Giappone, tesoro inaspettato
Abbiamo organizzato TUTTO via internet. E’ stato piu’ complicato del previsto. I nomi giapponesi non aiutano per niente e piu’ ci si addentra nel dettagli piu’ si scoprono posti da visitare, esperienze da provare e condensare il tutto in 18 giorni non e’ semplice. Vorrei segnalare il sito japan-guide.com, che ho trovato utilissimo. Far corrispondere la programmazione fatta dall’Italia alla realta’ in Giappone e’ semplicissimo perche laggiu’ tutto funziona. Treni, streetcar, metropolitane spaccano il secondo e non e’ possibile perdere una coincidenza. Abbiamo comprato il Japan Rail Pass per 14 giorni, lo abbiamo attivato il 4 giorno cosi’ abbiamo potuto usarlo sempre. Appena arrivati all’aeroporto di Narita lo abbiamo cambiato in un apposito ufficio, dove abbiamo anche acquistato la fantastica SUICA card. La Suica permette di viaggiare su tutte le linee della metropolitana di Tokyo, si inserisce nei tornelli presenti ad ogni entrata e a quelli in uscita. L’importo dovuto viene scaricato e, nel caso non ci siano soldi a sufficienza, si va alla macchinetta “fare adjustment” e si risolve il problema. Tutte le macchinette sono funzionanti e bilingue. Si puo’ anche controllare il saldo della carta quando si vuole. La stessa Suica si puo’ usare anche ad Osaka e a Kyoto, fantastico! Problema trasporti risolto velocemente.
Parlando delle “accomodation” dopo lunghe ricerche su internet e considerato il budget a disposizione siamo stati 5 giorni a Tokyo in ostello. Esperienza fantastica. L’ostello era il K’s house Oasis a Tokyo, nel quartiere di Asakusa. Camera con letti a castello, bagno piccolino ma funzionale, wifi, cucina, spazio comune con postazioni computer e personale gentilissimo. Oltretutto conveniente a livello economico A Tokyo il quartiere scelto si e’ rivelato perfetto, un po’ fuori dal delirio super centrale ma perfettamente collegato. Ad una stazione sola da Akihabara, la electric town, e a meno di mezz’oretta da Ginza. Vicinissimo al Senso Ji, uno dei templi piu’ grandi e frequentati di Tokyo. Vorrei segnalare anche il sito tokyofreeguide. Noi abbiamo trovato una signora davvero fantastica che ci ha portato in giro dalle 10 di mattina alle 7 di sera per tutta Tokyo, dandoci un’idea di orientamento. E’ stata molto piu’ che gentile, le abbiamo fatto un miliardo di domande e ci ha accompagnato dovunque le chiedessimo di andare. Il costo e’ stato inferiore ai 10 euro, perche’ per accordo le viene pagato il trasporto e il pranzo. Dopo 5 giorni a Tokyo siamo stati a Takayama, localita’ molto carina sulla alpi giapponesi. Per gli spostamenti abbiamo sempre usato i treni, gli shinkansen. Pulitissimi, puntualissimi e velocissimi. Gli uffici JR (Japan Rails) sono aperti fino alle 23 (!) e, nonostante il numero di clienti, non c’e’ mai la coda. Sono sempre aperti 5 sportelli su 6 (come da noi ah ah ah).
Due notti a Takayama e siamo partiti per Osaka, solo per il pernottamento. La sera siamo stati a Dotonbori, un posto che non saprei come definire….una specie di video game, surreale. La mattina presto siamo partiti per Koyasan, un centro monastico buddhista non distante da Osaka. In quel caso abbiamo dovuto fare un biglietto separato perche’ la linea ferroviaria non era coperta dal Japan Rail Pass. Viaggio molto piacevole culminato in una specie di funicolare finale. Koyasan ce lo aspettavamo un po’ piu’ mistico, in realta’ e’ molto commerciale. Abbiamo soggiornato un un templio e, appositamente, avevamo prenotato per la notte del 13 Agosto quando c’e’ il “candle light festival”. Meraviglioso e suggestivo, invito a dare un’occhiata su google e a vedere qualche foto, lo consigliamo a tutti. Doo Koyasan siamo stati a Kyoto 4 notti. Kyoto si e’ dimostrata la citta’ piu’ calda del viaggio. Una cosa quasi insopportabile. Avevamo letto della calura estiva ma quest’anno ad Agosto c’e’ stata un’ondata di calore anomala, e devo dire quella e’ stata l’unica nota negativa del viaggio. Temperature assurde. Da Kyoto, oltre ad aver visitato il classico Kinkaku Ji e la foresta di Bambu etc etc siamo stati a Nara. I bambini sono impazziti. Cervi come cagnolini, davvero strepitoso. Cosi come il sito, con il Daibutsu e i vari templi collaterali. Da non perdere il tempio Shintoista Fushimi Inari al quale si pou’ arrivare con un treno locale di ritorno da Nara (sempre coperto dal JR).
Da Kyoto siamo andati a Hiroshima. Meta Obbligata. Abbiamo saltato il museo perche’ ci sembrava un po’ troppo “forte” per i ragazzi, ma abbiamo parlato tantissimo dell’argomento, sia prima di partire, che quando eravamo li’ che dopo. Abbiamo visitato il memoriale e il parco della pace. Da li’ siamo stati all’Isola di Miyajima e poi abbiamo concluso con Osaka per 2 giorni, da dove siamo tornati a casa.
Consigliamo fortemente questo viaggio a famiglie con bambini. I nostri probabilmente avevano l’eta giusta per capire e apprezzare. In Giappone ci sono tanti e tali input culturali, tanti e tali cose bizzarre, panorami mai visti, modi di vita assolutamente diversi che non ci si puo’ annoiare.
Ci sono molte occasioni per fare qualcosa che piaccia anche ai ragazzi. Un esempio, a Tokyo siamo stati al Sony Building…allo Sky tree. Cio’ che emerge con evidenza e’ il rispetto della cosa comune: non c’e’ una carta per terra, non ci sono scritte sui muri, quando si sale sulla metropolitana a Tokyo si e’ invitati a mettere la suoneria del telefonino su vibrazione. C’e’ silenzio. In una citta’ che, nella sua area metropolitana vanta 34 milioni di abitanti, e’ incredibile, l’efficienza, la gentilezza e la disponibilita’ delle persone e’ pazzesca. Il livello di inglese degli abitanti e’ davvero scarso ma si fanno in 4 per aiutarti compreso fermarsi per chiederti se hai bisogno (magari mentre consulti una mappa) o, addirittura cambiare strada per accompagnarti dove devi andare. Non possiamo fare altro che consigliare il Giappone come meta.