… pedoni , auto, bus … per raggiungere Gibilterra città deve attraversare la pista! Prima di arrivare al capolinea del bus (dove scenderemo noi, in quanto è la fermata più comoda per la telecabina) attraversiamo una parte nuova della città.. E devo dire che non è una bellezza… gran traffico e tanti edifici (soprattutto hotel) in costruzione.
Scendiamo dal bus, e in un minuto siamo nella via principale…Main Street, appunto. Ci si trova catapultati in una cittadina inglese, con tanto di cabine telefoniche e di cassette delle lettere rosse. Anche le indicazioni per i percorsi per raggiungere i monumenti sono uguali a quelle di Londra…Avete presente le frecce marroni che sono disseminate in Piccadilly? Uguali! I nomi delle strade sono tutti inglesi e… genovesi … tipo Ansaldo street J Noi ci dirigiamo subito alla telecabina, vogliamo sfidare il “pericolo scimmie” e salire sulla rocca! Non si può a nostro avviso andare a Gibilterra e non salire sulla rocca! Che ci si va a fare sennò??? Facciamo solo una piccola deviazione per vedere il Cimitero di Trafalgar… avevamo visto il luogo della battaglia pochi giorni prima, quindi ci sembrava doveroso. Saliamo sulla telecabina (prezzo molto alto a nostro avviso… 13 euro a testa a/r) e dopo pochi minuti, nei quali ci siamo goduti lo splendido panorama, ci ritroviamo in cima alla rocca.
Gibilterra è l’unico angolo d’Europa in cui vivono delle scimmie allo stato brado… Si dice che quando le scimmie scompariranno da Gibilterra, se ne andranno anche gli inglesi perché Gibilterra cesserà di essere un loro possedimento.
… la Rocca è infatti abitata dai noti macachi Barbary della colonia di Gibilterra (barbary apes), l’unico primate che in Europa vive libero. Si incontrano ovunque! Non sono per nulla intimorite dall’uomo … anzi! Scippano i passanti, saltano sulle automobili o sostano indifferenti sui bordi delle strade. Capita anche di assistere a veri furti … Biscotti, patatine, noccioline, cappellini, gelati… Mentre si sale con la cabinovia infatti si viene avvisati di NON portare nessun sacchetto di plastica in mano… …Le scimmie lo associano al cibo e … ve lo rubano! Inoltre, se si sentono minacciate o se vengono infastidite, possono mordere… quindi state attenti! Ancor prima di scendere dalla telecabina vediamo le scimmie che ci aspettano proprio all’uscita! Dopo i primi minuti di terrore nei quali andavamo rasente i muri (visto che le scimmie si calano anche dai piani superiori e te le trovi davanti all’improvviso) ci “abituiamo” alla loro presenza (anche se in realtà siamo noi a casa loro ) e andiamo sulla terrazza panoramica. La vista è splendida, ma… un occhio noi lo teniamo sempre sulle scimmie … ed infatti dopo poco assistiamo allo scippo della borsa di plastica di un turista! Le scimmie hanno colpito ancora! Dopo le foto di rito scendiamo sino alla stazione intermedia della telecabina, e da lì percorriamo a piedi 2.5 km per raggiungere i Tunnel del Grande Assedio (Great Siege Tunnels) … solo che i “cari” gibilterrini non fanno pagare il biglietto solo per quelli , ma ti costringono a prendere il biglietto cumulativo per i tunnels, la grotta di st. Michael’s e altre cose… che noi però non avevamo il tempo di fare, e quindi spendere 15 euro a testa per 10 minuti di visita (tanto ha detto che dura il tipo della biglietteria) ci sembrava proprio un sacrilegio.
Arrabbiati, soprattutto per aver camminato per niente sotto il sole, scendiamo e decidiamo di chiedere quanto costano i Tunnels della Seconda Guerra Mondiale che sono stati aperti al pubblico solo nel 2005. Il gentile signore a cui chiediamo (con avi genovesi) ci spiega che il percorso nelle viscere della rocca viene compiuto con una guida e dura 40 minuti al costo di 10 euro a testa, così decidiamo di entrare. Abbiamo così fortuna che il gruppo siamo… io e Michele! La guida (un ex marines inglese dalla pronuncia per me incomprensibile, tant’è che Michele ha dovuto tradurmi molte spiegazioni) è stata bravissima, molto esauriente e simpatica. E’ stato interessante vedere dove hanno vissuto per 3 anni e mezzo 600 persone, come si erano organizzate e cercare di capire le loro difficoltà. Usciamo dopo i previsti 40 min veramente soddisfatti ! Torniamo in città, e facciamo ancora due passi per le strade pedonali del centro, e poi ci fermiamo a pranzo… ovviamente un pranzo in stile inglese, con dei begli hamburger! (un po’ cari a causa del cambio a noi sfavorevole) Il nostro tempo in terra inglese è finito… prendiamo il bus numero 9 che ferma subito fuori le mura di casemates square e che ci porta (prezzo 0.60 euro a testa) sino al confine. Ripresa l’auto continuiamo la nostra avventura Andalusa… Se volete vedere le fotografie o avere più informazioni guardate il nostro sito www.Mkvale.It