Giappone : era ora!!!

Prologo: Era Ora!!! Più di un anno e mezzo per preparare un viaggio che poteva presentare molte incognite di vario genere, dal costo al divertimento, in un paese di cui sapevo molto per aver studiato delle guide ma nulla per esperienza diretta. Itinerario: la partenza era stata fissata per il 25 marzo alee 7.00 da Roma a Francoforte, 4 ore di...
Scritto da: Valerio Rufini
giappone : era ora!!!
Partenza il: 25/03/2002
Ritorno il: 08/04/2002
Viaggiatori: da solo
Prologo: Era Ora!!! Più di un anno e mezzo per preparare un viaggio che poteva presentare molte incognite di vario genere, dal costo al divertimento, in un paese di cui sapevo molto per aver studiato delle guide ma nulla per esperienza diretta. Itinerario: la partenza era stata fissata per il 25 marzo alee 7.00 da Roma a Francoforte, 4 ore di scalo in Germania e via, alla volta dell’aeroporto Kansai di Osaka, dove sono arrivato dopo 12 ore. Una volta atterrato mi sono recato subito presso l’ufficio della Japan Railways per ritirare il Japan Rail Pass, di cui avevo acquistato il voucher in Italia: conviene se si vuole stare x brevi periodi, in quanto consente di utilizzare tutti i treni della JR, shinkansen compresi.

Da Kansai ho preso il primo treno per Kyoto, dove avevo prenotato l’albergo; arrivato alla stazione si ha subito l’impressione di trovarsi in un paese distante anni luce dal nostro: infatti all’interno della Kyoto Station si potrebbe mangiare per terra… .Giunto all’hotel verso l’ora di pranzo, il tempo di un a doccia e via verso l’ufficio del JNTO (l’ufficio turistico per gli stranieri) per rimediare mappe, piantine e dritte per le escursioni previste:ragazzi, come arrivate in Japan andateci xchè se è vero che l’unico problema che avrete sarà la lingua (non parlano in molti l’inglese), loro sono in grado di darvi tutto ciò di cui avewte bisogno, dalla possibilità di prenotare un albergo, una ryokan, alle mappe(fondamentale girare sempre con quella della metro in tasca), agli stampati fatti da loro sui modi per raggiungere qualsiasi meta da quella in cui vi trovate.

Il JNTO a Kyoto si trova di fronte alla stazione ferroviaria dentro la Kyoto Tower: qui ho preso materiale per visitare Nara, Hiroshima,la penisola di Ise Shima e ovviamente Kyoto.

Decidevo di iniziare subito le visite dal Castello Nijo e qu mi trovavo subito di fronte al primo problema: fermo alla stazione della metro Keage(zona Higashiyama) dovevo fare il mio primo biglietto. Immaginate il solito casino alle biglietterie automatiche(ci sono solo quelle), con un display scritto completamente in giapponese, una mappa sopra di esse con i nomi delle stazioni, un sistema completamente diverso di pagamento (in Giappone la metro è cara, si paga ogni volta che si sale, tariffa minima circa 200 yen) e il sottoscritto impietrito con una piantina della metro un mano:capirai, avevo programmato tutto il viaggio in treno…

Lì ho avuto la prima, grande dimostrazione dell’immensa educazione orientale (che non mi era del tutto nuova xchè avevo già girato in Oriente) e giapponese in particolare:una ragazza mi si è avvicinata e (in perfetto inglese, fortunatissimo)mi ha chiesto quale era il mio problema.Mi ha spoiegato come si facevano i biglietti e mi ha pure accompagnato al binario: io shockato, dalle mie parti si divertono a darle sbagliate , le informazioni…

Visitato il castello , alle 16 circa decidevo di pranzare in un ramen bar: da premettere che, almeno una volta i fan dei cartoni animati nipponici avranno sognato di mangiare un piatto di ramen, ovvero tagliolini in brodo di maiale conditi con carne, porri e spinaci.Piatto ottimo, ma qui ho avuto la secoinda dimostrazione della loero grande ospitalità: mi sono seduto alla tavolate comune e come da usanza, il commensale alla mia destra mi ha versato da bere e quello all mia sinistra mi spiegava il menu, visto che si vedeva da un km che era la prima volta che mangiavo giapponese…

Felice di questa grande ospitalità si tornava in hotel a smaltire i postumi del viaggio. Il giorno successivo sveglia all’alba e via al palazzo imperiale di Kyoto,per ammirare purtroppo solo i giardini( per di più sotto la pioggia), il tempio Sanjusangendo (tempio dei mille Buddha), il tempio Nanzenji (andateci: ottime vedute di Kyoto e giardini stratosferici), il santuario Heian (tutto laccato di rosso vermiglio, imponente), il museum of international crafts (piccolo ma spiega tutto degli oggetti tipici della storia giappi) e , dopo le 18.30 puntatina al santuario Yasaka, ove ci sono splendidi ciliegi in fiore per poi tuffarvi nel quartiere di Gion, la zona delle geishe, area completamente tipica ove ammirare giovani geishe che vanno a lavorare e, se vi regge, una botta di teatro kabuki.

Cena frugale nella zona della stazione centrale, dove con poco, si può assaporare cucina locale ed europea(pure buona).

Il giorno successivo, splendida giornata di sole, si va a Nara, antica capitale, ad ammirare il tempio Todaiji con il Daibutsuden e, al prezzo di altri dieci minuti ditreno,il tempio Horiuji. Per Nara servono 45-60 minuti di treno da Kyoto con la JR Nara Line, un treno locale che passa x una miriade di paesini, e all’interno della città,si usa l’autobus o i piedi.

Rientro in serata a Kyoto, Shopping per Karasuma e Shijo Dori, da Takashimaya e etc. E nella zona di Gion.

Quarto giorno, partenza per l’escursione più toccante, Hiroshima.Partenza fissata alle 7.40, 1 ora e 50 min. Di shinkansen, arrivo in città per le 9.30 circa. Da lì cable car (mi pare il 5) fino alla fermata A-Bomb Dome: qui vi trovatew in mezzo al parco della bomba A, ai margini del fiume Aioi, prima immagine, il mausoleo semi diroccato: l’atmosfera in città è splendida(oggi Hiroshima è un piccolo gioiello), ma ad ogni angolo ci si ricorda della tragedia: nel parco trovate monumenti eretti a ricordo solenne , la fiamma sempre accesa finchè non verrà bandito iul nucleare, e il museo, da cui si esce un tantino perplessi.Tra l’altro all’uscita c’è una cosa carina, il “Book of Impressions”, dove tutti i visitatori possono scrivere i loro commenti: oh, di italiano non ce n’era nessuno, forza ehhh!!!! Da qui a piedi al castello di Hiroshima, distrutto dalla bomba e ora adibito a museo: si può evitare, sono meglio i giardini Sakkeien, ad un km. Da lì.Ripreso il cable car fino alla stazione alle 16.30 si era già a Kyoto.

Il quinto giorno visita sotto l’acqua alla penisola di Ise Shima, per ammirare ad Iseshi(si scrive proprio così)i due santuari scintoisti + venerati, Naiku e Geku, e puntata a Toba, sull’isola delle perle di Mikimoto e all’acquario.Sveglia all’alba e partenza alle 7.30 per Nagoya, 45 min. Di shinkansen e treno locali per Taki e poi per Toba: arrivo alle 11 e passeggiata di circa 500 m. Fino all’isola di Mikimoto, dove c’è un museo, la dimostrazione delle donne sub che si tuffano in kimono per raccogliere le perle(allucoinante!!!)e saltop veloce all’acquario, davvero bello. Finito lì, 10 min. Di treno fino a Iseshi e, sotto un’acqua che Dio la mandava visita al Geku Shrine(santuario esterno) e poi, dopo 30 mion. Di autobhus a Naiku(santuario esterno): qui non so dire se conviene perchè non si può accedere ai templi, l’unica visione che si può avere è quella dall’ingresso centrale, attraverso una decina di recinzioni…Belli i parchi ma insomma…È un viaggetto lungo, forse conviene proseguire da Toba in pullma e rrivere a Kashigojima… Rientrato in tarda serata a Kyoto super bagno caldo per smaltire l’umiidità e via a cena fuori. Kyoto non brilla per vita notturna, c’è una discoteca a Sanjo Dori e qualche pub frequentato da americani, ma niente di che.

Il giorno successivo, domenica,ultimo giorno a Kyoto e visita al Monte Hiei e al tempio Enryakuji: linea Keihan della metro fino a Demachhiyanagi, cambio fino a Yase e funivia: ottimo il panorama, finito di ammirarlo, si proceede a piedi verso l’autobus che vi porta ad Enryakuji e km. Di salite in giro per templi: si scende dal lato opposto delle montagna in funivia, pullman fono alla linea JR: scendete alla Kyorto Station e puntatina a Gion: è domenica, c’è tutto il Giappone in giro, non andate dalle parti di Hankyu o Takashimaya, non si cammina e potreste imbattervi in qualche comizio elettorale com’è successo a me…Visitina al vicino e meraviglioso tempio Kiyomizudera, per raggiungerlo c’è da casmminare per i vicoli della vecchia Kyoto, pieni di genmte, negozi di souvenir e strettissimi, ma ne vale la pena, assicuro!!! Rientro in Hotel e traggo le mie imporessioni finali di Kyoto: città pulitissima, non c’è un mozzicone di sigaretta in giro, non sebra esserci crimninalità, e l’unica cosada fare se ti perdi è fermasrti in mezzo alla strada con unna mappa in mano: mi sarà successo decine di volte, qualcuno nel giro di tre min. Arriva e vi aiuta!!!Purtroppo i giapponesi sono meno espansivi di noi europei e non parlano inglese, quindi socializzare è un po’ difficile!Mi preparo alla partenza x Tokyo in treno, ormai sicuro di conoscere molto del Giappone: pazzo…

Giunto alle 12 con shinkanse da Kyoto, prendo un taxi fino all’ìhotel ( sono un po’ cari ma accettabili, avevo sentito leggende mostruose sui prezzi…)e alle 14 mi dirigo verso Yurakucho, stazione JR dalle parti dekplla Tokyo Station per raggiungere il JNTO e prendere materiale inerente all’escursione sul Monte Fuji e a Nikko.

Sceso dalla metro mi trovo a dover scegliere tra deciner di uscite: ATTENZIONE: chiedete sempre le prime volte ai controllori dove doivete andare xchè se prendete un’uscita a caso potreste trovarvi al terzo piano sotterraneo di Mitsukoshi, al primo piano di Takashimaya, dall’altra parte di un isolato composto da tre grattacieli(lungo da attraversare); se poi fate errori del genere nella stazione di Shinjuku, Ueno; Tokyo, Mita, è la vostra fine, potreste camminare all’infinito e trovare un cartello che dice “Numidio Quadraro”…(metro di Roma).

Da precisare che i giapponesi hanno un sistema di indirizzi pressochè incredibile: non ci si capisce nulla, fate prima a prendere come punti di riferimemnto i nomi dei grattacieli…Pensate che anche loro girano con le cartine in tasca…Per cui occhio a perdervi , non c’è nulla di più facile, le strade sono tutte uguali.Alle 15 ero cmq al Kokyo, il palazzo imperiaLE, per ammirare purtroppo solo una parte dei giardini e salto nella zona di Akihabara, dove si trovano negozi di elettroinica Duty Free con personale che parla inglese e che vendono soprattutto prodotti x l’espoortazione: la sera stessa cena veloce in un ristorante sotterraneo del World Trade Center (zona Hamamatsucho), e passeggiata x Ginza: fantastico, miliardi di luci e gente sempre in giro, mi sentivo davvero a casa mia.Il giorno dopo visitina al tempio di Asakusa Kannon, bello ma x raggiungerlo bisogna fare slalom tra milioni di bancarelle, pare il mercato americano di Caserta, ma lospettacolo vale la pena…Tra l’altro per raggiungerlo ero passato dallo zoo di Ueno per vedere i panda giganti, che ovviamente erano allo zoo di città del Messico fino a metà aprile…

Da Asakusa partenza per Shinjuku, il cuore della vità notturna per tutti i gusti(è il caso di dirlo, visto che ci sono bordelli, single bar, gay bar, bar x trans, x etero, night, discoteche e così via…): qui, prima di uscire dalla stazione dovrete decidere se intraprendere la via per la zona est, quella casinara in cui spicca l’area di Kabukicho, o quella ovest per vedervi un bel panorama (se siete fortunati pure il Monte Fuji) dalle torri gemelle (ebbene si, e due) del Tokyo Metropolitan Government). Tranquilli, Kabukicho la notte non è pericolosa ma occhio ai night e pseudo sale x massaggi, il prezzo è a scalare a seconda della prestazione e sai solo alla fine quanto paghi, e in genere si paga molto.La sera stessa sono andato a Shibuya, dove trovererte tutti gli sbandati e i figli dei fiori di Tokyo: vi divertirete, ci sonoconcerti in mwezzo alla strada, negozi aperti pure la notte e un casino allucinante 24 ore su 24.Il giorno dopo escursione sul monte Fuji con partenza da Shinjuku alle 9 con treno locale fino a Otsuya, cambio per Kawaguchi, il sito + importatnte dell’area dei 5 laghi del Fuji, e dal cui lago si può osservare, se si ha fortuna, il riflesso del monte sullo specchio del lago.Prima di venire, considerate che il Monte si può scalare solo l’estate x vedere l’alba e che bisogna controllare le previsioni del tempo: il monte Fuji attira le nuvole pure quando il tewmpo è bello…Da lì ho girato per il lago Kawaguchi, ho preso la funivia ma niente riflesso sul lago: il monte però si vedeva.Sono ripartito verso le 14 facendo una strada diversa: autobus x Gotemba, dopo un giro panoramico si scende e si cambia x Mishima ddove ho preso uno shinkansen x Tokyo e ritorno x le 18.

Serata passata allo Square building di Roppongi a ballare, dopo una cenetta veloce in un noodle bar della zona(provateli i noodles, sono ottimi). Il giorno dopo, la visita forse più bella, a Nikko. Treno alle 9 da Tokyo per Utsunomiya e cambio con locale x Nikko.C’è pure il diretto Tokyo-Nikko ma è della Tobu Line, col JR Pass non conviene, andate a risparmiare mezzora.A Nikko sappiate che c’è da camminare per ore in sdalita e che fa freddo: prendete l’autobus alla stazione e scendete al ponte:lì inizia il parco , costellato dei templi fatti costruire da Ieyasu Tokugawa come suoi mausolei: non sto a descriverli, sarebbe lungo e non renderei l’idea, ma dovete proprio andaree.

Da Nikko , visitatri i templi tornate a prendere il pullman e vi sparate 40 min. Di tornanti per giungere al lago Chuzenji e alle cascate Kegon: potreste prendre pure la funivia dal lago e salire ancora per vedere altre cascate ma quel giorno c’era una tromba d’aria e mi ha salvato dall’assideramento un ristorantino all’alktezza del molo del lago con un mega piatto di ramen e uno di okonomiyaki.

Tornato dopo un paio d’ore alla stazione, un’orettA x loshinkansen che mi ha riportato a Tokyo sotto forma di ghioacciolo.Successivamente ho visitato (il giorno successivo ovvio, l sera prima l’ho passata dentro una vasca da bagno piena d’acqua bollente)il tempio Sengakuyji, celebre per la storia dei 47 ronin, il santuario Meiji(ottimo il parco)e mi sono sparato vedute panoramiche della Tokyo by night dalla Tokyo Tower e di giorno dal WTC, entrambi nei pressi dell’albergo.Gli ultimi 2 giorno li ho trascorsi x locali: carino il caffè Doutur a Ginza Dori, incrocio con Yasukuni Dori (nientaffatto caro come sembra e fanno un ottimo caffè), le discoteche di Roppongi e il casino di Shibuya; domenica fate un sato al parco Yoyogi, pieno di punk e rockettari e a Ginza, che viene chiusa al traffico.Il giorno dopo partenza alle 8.30 dalla Tokyo Station x Narita, volo alle 11 per Vienna e poi x Roma con arrivo nella serata dello stesso giorno.

Che dire? in Giappone ci tornerò, porterò sempre con me la loro cucina(anche se nun se pò condire tutto col sakè), la loro educazione , ospitalità, la loro semplicità,il fatto che le loro strade siano pulte e che non ci sia traffico: a Tokyo di treaffico sembra esserci meno che a Roma: ovvio con la metro, gli autob8us che funzionano, e gli stradoni che hanno…Mi colpisce pure il fatto che non ci sia criminalità: per strada trovi distributori di bibte e sugarette ovunque e non incassati nelle serrande dei negozi:speriamo chew durino anche per i Mondiali e che reggano alla prova hooligans.

Di sicuro il problema + grosso è la lingua, l’inglese lo usano in pochi e talvolta anche nelle stazioni di Tokyo ci sono indicazioni in lingua solo nipponica; se poi andate fuori in gita qualche problema ce l’avete.Si può compensare cmq con la loro grande disponibilità.Sulla situazione sociale non saprei dir molto, loro sono un pò chiusi verso lo starniero, quindi non ho conosciuto molte persone.É stato un viaggio in ogni caso costruttivo e credo che tornerò a visitare la parte meridionale del Paese:d’altra parte ho sfatato anche la leggenda che sia un paese caro;è vero che 100g di carne a Kyoto, zona Gion, l’ho trovata a 10000 yen (80 euro),e un melone a 40 euro al kg. Ma ho mangiato a Ginza (la zona + cara del Mondo) con 10-15 euro, sia orientale che europeo e in maniera ottima.

Quindi se vi serve una compagno di viaggio o qualche dritta…



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