Che dire…il nostro viaggio di nozze è stato fatto un po’ in ritardo, ma dovevamo organizzare tutto nei minimi particolari…. E il tempo era necessario. In agenzia ci avevano chiesto 6000 € a persona per un viaggio di 12 giorni in Giappone con un itinerario ridottissimo…e addirittura visita in taxi di Kyoto, che già questo è tutto dire… Comunque, per niente scoraggiata da questo preventivo, inizio la mia lettura di numerosissimi racconti di viaggiatori fai da te e dopo un paio di mesi di “studio matto e disperatissimo”…giungo alla stesura definitiva dell’itinerario del nostro viaggio di nozze in Giappone, come avevamo sognato!!!! · La prima cosa che ha giocato a nostro favore è l’aver trovato un viaggio A/R Roma –Tokyo con Alitalia a € 396 a persona, ( oltre al biglietto stipuliamo anche una piccola assicurazione sanitaria, che è sempre bene fare!). · Per quanto riguarda gli alloggi (vedi scheda allegata) , li ho prenotati tutti via e-mail o attraverso il sito
www.japanguesthouses.com ed in alcuni casi dando il numero della carta di credito come garanzia, ma pagandoli tutti in loco. · Gli orari dei treni invece si possono controllare sul sito
http://www.hyperdia.com/en/ · Abbiamo comprato anche il JRP per 14 giorni dalla HIS di Firenze € 373 a persona (
H.I.S. Europe Italy Firenze – riferimento Alena Pistlova (
booking@hisitaly.com) H.I.S. EUROPE ITALY srl Via Nazionale, 230 CAP 00184 ROMA BOOKING OFFICE: +39-06-48976504 ( 09:00-13:00 / 14:00-18:00 ) TEL:+39-06-484591(General) FAX:+39-06-4818631(General) TEL:+39-06-4744982(Accounting division) Alena Pistlova
hisfirenze.adm@his-italy.net Il Japan Rail Pass è un abbonamento per tutti i treni veloci e super veloci ad eccezione dei Nozomi sul tutto il territorio giapponese, più la Yamanote line che è una linea di metro che gira intorno a Tokyo e che ferma nei punti di maggiore interesse. Quindi qui di seguito l’itinerario giorno per giorno del nostro viaggio: 25/04 partenza dall’Italia con volo diretto Roma Fiumicino- Tokyo Narita € 380 A/R 26/04 Tokyo 27/04 Tokyo 28/04 Tolyo- Nikko- Tokyo 29/04 Kanazawa 30/04 Kyoto 01/05 Kyoto 02/05 Kyoto – Nara- Kyoto 03/05 Kyoto- Hiroshima- Kyoto 04/05 Monte Koya 05/05 Himeji 06/05 Gero Onsen 07/05 Tokyo 08/05 Tokyo 09/05 ritorno Tokyo-Roma Il nostro viaggio in realtà inizia il
24/4 quando partiamo alla volta di Roma. Dopo una breve visita casa del nostro amico, una cenetta ed un bel riposino notturno, il
25/4 partiamo da Monterotondo alla volta di Fiumicino…..l’aereo è previsto partire alle ore 14.40…ma partiamo dopo un’ora…il volo è tranquillo, ma dodici ore non passano in fretta e così tra qualche film, un sonnellino un po’ di lettura attraversiamo la gigantesca Russia e alle 10.50 atterriamo a Narita!
26/04 Le pratiche per l’immigrazione sono velocissime e così andiamo subito a convertire i voucher del JRP all’ufficio delle JR dove hostess gentilissime ci consigliano di prendere il Narita Express per raggiungere Tokyo station e noi seguiamo il suo consiglio..in un’ora arriviamo a Tokyo….e iniziamo ad avere un’idea di quello che è il Giappone….code ordinate, gente rispettosa, pulizia e indicazioni precise all’inverosimile. Visto che siamo in viaggio di nozze ci permettiamo il lusso di andare in albergo in taxi e così in pochi minuti arriviamo all’HOTEL EDOYA, vicino a Ueno Park. Ci sistemiamo nella nostra stanza con futon e tatami e dopo una bella doccia rinfrescante e rivitalizzante iniziamo il nostro giro di Tokyo, non senza prima assaggiare le specialità rigorosamente fritte di un take away. Lungo il cammino incontriamo il nostro primo tempio YUSHINA temple, un tempio molto frequentato dagli studenti…infatti, come anche vedremo in molti dei templi che visiteremo, Ci sono centinaia di foglietti attaccati ad alberi o ad appositi raccoglitori che sono le preghiere degli studenti per superare un esame o comunque per i loro studi. A causa dell’orario il tempio è chiuso ( qui i templi chiudono molto presto) e così ci dirigiamo verso Ueno Park, uno dei più grandi di Tokyo, famoso per essere il rifugio della più grande comunità di senza tetto di Tokyo. Ma di cui non se ne avverte minimamente la presenza: discreta , ordinata , silenziosa e pulita….. Qui guardiamo una partita di baseball che sembra essere molto amato in Giappone e poi pian piano ritorniamo a casa. Dobbiamo riposare e smaltire il fuso orario perché da domani si parte alla scoperta di Tokyo.
27/4 Il nostro giro di Tokyo inizia dalla visita del tempio dedicato a a Kannon ad Asakusa….i dintorni del tempio brulicano di turisti. Il KAMINARIMON GATE ha una lanterna gigante al suo ingresso e vi perderete tra le innumerevoli botteghe e negozi di souvenir attraverso la stradina (NAKAMISE- dori, piena di ambulanti che vendono di tutto, dai kimono, alle parrucche, ai souvenir, a snack,macchine che fanno dolcetti take away direttamente cotti, sfornati ed impacchettati dalla macchina, porta al SENSO JI tempio della DEA KANNON con la seconda pagoda più alta del Giappone Il giro prosegue e ci spostiamo verso il palazzo imperiale, ma purtroppo il lunedì è chiuso e così ci accontentiamo solo di dare un’occhiata un po’ in giro e scattare delle foto. Ci dirigiamo verso il Meji jingu, raggiungendolo in metro scendendo ad Harajuku…. L’entrata del tempio è contraddistinta da due torii enormi fatti di legno di cipresso e lungo il cammino si possono vedere barili di sake da un lato e di vino francese dall’altro, donati al tempio. La struttura dei templi è fatta tutta in cipresso giapponese e qui per la prima volta vediamo il modo un po’ particolare di pregare dei giapponesi. Lanciano la loro offerta e poi battendo due volte le mani chinano il capo e pregano. Ci spostiamo per un break in un posto vicino e mangiamo per la prima volta alla macchinette fai da te….si inseriscono le monete e si seleziona il piatto dalle immagini presenti poi con il biglietto entriamo a ritirare il piatto. Io prendo una frittura e mio marito una specie di zuppa….in un locale che sembra quello di Marrabbio di Kiss Me Lycia. Dopo questo break andiamo al Tokyo Metropolitan Government Office a Shinjuku e saliamo al 45° piano da dove si può avere una vista panoramica di Tokyo. Da lì tutto sembra davvero piccolo; compriamo dei souvenir e poi passeggiamo un po’ verso la metropolitana. Raggiungiamo Ginza, uno dei quartieri più eleganti e ricchi di Tokyo. Con interesse guardiamo le vetrine delle grandi firme internazionali; le strade brulicano di signore distinte con abiti eleganti e piene di borse tipo Julia Roberts in Pretty Woman; entriamo nel Sony Building dove si trovano le ultime novità in campo tecnologico, ma a noi non interessa molto… passeggiando ritorniamo in metro e nel sottopassaggio incontro una specie di macchinetta dove è possibile lavarsi gli occhiali con un materiale anti appannante: il risultato è stupefacente! Gli occhiali non si sporcano per un po’. Procediamo e visitiamo un mercatino poi ritorniamo verso casa… ….in zona Ueno assaggiamo il nostro primo sushi, ma a dire il vero….non è speciale e così un po’ delusi torniamo in albergo frastornati dalle luci e dai suoni dei Pakinko (sale giochi affollatissime)…. Fausto decide di fare l’onsen all’albergo fuori in terrazza…un’esperienza bellissima a suo dire: al 6° piano all’ aperto e solo le stelle di Tokyo sulla sua testa. Dopo questo momento di relax andiamo a dormire..domani andiamo Nikko.
28/6 Dopo una bella
e sostanziosa colazione, iniziamo la nostra giornata. Ormai pratici della metro, dopo aver consultato la guida, andiamo alla stazione di Tokyo dove, esibendo il JRP all’ufficio delle JR, ritiriamo i biglietti del treno per Nikko. Il personale è gentilissimo e cordiale, prendiamo il treno ed in un’ora circa raggiungiamo questo meraviglioso paesino che sembra dipinto. I colori sono stupendi, il ponte rosso (SHIN –KYO) è una delle immagini più conosciute del Giappone e attraversando il ponte iniziamo il nostro tour. Visitiamo i templi se si susseguono passando dal RINNO –JI al TOSHO-GU, i dettagli di questi templi sono davvero stupendi: decori finissimi, colori sgargianti e un’atmosfera di serenità come del resto in tutti i tempi che abbiamo visitato. Qui incontriamo una coppia di Roma che come noi hanno organizzato il loro viaggio fai da te.. con loro finiamo il nostro giro e cerchiamo un posto dove mangiare…ci rifugiamo in uno dei ristoranti suggeriti dalla Lonely….il KI-KOU, coreano: il padrone molto simpatico ci dice che il ristorante è chiuso, ma che per noi fa un’eccezione… ci rifocilliamo con un pasto tipicamente coreano molto gustoso e iniziamo la nostra discesa verso la stazione. Lungo il cammino incontriamo un negozietto dove si vendono delle pitture di draghi dipinti con una solo tratto senza sollevare il pennello e Paola ne compra alcuni come regalo per gli amici… Noi ritorniamo in stazione ed in meno di un’ora siamo di nuovo a Tokyo. Andiamo a cenare nel ristorante accanto l’albergo perché domattina ci spostiamo a Kanazawa e dobbiamo alzarci presto….
29/04 Alla buonora ci svegliamo e dopo una bella colazione, in taxi andiamo in stazione per prendere il treno che ci porterà a Kanazawa; dobbiamo fare dei cambi lungo il tragitto ed ad un certo punto intravediamo dal finestrino il Monte Fuji, esattamente come lo si vede in fotografia. Il viaggio è un po’ più lungo del solito, ma arrivati a Kanazawa prendiamo un taxi e andiamo al nostro ryokan Murataya. Il padrone è molto gentile e parla un buon inglese ( cosa rarissima qui… L!!!!!); ci sistemiamo nella stanza e dopo aver chiesto consiglio su dove mangiare usciamo a visitare la città. Questa settimana in Giappone è detta Golden Week( settimana dorata), la maggior parte delle persone prende le ferie e visita i luoghi più belli; infatti, come ci avevano detto, c’è tanta gente, ma la discrezione e l’educazione di questa gente rende tutto molto soft. Dopo un bel pranzetto a base di carne e verdure in un ristorante carino sulla strada principale di Kanazawa ci dirigiamo a piedi verso il Kenroku-en, definito uno dei tre più bei giardini del Giappone. Il suo nome significa giardino dalle 6 qualità: ampiezza, isolamento, atmosfera antica, ingegnosità, corsi d’acqua e bei panorami. Nonostante sia affollato è piacevole passeggiare ammirando come tutto sia in perfetto ordine e niente cresca a caso. Da subito restiamo affascinati da questo giardino: tutto è disposto secondo le regole dei giardini zen, ogni albero, pianta, laghetto è in armonia con ciò che lo circonda. Mio marito è in un’estasi meditativa, ogni tanto lo scuoto per riportarlo alla realtà anche se qui sembra di vivere in un sogno:il silenzio regna su tutto! Entriamo a visitare una casa del the molto bella e curata e poi uscendo dal giardino ci dirigiamo verso il castello che ha anche’esso un giardino stupendo. Secondo al guida qui a Kanazawa c’è il quartiere dei samurai molto bello da vedere e quindi ci spostiamo a piedi scendendo verso il centro della città per poi risalire attraverso delle stradine che costeggiano uno torrente. Arriviamo alla casa del samurai e facciamo giusto in tempo ad entrare per l’ultima visita. La casa è bellissima ed ha un giardino curatissimo in miniatura. Decidiamo di continuare il nostro giro passeggiando senza meta tra le vie ed i negozietti , poi ritorniamo al ryokan per un riposino ed una bella doccia , quindi usciamo a cena… Stasera vogliamo tornare occidentali e andiamo a mangiare al Mc Donald’s…. Passeggiamo un po’ prima di andare a dormire…domani ci spostiamo a Kyoto.
30/04 Sempre grazie al nostro JRP prendiamo il treno con direzione Kyoto e a mezzogiorno siamo già nella modernissima stazione. Andiamo all’ufficio turistico e chiediamo tutte le info ed il materiale informativo, il personale anche qui è molto gentile e la informazioni sono sempre precise. Uscendo dalla stazione vediamo subito la famosa torre di Kyoto ed anche una boulangerie che ci vedrà spesso a comprare delle specialità simili ai nostri snack. Andiamo in hotel che è giusto di fronte la stazione, ma la stanza non è ancora pronta e così decidiamo di uscire a visitare la città. Decidiamo di visitare il Padiglione d’oro ( KINKAKU-JI) e prendiamo il bus che ci porterà là (il biglietto dei bus costano 125/150/180 yen e si paga alla fine del viaggio!) Notiamo che ad ogni sosta l’autista spegne il motore…poi infatti ci ricordiamo del protocollo di Kyoto e capiamo che qui, come del resto ogni regola, viene seguita alla lettera!!!!! Dopo un bel giro sul bus finalmente raggiungiamo la zona dei templi. Il costo del biglietto di tutti i tempi visitati si aggira intorno ai 400/600 yen e notiamo che tutte le info riportate sulla nostra guida sono precise!!!! E’ inutile ribadire che l’atmosfera e l’aria che si respira in questo paese è magica! Iniziamo il nostro percorso e ci troviamo subito a vedere un monaco che fa suonare una campana. Proseguiamo il percorso e ci troviamo di fronte al meraviglioso spettacolo del Padiglione dorato, il sole rende ancora più brillante il giallo e si specchia nello stagno di fronte creando un bellissimo effetto che io non posso fare a meno di immortalare…proseguendo attraversiamo il giardino anche questo molto bello. Io girovago nel negozietto di souvenir e dopo ci spostiamo a visitare il Ryoan-Ji, il famoso giardino zen. Considerato il capolavoro assoluto della cultura giapponese, misura 30 m in lunghezza,da est a ovest e 10 m da nord a sud. E’ composto semplicemente da ghiaia bianca rastrellata ogni giorno e 15 rocce,di varia grandezza, alcune circondate da del muschio. Lo stile del giardino è noto come Karesansui (=paesaggio secco).Le rocce sono disposte a gruppi di 5,2,3,2 e 3. Non importa da quale angolazione lo si guardi, delle 15 rocce presenti, se ne possono vedere sempre e solo 14. Si dice che solo una volta che si è raggiunta l’illuminazione,risultato di una profonda meditazione Zen, è possibile vedere anche l’ultima roccia. La descrizione non rende l’idea. Bisogna vederlo per comprendere quanto potente possa essere un’ apparentemente semplice accostamento di ghiaia,rocce e muschio. Non si può far altro che sedersi sulla veranda, e perdersi nella tranquilla contemplazione di questo vero capolavoro. La realizzazione del giardino non è attribuita ad uno specifico artista. I documenti del tempio a riguardo sono contraddittori, e portano nomi di più persone coinvolte nella progettazione e realizzazione del giardino. A dire la verità alcuni ritengono che in origine ci fossero alberi e piante decorative che col tempo sono stati eliminati,fino a raggiungere l’aspetto odierno. Un altro elemento curioso che da particolare fama al tempio Ryoan-ji è una piccola fonte per abluzioni posta nel mezzo di un piccolo giardino di muschio e che doveva essere usata da coloro che partecipavano alle cerimonie del tè tenute nella casa da tè poco distante dalla fonte. Cesellati attorno al bacino contenente l’acqua ci sono 4 kanji (ideogrammi) che accostato alla forma quadrata dentro la quale è tenuta l’acqua,letti in senso orario formano la frase: “Imparo solo per essere soddisfatto” o ” La conoscenza che mi è concessa è sufficiente”. Secondo l’insegnamento Zen infatti,la conoscenza non deve essere considerata un mezzo da usare per scopi pratici,la conoscenza per amore della conoscenza, la conoscenza in quanto tale è la cosa importante. In un soggiorno a Kyoto , uno dei luoghi da visitare,per respirare lo spirito Zen , per toccare con mano la bellezza e la forza della semplicità, è senz’altro il Ryoan-ji. Ritorniamo alla stazione e facciamo un giro all’interno, passeggiando tra pasticcerie e vari negozi. Trascorriamo la serata a Gion, il quartiere delle geishe e delle sale da the, e siamo fortunati perché riusciamo a vederne una che si accorge di noi e ci volta le spalle. Gion ha un’atmosfera tutta particolare, passeggiare tra le stradine ti riporta indietro nel tempo in cui l’attività delle geishe era molto più frequente. Ci fermiamo a mangiare in uno dei locali della zona e dopo ci accorgiamo di essere entrati proprio in uno dei posti consigliati dalla Lonely. Non ci siamo saziati e così lungo la strada che ci porta alla fermata del bus ci fermiamo in un ristorante vietnamita dove il menu costa 700 yen. Dopo aver placato la nostra fame riprendiamo il bus e torniamo in albergo. 01/05 Il nostro albergo non offre la colazione e così compriamo qualcosa in un supermercato vicino l’albergo, facciamo la nostra colazione e iniziamo il nostro tour, che oggi definiremo de force. La giornata è bellissima ed oggi anche più calda del solito. La passeggiata per Higashiyama-ku ci conduce al tempio Kiyomizu dera saliamo a piedi per una stradina ricca di negozietti tipici passando sotto la pagoda e ci dirigiamo verso il Kyomizu dera. Questo tempio è la maggiore attrazione di questa passeggiata. Il tempio occupa un posto di primo piano. La grande veranda in legno è sostenuta da 139 pilastri, ciascuno alto 15 metri. Ci fermiamo per godere di una vista su Kyoto dal suo terrazzo, ma per apprezzare al meglio la grandezza della sala principale con i suoi pilastri e legno scuro, bisogna raggiungere a piedi la pagoda a tre ordini, che offre la migliore vista della sala principale, costruita senza l’uso di un solo chiodo. Procediamo nel nostro giro e visitiamo anche Jishu shrine e la pietra dell’amore. Proseguendo incontriamo il Ryozen Kannon. Questo tempio ha una statua bianca alta 24 m dedicata ai soldati sconosciuti che morirono nella Seconda Guerra Mondiale. Visitiamo il Kodaiji temple ed il boschetto di bambù, molto suggestivo. Da qui attraverso una stradina che percorriamo in discesa raggiungiamo il Chion in, una ripidissima scalinata ci porta di fronte a questo tempo che ha uno dei portali più grandi del Giappone. All’interno di questo tempio si può visitare la campana più grande del mondo, che pesa 74 tonnellate e necessita di 13 monaci per farla suonare. Con un bus raggiungiamo il tempio Heian il cui arancione del torii è davvero sgargiante. Da qui ci spostiamo nella zona del GINKAKU-JI e prima di entrare a visitarlo ci fermiamo a mangiare qualcosa in uno dei tanti ristorantini nei dintorni. Oggi fa davvero caldo camminare tanto sotto il sole non aiuta. Dopo esserci riposati e rifocillati continuiamo la nostra visita ed entriamo in questo tempio che purtroppo è in fase di restauro, ma passeggiare tra i giardini è una cosa indescrivibile….. Assistiamo ad una cosa molto curiosa: ci sono uomini e donne che strappano le erbacce dal giardino inginocchiati fino a togliere anche la più piccola fogliolina con una dedizione incredibile. Usciti da questo tempio facciamo una passeggiata e con il bus ritorniamo alla stazione. Questa sera la cena è tutta italiana in un ristorante all’ultimo piano della stazione, una bella pizza e poi pasta e dolce…. Oggi sono proprio soddisfatta di mangiare con le posate!!!! Voglio precisare che qui mangiare non costa molto: si riesce a mangiare qualcosa di buono anche con soli 500 yen e una buona cena con 1500 yen, per non parlare dei ristoranti che espongono nelle loro vetrine dei plastici dei piatti per dare un’idea precisa al cliente oppure delle macchinette self service dove si inseriscono le monete e con un biglietto si entra dentro a ritirare il piatto. J
02/05 Oggi da Kyoto andremo a Nara sempre utilizzando il nostro JRP. Visitabile in giornata partendo dalla vicina Kyoto, Nara è la prima autentica capitale del Giappone. La maggior parte dei siti più importanti si trovano presso il
Nara-Koen: un bel parco che ospita migliaia di cervi considerati sacri e patrimonio dell’umanità che passeggiano in assoluta libertà. Appena arrivati visitiamo il
Kasuga Taisha: santuario immerso nel bosco le cui vie d’accesso sono fiancheggiate da centinaia di magnifiche lanterne ricoperte di muschio che gli dona un’aria misteriosa. Passiamo in una strada piena di bancarelle che vendono manicaretti tradizionali. Ne proviamo alcuni, ma io non gradisco molto….La stradina odora di frittura e riecheggia di voci. Entriamo nel gran portale d’ingresso protetto da due statue terrifiche dei guardiani che si dice siano le statue lignee più grandi del mondo ed ecco di fronte e noi il
Todai-Ji: spettacolare tempio che ospita una gigantesca statua di Buddha, la più grande al mondo fatta in bronzo , alta 16 metri, pesante 437 tonnellate. Dopo questa piacevole visita riprendiamo il treno e torniamo a Kyoto e appena fuori la stazione troviamo una gentile signorina con il viso dipinto come una geisha che ci offre dei dolcetti al the verde che noi non rifiutiamo affatto. Torniamo in albergo per riposare un po’ e trascorriamo la serata visitando i paraggi che sono abbastanza animati e la terrazza della stazione dalla quale si scorge un panorama di tutta Kyoto e dei vicini paesi.
03/05 Oggi abbiamo deciso di andare a visitare Hiroshima e così prendiamo lo shinkansen e in un’ora e mezzo arriviamo a Hiroshima. A mio avviso Hiroshima non può non essere inclusa in un itinerario di viaggio in Giappone. Innanzitutto per la sua valenza simbolica essendo uno dei luoghi simbolo delle tragedie del XX secolo, anzi, una sorta di “non luogo” per ciò che rappresenta: la violenza cieca e distruttrice della guerra, la morte e la sofferenza di migliaia di civili innocenti. Per questo oggi Hiroshima è più di ogni altra “città della pace”. Una visita allo splendido Parco della Pace, disseminato di monumenti in ricordo delle vittime che contiene anche il bellissimo Museo della Pace (interessante e didattico) ed il più piccolo (ma più suggestivo ed “emozionale”) Memoriale Commemorativo della Pace è a mio avviso d’obbligo, se non altro per rispetto e ricordo delle vittime. Questo è stato il luogo più emozionante e commovente di tutto il tour. Fuori dalla stazione prendiamo un bus che ci lascia giusto di fronte l’ A BOMB Dome, la cupola della bomba atomica, ex Industrial Promotion Hall, non ricostruito proprio per non dimenticare questa tragedia. Rende molto bene l’idea della devastazione. Toccante è anche il parco della pace ed il cenotafio con la fiamma della pace che verrà spenta solo quando l’ultima arma nucleare sarà distrutta e il monumento della pace per Sadako, circondata da milioni di piccole gru di carta offerte dai bambini a lei, morta di leucemia a causa dei danni provocati dalla bomba del 6/08/1945 Molto forte è anche la visita al museo della bomba atomica, ma serve per riflettere e per capire quello di cui è capace l’uomo. Per riprenderci un po’ andiamo a visitare Miyajima un’isola vicina a Hiroshina, raggiungibile con un traghetto. Sull’isola di Miyajima c’è il famoso torii galleggiante. E’ uno dei siti più fotografati del Giappone e uno dei 3 più affascinanti del paese e non a caso era affollato! Il Torii era l’entrata al santuario che si poteva raggiungere solo in barca visto che l’isola era sacra e non si poteva mettervi piede. Per vedere sia il Torii che il santuario circondati dal mare bisogna aspettare l’alta marea nel pomeriggio. Questo posto ci ha rasserenato. Prendiamo il traghetto torniamo a Hiroshima e sul treno del ritorno incontriamo un simpatico vecchietto che è super innamorato dell’Italia ed un gruppo di studenti che rientra a casa. Arrivati a Kyoto andiamo in albergo e poi usciamo per la cena. Domani si parte presto , andremo al Monte Koya.
04/05 Raggiungere il Monte Koya non è semplice perché la destinazione non rientra nel JRP e perche bisogna cambiare diverse volte il treno, poi prendere la funivia e poi un bus, ma come al solito le indicazioni sono precise ed anche le brochure che si trovano in giro sono affidabilissime (costo 4170 yen totale andata e ritorno per persona). Ma vale davvero la pena immergersi in questo panorama così naturale. Il Monte Koya è una località splendida e curatissima tanto da poter essere soprannominata “Cortina d’Ampezzo Buddista”. E’ un’esperienza interessante, soprattutto per assistere alle cerimonie dei monaci all’alba (nel nostro caso preghiera mattutina) Noi abbiamo deciso di pernottare in un tempio scintoista Shoyoshin in prenotato attraverso il sito
www.japaneseguesthouses.com Su questa montagna sacra ci sono infatti più di 100 templi e un cimitero, Oku- No-In, vastissimo e molto suggestivo in un boschetto vicino al paese. Si respira un’atmosfera di pace e silenzio. Nel pomeriggio passeggiamo nel paesino visitando i negozietti di dolci dove i commessi ti lasciano degustare tutte le specialità prima di acquistare ed una volta acquistata la confezione sarà così riccamente decorata da sembrare un gioiello così bello da non volerlo più scartare. La cena vegetariana è da provare, le pietanze minuziosamente sistemate nelle ciotoline, così come per la colazione, sono squisite e ovviamente non si può mancare alla funzione delle 6:00 del mattino con i monaci: è un po’ come la nostra messa, si resta nella parte preposta per l’assemblea mentre il monaco prega con una specie di canto. L’atmosfera di silenzio è davvero suggestiva.
05/05 Dopo la funzione all’alba con i monaci e la colazione vegetariana riprendiamo il bus, la funivia e poi il treno e ci dirigiamo ad Himeji, sempre utilizzando il nostro JRP. Voglio sottolineare che durante tutti i nostri spostamenti noi avevamo dei trolley di discrete dimensioni che non abbiamo mai avuto problemi a sistemare nei treni, che hanno anche i sedili direzionabili secondo la direzione di percorrenza ed hanno scompartimenti per fumatori e non fumatori oltre che a controllori di una gentilezza disarmante che salutano i passeggeri all’entrata e all’uscita dello scompartimento. Giungiamo ad Himeji nel primo pomeriggio e dove aver lasciato i bagagli in albergo andiamo a visitare il castello in gran parte originario. La vista del castello in questa modernità è davvero particolare, spicca tra tutto tanto da essere chiamato l’Airone bianco per via del suo colore. Il biglietto comprende l’entrata al Genkyu-en. Qui mio marito raggiunge l’estasi dei sensi. Si respira in questo posto una serenità assoluta grazie anche ad un giardino curato fin nei minimi dettagli dove aceri rossi, lanterne e piccoli stagni fanno da padrone. Dalla the house si ha una vista fantastica sul giardino che è uno dei più belli tra quelli che abbiamo visitato fino a questo momento. Ritorniamo verso l’albergo passeggiando lungo una strada con negozietti tipici dove assaggiamo il sake. Per la cena scegliamo un ristorantino nella stazione dove mangiamo un buon sushi e sashimi, soba, ramen e tempura e dove ammiriamo il cuoco che prepara i piatti ….siamo abbastanza soddisfatti. Dopo cena inizia a piovigginare e con grande gioia compro il mio ombrello trasparente tipicamente giapponese; proseguiamo la nostra passeggiata e poi rientriamo in albergo.
06/06 Oggi ci spostiamo a Gero Onsen, una località termale quindi da Himeji prendiamo il treno e dopo un paio di cambi raggiungiamo la nostra destinazione. Appena scesi alla stazione ci rendiamo conto di essere nel paese di Sampei, il pescatore di carpe dei cartoni animati. Arriviamo in hotel: è grandissimo e dopo vari convenevoli ci assegnano la stanza che è molto bella e ha la vista sul bellissimo giardino. Concordiamo l’orario per fare l’onsen nella vasca di roccia ed usciamo un po’ in giro per il paesino. Torniamo in albergo e ci prepariamo per l’onsen: è bellissimo essere immersi nell’acqua bollente mentre fuori piove….. Sami, il direttore dell’albergo è davvero gentile e con lui parliamo un po’ di tutto mentre ci accompagna alla nostra sale per la cena. La cena al Bosenkan è la più buona e artistica di tutto il viaggio e lo staff ci offre anche una foto ricordo che pubblicheranno sul loro sito. Prenotiamo un’altra onsen nella vasca di rovere; adesso abbastanza rilassati possiamo andare a dormire e riposare.
07/05 La colazione così come la cena è ottima al Bosenkan, ma la passo a mio marito perché sinceramente di mangiare salmone fresco di prima mattina non me la sentivo e così dopo aver salutato tutti e dopo aver ricevuto il loro caloroso ringraziamento ed innumerevoli inchini saliamo sullo shuttle offerto dall’albergo e ci dirigiamo in stazione con destinazione Tolyo. Ormai il ritorno si avvicina. A Tokyo stiamo nello stesso albergo dei primi giorni dove ci siamo trovati benissimo e dove il padrone ci informa che dopo 5 pernottamenti abbiamo diritto ad una cena gratis presso il ristorante accanto. Nel pomeriggio tentiamo invano di raggiungere un giardino bonsai, ma appena arrivati ci comunicano che è chiuso… L ….un po’intristiti ritorniamo verso Ueno park costeggiando Ueno Onshi, il laghetto interno al parco e visitando Toshogu Shrine e Kaneji temple. Abbiamo camminato tanto oggi e così decidiamo di ritornare in albergo. Ceniamo e andiamo a letto presto perché domani vogliamo andare al mercato del pesce e ci hanno consigliato di andarci presto.
08/05 Ci svegliamo presto, ma piove a dirotto e così abbandoniamo l’idea di vistare il mercato del pesce…lo faremo la prossima volta… Ci alziamo con calma, nel frattempo ha smesso di piovere, e dopo la colazione decidiamo di andare a visitare lo Shunka en del Maestro Kunyo Kobayashi, uno dei maestri bonsai più famosi al mondo. Dopo un viaggio in metro lungo un’ora e quasi altrettanto tempo in bus raggiungiamo il giardino. Il viaggio in questo paese stupendo è stato qualcosa di meraviglioso, ma per mio marito la visita al maestro ha rappresentato l’apoteosi della gioia. Qui trova la massima espressione quello che è un giardino bonsai e che solo un appassionato può comprendere a pieno; infatti dopo una visita alla casa museo del maestro Kobayashi, Fausto inizia la sua esplorazione del mistico mondo dell’apprendimento delle tecniche bonsai e con discrezione coglie ogni accorgimento che il maestro dà ai suoi allievi. Qui il tempo sembra essersi fermato, la perfezione delle opere del maestro possono essere paragonate ad un capolavoro di uno dei migliori pittori, la definizione delle foglie, la perfezione della chioma, del fusto … è tutto meraviglioso…. Dopo qualche ora trascorsa a meditare ci avviciniamo al maestro che ci offre un the, ci delizia della sua presenza e fa una dedica a Fausto sul suo libro. Ci regala anche un quadro che conserviamo gelosamente nella nostra casa insieme allo scroll che abbiamo comprato là. E così ringraziamo il maestro per questa fantastica esperienza e con il cuore gonfio di gioia ritorniamo alla Tokyo caotica, ricca di luci, tecnologia, grattacieli come se quel posto fosse così lontano da non essere nella stessa città. Nel viaggio di ritorno ci fermiamo in metro per mangiare qualcosa ad una boulangerie e diamo un‘occhiata in giro. Ci imbattiamo un mercato coperto rionale dove troviamo un’esplosione di colori e prodotti freschi, dal pesce alla frutta, alla pasticceria….tutto perfettamente in ordine. Pian piano iniziamo a realizzare che il nostro viaggio in questo mondo meraviglioso sta per terminare. Decidiamo di vedere Shibuya crossing, l’incrocio più affollato di Tokyo, ma una volta arrivati alla fermata della metro non riusciamo ad uscire in strada e ritornando ai binari dai vetri lo vediamo : eccolo è là, l’incrocio pienissimo di gente che allo scattare del verde del semaforo come formiche lo invadono…. È davvero impressionante il fiume di gente che lo attraversa…. Da qui ci spostiamo a vedere la torre di Tokyo , una perfetta imitazione della Torre Eiffel…. E sotto un pioggerella sottile accompagnati dal nostro ombrello trasparente che porteremo in Italia per ricordo di questo indimenticabile viaggio, prendiamo la via del ritorno… Ceniamo in albergo e andiamo a letto…. Domani si torna a casa….
09/05 Dopo aver fatto una bella e abbondante colazione salutiamo lo staff dell’albergo e promettiamo che torneremo.. Così in taxi raggiungiamo la stazione da dove prendiamo il Narita express… solo un piccolo inconveniente ci causa un momento di panico… ci perdiamo nella metro…ma dura il tempo di uno spavento fortissimo…e così prendiamo il treno che ci porta a Narita dove facciamo un po’ di shopping e regalini….. Facciamo il check in…. E si parte…. Tra 12 ore saremo di nuovo in Italia… torneremo ricchi per tutto quello che abbiamo visto, per le persone che abbiamo incontrato, per le cose che abbiamo imparato e con un po’ più di rispetto verso le persone e tutto quello che ci circonda.
OSSERVAZIONI: In Giappone c’è sempre per voi un sorriso, un “iras-shaimase” (benvenuto), un aiuto, educazione, ordine e rigore, anche gli alberi hanno la loro sorte, mica crescono secondo natura!!! I rifiuti si differenziano anche per la strada, non si fuma se non dove consentito, i treni spaccano il minuto e prima di scendere tutti rimettono a posto lo schienale del sedile, c’è pulito ovunque e anche nelle stazioni più affollate i bagni sono perfetti e profumati. Il sistema è veloce, non aspetti mai in coda più di qualche minuto. Sono sempre organizzati per ogni evento. Un’altra cosa che ci è piaciuta: i giapponesi! Sono un popolo davvero ospitale ed accogliente. Gli inservienti di hotel, ristoranti, negozi, bigliettai e controllori dei treni sono sempre sorridenti, gentilissimi, anzi ossequiosi: salutano, si inchinano, ti ringraziano sempre mille volte…Il contrario di quello che succede in Italia dove spesso la commessa del negozio ti tratta con altezzosità, dove il controllore dei treni è quasi sempre maleducato, dove il poliziotto è sempre arrogante, dove il receptionist dell’hotel è talvolta svogliato… Abbiamo incontrato spesso “persone comuni” che si son dimostrate squisitissime: ad esempio varie volte in strada ci è capitato che un passante, vedendoci in difficoltà con cartine o guide alla mano, si sia offerto spontaneamente di aiutarci! Oppure mi viene in mente una ragazza che in metro, pur di esserci d’aiuto e sebbene non parlasse inglese perfettamente ha tentato d’ aiutarci a trovare il luogo che cercavamo…. Quando alla fine le abbiamo detto che avevamo capito è rimasta a salutarci con la manina finché ci siamo allontanati! Il Giappone è il luogo al mondo in cui ci siamo sentiti più sicuro: là, per fare un esempio, le biciclette non vengono legate con le catene. Inoltre in 15 giorni non ho MAI visto una cartaccia per terra (e non c’erano cestini per strada!!!!!!!), così come scritte sui muri, sui mezzi pubblici, o qualsiasi altro atto di vandalismo sono del tutto inesistenti! Senso civico, onestà, rispetto per il prossimo e senso di appartenenza alla collettività: ecco le qualità che invidio ai giapponesi! D’altro canto i giapponesi sono molto precisi: le regole vanno rispettate, guai a non farlo! E questo vale soprattutto per noi che siamo turisti stranieri ospiti. E tra le regole ce n’è una curiosa per noi occidentali: è considerato estremamente maleducato soffiarsi il naso in pubblico. Quindi se avete il raffreddore, l’unica soluzione è…Tirare su col naso! Tante sono state le cose che porteremo con noi di questo viaggio, e per fissare ancor di più nella mente ogni particolare abbiamo preso l’abitudine dimettere un timbro per ogni posto dove siamo stati; i timbri si possono trovare in ogni località turistica e sono davvero belli…la nostra Lonely ne è piena. I Giapponesi sono fantastici anche per le loro invenzioni strane, dal water riscaldato con varie funzioni, agli specchi che non si appannano in centro. Le stanze degli alberghi sono piccole, ma dentro c’è tutto. E’ il paese degli inchini, dei manga, delle luci al neon, dei pakinko, dei telefonini supertecnologici, ma che nasconde ancora le geishe. Osservarli fa riflettere su come amino il loro paese, seppure così rigido nella disciplina e su cosa significhi il rispetto per gli altri e le cose degli altri. Un viaggio che ci ha cambiati e che porteremo dentro per sempre….
Qui di seguito inserisco tutti dettagli degli alloggi con i relativi prezzi:
Tokyo dal 26 al 29/4 e dal 07 al 09/5/2009, Hotel EDOYA, 3-20-3 Yushima (near Ueno) Bunkyo-ku Tokyo, tel. 0081 3-3833-8751 email: reserve@hoteledoya.com , sito: www.hoteledoya.com prezzo: yen 8886 (STANZA)
KANAZAWA dal 29/04 AL 30/04, Murataya Ryokan, 1-5-2 katamachi Kanazawa CityIshikawa Pref. Japan 920-0981, tel. 0081-76-263-0455, email: murataya@spacelan.ne.jp, sito: www.murataya-ryokan.com prezzo : yen 4500 (A PERSONA A NOTTE)
KYOTO dal 30/04 AL 03/05/2009, HOTEL IIDA, 717 Shiokojiagaru, Akezudoori Kyoto, Japan, tel.: 0081 3413256, email: mail.hotel-iida.co.jp (info@hotel-iida.co.jp), sito: www.hotel-iida.co.jp/e-menu.html , prezzo: yen 14700( totale periodo STANZA)
MONTE KOYA, DAL 04/05 AL 05/05/2009, Shojoshin-in (scintoist temple), prenotato attraverso ilsito www.japaneseguesthouses.com , tel.: 0081 736 562006, prezzo: yen 30 000
HIMEJI, DAL 05/05 AL 06/05 2009, TOYOKO INN, 97, Minami-ekimae-cho Himeji-city, tel.: 0081-(0)79-284-1045, prenotato telefonicamente, sito: http://www.toyoko-inn.com/e_hotel/00080/index.html , prezzo: Yen 8000 A STANZA
GERO ONSEN, DAL 06/05 AL 07/05/2009, BOSENKAN, VEDI SITO PER CARTINA E INDIRIZZO , prenotato attraverso il sito www.japaneseguesthouses.com , prezzo: 31800( A STANZA, CENTRO BENESSERE)
NOTA BENE: SU OGNI SITO è POSSIBILE SCARICARE LE CARTINE E GLI INDIRIZZI SIA IN INGLESE CHE IN GIAPPONESE. È CONSIGLIABILE SCARICARLE ENTRAMBE QUALORA DOVESTE INCONTRARE IL GIAPPONESE CHE NON PARLA INGLESE.