Giappone per tutti 4

Viaggio in Giappone dal 26.03.2008 al 10.04.2008 Partecipanti: Alan e Chiara 1° Giorno 26.03.08 Alle 4.00 del mattino prendiamo il treno per Roma per arrivare all’aeroporto di Fiumicino almeno 2 ore prima della partenza dell’aereo. Arrivati controlli piuttosto celeri ed attesa al gate dell’Aeroflot per Mosca e poi per Tokyo –...
Scritto da: Andante
giappone per tutti 4
Partenza il: 26/03/2008
Ritorno il: 10/04/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Viaggio in Giappone dal 26.03.2008 al 10.04.2008 Partecipanti: Alan e Chiara 1° Giorno 26.03.08 Alle 4.00 del mattino prendiamo il treno per Roma per arrivare all’aeroporto di Fiumicino almeno 2 ore prima della partenza dell’aereo. Arrivati controlli piuttosto celeri ed attesa al gate dell’Aeroflot per Mosca e poi per Tokyo – Narita.

2° Giorno 27.03.08 Dopo i voli tranquilli arriviamo alle 11.00 all’aeroporto di Narita, puntualissimi, ci fanno la foto e ci prendono le impronte digitali, tutto con la massima serietà e senza complicazioni.

Ci dirigiamo all’ufficio della JR dell’aeroporto per cambiare il vaucher dell’abbonamento dei treni giapponesi, acquistato direttamente all’agenzia JTB di Roma prima della partenza, in JR PASS valido 14 giorni dal 28.03.08 al 10.04.08. (L’abbonamento alla JR, Japan Rail, ci è costato € 291,00 l’uno pari a 45.000 Yen in classe green car).

Circa un’ora di treno per arrivare all’albergo di Tokyo: Hotel Cerezo – quartiere Ueno. L’accoglienza è stata molto calorosa, anche se non parlavano molto bene l’inglese ci siamo compresi grazie anche ai gesti. La stanza un po’ piccola era pulita e dotata, come del resto tutte le altre che incontreremo più avanti, di ciabattine, di yukata, di sapone e di shampoo.

(Tutti gli alberghi li abbiamo prenotati da casa tramite e-mail senza nessun tipo di problema e anticipo di caparra.) Ci siamo diretti alla metropolitana di Tokyo e abbiamo comprato la Suica, che è una card prepagata (da 500 Yen in su) che si ottiene dall’apposite macchine all’interno delle stazioni della metro da utilizzare finché c’è il credito per tutte le tratte. Il primo quartiere che abbiamo fatto è stato Ginza, straordinario è stato non accorgersi di essere in mezzo a tanta gente e macchine, dato che tutto e tutti erano in silenzio e con i motori elettrici.

Grandi costruzioni e grandi magazzini tutti raffinatissimi. Bellissimo il Teatro di Kabuki con la sua facciata antica.

Abbiamo fatto alla Tokyo station uno spuntino con il sushi, bevendo tè verde solubile e provando l’emozione dei piattini colorati che scorrono sul nastro. Che buono e che divertimento mangiare con le bacchette!! Poi siamo andati ad Asakusa verso sera a vedere il tempio Senso-ji, splendido perché sull’imbrunire era tutto illuminato con le lanterne preceduto da un viale di ciliegi in piena fioritura. A Ueno-koen abbiamo assistito alla meravigliosa festa che i giapponesi fanno in occasione dell’hanami, appunto la fioritura dei ciliegi, facendo pic-nic stravaccati a terra sotto questi alberi, dopo che qualcuno di loro si sia sacrificato l’intera giornata a prenotare il posto per tutto il proprio gruppo. Che bellissima atmosfera, quanti ciliegi e quante lanterne rosse! Giro turistico al mercato di Ameyoko, particolarissimo per le bancarelle di tutti i tipi da mangerecce al vestiario. La via è piena di sale giochi, Pachinko, e di un Manga Kassi, dove, al costo di soli € 4,00 ci si può passare la notte leggendo, consumando da bere e dormendo sopra il tavolino. Lì abbiamo cenato con i Ramen, spaghetti cinesi di cui i giapponesi sono ghiotti, in brodo con carne e uova. Lì ci è stato insegnato come dovevamo usare le bacchette, come dovevamo succhiare il brodo e come dovevamo fare rumore per graidre. 3° Giorno 28.03.08 Ci siamo alzati da un lungo e profondo sonno e alle 9.00 abbiamo fatto colazione al ns. Hotel, eccellente: croissant, tè, succo d’arancia, riso, brodo e uovo alla cock per soli 200 Yen.

Alle 10,00 ci siamo imbattuti nella metropolitana con grandissima semplicità abbiamo raggiunto Harajuko per visitare il santuario Meiji–Jingù con il parco Yoyogi-Koen. Questo è un santuario immerso in una vastissima aerea di parco e bosco, tanto che sembra di stare in un’oasi di pace. Siamo riusciti ad imbatterci in un matrimonio scintoista, dove abbiamo approfittato a fare foto con gli invitati vestiti a nozze giapponesi… Poi nel quartiere di Shinjuku, abbiamo approfittato di dare uno sguardo alla cartina per avventurarci all’interno dell’estesissimo quartiere illuminatissimo e fantasmagorico, dove ci si rende realmente conto di essere lì a Tokyo, per dirigerci alle torri del Tokyo Metropolitan Government Offices, dove in quella sud siamo saliti con l’ascensore in cima al 45° piano per ben 209 metri a goderci la vista. Una clamorosa vista ci ha allettati per parecchi minuti … Notando anche un grattacielo con uno stadio da calcio sul tetto!! Per pranzo abbiamo comperato degli yakitori, spiedini cotti alla brace di pelle di pollo, con una birra per gustarceli sotto un ciliegio nel cimitero di Roppongi, Aoyama Reien, posto molto suggestivo, dove la gente viene a commemorare i defunti ma anche l’hanami.

Nel pomeriggio abbiamo cercato di trovare l’Azabu-Juban Onsen, ci siamo riusciti e siamo entrati per vedere in che cosa consistesse questo bagno termale per i giapponesi. Lì separati uomini e donne ci si rilassa facendo un bagno prima, tipo doccia seduti, poi ci si immerge in una vasca di acqua bollente termale per la cura delle pelle e per le benefiche qualità dell’acqua. Ma non ce la siamo sentita di dividerci. Poi al di sotto di questa struttura si trovava anche un Sento, cioè bagno pubblico, anche lì abbiamo dato una sbirciatina per rendersi conto, la cosa era un po’ più squallida, perché molto meno intimo e più frequentato da anziani.

Il tempo si stava mettendo male quindi decidemmo di fare un giro all’interno di Roppongi Hills, un grattacielo nuovissimo pieno di negozi, ristoranti e divertimenti. Dopo un pausa caffè in libreria, smise di piovere cosicché ci incamminammo fino alla Tokyo Tower, carina anche se è una copia della Tour Eiffel. Sempre a piedi visitammo il tempio di Zojo-ji, bellissime le statuette che lo circondano con una papalina e colletto rossi di uncinetto e girandola del vento che rappresentano tutti buddhini porta fortuna.

Abbiamo cenato in un Izakaya, pub giapponese, di Roppongi: patatine, oden, brodo con pesce e sashimi di fegato di maiale, carne cruda … Blaaaa che schifo! 4° Giorno 29.03.08 Sveglia alle 4.15 per avviarci di buon’ora al Tsukiji Fish Market, dove abbiamo fatto una full immersion tra aste dei tonni, vendita e stoccaggio del pesce. Che meraviglia e quanti tonni, quante specie di molluschi, di crostacei e di pesce c’erano … Una marea! Poi abbiamo preso il treno per Nikko. Siamo riusciti a capirci qualcosa con lo Shinkansen, è semplice basta entrare nella logica, dato che là esiste principalmente quella.

Che treno di super lusso, sedili che si spostano in base al senso di direzione con un pedale, copritesta in cotone pulitissimi perché cambiati prima di salire dal personale delle pulizie, posti comodi con tantissimo spazio davanti per le gambe, sedili e schienali modellanti secondo ogni esigenza! Durante il tragitto si è visto il monte Fujiama, proprio uguale a come si vede nelle foto, che fascino con la sua forma da vulcano e il cratere completamente innevato.

Una volta arrivati ci siamo incamminati per l’ufficio informazioni e poi presso la biglietteria per fare l’entrata cumulativa per la visita dei santuari: Rinno-ji, Tosho-gu e Futurasan-jinja. Il più bello fu lo Tosho-gu, perché è immerso in un bosco di cedri centenari, disposto su più piani e d’impatto per i suoi colori e intarsi in legno.

Dalla cima della collinetta dove si trovano tutti questi siti, siamo scesi per vedere il ponte rosso Shin-kyo ed incamminati verso il sentiero Gamman-ga Fuchi Abyss. Questa via lungo il fiume ci ha condotti fino ai numerosissimi Buddhini con la papalina e bavagliolo rossi protettori dei bambini e dei viaggiatori.

Siamo rientrati a Tokyo verso le 18.00 e diretti verso Shinjuku, ci siamo immersi nella confusione più assoluta di persone tanto che presa una direzione, delle tante, siamo entrati nei grandi magazzini Isetan. Lì abbiamo visitato con cura il reparto sotterraneo mangereccio, diversissimo dai nostri non solo per gli ingredienti ma anche nella loro presentazione, che era particolarmente curata.

Rientrati nella bolgia ci siamo avviati al santuario Hanozono-jinja, dove ci siamo goduti la pace e la bellezza dei ciliegi in fiore.

Una cosa bellissima abbiamo visto a Shinjuku, tanto da attribuirgli il primato tra i quartieri di Tokyo, e cioè il Golden Gai, un labirinto di vicoletti antichi caratterizzati da posticini che ti offrono da bere. Solitamente sono solo per i giapponesi, ma alcuni di questi baretti fanno entrare anche i turisti chiedendoti di pagare una tassa di 500 Yen a persona in più a quello che consumi, ma non abbiamo resistito. Abbiamo scelto una “bettola” che ospitava già altri 3 turisti e dove abbiamo consumato un aperitivo con la Birra di Sapporo ed un cocktail di gamberetti in salsa rosa.

Usciti soddisfattissimi, le luci delle grandi insegne e dei grattacieli ci hanno abbaiato di nuovo ed entrati a Kabukicho, il quartiere a luci rosse di Shinjuku, ci ha sorpreso come è ben inserito senza sembrare sporco e troppo osè.

Abbiamo provato l’ebbrezza di mangiare in un ristorantino scegliendo il piatto in plastica esposto in vetrina e selezionando il suo relativo numero della macchinetta affianco inserendo il denaro, ovviamente dandoti il resto. Al bancone ci siamo seduti e siamo stati serviti osservando il bel da fare che ci mettevano quei cuochi per prepararci gli udon con i noodles e gli udon con uova e carne di maiale. Che buoni!! Dopo cena giretto per il mondo e poi stanchi morti in hotel dopo una giornata intensa ed impegnativa.

5° Giorno 30.03.08 Escursione programmata per oggi era Hakone, ma quando abbiamo visto il tempo uggioso non sapevamo se ne valeva la pena. Comunque preso il treno alla Tokyo Station per Hakone Yumoto, abbiamo impiegato un’ora poi un’altra ora e mezzo con la funicolare + trenino + funivia fino ad arrivare a Owakudani, dove c’è una sorta di calderone vulcanico pieno di vapore, fango gorgogliante ed odori anche un po’ tossici. Abbiamo mangiato per pranzo 3 uova sode per uno, che erano nere, perché bollite nelle acque puzzolenti, ottime! Siccome il tempo non andava migliorando, anzi la nebbia e la pioggerellina erano sempre più presenti, siamo rientrati prima a Tokyo. Come ultimo giorno a Tokyo siamo andati a cena a Roppongi in un ristorante tipico: Inakaya. Abbiamo mangiato benissimo tutte le pietanze cotte alla brace, dalle verdure al pesce (tra cui il Kiki) e alla carne, bevuto birra e sake, il tutto allietato dai cuochi che ci sedevano di fronte in ginocchio e dai camerieri che urlavano le ordinazioni e il ritmo di 1 e 2 per il compimento del mochi, che non sarebbe altro che farina di riso schiacciata a forza di colpi di mortaglio.

Dopo cena abbiamo visitato la building di Ebisu Yebisu Garden Peace Tower per vedere dall’alto la Tokyo notturna. Splendido.

6° Giorno 31.03.08 Lasciato il ns. Hotel Cerezo pagando a notte la modica cifra di 7.800 Yen a camera doppia per notte (pari a € 50,00), a malincuore salutammo la città per dirigerci in treno a Kanazawa. Dopo 5 ore siamo arrivati attraversando paesaggi montani con neve e marittimi.

Il tempo ancora era schifoso, quindi preso il pullman siamo arrivati al ns. Ryokan Murataya.

Arrivati, ci siamo stupiti dalla presenza delle ciabattine già all’entrata, che dovevamo calzare immediatamente per accedere alla reception. Lì per fortuna la sig.Ra parlava in inglese, ci fece attendere un pochino perché la stanza non era pronta e nel frattempo ci ha portati alla scoperta di quel meraviglioso albergo, con cortile giapponese, bagno pubblico come un sento, lavandini in comune e poi dopo averci pulito le rotelle delle ns. Valigie ci ha condotti nella stanza. Una camera grande con tatami, sul quale potevi accederci solo scalzo, con armadio scorrevole, con finestre in carta di riso e legno scorrevoli, con tavolino e cuscini con la possibilità di consumarsi un tè verde e dulcis in fundu il Futon come letto.

Alle 16,00 siamo usciti, visto che il tempo si era rimesso, ma le 17.00 è l’orario di chiusura dei posti che volevamo visitare, quindi ne abbiamo approfittato di fare un giro per la cittadina, che ci è sembrata a portata d’uomo con quartieri pedonali, grattacieli in contrasto, con la zona di Nagamachi, dove le case dei samurai sono basse e di legno, contornate dalle acque di un fosso.

Abbiamo cenato in un ristorantino di fronte al ns. Ryokan, mangiando gli yakitori di varie tipologie di carne, cotti alla brace e posti sul bancone in acciaio riscaldato… Che buoni! 7° Giorno 01.04.08 Alle 8.45 siamo usciti dall’albergo per andare a visitare il Kenroku-en uno dei 3 giardini più belli del Giappone. Difatti tra laghetti, bonsai giganti, ponticelli in pietra si è rivelato tale. Usciti dal giardino abbiamo fatto un giro al castello ed ai suoi giardini, bello ma purtroppo troppo rifatto. E al quartiere delle geshe Higashi Chaya-gai, dove siamo entrati nella Shima, casa tradizionale della gesha, molto essenziale, ma realistica e poi al Sakuda Gold Leaf Company per vedere gli oggetti fatti con la foglia d’oro. Il quartiere ci è piaciuto molto, piene di vie a labirinto, di case in legno colorate di rosso.

Poi ci incamminammo fino a Nagamachi, siamo entrati nella Nomura Samurai House, che ci ha garbato assai per il suo splendido giardino zen.

Un’altra passeggiata fino al quartiere di Teramachi per entrare a visitare il tempio dei Ninja: Myoriu-ji. Una visita guidata in giapponese, ma con dépliant descrittivo in inglese, ci ha permesso di gustarci tutti i vari nascondigli, vie di fuga e trappole che c’erano senza insospettirsi minimamente.

Dato che i ns. Piedi ancora reggevano, siamo andati all’Omicho Market, una serie di gallerie piene di stands dove avviene la vendita del pesce e dove abbiamo assaggiato per la prima volta la Tempura di gamberetti tra l’altro ottima, posto comunque molto caratteristico.

Poi siamo rientrati per goderci il sento e di nuovo riusciti fino al Nagamachi per mangiare in un posto veramente ottimo, seduti a gambe incrociate, riso con frittata e carne e riso con tempura di scampi e verdure. Rientrati abbiamo saldato subito il conto di 19.000 Yen (€ 124,00) per due notti e colazione 8° Giorno 02.04.08 9.04 partenza per Kyoto, dopo 2 ore l’arrivo. Subito ci siamo dati da fare per capire dove era l’ufficio informazioni e l’ufficio biglietti dei bus, siamo riusciti ad individuarli facilmente e quindi ci siamo documentati al meglio per affrontare la visita a questa città pazzesca. Per i bus decidemmo di prendere una carta valida per 1 giorno su tutti city bus al costo di 500 Yen l’una.

Dopo un lungo tragitto di 45 minuti in autobus stracolmo arriviamo all’albergo Three Systers Inn Annex, dove ci riferiscono in inglese che le stanze saranno pronte solo dopo le 14,00. Cosicché abbiamo deciso di lasciare i ns. Bagagli prendendo ciò che ci serviva e siamo andati alla perlustrazione di Kyoto.

Il primo tempio che abbiamo visitato è stato: Ginkaku-ji, patrimonio dell’Unesco, ci è sembrato stupendo per il suo giardino-bosco e le sue opere di sabbia a forma di coni.

Il secondo tempio è stato Eikan-do, che possiede una lunga passerella collegando tutti gli edifici visitabili, con degli interni interessanti, una pagoda che scopre la città e un Buddha che guarda all’indietro.

Il terzo tempio è stato Nazen-ji e Oku-no-in dove non siamo riusciti a vedere l’interno, dato che chiudevano alle 17.00, con ultimo ingresso alle 16.30. Comunque questi tre templi sono incantevoli e l’abbiamo raggiunti a piedi dato che sono raggiungibili attraverso il sentiero dei filosofi: Tetsugaku-no-michi, lungo il quale l’hanami fa da padrone.

Percorrendo poi la via che costeggia l’acquedotto, un ex binario, siamo arrivati al quartiere di Gion, quello famoso per le geishe.

Scendendo abbiamo, prima, visitato il santuario Yasaka-jinja, che era uno spettacolo illuminato e abbellito anche dagli stands mangerecci, dal quale si accede al parco Marujama-koen. Tutti i giapponesi si soffermavano a mangiare un bento sotto i ciliegi, ma soprattutto ad ammirare la bellezza di uno in particolare che si dice essere il più bello di Kyoto, illuminato con dei fari dal basso, uno spettacolo da rimanere senza fiato.

Poi ci incamminammo verso Gion per la via del tè Hanami-koji, dove le geishe intrattengono i loro clienti, ma purtroppo non ne abbiamo visto l’ombra. Passammo per la via Shimbashi-dori, la strada più bella di tutta l’Asia.

Dopo aver cenato con noodles siamo rientrati, e con ns. Somma gioia la stanza era completamente in stile giapponese, con addirittura il giardino privato.

9° Giorno 03.04.2008 Dopo un bel riposo sul futon abbiamo fatto colazione in camera con il tè offertoci dal ryokan e i nostri loacker, poi siamo andati a Kiyomizu-dera tempio con pagoda e con fontana dalle acque sacre, bellissimo perché immerso nella natura e sorretto su pilastri di legno alti 10mt visibili dal basso.

Ci siamo poi spostati a piedi lungo le vie caratteristiche di Ninen-Zaka e Sannen-Zaka fino a raggiungere il Kodai-Ji un altro tempio, da li abbiamo attraversato il Murayama-Koen fino ad arrivare al Chion-in dal quale si accede tramite la porta San-mon, la più grande e imponente del Giappone.

Proseguendo nel cammino siamo passati davanti al tempio Shoren-in dove ci sono degli alberi di canfora ultra centenari, che dimostrano tutti gli anni.

Mangiando in autobus siamo arrivati al Kinkaku-Ji, il tempio d’oro, impressionante per la sua maestosità e lucentezza dorata, molto bello anche il giardino.

Poi siamo andati al Ryoan-Ji, il tempio famoso per il suo giardino Zen, dal quale si dovrebbe ricevere ispirazione contemplando il suo paesaggio arido…Ma! Nel tempio Ninna-Ji abbiamo approfittato per fare un giro nei stupendi giardini e attorniato da minori templi.

In serata con il bus ci siamo diretti al Palazzo Imperiale per fare una passeggiata ammirando l’immensità dei giardini, e poi fatto un giro nel quartiere antico di Ponto-Cho per cenare.

10° Giorno 04.04.2008 Dopo aver fatto colazione sempre con il tè e varie cibarie italiane siamo usciti in direzione Teryǖ-Ji, bello ma ancor di più siamo rimasti a bocca aperta quando uscendo ci siamo imbattuti nel bosco di bambù, è veramente florido e di un colore verde intenso, stupendo! Ripreso l’autobus ci siamo diretti verso il Castello di Nijo-Jo, spettacolare per i suoi interni con il pavimento ad usignolo, perché camminando si produce il suono del canto dell’uccello, molto belle e colorate anche le porte scorrevoli. Carino anche il giardino dell’architetto Enshu Kobari.

Da li siamo partiti a piedi per un giretto verso il centro direzione Nishiku Market dove ci sono tante cose da mangiare e una moltitudine di persone che ti accoglie sempre dicendo “irashaimase”, e poi per la via Sanjo-dori dove abbiamo fatto un po’ di shopping e mangiato un gelato gigantesco.

Siamo rientrati in albergo verso le 19.00 per prendere i nostri indumenti sporchi ed andare nella vicina lavanderia a gettoni, poi abbiamo cenato in camera con cibarie acquistate in un mini-market (lavaggio ed asciugatura 400 yen).

11° Giorno 05.04.2008 Oggi siamo partiti con il treno da Kyoto direzione Nara, circa 1ora di viaggio.

Appena arrivati ci siamo informati sulla strada da prendere per effettuare tutta la visita dei siti archeologici che si trovano all’interno di Nara-Koen.

Questo parco è pieno di cervi che ti vengono a mangiare sulle mani, come se fossero addomesticati.

Dopo una breve camminata siamo giunti al Todai-Ji dove siamo rimasti stupiti dalla sua maestosità sia per la costruzione in legno, per le statue lignee che fanno da guardiani e per il buddha di bronzo.

Attraverso un sentiero immerso nel bosco siamo giunti fino al Kasuga Taisha i santuario dalle 1000 lanterne, suggestivo! Da lì siamo giunti al tempio Kofuku-Ji nel quale si trova la seconda pagoda più alta del Giappone.

Rientrati a Kyoto siamo rimasti in Stazione per visitare l’edificio di ben 12 piani e cenare affacciati dal 10°.

12° Giorno 06.04.2008 Partiti a malincuore da Kyoto (speso hotel 72.680yen) ci siamo diretti a Hiroshima circa 2 ore di viaggio.

Siamo giunti all’Hotel Active! con il tram n°2 e appena appoggiati i bagagli ci siamo subito diretti a piedi verso il museo e il parco della pace.

Il museo veramente toccante con i suoi reperti filmati e fotografici sull’attacco atomico del 06 agosto 1945, poi abbiamo passeggiato nel parco della pace con i suoi monumenti alla memoria dei caduti.

Nel pomeriggio siamo riusciti anche ad entrare allo stadio per una partita di baseball, a gratis, match Hiroshima-Yokohama, abbiamo fatto conoscenza anche con il capo-ultrà che ci ha offerto da bere e regalato il poster della squadra di casa, che emozione.

Da qui ci siamo incamminati verso il centro, veramente carino, per Hondori Arcade dove abbiamo cenato al ristorante Hassei mangiando il piatto locale più famoso, l’okonomiyaki, la pizza giapponese.

13°Giorno 07.04.2008 Svegliati dopo una lunga dormita ci siamo accorti che fuori pioveva a dirotto, quindi con tranquillità abbiamo fatto una colazione abbondante e con un po’ di coraggio e speranza ci siamo diretti in stazione per prendere il treno e poi il traghetto per Miyajma, dove appena arrivati ha smesso di piovere.

Stupendo ed affascinante il santuario galleggiante, Itsukushima-Jinja, che in serata invece con la bassa marea si è rivelato su terra ferma, così siamo potuti scendere in mare per raggiungere il Torii, vale veramente la pena! Nell’isola abbiamo visitato anche gli altri templi tranne quello sulla collina Misen che per ragioni meteorologiche non era possibile.

Soddisfatti in pieno della giornata siamo rientrati e dopo una piccola pausa in camera siamo andati ancora una volta a cena di pizza giapponese al Okonomi-Mura, al secondo piano prendendo l’ascensore di un edificio al centro, squisito.

14° Giorno 08.04.2008 La mattina spostamento Hiroshima-Himeji (hotel 15.750yen) con il super treno veloce, e una volta abbandonati i bagagli in stazione ci siamo diretti a piedi verso il Castello, l’airone bianco, particolare.

Ci siamo concessi anche un giretto al Koko-en, un giardino che raffigura le varie tipologie del periodo Edo, non vale la pena.

Alle 16.00 abbiamo ripreso il treno verso Yokohama.

Arrivati abbiamo cenato a base di Tonkatsu e Teriaky con tempura.

Abbiamo dormito nuovamente su futon.

15° Giorno 09.04.2008 Dopo la nottata siamo partiti per Kamakura, direzione casa di cerimonia del tè, dove abbiamo praticato il rito ben volentieri e assaggiato il Kaiseki.

Alle 12.00 siamo andati a pranzo, soba con curry, e poi abbiamo visitato il tempio Tsurugaoka Hacimangu, e il Giomio-Ji tempio con la finestra e con un giardino meraviglioso.

In serata un po’ di shopping e un aperitivo un po’ particolare in riva al mare, mangiando il frutto del miracolo, che fa diventare tutto dolce.

In serata cena di Tempura …Veramente buona.

16° Giorno 10.04.2008 A malincuore abbiamo lascito il Giappone, non prima di aver passato altre 3 ore in treno fino all’aeroporto di Narita, sbrigate le ultime faccende e speso gli ultimi yen, ci imbarchiamo per il rientro verso l’Italia.

Alle 22.06 ore italiane siamo giunti a Roma.



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