Giappone tra incantevoli paesaggi, maestosi monumenti e la frenesia moderna

Un viaggio da Tokyo a Hikone, passando per Osaka, Kyoto, Nara (e non solo), perdendosi tra edifici moderni e le mille insegne per poi svoltare un angolo e trovarsi tra incantevoli templi e ciliegi
Scritto da: Cm_82
Partenza il: 04/04/2015
Ritorno il: 18/04/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Due settimane alla scoperta di un paese ricco di sorprese… perdendosi tra edifici moderni e le mille insegne per poi svoltare un angolo e trovarsi tra incantevoli templi e ciliegi. Da Tokyo a Hikone, passando per Osaka, Kyoto, Nara (e non solo).

La prima immagine che mi viene in mente è quella di me e mio fratello seduti in un bar all’aereoporto di Francoforte mentre sorseggiando una birra osserviamo il bostro Boeing 747 ed emozionati ricontrolliamo la fila di fogli e le cartine del nostro piano di viaggio. Dodici ore di viaggio che passano soprendentemente veloci tra films, musica e pasti. Atterrati al Terminal 1, seguiamo le indicazioni per il Narita Express e facciamo la fila al centro della JR East per prendere il JR pass. Si tratta di un pass che vi permette di utilizzare gratuitamente le linee JR e prendere quasi tutti i treni ad alta velocità Shinkansen che collegano le principali città. Scesi alla fermata di Tokyo affrontiamo l’affollata stazione senza grandi difficoltà seguendo le chiari indicazioni anche in inglese con le rispettive fermate. Saliamo sulla Yamanote Line (linea JR che ferma nelle principali fermate di Tokyo ed è gratuita con il JR Pass) per dirigerci al nostro hotel nel quartiere di Ueno. Lasciamo i bagagli allo Tsukuba Hotel e subito ci dirigiamo al vicino quartiere dei templi di Asakusa. Lungo il tragitto curiosiamo tra le immagini dei piatti esposti dai numerosi ristorantini e le loro lanterne di carta e diversi piccoli templi. Rimaniamo colpiti dalla grande porta di Kaminarimon e la sua grande lanterna rossa. Ci facciamo strada a fatica tra la gente che affolla i vari negozi di souvenir di Nakamise Dori e le bancherelle di cibo da strada ma alla fine raggiungiamo il complesso di templi buddhista di Sensōji. Il fumo dell’insenso si staglia -Tra la pioggia mentre la gente percorre lentamente i gradini del tempio di Asakusa per poi gettare monetine e pregare. Ammiriamo la grande pagoda a cinque piani e ci fermiamo per uno spuntino a base di takoyaki (polpettine di polito) in una delle numerose bancarelle. Rientriamo in hotel per recuperare le forze ed una cena a base di un ottimo ramen. Il giorno seguente, evitando le ore di punta (07:00 – 08:30), iniziamo la scoperta di alcuni dei celebri quartieri di Tokyo. Prima tappa il quartiere di Shinjuku dove veniamo subito accolti da imponenti edifici amministrativi e palazzi commerciali costellati da insegne e schermati pubblicitarie. Percorriamo le vie commerciali in direzione del quartiere di Golden Gai, dove in pochi metri si concentrano centinaia di minuscoli bar (particolarmente suggestivo di notte). Inaspettatamente ci iImbattiamo in un oasi di pace dove tra diversi ciliegi in fiore troviamo il Tempio di Hanazono-ja. Lasciamo Shinjuku per dirigerci al vicino quartiere di Shibuya, il quartiere illuminato dai mille schermi. Dopo una foto alla statua del cane Hachiko, attraversiamo il famoso passaggio pedonale e ci perdiamo tra i mille negozi del Center Gai. Se cercate abbigliamento (da segnalare il centro commerciale 109) o musica siete nel posto giusto. Un pò “soffocati” dai palazzi commerciali e desiderosi di trovare un angolo di pace, decidiamo di puntare al quartiere di Nakameguro. Il fiume Meguro scorre lento portando con se migliaia di petali bianchi dei tantissimi ciliegi che lo costaggiano e con stupore ammiriamo il tutto mentre poco distante svettano i grattacieli di Shibuya. Seguimo la folla verso un piccolo locale con esposti all’esterno i nomi dei piatti su piccole tavolette ed assaggiamo un piatto a base di pesce e risoDecidiamo di fare una passeggiata digestiva ritornando a Ueno per visitare il suo enorme parco dove la gente si ferma per fare picnic e costeggiare il suo grande lago. Questa zona presenta numersi templi, musei ed anche lo zoo. Visitiamo qualche tempio mentre facciamo il giro del lago e ci fermiamo in una bancarella dove prendiamo da un anziano signore dei rotoli tradizionali a parete giapponesi. Dopo una breve sosta in camera, ci dirigiamo alla nostra ultima destinazione: il quartiere di Roppongi. Il sole è ormai calato e veniamo accolti dalle numerosi luci del quartiere. Ristoranti e locali di ogni genere adornano con le loro lanterne colorate ma la nostra destinazione è l’izakaya (locanda tradizionale) Warayakiya. Le sue enormi lanterne nere ed i camerieri ospitali ci accolgono in questo locale. Ci sediamo al bancone mentre davanti a noi i cuochi con maestria grigliano la carne ed il pesce utilizzando la paglia. Mangiamo un sushi favoloso, accompagnato da un sachè divino; il tutto spendendo davvero poco.

La mattina seguente ci aspetta la prima escursione fuori Tokyo verso la regione montuosa che ospita la città di Nikko. Viaggiamo a bordo dei velocissimi shinkansen mentre divertiti sfogliamo la rivista con i più improponibili oggetti in vendita. Un intensa pioggia ci aspetta ma muniti di ombrelli percorriamo la via principale adornata di numerosi ristoranti e negozi di souvenir, tra cui uno in particolare dove prendo uno yukata (veste estiva tradizionale giapponese) per mia moglie. Superato il ponte rosso di Shinkyo, inziamo a visitare i vari monumenti storici. Si tratta principalmente di numerosi templi o edifici dedicati ai diversi shogun del clan Tokugawa. Tra questi di particolare bellezza sono il tempio Toshogu e Taiyu-in, veramente da non perdere (consiglio di saltare il tempio in restauro Rinnoki). Momento memorabile è stato quando abbiamo mangiato i mochi che sono dei dolci giapponesi fatti da riso glutinoso e con diversi ripieni. Consiglio quelli al tè verde ed alla crema. La pioggia insistente ci ha accompagnato anche il giorno successivo verso la nostra seconda escursione verso Kamakura. Questa città è sede di numerosi templi e fu sede dello Shogunato del clan Minamoto. Scendiamo alla fermata Kita Kamakura per visitare il monastero buddhista di Engakuji. Visitiamo il grande complesso e le sale interne dove meditano i monaci zen che riusciamo ad incontrare nelle loro vesti blu e sandali di legno. Proseguiamo la visita con il maestoso tempio buddhista di Kenchoji dove abbiamo la fortuna di assistere ad un momento di preghiera dei monaci, a cui segue il complesso Shinto di Hachimangu. Ultima tappa il grande buddha di Kamakura. Si tratta di un enorme statua di bronzo di Buddha che lascia sbalorditi per bellezza e maestosità. Rientriamo a Tokyo dopo qualche acquisto in uno dei negozi di souvenir della zona. Il mattino seguente lasciamo definitivamente Tokyo per dirigerci a Kobe dove alleggeremo nei seguenti giorni al ottimo hotel Villa Fontaine Sannomiya.

Il giorno successivo inizia la nostra visita della storica città di Kyoto. Facciamo il biglietto giornaliero per i Bus e ci dirigiamo al tempio di Kiyomizu Dera, percorrendo una salita affollata i gente per via dei tantissimi negozi di souvenir. Diretti verso il tempio troviamo diversi gruppi di ragazze vestite con dei coloratissimi kimono. I loro vestiti sono davvero molto belli ed abbiamo la fortuna di vederne molti. Riprendiamo il bus e ci fermiamo al padiglione d’argento (Ginkakuji). Il tempio è piccolo ma suggestivo poichè posto al centro di un laghetto e circondato da un’area verde ben curata. Riscendendo, ci fermiamo a mangiare in un’ottima locanda e facciamo qualche acquisto.

Prossima tappa il palazzo imperiale dove però veniamo a conoscenza che si può entrare solo tramite visita guidata e decidiamo allora di prenotare per il giorno successivo con una guida giapponese. Si sta facendo sera e decidiamo di andare a visitare il quartiere di Gion dove lavorano le geishe. Percorriamo in lungo le vie con locali in legno in stile tradizionale ma non siamo fortunati e decidiamo di rientare in stazione. Aspettando l’autobus alla fermata di Gion ci imbattiamo in un negozio di antiquariato pieno di oggetti di ogni tipo, dove il giorno successivo compreremo diversi ceramiche tradizionali ed una borraccia fatta di zucca.

Il mattino seguente ci aspetta la visita al palazzo imperiale che subì diversi incendi e la cui ricostruzione fu ultimata nel 1851. Il palazzo è davvero vasto e viene proposto un percorso guidato di un ora (gratuito) tra porte maestosi ed edifici con porte scorrevoli e pareti finenemente decorati. Felici ci dirigiamo al vicino castello di Nijo che fu residenza del primo shogun dell’epoca Edo. Subito ci impressionano gli imponenti blocchi che costitutiscono le mure esterna circondate da un ampio fossato di acqua. L’interno del castello presenta diverse stanze tutte con pareti adornate e diverse ricostruzioni della vita dello shogun. Concludiamo la nostra visita a Kyoto con uno dei suoi simboli che è il Tempio d’oro Kinkaku-ji. Sebbene si presenti simile al padiglione d’argento, questo è decisamente più grande e suggestivo. Le sue pareti dorate si riflettono nell’acqua, lasciandoti veramente meravigliato.

La mattina seguente ci aspetta tutta la maestosità del castello di Osaka. La struttura esterna è davvero bellissima ma abbiamo avuto anche la fortuna di capitare durante il quattrocentesimo anniversario dello scontro tra il clan Tokugawa e Toyotomi. L’interno del castello infatti presentava un museo di diversi piani con armature meravigliose, documenti storici e le tele che ritraggano la campagna di assedio del castello durante il XVII secolo. Una visita imperdibile e memorabile. Concludiamo la visita di Osaka al complesso di templi di Shitenno-ji, uno più antichi del Giappone. Molto suggestivo il tempio principale con una grande statua di un Buddha e con le pareti che ripercorrono le principali tappe della sua vita.

Tappa successiva la splendida Nara con i suoi cervi. Questa città è stata la prima capitale del Giappone e presenta un parco molto grande dove vagano liberamente i cervi che si sono perfettamente abituati alla presenza dell’uomo. Vi sono inoltre numerose bancarelle dove poter comprare del cibo specifico e devo dire che il primo impatto è stato soprendente, per non parlare del momento in cui li puoi accarezzare. Tappa principale è il favoloso tempio di Todaiji con un enorme statua del Buddha e diversi guardiani giganti. Salendo la collina si raggiungono gli interessanti templi di Nigatsudo e Hokkedo, da dove si gode un bella vista dall’alto della città. Proseguendo il sentiero si raggiunge infine il bel tempio di Kasuga Taisha. Rientrando in stazione diamo un occhiata alle vie commerciali e troviamo diversi negozi interessanti tra cui uno di ceramiche tradizionali ed uno specializzato in Kimono. Avendo trovato nei giorni passati diversi negozi di kimono o yukata per donne ma nessuno per uomo, non resisto alla tentazione e ne acquisto uno. Cercando su internet veniamo a conoscenza di una località vicina particolarmente famosa per il suo tè.

Decidiamo quindi di prendere un treno locale per la cittadina di Uji. Costeggiando le acque agitate del suo omonimo fiume, giungiamo ad una via con diversi negozi che vendono diverse tipologie di tè o dolci a base per lo più di tè verde. Rimandiamo successivamente gli acquisti per dirigerci al suggestivo tempio di Byodo-in. La struttura rossa è davvero bella ed è completamente circondata da un laghetto. Interessanti sono anche le numerose statue in pietra del Buddha presenti nel museo. Infreddoliti dalla pioggia, puntiamo verso la casa del tè dove assistiamo ad una veloce cerimonia del tè. Dopo esserci tolti le scarpe, veniamo accompagnati in una piccola stanza tradizionale dove due gentili signore ci offrono un dolcetto mentre illustrano i vari passaggi della cerimonia ed il modo corretto di prendere il tè verde. Attraversiamo il fiume col lo sguardo rivolto a diverse imbarcazioni, condotte da un conducente in abiti tradizionali, che ospitano una scolaresca intenta a pranzare. Sotto una pioggia battente visitiamo diversi piccoli templi ed in particolare quello di Eshin-in con la sua suggestiva salita alberata. Rientriamo in stazione dopo aver comperato alcune stoffe da incorniciare e del tè verde naturalmente.

La mattina seguente ci aspetta la città di Himeji con il Suo imponente castello appena finito di ristrutturare. La fortezza è davvero enorme e saliamo ammirando le sue bianche pareti e diverse fila di porte. All’interno troviamo l’intera struttura in legno ma con nostra immensa delusione tutti gli ambienti sono stati svuotati. Attraverso un applicazione col cellulare è possibile osservare le ricostruzioni di come dovevano essere le varie sale ma l’insoddisfazione aumenta sempre più mentre continuiamo a salire verso l’alto. Giunti in cima troviamo un piccolo altarino e cerchiamo di dare un occhiata al panorama mentre sempre più gente invade la sala. Profondamente delusi riscendiamo, nella speranza di rifarci almeno con i giardini che si trovano al lato del castello. Rimaniamo davvero senza fiato quando superata una prima struttura in legno, veniamo accolti dal rumore dell’acqua di piccola cascata che confluisce di fronte ad un sistema di laghetti di una bellezza unica. Carpe giapponesi di diversi colori percorrono questo complesso sistema mentre un airone immobile osserva da una roccia una cascata. Percorriamo diversi ponti per ammirare da vicino i colori sgargianti delle carpe e le numerose specie di piante in fiore che ci circondano. Stupefatti proseguiamo la visita attraversando ciliegi ed aree ricche di diversi tipi di bambù. Personalmente uno dei più bei giardini mai visitati in vita mia.

Lasciamo Kobe diretti alla piccola cittadina di Hikone dove abbiamo prenottato in un ryokan (Tobaya Ryokan) tradizionale con tanto di tatami. Lasciamo le valigie per andare a visitare il castello. Rispetto ad Himeji e Osaka, il castello è decisamente più piccolo ma molto carino e presenta un bel giardino con una villa in stile tradizionale. Dopo la visita del giardino percorriamo la via Yume Kyōbashi piena di ristorantini e qualche negozio di souvenir in edifici in stile case del villaggio durante il periodo Edo. L’esperienza al ryokan si rileva davvero piacevole. I tatami sono molto più comodi di quanto mi aspettassi ed i proprietari si rivelano di una gentilezza unica.

Ormai siamo arrivati all’ultimo giorno e dobbiamo rientrare a Tokyo dove lasciamo i nostri bagagli al solito hotel a Ueno. La nostra ultima destinazione è lo strano mondo del quartiere di Akihabara. Se siete degli appassionati di manga ed anime, andrete in estasi. Moltissimi negozi a diversi piani con scaffali e vetrine stracolme di fumetti, anime, action figure e molto altro. C’è letteralmente da perdersi. Un intera area del quartiere è inoltre dedicata a negozi di elettronica/informatica dove potrete trovare moltissime cose e magari fare qualche affarre con qualche usato. Questo è anche il regno dei Maid Caffè cioè locali in cui ragazze vestite da governanti (maid) vi proporranno di andare con loro in questi caffè per fare dei giochi simpatici ma a volte imbarazzanti. La pioggia ritorna a colpire e rientriamo in serata a Ueno dove ceniamo con la nostra ultima ciotola di ramen, ripensando a quante meraviglie abbiamo visto in queste due settimane.

Lasciamo il Giappone il mattino seguente, soddisfatti e fortunati di aver avuto l’occasione di visitare un paese che personalmente mi è entrato nel cuore. Tanti ricordi fatti di immagini, colori e sapori di un paese complesso tutto da scoprire.



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